Discussione di partenza |
n.n |
Inviata - 29 December 2010 : 13:59:58 Metto la foto così non si dimentichi che faccia ha
ROMA - Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva annuncerà oggi la sua decisione in merito alla concessione dell'asilo politico a Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi, in carcere in Brasile dal 2007.
Secondo il quotidiano brasiliano Folhia de S.Paulo, la decisione di Lula, dopo aver ascoltato il parere dell'Avvocatura generale dello Stato, sarà quella di concedere lo status di rifugiato a Battisti, bloccando così l'estradizione verso l'Italia. La decisione di Lula sarebbe motivata - secondo quanto anticipato dal sito di Globo News - dal fatto che "il governo brasiliano teme che esista un rischio di morte" dell'ex terrorista se "tornerà in Italia".
Una motivazione già emersa quando nel gennaio 2009 l'allora ministro della giustizia Tarso Genro decise di concedere lo status di rifugiato a Battisti. E che fece infuriare le autorità italiane, tanto da spingere il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a scrivere una lettera al collega brasiliano per esprimere "profondo stupore e rammarico" a nome suo e di tutte le forze politiche italiane. Dopo il ricorso presentato dall'Italia, nel novembre 2009 il Supremo tribunale federale brasiliano autorizzò l'estradizione di Battisti ma lasciò l'ultima parola a Lula. Oggi, a due giorni dalla fine del suo mandato presidenziale, l'atteso annuncio. ( ansa) -------------------
Sono indignato e schifato nel vedere come un lurido delinquente possa farla franca in questo modo vergognoso. Rischio di morte se torna in italia? scusa più vergognosa non potevano inventarla. Io spero che lo stato Italiano, almeno una volta nella storia, e dico UNA, riesca ad imporsi ed a fare giustizia
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Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
Tofil |
Inviata - 03 January 2011 : 17:57:16 E' una vera vergogna...spero il governo italino prosegua nell'intento di bloccare tutti i rapporti commerciali con il Brasile...deve esserci giustizia!
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n/a |
Inviata - 31 December 2010 : 16:05:33 quote: Originalmente inviata da jo Vorrei sapere quanti e quali interessi ci siano dietro a sta storia che credo si capisca mi fa incazzare da matti.
sono d'accordo con Bolognesi che su questo caso ha dichiarato che se l'Italia non fa qualcosa, denota ancora una volta l'insufficienza e l'incapacità del governo italiano di tutelare la dignità del Paese e delle vittime del terrorismo perchè di fronte ad un fatto grave e offensivo così bisognerebbe chiudere le relazioni diplomatiche con il Brasile!! però in giro in web ho letto questo:
"ECCO COSA C'E' DIETRO"
In questi giorni, sul sito del quotidiano Libero, il giornalista Claudio Antonelli traccia un retroscena inquientante sui motivi della mancata estradizione di Battisti. "Il presidente francese Nicolas Sarkozy è andato in Brasile alla fine del 2009. Ha firmato con l’allora premier carioca Luiz Ignazio Lula da Silva un contratto per un valore complessivo di 12 miliardi di dollari. Oggetto della compravendita: forniture militari, tra cui il primo sottomarino nucleare dell’America Latina, qualche missile e armi varie per l’esercito. Un contratto gigantesco, forse il maggiore stipulato da un Paese europeo con il Brasile negli ultimi anni. Nel pacchetto sarebbe stata inserita pure una clausola relativa alla mancata estradizione di Battisti. A Lula, desideroso di chiudere la partita militare con la Francia, promettere di salvare Battisti dalle meritate carceri italiane non costava praticamente nulla. E così è stato".
Non è un segreto poi, secondo Antonelli, che "dietro le pressioni su Sarkozy per far passare l’ex terrorista dei Pac come un rifugiato politico ci sia ancora oggi la 'Francia bene' figlia della dottrina Mitterrand. Una lobby trasversale che ha assunto la faccia di Carla Bruni, già cantante, modella e ora first lady di Francia. Ma che annovera tra le fila filosofi del peso (politico) di Bernard-Henri Lévy e molti esponenti dell’industria della difesa d’oltralpe. Inutile dire che se l’Italia avesse voluto fare ostruzionismo avrebbe potuto utilizzare due pedine. La prima economica. Cioè lusingare le velleità militari brasiliane come ha fatto Parigi. La seconda politica: mettere in moto l’elettorato di origine italiana contro la discepola di Lula (Dilma Roussef) candidata alle recenti elezioni. Non è stata fatta nessuna delle due mosse. A onor del vero, una pedina è stata accarezzata. Ma il tentativo si è rilevato così debole che ha finito col favorire chi protegge Battisti. Prima che Sarkozy buttasse giù l’asso da 12 miliardi, l’Italia si è mossa in sede Wto, l’organizzazione del commercio estero, con l’idea di penalizzare l’export di carne bovina brasiliana a favore di quella statunitense (gli Usa in cambio avrebbero dovuto sospendere i dazi sulle acque minerali tricolore). Come dire, uso le vacche per 'punire' il Brasile e con esso i produttori di carne carioca allineati col presidente Lula. Il tentativo è sfumato e finito addirittura nel dimenticatoio, mentre nel frattempo la giustizia brasiliana ha fatto il suo corso, favorendo man mano la posizione filo battistiana"
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n.n |
Inviata - 31 December 2010 : 14:49:11 BRASILIA - Il Governo brasiliano considera ''impertinente in particolare nel riferimento personale a Lula'' la nota diffusa ieri dal Governo italiano circa il caso Battisti. Lo ha sottolineato il ministro degli esteri brasiliano, Celso Amorim, leggendo una nota ufficiale del governo brasiliano che annuancia il no ufficiale all'estradizione di Battisti. Amorim ha aggiunto di non ritenere che il presidente Lula si mettera' in contatto con le autorita' italiane.
