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Online users : 2 // 24/11/2024 |
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l' amore che salva -- Scritta da -- Sebastia Giunta |
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L'amore che salva Il mio bisogno di te, come petali che coprono il viso da triste malinconia. Se mi dici che mi ami Sento il mio cuore schiudersi all'amore Sei pregiato diamante Latte materno che nutre negli occhi. Il volto del Salvatore nell'alta marea. L'alba dopo il notturno patimento. Giorno di riposo Per le braccia deboli, le gambe deboli. il dormiveglia della coperta aspettando che arrivi la dolcezza di due mani che si baciano. aspettando che arrivi l'amore che salva, brutti pensieri, giorni da cancellare, immagini da schiarire. |
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Sul belvedere dell'infinito -- Scritta da -- Angelo Michele Cozza Sul belvedere dell'infinito dal blu della costiera veniva un effluvio subacqueo e correva dai nostri visi fino ai profili degli uberi pendii, tra chiazze glauche e lillipuziane marine riaffondava, illese ricordanze di solitudini svanivano disperse da soffi lievi . Versi armonici e assonanze accordi di felicità s'alzavano invaghivano avvinte mani esultava la Musa della vita. Passasti mia brezza breve per l'arco di ponte che ci univa oltre la fiorita selva dei sorrisi e tra curate cinte di aiuole ebbro di baci ti strinsi innamorato. Serpeggia, nel vuoto ereditato, tra reduci accenni di bagliori oggi un migrato sciame di silenti dolcezze andate: batte acuto e forte ribatte il desiderio di abbracciarti nell’attardarsi del ricordo accasciato sulle mie rughe . Quale acqua dal pozzo dopo cigolii di attriti dal cuore spuma di sogni risali: alla luce irrori labbra invecchiate rese solchi inariditi da duri prosciughi di anni. Bontà e saggezza- non amore!- ti perdonano per l'abbandono quando poi patito cessa la tortura di un rammentare atroce e bagnate ciglia si baciano per stanchezza di ricordare. | |
La notte -- Scritta da -- Il tuo angelo La notte ci avvolge nel suo manto di sogno. |
Accosto i miei pensieri ai tuoi Questa notte...e m'addormento sperando di sognarti. lasciami vagare nel tuo sonno. Lascia che ti accompagni dove sono nascosti i tuoi desideri. Appoggiati a me e regalami la chiave che porta nei tuoi sogni....... Quando chiuderò gli occhi sognerò un'immagine di te.... Sentirò il tuo respiro... e mi cullerò tra le tue braccia abbandonate nell'infinito della notte. Veglierò questa notte i tuoi sogni e delizierò i tuoi desideri della mia presenza cullandoti nell'immensità della notte... | |
" Dicembre" -- Scritta da -- Monnes "Dicembre" |
Dicembre, dai tuoi scialbi, umidi cieli piove sui cuori una tristezza greve,c'è nell'aria un sentor di neve ed un presagio di più crudi geli in un cielo che piange il calor del sole... Brontola silente il vento fra secchi rami, ma senza voci osservo nudi cortiletti; e i passeri incuriositi sui tetti mandano intorno flebili cinquettii. Quanto silenzio in un paese festoso com'è Sirmione, quanta malinconia nei nostri cuori! La terra non ha più erbe né fiori e l'acqua è prigioniera nei fossati pari a letargo d'animali interrati.. Ma ecco che una sera quasi per magia si ode un musica di liturgia... Il Natale e' alle porte e il cielo plumbeo ne è consapevole pare annunciarlo con precisione in un mondo senza valori senza religione... E' Natale, bambini, ed ogni cosa si veste di mistero e d'esultanza: il nostro cuor fiorisce di speranza con cuori carichi di buoni propositi... Dentro le case i bimbi festanti preparano presepi carichi e luccicanti,quanti regali superflui, quanto poco valore ad una vita che preziosi non ve n'è... Ma il più prezioso de' suoi doni, Babbo Natale ce lo indica senza sfarzosi e senza paragoni... Unitevi nei cuori che per tutti rimango indelebili doni.... Monnes | |
Emanuela ( sotto il ponte di una ferrovia) -- Scritta da -- RADIORADIAN Tenue riverbero di dolcezza Emanuela, |
si cela nel bagliore di un ardente tepore di una torcia, tenue riverbero di dolcezza Emanuela, irradia luminosità sotto il ponte di una ferrovia. Tenera carezza di un sogno Emanuela, si confonde nella sorpresa di un sorriso cordiale, tenera carezza di un sogno Emanuela, si intreccia fra le ignote ombre di un' intonata melodiosa malinconia, elogiata sotto il ponte di una ferrovia. Tenue riverbero di dolcezza Emanuela, incontrarti senza conoscere il tuo corretto provenire, tenue riverbero di dolcezza Emanuela, una speranza che si disperde fra le ramificazioni dei raggi dei pleniluni e le onde convulse dei venti, tenue riverbero di dolcezza Emanuela, si introduce e sibila negli ingressi, sotto il ponte di una ferrovia. Tenera carezza di un sogno Emanuela, sotto il ponte di una ferrovia, i tuoi capelli lunghi, enigmatici e segreti, come gli unguenti che placano il furore delle mie piaghe. Tenera carezza di un sogno Emanuela, sotto il ponte di una ferrovia, nei tuoi occhi si riflettono le ispirazioni che dettano univoco senso, al susseguirsi delle mie etiche, al succedersi delle mie nemesi. Tenue riverbero di dolcezza Emanuela, tenera carezza di un sogno. Tutto accade, sotto il ponte di una ferrovia. | |
