nihil...leggendo queste tue scritte mi vengono i brividi... è ciò che sta succedendo ame da un pò di mesi... non trovo via d'uscita,non so come comportarmi,anche se non fai nulla si scagliano contro come cani,magari vola anche qualche schiaffo...e poi piango... vorrei ribbellarmi...ma a che servirebbe... lui è più forte.. non conosce le parole... urla... alla fine mi sento un oggetto... ti abbraccio fortissimo...
ps: scusa se ho invaso il tuo spazio con una parte di me...ma mi rivedo molto i cio che tu hai scritto... per cui t chiedo d perdonarmi......
dolce25
Dolce x me questo è uno spazio dove condividere "attimi... parole... emozioni...", non deve essere per forza un monologo personale egoista e monoculare. Il mondo è bello perché sono tanti gli occhi possono vederlo. Quindi la tua "invasione" è più che ben accetta.
Per il resto, per la mia esperienza (che cmq non prevede percosse, anche perché non riuscirebbero a farmi male fisicamente, lo farei io a loro se ci provassero) posso dirti che fino a quando non si può avere un indipendenza economica si può soltanto sopportare. Quando si scaglia contro di te cambia stanza, fa finta di non sentirlo, alla fine si stancherà se non gli dai conto, devi fargli credere che le sue parole ti scivolano addosso. Lui vuole avere il potere di farti piangere e per quanto io sappia quanto sia difficile non farlo (io stesso sono crollato l'altro ieri) devi cercare di resistere davanti a loro. Poi vai da un'amica, una persona fidata e sfogati. Se la situazione è molto disperata parla con un adulto. Io non ho zii, i miei sono figli unici, né nonni ormai, ma quando me ne sono andato di casa per un periodo ho avuto il sostegno della Prof. di Inglese grazie a cui sono tornato qui. Non ti assicuro nulla, personalmente la "tregua" è durata due settimane, poi tutto come prima fino all'esplosione dell'altro ieri. Se non funziona neanche questo, esaurite le possibilità del dialogo, allora vattene di casa cercandoti un lavoro, se non vuoi o non puoi, resisti fino a quando potrai o vorrai. Questo al momento è la mia, per quanto dolorosa, scelta. Spero che almeno tu possa trovare la strada, la via per risolvere tutto.
Per risolvere intendo chiarire con i tuoi. Io c'ho provato, perché credo che ogni essere umano abbia bisogno dell'affetto della propria famiglia. Per quanto, qualora mancasse, si possa provare a sostituirlo con altro, ciò non è possibile. Il vuoto creato dall'assenza di una madre, di una famiglia, rimarrano indelebili dentro di noi, influenzando le nostre scelte, la nostra stessa personalità. Così, quelli come me, non sapendo odiare, continueremo a desiderare invano l'affetto di una madre, di un padre, non solo le coccole, ma anche i rimproveri, le regole, gli orari da rispettare, perché ti assicuro che quando torni a casa alle 5 di mattina e tutti dormono, senza nessuno che fosse in ansia per te, ti fa male e ti rendi conto di quanto poco vali per coloro che ti hanno dato la vita: niente può essere più distruttivo per un essere umano. Ma ovviamente si andrà avanti, sempre e comunque, perché ci saranno altre emozioni che ci daranno un motivo per vivere... Questa è la mia opinione, magari sono cazzate, lo so, ne dico tante... ma per quanto sbagliata possa essere la mia opinione, è la mia e le lacrime con cui è maturata in me mi portano ad averne rispetto.
Quando vuoi, se vuoi, qui c'è sempre posto per i tuoi "Attimi... Parole... Emozioni..."
"Avanza sulla scia dell'arcobaleno, avanza sulla scia di una canzone, e tutto sarà bello per te. C'è una strada fuori da ogni oscura foschia, oltre la traccia dell'arcobaleno."