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Azzo mo siamo pure impertinenti hai capito. Vorrei sapere quanti e quali interessi ci siano dietro a sta storia che credo si capisca mi fa incazzare da matti.
Hanno detto no all'estradizione ok ma ci sono altri mezzi se solo il nostro stato avesse le palle per farlo giusto per dare il buon esempio. Ma inutile sperarci.. |
Raggio di Sole |
Inviata - 31 December 2010 : 14:38:00 Indipendentemente da eventuali accordi internazionali sulle estradizioni, se uno è stato processato e, con SENTENZA DEFINITIVA, CONDANNATO il paese che decide di NON RICONSEGNARLO e quindi lo nasconde (perchè di questo si tratta) si rende complice di quel criminale ne più ne meno e dovrebbe subire delle sanzioni altro che chiacchiere!! CHE SCHIFO!!!!!
La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.
M. K. "Mahatma" Gandhi
C'è nell'uomo un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi.
Giovanni Paolo II
Il veganismo non è una scelta. La scelta termina dove inizia la vita di un altro. Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio. - Autore sconosciuto
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l |
Inviata - 31 December 2010 : 13:25:06 ma perchè questo presidente ci tiene tanto?
mi domando se dietro a tutto ci sta qualche legame personale...
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n.n |
Inviata - 31 December 2010 : 13:23:06 Giusto per sapere chi è st'animale ecco cosa ha saputo fare nella sua vita e il bello che se la cava pure alla faccia della giustizia e del dolore che ha provocato!!!
ROMA - Da terrorista di estrema sinistra ad autore di noir di successo. Cesare Battisti, una vita da 'esule' in mezzo mondo dopo attentati, condanne, carcere e fughe, e' nato nel 1954 a Sermoneta, non lontano da Latina. Nel 1968 si iscrive al liceo classico, ma gia' nel 1971 abbandona la scuola e viene arrestato per la prima volta nel 1972, per una rapina compiuta a Frascati. Tra il 1974 e il 1976 viene arrestato piu' volte per furto e sequestro di persona, subendo anche qualche condanna. Nel 1976 si trasferisce al nord e partecipa alla fondazione dei Pac, Proletari armati per il comunismo, formazione nata nell'area dell'autonomia del quartiere Barona, alla periferia di Milano. Nel 1977 viene arrestato di nuovo, sempre per rapina, e rinchiuso nel carcere di Udine dove conosce Arrigo Cavallina, ideologo dei Pac. In questi anni partecipa alle azioni del gruppo eversivo, viene arrestato a Milano il 26 giugno 1979 e condannato a 13 anni e 5 mesi per l'omicidio del gioielliere Pierluigi Torreggiani, ucciso nel febbraio 1979. Nel 1981 riesce ad evadere dal carcere di Frosinone, dove stava scontando la pena, grazie a un assalto di terroristi. Nel 1985 e' condannato al'ergastolo nel processo contro i Pac, sentenza confermata dalla Cassazione nel 1991. La condanna e' per vari reati, tra i quali quattro omicidi: quelli del gioielliere Pierluigi Torreggiani e del macellaio Lino Sabbadin (militante del Msi),avvenuti entrambi il 16 febbraio 1979, a Milano e Mestre, del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, e dell'agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978. Ma nel frattempo Battisti non c'e' piu'. Prima a Parigi, poi in Messico, a Puerto Escondido, con la compagna Laurence, dalla quale si e' poi separato, e che che gli ha dato due figlie. In Messico fonda il giornale ''Via Libre'', che 'trasferira'' in Francia, quando, nel 1990, torna a Parigi. Appena giunto Oltralpe Battisti viene arrestato ma, cinque mesi dopo, la Francia nega l' estradizione e lui torna in liberta'. Nel 1997 e' uno degli ''esuli'' dei movimenti politici dell'estrema sinistra italiana rifugiati in Francia, riuniti nell'associazione 'XXI secolo', che chiedono all'allora presidente Oscar Luigi Scalfaro una soluzione politica ''di indulto o di amnistia'' dei reati loro addebitati. A Rio de Janeiro Battisti fugge nel 2004, poco prima del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato francese che l'avrebbe estradato in Italia da Parigi, dove l'ex militante dei Pac, cosi' come altri terroristi coperti dallo 'scudo' della dottrina Mitterand, si e' rifatto una vita come affermato scrittore noir. Il 18 marzo 2007 Battisti, che afferma di essere innocente, viene arrestato a Copacabana, in Brasile e nel 2009 si dice pronto ad incontrare i parenti delle vittime degli omicidi per i quali e' stato condannato. Il 18 novembre 2009 la più alta istituzione giurisdizionale del Brasile, il Supremo Tribunal Federal, considera illegittimo lo status di rifugiato politico concesso dal governo brasiliano. La pronuncia, 5 voti favorevoli e 4 contrari, è favorevole all'estradizione di Battisti in Italia, ma lascia al presidente Lula la parola definitiva sulla sua effettiva esecuzione.
fonte ansa |
n/a |
Inviata - 31 December 2010 : 13:07:06 veramente....meglio tacere
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