FRA PORFIDIO -- Scritta da -- capretti Nell’urtim’anni,co la testa bianca |
cor busto dritto come ‘n colonnello, ner cortiletto,sott’an’ arberello sedeva sorridente su ‘na panca e salutava chiunque entrava,chiunque usciva. Aveva sempre dù parole bbone pe tutti quanti , senza distinzione, si pure fosse stato un frammassone te l’accoglieva come n’amicone. Perché pensava, che Cristo in cielo certo l’approvava. E quanno stava solo rivedeva er Borgo de na volta, la caciara de tutta quella pipinara, ch’annava a scola solo se pioveva. E ricordava er viso de ciascuno e n’se sbajava , E aripensava ar tempo ormai lontano che nacque quest’associazione, le lotte fatte a colpi de bastone co’ quelli senza Dio de la Giordano e ce rideva pe’ quer bilancio attivo che c’aveva. E poi la fortitudine sportiva, li atleti, li ginnasti, i carciatori, le gare , le vittorie, coppe e allori , la gente che gridava “ bene! Evviva!” Se commoveva e quarche lacrimuccia je scenneva. Tarvorta stanco a me mi confidava che “ Testa secca “ stava all’angoletto Come pè dje : “ namo che t’aspetto”. Come pè dì ch’ er celo lo chiamava e lo diceva co’ n’aria scanzonata e ce rideva. E tempo venne de lassà stò sito E se n’annò in silenzio, sorridente, lassanno li ricordi tra la gente, lassanno a tutti l’animo avvilito. Se cià veduti che cià lassato quest’eredità piagnevamo tutti, cià sfottuto. E: “Volete bene a tutti, state boni! Cercate d’aiutavve , lazzaroni, se non lo fate ar Padreterno che je raccontate ?. PROF.ROSSETTI | |
VOLA -- Scritta da -- capretti Vola tempo, passa più veloce. |
Vola fino al dì del non ritorno. Va da Rita e portale la mia voce dille che presto giungerò al suo eterno. Son due anni che è andata via, due anni che io non ho vissuto. Or mendico di lei mia donna pia, elemosino ciò che ho perduto. O mio grande amore, mio passione, illumina questo faticoso andare. Voglio uscire dall'occhio del ciclone, ed alla luce tua desio arrivare. | |
l esser donna sulla tua giovinezza . -- Scritta da -- oliviero amandola l esser donna sulla tua giovinezza , |
l infinito del tuo sorriso , l amicizia che ci stringe le mai e si nosconde nel cuore , tu , che dai il meglio di te ìn ogni tua frase e nei piccoli sogni che raccogli ogni giorno . Anche oggi mi sono svegliato nella libertà di averti vicina , e vorrei tanto impedire alla tua bellezza di perdersi nel tempo . Tra i miei desideri pronuncio il tuo nome , ti prego , scrivi anche oggi di me nel tuo cuore , non ti chiedo altro che questo. Di perderti nei miei baci che cercano dolcezza , di non lasciare svanire le mie parole tra i dialoghi e le domande , di non rinchiudere i miei pensieri in un respiro affannato. Lasciali liberi di volare tra noi , voglio rivedere i miei sguardi nei tuoi , i miei sussurri tra le tue voci, e voglio sentire ora il suono che mi distrae, che non mi fa più soffrire , che non mi fa più pensare. Spesso ripeto sottovoce il tuo nome , fra le parole del cuore scritte nel tempo , sulla tua pelle che profuma d amore, e nei tuoi baci le mie attenzioni. L essere donna sulla tua giovinezza , è una carezza che si posa nel cuore , vorresti sentirla ogni istante , ma lei si nasconde , e si riassorbe nel sangue . | |
Ogni giorno -- Scritta da -- cristina marzano Resta...resta sempre così nei miei pensieri...come quella mattina del primo sorriso..quando tutto intorno a noi si è spento..e l'unica luce era nei nostri occhi emozionati e grati....ricordi quanta strada, quanto dolore, quanta paura...prima di mostrare al mondo il nostro amore? ricordi l'orgoglio di averlo costruito mattone su mattone, testardi e sicuri, per proteggerlo da ogni vento ostile? oggi ti guardo ancora con lo stesso sorriso negli occhi... ogni giorno ti riconosco..e ti scelgo di nuovo senza un attimo di esitazione |
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L'idillio secondo della bella bionda dell'arte mar -- Scritta da -- RADIORADIAN Appaiono innocenti vezzeggiativi sentimentali, |
la gentili prose decantate nei compositi versi, quando intonano le epopee della bella bionda dell'arte marziale. Sorgono identici a luna luminosa, nella spontanea ispirazione di una poesia romantica, come la fatalità dell'istante, quando predomina la banalità dell'indecente, celata nei prudenti corollari e nelle superflua ritmica di rime puerili. Simile ad un sillogismo che delimita la dissonanza di frasi leziose, risuona il gradevole contemplare la bella bionda dell'arte marziale. Infonde fluttui nel cuore. Docile e tanto garbata, coniugabile nella teoria che dissipa il tempo inutile, paragonabile ad un assioma che sopisce la tediosa incombenza di oppressive retoriche di parole. La bella bionda dell'arte marziale, fatua fiamma di verità che illumina in un labirinto intricato di bugie, le incertezze che confondono. Fremito di miriadi di carezze smisurata ed ardita sinuoso ondeggiare di un ipnotica suggestione delicata dolcezza di un languido tepore, la bella bionda dell'arte marziale che io, non avrò più modo di contemplare |
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