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Corre il tempo -- Scritta da -- Rocco Ungaro

E la vita scorre lenta e malinconica
Seguendo il suo cammino
Mentre immobile la guardi allontanarsi

Chiudere il tempo in uno scrigno
Sperando che non passi, è poca cosa
Sperare di fermarlo, un desiderio cercato invano

Paura di lasciare le cose belle, ti distrugge
Paura di finir per sempre insieme agli anni
Ti porti dentro, uomo

E corre l'orologio
E tu ancora immobile con la paura dentro ti ritrovi
Non ti lascia il tempo di pensare
Non ti lascia il tempo d'amare
Non ti lascia il tempo di creare

Io l'ho imparato nel guardarti
Io l'ho imparato nel cercarmi
Io l'ho imparato nel guardarmi intorno
Io lo vedo negli occhi dei figli miei.

tuo -- Scritta da -- Michele Gentile

Desidero uno sguardo
distratto anche.
Lieve.
Un tuo sguardo però
una carezza azzurra degli occhi
sulla mia pelle
sulla mia ombra,
nel mio mondo.
Desidero una stella,
un fuoco violento,
un'interminabile estate
un Natale di bimbi,
un sabato al mare
semplicemente
uno sguardo tuo.

non lasciarti mai -- Scritta da -- stefano medel

Quando ti vedo,
e stò con te,
m ai  più andrei,
mai più partirei;
vorrei portarti via con me;
e staccarmi da te,
mi dà dolore,
e tristezza,
e mi muore un po’ il cuore,
nodo alla gola;
quando ti lascio soffro un po’,
e non vedo l’ora di rivederti;
mai ,m e ne andrei.

Rinasco in te -- Scritta da -- Firmamento

Lungo il riflesso dei tuoi passi
cerco risposte
alla voglia di infinito che mi assale
nell'attimo in cui il pensiero
si affianca al tuo ricordo.
Sei linea sottile;
discrimine sgargiante
tra la vita ed il sogno.
Sei acqua che sgorga fiera
e disseta la purezza
della malinconia, della speranza,
di ogni poesia.
Rinasco in te.
E' per te che scorre nelle vene
l'azzurro del cielo,
la luce del mattino,
il fruscio che corteggia le foglie,
la speranza di averti vicino.
E seguo il senso di ogni tuo sguardo
come fosse volo di un gabbiano
lungo la scia lucente
di un sentimento vano.

e penso a te,penso a te -- Scritta da -- stefano medel

Pranzo nell’aria,
voci sommesse,
tutti  a tavola;
penso a te,
davanti al desco;
o magari stai aspettando,
e fumi un ultima sigaretta;
mi capita di pensarti;
e sento la mancanza,
di te,
di te.

ER GIUDIZIO UNIVERSALE -- Scritta da -- CAPRETTI


      ER GIUDIZIO UNIVERSALE.
    Scese sur monno, come ‘na mazzata
    L’ordine de uscì fora tutti quanti,
    pe presentasse come a ‘na parata
    davanti a Dio e a alli Santi.           
    ‘Na voce serpeggiava tra la gente:
  che ‘r Giudizio Universale era vicino.
  So cazzi di chi è stato prepotente,
  ma puro de chi è un gran cretino.
  Tutta la folla fu messa in fila indiana
  davanti an confessionale gigantesco.
  An lato c’era un Angelo in sottana
  an’antro c’era un diavolo dantesco.                                     
Pe primo se presento’ un regnante.
“So un capo e pe questo ciò diritto.”
Er Padreterno pensò:”Sto deficiente
Co’ tutti sti poracci vò fa er dritto.
Su parla si ciai tanta fretta,
la porta dell’inferno è spalancata
e a chi fa er dritto  jaspetta             
de fasse coce come ‘na frittata.”
Er re impaurito co ‘n filo de voce,
strascinando le frasi e le parole,
je disse:”Perche me devo coce,
sei tu che m’hai fatto nasce signore.”
Er Padreterno che cià tanta pazienza,
spese pe lui  appena du parole:
“Sei nato ricco pe fa beneficenza,
si l’hai fatta allora damme le prove.”
A quer punto, dar buio uscì fora
un vecchio mendicante pieno de stracci.
Disse “Io ero servo suo nella dimora.
Lui faceva magna’ li cani e no li poveracci.
Me piava a botte co’ na verga,
me scottava le mani co la brace,
se scopava mi moie perche serva,
e me dava ‘n carcio ar culo pe fa pace.
Udito tutto ciò er Padreterno
dette ar povero na carezza sur viso.       
E mentre er ricco scenneva nell’ inferno,
fece saLì er mendicante in Paradiso.

Sogno -- Scritta da -- Firmamento

Vorrei poter vivere in sogno
il riflesso lucente del ricordo
e il profumo soave dell'amore
per consacrarli solo a te.
Un sogno in cui il vento
sferzi orgoglioso ragione e sentimento
e trascini via con se'
il confine che dirada la mente ed il cuore.
Un sogno in cui perderci
lungo un sentiero di astrazione infinita:
ti terrò la mano;
sarà come tenere per mano la mia vita.

il chicco di caffè -- Scritta da -- MiGa

Il chicco di caffè

Chicco piccolo seme marrone tostato di buon caffè inebri l’aria;
il tuo aroma portato dalla, del vento brezza
fa passare d’ogni Uomo ogni tristezza

dalla coltivazione alla ….
Lavorazione:
ballando vieni lavorato
e come nient’altro alimento vieni amato.

I tuoi chicchi a volte vengon succhiati
In  questo modo molti aliti vengon profumati
Macinato e poi fatto bollire, per esser bevuto
Gustato, e dolcificato di buon palato lasci ognuno muto

Al bar col cornetto la mattina;
dopo pranzo vieni bevuto amaro
dopo cena sorseggiato con l’amaro
o a mezza-giornata come merendina

se uno è un po’ alticcio
qualche tazza  bisogna dare
all’ospite una tazzina è dovere

MiGa

RESPIRO -- Scritta da -- Alessandra

Sospira.Respira.
La realtà s'infrange
nello specchio
dei preconcetti.
Sospira.Cadi
nel baratro
del disincanto.
Respira

non rispondi -- Scritta da -- stefano medel

Volevo parlarti,
ma non rispondi,
telefono muto;
cosa fai,
dove sei;
mistero,
intorno a te;
stai dormicchiando e
ascolti musica,
guardando le zanzare sui vetri,
e la sera che declina,
con l’odore di erba secca,
di fieno nell’aria;
non rispondi,
e io rimango,
con le parole dentro,
i miei dubbi,
i sentimenti per te,
non rispondi.
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