Discussione di partenza |
n/a |
Inviata - 01 February 2012 : 14:35:06 Nella vita accade molto spesso, di dover troncare dei rapporti di amicizia, familiari relazioni amorose ecc.. per tanti motivi, da quelli più futili a quelli più seri. dei legami che sembravano saldi ed a un certo punto arriva il distacco e tutto tace, restando fermo in un punto di non ritorno!! Poi la vita gioca la sua partita e quando è lei a vincere per qualcuno perdere quel match è davvero angoscioso.. un foglio medico e il mondo che ti crolla addosso!!
Ed ecco a questo punto che la consapevolezza di chi nel corso del proprio cammino ha commesso dei grandi errori, si fa più sensibile, pensando che dietro alle proprie spalle ha delle situazioni da sanare e debiti di coscienza da saldare.
mi è capitato in questi giorni di seguire la storia di una donna che non è riuscita a perdonare.. senza stare a raccontare la sua storia.. la mia domanda è questa:
Che ne pensate di un perdono dato o richiesto in un momento del genere?
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Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
n/a |
Inviata - 03 February 2012 : 23:06:05
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Oriana |
Inviata - 03 February 2012 : 21:01:25 Solo e unicamente a dar pace al rimorso di una persona che fa i conti con la propria coscienza in un momento di grande paura e non vuol lasciar sospesi a cui potrebbe trovarsi di fronte in "un'altra vita". Anche il suo pentimento può essere ipocrita perchè non dettato da spontaneità e riflessione. Può essere invece che sia sincero se, di fronte alla possibilità di morire, rivede gli errori passati e vuole fare ammenda.
Difficile quindi decidere su queste basi.
Perchè infine anche noi facciamo i conti con la nostra coscienza e di conseguenza questo "perdono" può essere valido (per noi) solo se lo sentiamo. Se è un atto di pietà quieta esclusivamente l'animo di chi ce lo chiede e che è l'unico a conoscere la purezza del suo pentimento.
Non c'è UNA risposta unica e giusta Straluna... Per quanto mi riguarda io opto sempre per tutelare la mia di coscienza, in ogni situazione. Ed è con essa che voglio essere in pace. Qualunque cosa io faccia.
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n/a |
Inviata - 03 February 2012 : 15:02:47 io la penso esattamente come te Oriana cose che ho detto fin dall'inizio.. non riesco ad essere ipocrita.. non sono una che porge l'altra guancia!!
certo che se dovvessero chiedermi perdono in una circostanza del genere, non ce la farei a voltare le spalle, però mi domando: a che serve un perdono strappato così??
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Oriana |
Inviata - 03 February 2012 : 09:36:37 Grazie a te che ci fai riflettere su un argomento così importante come il perdono
Però qui il sunto del discorso è se perdonare qualcuno quando ci sentiamo spinti a questo atto riparatore da una condizione di pietà verso la persona che ce lo chiede. Quindi quando ci sentiamo obbligati a decidere se lenire a qualcuno un rimorso . Ma il perdono è qualcosa che viene dal cuore. E deve essere per forza un atto spontaneo e soprattutto sentito. Diversamente non sarebbe mai un perdono ma una semplice azione fatta per zittire la coscienza nostra prima ancora che quella altrui. Sarebbe una bugia a fin di bene. E non sarebbe mai un perdono. Sta quindi ad ognuno di noi decidere se entrare a patti con sè stessi concedendo quello che in un contesto diverso non concederemmo mai.
Il vero perdono nasce dal cuore e solo così metterà veramente pace al passato. Tutto il resto è solo ipocrisia. In questo caso, un'ipocrisia che per i cuori più sensibili viene espressa a fin di bene.
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n/a |
Inviata - 02 February 2012 : 23:32:19 e io capisco il tuo pensiero e anche se con te siamo di pareri e forse di comportamenti differenti.. ti ringrazio, e ringrazio tutti voi che con i vostri interventi siete riusciti a dare sostanza e vita al mio argomento di introduzione
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Carla |
Inviata - 02 February 2012 : 23:22:16 quote: Originalmente inviata da Straluna
Luna per quale motivo dovrei mettermi al posto di chi mi ha fatto del male a tal punto che non riesco e mai riuscirò a perdonare? se hai letto bene, ho scritto che anch'io ho perdonato per dei torti che mi sono stati fatti involontariamente e a mia volta avrò commesso degli errori, nei confronti di qualcuno ma sempre involontariamente e qui il perdono ci sta tutto!! ma se parli di torti fatti volontariamente, mi spiace ma non posso essere d'accordo con te!!
So che sarà difficile da comprendere quanto adesso scriverò, ma credimi.. in certe situazioni, la comprensione può essere più nociva del rancore
Ti capisco Straluna, certi torti ricevuti e fatti volontariamente, non si riesce a perdonarli, (intendevo solo, che comunque, col mio carattere, cerco di comprendere il motivo per cui la persona ha agito in quel modo, anche se è riprovevole), in quanto al perdono bè quello poi non è detto che lo conceda!
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
gr |
Inviata - 02 February 2012 : 22:26:30
Meglio vivere con un rimorso, che annegare in un rimpianto. Grysu
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