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" Ultimo atto " -- Scritta da -- " Ultimo atto "

Lo sapevano tutti, tranne lei, che doveva morire. Si cercava, per quanto si potesse, di assecondarla nei suoi desideri: la mamma stava morendo. Avevo lottato piu' di tutti per scongiurare il male ma quel giorno mi resi conto della vanita' dei miei sforzi. Mi appartai, ero in campagna dallo zio, preso dallo sconforto chinai la testa sulle ginocchia e feci l'ultimo appello a Dio e a lei che finiva. >Oh, mio Dio! Non togliermi la mia mamma, guariscila! Fa che ella viva, che ci guidi ancora nella vita. Abbiamo tanto bisogno di lei, e Nina e' ancora tanto giovane! Tu mamma che non sai, e hai ancora tanta voglia di vivere, supera questo momento, non abbaterti, strappa con la forza della tua volonta' e della tua fede il male che ti sta consumando. Non morire mamma! IO, papa', le sorelle, tutti noi che sappiamo del tuo male ci sentiamo smarriti e avviliti, anche se cerchiamo di nasconderlo. Vorrei poterti dire liberamente l'angoscia e il dolore che sento, gridarti le paure e le preoccupazioni; vorrei potermi aggrappare alle tue vesti e gridare: << Mamma non te n'andare! >> Oh, com'e' duro nascondere le bugie: sono piu' atroci della morte! Mamma ti voglio bene! Te ne vorro' domani, dopo e per sempre. Addio, tuo figlio Rino. Non volevo ritornare piu' in casa quel giorno, mi faceva paura. Mi fermai sulla porta della stanza da letto: sul letto grande dei genitori, ansimava mia madre distrutta dal dolore fisico. La guardai: quel viso cosi' bello d'un tempo ch'io baciavo nei miei slanci d'amor filiale, non c'era piu': il male lo aveva consunto giorno dopo giorno inesorabilmente. Vicino a lei, su una sedia accanto al letto, c'era mio padre che delicatamente passava la sua mano sulla fronte della sua compagna; aveva gli occhi lucidi mentre l'accarezzava: l'amava tanto. A quel tempo l'uomo dimostrava il suo affetto alla moglie in maniera rispettosa: era la prima volta che lo vedevo chinato in una dimostrazione d'affetto verso la mamma. Lui che pure l'amava tanto, gli sara' costato in moralita' farlo in mia presenza. Non ne poteva fare a meno: erano le sue ultime carezze alla moglie. Mia madre ogni tanto apriva gli occhi, assopita dalla stanchezza, dai medicinali, dal dolore, e li fissava nel vuoto: forse voleva imprimere le ultime immagini e portarle con lei nella tomba. Le chiesi se volesse qualcosa, se avesse un desiderio particolare, e lei mi rispose: << Vorrei morire! Non ce la faccio piu'... le mie carni bruciano...>> Scappai dalla stanza, non sopportavo vederla soffrire. Avrei preferito ogni altra cosa, anche la morte ma non udire i suoi atroci lamenti, mi uccidevano. Ero disperato. Rino G.

"UNA VOCE ISOLATA!" -- Scritta da -- "UNA VOCE ISOLATA!"

Una sofferenza suggerita, pesante volutamente imposta, crudele e sanguigna. Sembra che tutti desiderino cambiare il mondo, ma forse nessuno lo vuole veramente. In questa società infernale dominata dai corrotti nessuno vuole davvero scoprire la verità? Ipocrisie, tradimenti, persone che si ingannano a vicenda, tutto prosegue ingiustamente e nessuno arriva davvero in profondità!! Un castigo duro, spiazzante, la vita stessa si trasforma in una progressiva discesa negli inferi, in un incubo collettivo. Questa violenza cieca, crudele e soprattutto "insensata". Ci sono momenti in cui non riesco a trattenere le lacrime, momenti in cui mi chiedo in che modo una società ingiusta come la nostra può emettere condanne giuste!? E' incredibile che non si riesca a trovare un equilibrio, che non si riesca a ribellarsi o non si trovi il coraggio per farlo, per migliorare questo schifosissimo mondo in cui la falsità e l'indifferenza prendono il sopravvento anche sui sentimenti. Mi perdo nella disperata ricerca di una risposta, di una soluzione, continuamente compromessa dal rancore, dall'incomunicabilità, dalla gelosia, dalla noia e dall'abitudine; e intanto il tempo passa per tutti inesorabilmente, lasciando dietro a se scorci di vite, ferite causate da rimpianti e rimorsi che lasciano per sempre un segno. La mia vuole essere un'esplicita denuncia al nostro sistema, perchè a differenza di tutti io non posso annullare quello che sento dentro, questa rabbia incontrollabile che parte dal profondo del mio riluttante stomaco e che cerca a tutti i costi di esplodere! Forse questo mio sfogo sarà d'esempio per qualcuno ma la mia rimane comunque una voce isolata in un mondo in subbuglio. Una parte, non indifferente, della mia coscienza, troppo spesso ignorata e volutamente repressa!!