Grazie Acssia. Ora posto due frammenti tra i tatti "pizzini" scritti in quella notte... da dimenticare. Tranquillizzo tutti, era un momento di estremo sconforto, ma un momento passa e io torno a sorridere come sempre e vado avanti nonostante tutto e tutti. Capita a tutti di crollare e di voler mollare tutto, ma dopo averci dormito su, ti svegli, la donna che ti ama ti dice "Buon giorno amore, quando ci vediamo? Mi manchi..." e quello che hai pensato e scritto diventano cazzate che devi lasciarti alle spalle, ma che fanno pur sempre parte di te.
quote:
La Notte Solitaria
07/02/2008, 00:59
Sono seduto sul gradino di un palazzo...Stasera salutavo la mia Ragazza con un sorriso... e ora sto piangendo, ma non le interessa a lei né a nessuno in quella casa. Sono solo un malato di mente da ricoverare, come dice mia madre... Il bello è che quando ha ammesso tutto ciò che mi ha detto in questi anni, mi ha chiesto: “Mi vuoi denunciare? Fallo che aspetti?!” Non capisce nemmeno che vorrei solo essere trattato come un figlio e non come un animale... Mi sento uno schifo, vorrei che mia nonna fosse qui, lei capirebbe, lei mi darebbe quell'abbraccio che lei non mi ha mai dato... da quando è ciò che una madre non è.
07/02/2008, 05:36
Sono a casa,a letto. Tutti dormono. Potevo pure ammazzarmi... Che importa? A nessuno frega niente qua dentro di me. Vorrei solo una famiglia, una madre... Questa la mia colpa. E continuerò a volerlo, come è normale per un essere umano... seppur consapevole che non l'avrò mai. Sono solo tra queste mura, non ho più nulla da dare a loro, mi hanno tolto tutto, persino la voglia di vivere... Vorrei solo addormentarmi certo che non ci sarà un domani. Mi dispiace per chi a me ci tiene, mi dispiace ma se è anche questo la mia vita, io non posso volerla. Non voglio più vivere, non così. Stanotte, tra queste lenzuola, di me non è rimasto più nulla: sono niente, il punto che non c'è alla fine di questo foglio che piange lacrime infinite...
A tutti capitano serate come quelle,ma quando ti vengono certi brutti pensieri, ricordati che devi vedere crescere la tua nipotina e per fare ciò le devi stare accanto
Grazie maghetta, tranquilla, io amo la Vita, rifiuto solo certi suoi lati negativi che vorrei cambiare, ma che col tempo accetterò come parte integrante di una vita degna di essere chiamata tale.
Grazie anche a te Volpe, rosa fantastica...
quote:
Sconfitta
Quando l’amore trionfa e due corpi stanno per unirsi, tutto è perfetto… ma se uno dei due amanti se ne sta nel dubbio in silenzio, la paura li prende e quell’attimo incantato perde il suo tempo e la sua magia.
Il tempo svela i suoi segreti e la trama del destino appare evidente a misfatto compiuto. Ascoltavo le parole imperfette di un uomo solo e mi ha colpito la sua tristezza. Quanto dolore, quanto sofferenza in questi occhi… Quell’uomo è solo, quell’uomo è malato ora… ma non è sempre stato così. Tra le mani stringe una foto: quanto tempo sembra passato da allora… Un sorriso lontano accompagnato da una serenità ormai scomparsa, mentre su una figlia in braccio, che ora non c’è più, si depositano le lacrime di quel pover uomo. Destino avverso che sovverti la gioia e saboti la felicità, ma quali sono le tue ragioni di distruzione? Perché inveisci contro chi non ha colpe, se non quella di essersi illuso di aver colto della vita solo il buono? Quell'umile creatura aveva una famiglia felice e tu, cieco fato, hai distrutto tutto, egoista e incomprensibile. E ora il tuo figlio giace in silenzio su una putrida terra accanto alla figlia che tu gli hai strappato, irremovibile nel dire che “non può lasciarla sola”. La sua vita è segnata, i suoi occhi sono spenti e il suo cuore ha un solo desiderio. Poche ore dopo le sirene raccolgono le spoglie di chi ha deciso di tornare davvero accanto la propria bambina, e a te, destino infame, non resta una vittoria, ma la sconfitta di fronte all’Amore...
So volare Ma voglio le sue ali Brillo anche nel buio Ma desidero ardentemente la luce che diffonde Trovo diletto nelle canzoni che canta Il mio angelo Gabriele
So amare Ma ho bisogno del suo cuore Sono forte anche da solo ma non voglio mai separarmi da lui Lui c’è stato fin dall’inizio Il mio angelo Gabriele Il mio angelo Gabriele
Benedico il giorno in cui è arrivato Mi ha portato ali d’angelo Divino So volare Ma voglio le sue ali Brillo anche nel buio ma desidero ardentemente la luce che diffonde Trovo diletto nelle canzoni che canta Il mio angelo Gabriele Il mio angelo Gabriele Il mio angelo Gabriele