Discussione di partenza |
Graffio |
Inviata - 24 June 2006 : 15:06:07
Eh,Dio Mio!Conosco Don giovanni come le mie tasche,e so che il vostro cuore è il più grande girovago del mondo:gli piace andare a spassso da un impiego all’altro, e odia stare fermo in un posto
Quanto a me,la bellezza mi conquista dovunque la trovo,e mai cedo tanto facilmente come alla dolce violenza con cui essa ci trascina.
Molière (Don Giovanni)
-Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro-
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?
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Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
acssia |
Inviata - 17 October 2012 : 11:01:22 ciao graffiooooo
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Carla |
Inviata - 16 September 2012 : 14:42:18 Grazie Graffio Buona Domenica anche a te
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
Ghiandaia |
Inviata - 16 September 2012 : 13:13:15 Finale classico per un cortometraggio...
Bisogna abituarsi, i cortometraggi sono così
Buona domenica 7
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Graffio |
Inviata - 16 September 2012 : 13:01:12 Finali come questi li possiamo oservare quasi tutti i giorni,purtroppo,cara Fein.. E' stato perso di vista il contatto con la Bellezza,è stata distorta la strada per osservarla veramente,per respirarla.
Abbiamo perso chi ce la insegna.
La Bellezza e l'erotismo come venivano intesi(vissuti) dai nostri avi,che vivevano forse solamente quarant'anni di età ma con una serenità di spirito e una soddisfazione emotiva oggi neanche minimamente immaginabile(oggi viviamo più a lungo di un tempo ma non sicuramente meglio)
Oggi si ha fede nell'economia,un'economia diventata precaria ma sempre elettronicamente meccanicizzata, fatta di castelli di carta,sospesa sopra un nulla vouto e sterile che rende invisibile ed impossibile l'accesso della vera Bellezza al cuore.
Un'orda di ingordi e farabutti hanno assassinato a sangue quello che di più prezioso conserva una nazione;la propria Gioventù(e da qualche tempo anche i genitori e conservatori delle nostra gioventù ).Servirebbe proprio mettere uno STOP,come dice LUNA
Un bacio Carissime, e Buona Domenica
Gli scrittori Willyam Stiron e Gorge Orwell e la filosofa Hannah Arendt,scrivendo del male totalitario e in particolare dei sistematici stermini perpetrati dal nazismo,sono giunti alla medesima conclusione: che il male non è,come ci aspetteremmo,la crudeltà,la perversione morale,l’abuso del potere,il terrore.Questi sono gli strumenti del male o i suoi effetti.
No,il male più profondo del sistema totalitario è precisamente ciò che lo fa funzionare:la sua efficienza programmata,monomaniacale e monotona;il formalismo della burocrazia,le ottundenti prestazioni lavorative quotidiane,conformi al regolamento,noiose,precise alla virgola,generiche,uniformi.Nessun pensiero,nessuna reattività:Eichmann.La forma senza Anima diventa formalismo,conformismo,formalità,formule,formulari burocratici:forme senza lucentezza,senza la presenza del corpo.Sigle invece di parole,società anonime.
E intanto la bellezza è segregata nel ghetto delle cose belle: musei,ministero della cultura,musica classica,la stanza buia della canonica: Afrodite imprigionata. Il generico e l’uniforme accadono nel pensiero prima che in strada.Accadono nel pensiero quando perdiamo il contatto con i nostri riflessi estetici,quando il cuore non è più toccato.
Il riflesso estetico non è affatto mero estetismo disinteressato;è la nostra stessa sopravvivenza.Sicchè quando siamo ottusi,annoiati,an-estetizzati,tali emozioni di desolazione sono le reazioni del cuore alla vita anestetica della nostra civiltà,fatta di eventi senza un sussulto di meraviglia,pura banalità.Oggi il brutto è qualsiasi cosa non notiamo più,il brutto è il noioso e basta,perché è questo che uccide il cuore.
La nostra salvezza è in Afrodite,e il primo modo di scoprire la Dea,per noi,è nella malattia della sua assenza.
James Hillman (l’Anima del Mondo e il Pensiero del Cuore)
“Perché mai voi italiani,venite a cercare la psicologia da noi,nel Nord,nel marxismo e nell’esistenzialismo,in Adorno e in Marcuse,in Freud e,si,anche in Jung-per non parlare di Mao o dei guru indiani o dei nativi-,tutti sostituti secondari,quando la vostra terra custodisce una psicologia straordinaria?”