Non voglio Babbo -- Scritta da -- Non voglio Babbo

Non voglio babbo che il tempo ti cancelli, non voglio che di te tra cento anni nessuno parli piu', non voglio che le cose della vita distraggono il mio pensiero da te, stammi vicino, il tuo semplice vivere e' il mio vivere, l'amore per le semplici cose e' il mio amore, sentire come tu sentivi e solo ora me ne accorgo. Stammi vicino. Fa che possa risarcirti del bene che non ti ho dimostrato e che ora porto dentro come un bene prezioso. Tua figlia 2\4\2000

A mio padre, ricordi. -- Scritta da -- A mio padre, ricordi.

Un cappello, il bastone, le vele, la mia impazienza, e poi... indietro, un grosso piatto che era solo tuo, e incomprensioni, e ferri vecchi e nuovi, una valigia di cartone e scarpe tante scarpe e tradimenti svelati o taciuti. Parole mai dette o forse mai neanche pensate e poi quel letto freddo, il tuo corpo nudo che gia' non ti apparteneva e le tue mani, grandi e belle che non conoscevo, e quella stretta prima d'andar via, per sempre, ho cercato di comunicarti un po' di calore farti sentire che c'ero, ero li', spero solo di aver fatto in tempo perche' tu un attimo dopo non c'eri piu'. 13\11\00 Rita.

INNO ALLA MORTE -- Scritta da -- INNO ALLA MORTE

Abbracciami dolce mantello nero della fredda morte regalami un sorriso placa la mia sofferenza il mio dolore donami la pace eterna sii delicata perchè nonostante io ti ami in realtà mi fai anche paura guidami lungo il tuo freddo tunnel che porta nell'al di là baciami con i tuoi gelidi baci ma fallo ti prego con dolcezza spazza via le mie angosce le mie ansie i miei dolori i miei amori mai realizzati immergimi nel tuo freddo caloroso nulla

ROSA DEL MIO GIARDINO -- Scritta da -- ROSA DEL MIO GIARDINO

ROSA DEL MIO GIARDINO Rosa del mio giardino che di profumo intenerisci e inebri orgogliosa i miei silenti passi... non serve che mi parli: nel muto tuo sorridermi io sento il tuo sussurro disarmare la mente e il cuore mio A te verrò inebriandomi di preziosità qualora mi verrà di Te il bisogno attingerò umilmente col mio silenzio e un giorno non lontano pensando a te io diverrò lo stesso fiore che mi viene in sogno. Connie

Sogno di arrivare -- Scritta da -- Sogno di arrivare

Sogno di arrivare Sogno di arrivare attraverso strade di paese che odorano di sagre e di cibi fritti tra alberi che mi incitano a fare presto accanto a un treno di provincia che mi accompagna silenzioso come Buffalo Bill di De Gregori “..la locomotiva ha la strada segnata”.. arrivare alle tue spalle chiuderti gli occhi e sussurrarti è arrivato l ‘uomo che ricordavi “stai con me io non chiedo di più che trovare il modo giusto per dirtelo..” e mentre gli ultimi accordi di Antonello riaprono emozioni e ricordi come un pianto irrefrenabile di bambino l’amor che a nullo amato amar perdona risolleva il gonfalone della vittoria dei sentimenti e dell’armonia che illumina i nostri destini..

riapro pagine -- Scritta da -- riapro pagine

Riapro pagine dei tuoi sentimenti e mi sento smarrito solo nudo. Leggere le tue parole è come dissetarsi e poi avere ancora più sete...

l'onda dei ricordi -- Scritta da -- l'onda dei ricordi

L'onda dei ricordi culla la barca del presente sull'acque del passato

BRUCIARE DEI RICORDI -- Scritta da -- BRUCIARE DEI RICORDI

Cade sull'anima un'altra goccia di malinconia che fugge dal cuore e bruciandolo fumano i ricordi di te. Tra le fiamme più alte poi, il tuo viso prende forma e dai tuoi occhi gocciolano cristalli salati. Riaffiorano così ricordi, che mi bloccano ad osservare la luce tra le braci di un cuore incenerito da te. Così l'ultimo addio che hai lasciato si attacca sulle pareti di un sentimento che forse si libera. Cade sul cuore un altro pezzo di passato che spezza questo presente e turbandolo c'è già chi si volta e chi guarda sempre avanti. E' così che non sono più riuscito ad evadere dalle tue risa, restando dolcemente imprigionato nel tuo sorriso
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