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a Papà -- Scritta da -- a Papà

Con la mano nella mano attraversavamo il bosco incantato, con la mano nella mano passeggiavamo nel verde prato, con la mano nella mano giravamo in lungo ed in largo, ma il tempo passava e le nostre mani distanti si ritrovarono...tante ore, tanti mesi, troppi anni, mai come ora vorrei ritrovare la tua mano, mai come ora mi manca il nostro bosco incantato, mai come ora ho bisogno di un tuo abbraccio, ma proprio ora la mia mano è tornata nella tua mano, e mai più se ne andrà lontano

dedicata a Marco -- Scritta da -- dedicata a Marco

Io vado! Cosi' mi hai detto una parola che non potrò mai dimenticare Ora sono sola, sola in questa notte buia, intorno a me solo il silenzio, dentro me...la solitudine... mi manchi...Vorrei vedere i Tuoi occhi scuri, profondi, infiniti...le Tue labbra morbide, il Tuo viso dolce, ma tutto questo è impossibile perchè Tu hai detto...io vado

neve -- Scritta da -- neve

I fiocchi bianchi scendevano lentamente ed i miei pensieri volavano con loro tutto era cosi' bello, niente sembrava vero, i fiocchi continuavano a scendere dal cielo ed un mantello bianco copriva il mondo intero io sola, dietro i vetri di quella finestra, ripensavo all'amore perduto ad un amore che forse non avevo mai avuto erano solo pensieri indimenticabili pensieri

miraggio -- Scritta da -- miraggio

Una finestra circondata d'azzurro un filo di voce, un viso bellissimo, uno sguardo triste neanche l'immenso azzurro può capire quello sguardo neanche i miei occhi possono ignorarlo e come un miraggio intorno a noi tutto diventò cupo tutto diventò.... non ho parole per descrivere quel momento non ho la forza per dimenticare il tuo viso non ho la forza per dimenticare te All'improvviso un sorriso, all'improvviso un bagliore nel cielo, all'improvviso tutto tornò azzurro, ma tutto come un miraggio svani' in un secondo

l'ombra -- Scritta da -- l'ombra

Ti seguirò ovunque sarò la tua ombra come una brezza leggera accarezzerò la tua pelle come un vento gelido penetrerò nel tuo corpo come un grande amore entrerò nel tuo cuore solo cosi' non mi potrai mai più dimenticare

lui -- Scritta da -- lui

una dolce tortura una lenta morte un grande desiderio un grande amore

RICORDI DI UN AMORE -- Scritta da -- RICORDI DI UN AMORE

Il TUO VISO NELL'OMBRA LE TUE LABBRA I TUOI OCCHI, LE TUE PAROLE...PAROLE CHE VOLANO LEGGERE NELL'ARIA CHE SPAZZANO VIA TUTTI I MIEI PENSIERI SOLO UNA COSA NON PORTERANNO VIA L'AMORE CHE PROVO PER TE AMORE CHE NON VERRA' MAI RICAMBIATO AMORE SPEZZATO...ORA RICORDO SOLO LE COSE BELLE LE TUE MANI SUL MIO CORPO LA TUA BOCCA SUL MIO SENO, NULLA POTRA' ROVINARE QUEI MOMENTI... FORSE UN GIORNO TUTTO CAMBIERA' E TU RITORNERAI MA FINO AD ALLORA RICORDERO' IL TUO VISO NELL'OMBRA