James Hillman (l’Anima del Mondo e il Pensiero del Cuore)
-“Gli Dei sono diventati malattie” scrisse una volta C.G.Jung.Elaborando questa frase,Hillman si pone la questione più immediata per ogni psicologia:che cos’è la normalità psichica?A partire da quale soglia entriamo nel regno incontrollabile dell’anormalità?Con un’analisi stringente ed acutissima,Hillman ci mostrerà come la partita si giochi fra potenze che un tempo furono chiamate divine,prima di perdere ogni nome,e una struttura mentale,la nostra,che con esse è costretta ad avere a che fare,in ogni atto della vita,anche quando persegue,come l’intera civiltà occidentale,una “vana fuga dagli dei”.
/In IV di copertina,di Adriana Bottini in , James Hillman (LA VANA FUGA DAGLI DEI)
Da circa duemila anni i lati demoniaci dell’elemento femminile vengono continuamente respinti.L’immagine mitologica della madre di Dio,Maria,nella sua purezza e mancanza di peccato è un immagine tanto dannosa.Il fatto che la sessualità di Maria sia stata ignorata è forse qualcosa di innocuo;devastante fu invece il tentativo di reprimere tutti gli aspetti aggressivi,distruttivi dell’elemento femminile.”Maria ci salva dall’astuzia di Satana” si dice ne ‘Gli ultimi giorni di Hutten’ di Conrad Ferdinand Meyer.
Nella sua unilateralità l’immagine positiva,gentile e gradevole,dell’elemento femminile ha conseguenze molto dubbie.Ad esempio,sentiamo dire spesso che se le donne governassero il mondo,se tutte le madri si unissero,non ci sarebbero guerre,non ci sarebbero conflitti armati fra le nazioni o fra i diversi partiti politici.Virginia Woolf era appassionatamente convinta del fatto che tutti i conflitti armati potevano essere interpretati esclusivamente come la conseguenza dell’aggressività maschile.In altre parole la femminilità veniva equiparata alla natura pacifica,e ciò corrisponde proprio all’immagine mitologica della madre di Dio.Se noi perdiamo di vista il lato aggressivo e distruttivo dell’elemento femminile,se lo reprimiamo,allora non siamo più in grado di valutarlo e comprenderlo nel giusto modo.Rifacendomi alla mitologia,vorrei solo ricordare che Afrodite era l’amante di Ares,il Dio della guerra.E gli dèi dell’Olimpo furono molto lieti quando li videro cadere insieme nella rete.
Adolf Gugghenbuhl-Craig (Il Bene del Male)
-“ O gente benpensante!”esclamai sorridendo “Passione!Ebrietà!Follia!Voi ve ne state tranquilli,impassibili, voi gente morale! Condannate l’ubriaco,inorridite del pazzo e passate oltre come fanno i preti per la vostra strada,ringraziando Dio con un animo fariseo che non v’ha fatto come uno di questi.Io mi sono ubriacato più di una volta,le mie passioni non sono mai state molto lontane dalla pazzia:eppure non mi pento né di questo né di quello; anzi,nei miei limiti ho potuto rendermi conto che tutti gli uomini straordinari,tutti quelli che hanno realizzato qualche cosa di grande,d’incredibile,sono stati in ogni tempo diffamati come pazzi e ubriachi. Ma anche nella vita comune è insopportabile sentir gridare dietro a ognuno che abbia osato un’azione appena appena libera,nobile,o in qualunque modo inattesa: quello è ubriaco,quello è “toccato”!Oh vergognatevi ,voi sobri,vergognatevi voi savi!”
Johann Wolfgang von Goethe (I Dolori del Giovane Werther)
-Ero imprigionato nel presente,come gli eroi,come Gli ubriachi;colpito da momentanea eclissi,il mio passato Non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso Che chiamiamo futuro;ponendo lo scopo della mia Vita non più nella realizzazione dei sogni del passato, ma nella felicità dell’attimo presente,non vedevo più in là di questo.E così,per una contraddizione che era tale solo in apparenza,nel momento in cui assaporavo un picere eccezionale,in cui sentivo che la mia vita poteva essere felice e in cui,dunque,essa avrebbe dovuto acquistare maggior pregio,proprio in quel momento, sciolto dalle preoccupazioni che fino allora avevo potuto crearmi,io l’abbandonavo senza esitare all’eventualità di un incidente.
(Marcel Proust –All’ombra delle Fanciulle In Fiore-)
-Uno gli chiese: 'Leonida, sei venuto con così pochi uomini a combattere contro un'armata?'. ed egli rispose: 'Se pensate che è il numero quello che conta, allora neppure l'intera Grecia basterebbe, perché è poca cosa in confronto alla loro massa. Se invece conta il coraggio, allora anche questi pochi uomini sono sufficienti'. A un altro che gli faceva la stessa domanda rispose: 'Sono comunque molti, visto che li ho portati qui a morire'. Serse gli scrisse: 'Hai la possibilità di regnare su tutta la Grecia, se smetti di opporti agli dei e ti schieri con me'. Egli mandò questa risposta: 'Se tu sapessi che cosa è una condotta di vita onorevole, rinunceresti a desiderare i bani altrui: per me è preferibile morire per la Grecia piuttosto che regnare sui miei compatrioti'. Quando Serse gli mandò un'altra lettera, intimandogli di consegnare le armi, gli rispose: 'Vieni a prenderle'.
