Non troverai mai nessuno come me. Non troverai mai arcobaleni se guardi in basso. Finisce tutto quello che non è reciproco.
Purtroppo |
Anche lultima prodezza va Non è un gioco il carnevale Mi scelsi un abito, provai ad essere diverso Per non essere così.................. Dio, come sono ridicolo Quando tento di piacere Se mai mi nutrirò di fantasie per non morire Per non essere cosi............... Un desiderio a metà Unaltra volta realtà Senza più una bugia Io sul filo in equilibrio Guai se io guardassi giù Guai se mi tradissi Se tu leggessi paura Paura di me Di questo vuoto che cè Quando lo smalto va via Sarò lombra di nessuno Ancora unombra senza età Coltiverò i miei dubbi Rabbia ed ingenuità Amerò la gente come me Che ogni volta cambia pelle Che un giorno è sullasfalto Un altro giorno è fra le stelle Per non essere così, così, così Siamo qui impazienti, siamo qui Aspettando un carnevale Che si risvegli ancora quella voglia di tentare Per non essere cosi............. Un desiderio a metà Quante altre volte realtà Coraggio, non andar via, via Paura La stessa Pauraaaa Non passa Quando io sul marciapiede Chiedo amore e invece tu Apri il portafoglio E paghi quellora in più Ambiguo Diverso E adesso, come mi vuoi? Più donna? Più uomo? Non tremo Adesso decido io Quale sarà il ruolo mio Hai paura? Tenta la sorte! O preferisci la morte?
18 GRADI FREDDISIMO
Per non essere cosi |
Chiedo per unamico Ma -18 fa freddo?
Il mio pensiero |
Anche il più terribile fallimento, anche il peggiore, il più irrimediabile degli errori è di gran lunga preferibile a non averci mai provato.”
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È giusto quello che faccio, è bello ,mi fa stare bene. Nessuno può intervenire nelle mie azioni. Nessuno può fermarmi. Sono intoccabile.
GODI LA VITA |
Ben detto....Comunque i rapporti dovrebbero essere costruiti da due persone che ci tengono allo stesso modo, non da una che ci mette tutta l’anima e l’altra che ci mette solo la testa di (parola non ammessa) che è.
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Avrei potuto fare a cambio. Scegliere una vita diversa, impostata, ordinata. Compiere scelte più precise. Prendere decisioni più meticolose. Fare sogni da posizionare in un cassetto e farci rimanere spazio, ‘ché non si sa mai. Scegliere il mare la al posto della città, ed avere gli occhi spenti. Avrei potuto farlo e, sinceramente, mi vergogno un po’ per averci provato. Mi vergogno per le cose che ho permesso che mi si facessero. Per il male gratuito ricevuto, quando sapevo che non avrei ricevuto altro, perché chi me lo dedicava, non sapeva né voleva comportarsi diversamente. Mi dispiace per quello che mi sono tenuto. Per quando ho fatto finta che non sarebbe potuta andare diversamente. Non è vero. Può andare sempre meglio. Deve andare meglio. Siamo noi stessi a permettere quello che accade. Siamo noi che stabiliamo quanto qualcuno possa ferirci. E dopo la prima, dopo la decima, dopo la millesima volta, tocca dire basta. Per forza. Per davvero. Per se stessi. Perché lamore non ferisce. E non ferirà mai. Avrei potuto fare a cambio; ma ho scelto di tenermi la mia vita. I miei pensieri che cozzano. I miei difetti che ho imparato a difendere. Ed il bene che ostinatamente ci metto e che sto imparando a proteggere. Perché chi non lo vede, semplicemente, non lo merita.
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Esiste un momento per ognuno di noi, un punto in cui si dice basta. Io lo chiamo punto di rottura, un momento in cui capisci che devi fermarti, non andare oltre, e capita anche nei rapporti umani. In quel momento capisci quando è il caso di lasciarsi andare, quando è il momento di dire:“adesso devo pensare a star bene”. E star bene spesso dipende da qualcuno, e star bene spesso dipende dal perdere qualcuno. Cè un momento in cui un basta puó rimettere a posto un cuore, un cuore che soffre, che non si sente più a casa. Non illudetevi, non insistete quando è il momento di andarvene, imparate a riconoscere il vostro punto di rottura, e fermatevi.