(Plutarco)
-“Quando penso a New York ho una sensazione diversa.New York fa sentire anche al ricco che egli non conta nulla.New York è fredda,scintillante,crudele.Gli edifici ti dominano.C’è una specie di frenesia atomistica nell’attività che va avanti:quanto più furioso il passo,tanto più sminuito lo spirito.Un fermento continuo,
ma potrebbe benissimo avvenire in una provetta.
Nessuno ne sa lo scopo.Nesuno indirizza l’energia.Stupenda.Bizzarra.Sconcertante.Una terribile spinta reattiva,ma assolutamente priva di coordinazione.Quando penso a questa città,questa Manhattan di cui canta Whitman,una rabbia cieca,bianca,mi sfiora le budella.New York.Le prigioni bianche,i marciapiedi brulicanti di vermi,le file del pane,gli spacci d’oppio che si costruiscono come palazzi,gli ebrei che ci sono dentro,i lebbrosi,i sicari,e soprattutto l’ennui,la monotonia dei volti,strade,gambe,case,grattacieli,pasti,manifesti,mestieri,delitti,amori…Una intera città eretta sopra una vuota fossa di nullità.Senza significato.Assolutamente senza significato.E la Quarantaduesima Strada!La vetta del mondo,la chiamano.E il fondo allora dov’è?Se vai con la mano tesa,ti mettono cenere nel berretto.Ricchi o poveri, camminano con la testa buttata all’indietro e quasi si rompono l’osso del collo per levare lo sguardo sulle loro bellissime prigioni bianche.Vanno avanti come oche cieche e i fari spandono sui loro volti vuoti chiazze di estasi.”
Henry Miller (Tropico del Cancro)
-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?" "Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo."
(Luis Sepùlveda)
”Mi domando se si potrebbe mai avere il minimo sospetto dell’esistenza dell’anima se tutto scorresse liscio a livello dell’Io”
(Albert Kreinheder)
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maxmillian |
Inviata - 15 August 2012 : 14:17:15 graffio...qui se azz... mi disinfetto rischio la tetanopazzia...azzla..azzia azz...iaaa complessità del mio sermplice saper niente...
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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Fein |
Inviata - 14 August 2012 : 21:45:37 bel video Graffio... ma con una fine terribile ciao e buon ferragosto...
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Carla |
Inviata - 14 August 2012 : 19:43:00 quote: Originalmente inviata da Graffio
Ciao Luna
La frase che ti piace particolarmente fra le """firme""" è di Albert Kreinheder,un immenso della vera interiorità a cui sono particolarmente legato.Autore fra tanto, di un piccolo volume dalla ricchezza enorme,'Il Corpo e l'Anima'che ti consiglio, di cui mi piace molto riportarne qui.
Per essere Hestia bisogna imparare a dire di no, dare a ciascuno la sua giusta misura e non di più, imparare a individuare coloro che non ne hanno mai abbastanza e controllare la loro voracità, perché la persona che non ha il coraggio di rifiutare non potrà impedire che vengano dilapidati i beni. Questo si applica alla vita domestica, ma ancor di più alla vita organizzativa, perché l’identificazione con l’organizzazione è generalmente meno forte dell’identificazione con la famiglia e il pericolo dello spreco è maggiore. Che si tratti di una segretaria che controlla i conti in uscita e l’inventario del materiale, di un impiegato che prende a cuore la conservazione degli attrezzi e dei veicoli o di un caporeparto che sorveglia da vicino gli interessi della “sua” compagnia, hanno tutti in comune il fatto di dover esercitare la vigilanza sul posto, al centro, nel cuore dell’organizzazione. Devono possedere uno spirito poco litigioso ma giusto e mantenere una certa severità, pur non guastando il clima di calore e di simpatia che permette di identificarsi con la propria impresa invece di contrapporvisi. La figura di Hestia spesso è incompatibile con quella del padrone, perché in genere questa funzione è dominata dalla figura di Zeus. Spesso è preferibile che una persona meno identificata con le politiche organizzative abbia l’incarico di farle rispettare. Sfortunatamente, le qualità specifiche alla Hestia non sono abbastanza riconosciute coscientemente né “ufficialmente”, sicché le persone che le sviluppano non sono ricompensate e remunerate di conseguenza. È l’organizzazione che ci perde
Ciao Graffio, quanto ha ragione questo passaggio.. devo proprio imparare e metter uno STOP.. Buon ferragosto
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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