una vera storia d'amore -- Scritta da -- una vera storia d'amore

Erano trascorsi venti anni dall’ultima volta che aveva lasciato quel paese in cima ad una verde collina ed ora stava per tornarvi senza non provare un grande tumulto nel cuore che aveva incominciato ad accelerare i suoi battiti……….. L’automobile correva verso l’ultimo tratto di salita per arrivare al paese che mostrava già le prime case…… Ecco, si intravedeva il bar, quello frequentato in quel tempo da giovani come lui… Sentì dilagare un senso di tristezza e avvertì un vuoto allo stomaco. Paura o consapevolezza che, dopo tutto quel tempo, tutto forse fosse cambiato ? In ogni modo decise di dare avanti e così si fece coraggio e dette una spinta decisa all’acceleratore. La strada veniva divorata da quella frenesia di arrivare proprio lì dopo tanto tempo e nel percorrerla, con le sue curve e tornanti, era come se in tutti quegli anni l’avesse fatta ogni giorno. Poi all’improvviso pensò che rimuovere il passato avrebbe portato comunque delle conseguenze e probabilmente ad una grande delusione. Così ,ad un tratto fermò la macchina con una brusca frenata in un piccolo sterrato al lato della strada, accese nervosamente una sigaretta con le mani tremanti nell’attesa di una decisione che forse sarebbe tardata a venire. Dentro di sé sentiva un grande tumulto : e se tutto fosse diverso da come lo aveva sempre immaginato? Ma il desiderio di ritornare in quei luoghi che lo avevano visto felice era più forte di qualunque cosa : Doveva correre il rischio ……………… Così, allungò la mano ancora tremante verso la chiave di accensione, mise in moto la macchina e ripartì. La prima cosa da fare, pensò, era andare da Ignazio, al bar di periferia del paese! Così giunse nella piazzetta adiacente, chiuse la macchina e salì i gradini che portavano al bar. Era sabato e c’era tanta gente, la maggior parte ragazzi seduti qua e là a parlare e ascoltare della musica. Il vecchio giule-box, sempre là, era ormai solo un pezzo di antiquariato e la musica veniva dalla filodiffusione. Non ritrovò più le stesse persone di un tempo: la gente che si trovava lì per lui era sconosciuta ma…. ad un tratto lo vide… sì era proprio lui : Ignazio; i capelli ormai grigi lasciavano vedere che il tempo era passato ma tutto sommato non aveva perso la sua fisionomia: sempre asciutto nel fisico, sempre di buon umore anche se con qualche ruga in più. Ignazio non lo riconobbe e lui di questa cosa se ne servì per osservare quei luoghi con piena tranquillità dopo tanto tempo! Si sedette ad un tavolino che si trovava ad un angolo, vicino una delle finestre, e attese….. Prima o poi sarebbe venuto per l’ordinazione! Ignazio lo vide, lo guardò come se lo avesse riconosciuto ma poi si avvicinò con il suo solito fare! Il signore cosa ordina ? “Un po’ di passato ! “ gli rispose………. Non capisco signore, ho del buon passito ma non ancora del passato! Ma è possibile che non mi riconosci? Sono così cambiato? Ignazio si portò al mento la mano sinistra, perplesso ……… Marco!! Non è possibile! Dopo tutto questo tempo! Marco si alzò in piedi ed i due si abbracciarono con grande commozione. Dopo il fitto abbraccio, tornarono commossi a guardarsi con gli occhi lucidi di chi avrebbe di lì a poco versato qualche lacrima. Compagni di ventura con la stessa tristezza nel cuore……. Quante notti insonni a parlare di Giovanna ed Erminia, quante speranze nutrivano allora quei cuori giovani! Hai più rivisto Giovanna? Chiese Marco a Ignazio. No, ma è come se l’avessi accanto rispose. Ma non parliamo di me, raccontami piuttosto come sia potuto finire così un amore come quello che legava te ad Erminia! A volte la vedo, ma non ho mai avuto il coraggio di affrontare l’argomento anche se a volte, nei suoi occhi verdi, si legge ancora il passato trascorso . Quando mi vede tradisce una certa emozione perché la mia presenza, son sicuro che la porta ancora a te, Marco. Lei, abita in un paese vicino, con i due figli (un maschio ed una femmina) e al maschio ha dato il tuo nome. A questa notizia Marco si sentì veramente male, tremava ed in quel momento l’avrebbe voluta di nuovo con sé per chiederle il perché del nome suo dato a suo figlio. Perché? Forse per non dimenticare, forse in suo onore o forse perché avrebbe potuto per sempre chiamare quel nome tanto amato : Marco. La mente di Marco percorse in un baleno quella tragedia che aveva per sempre segnato la sua vita! Lui non aveva avuto più la forza di ricostruirsi una vita, viveva nella sua solitudine, senza una compagna che lo potesse comprendere ed amare e la sua esistenza era divenuta grigia e senza scopo. Sì, aveva degli amici, lì dove si era trasferito per lavorare, ma quando ognuno ritornava a casa propria, chi ancora dai genitori, chi con la propria compagna o famiglia, sentiva tutto il peso della propria solitudine. Di ragazze che l’avrebbero voluto ce n’erano state tante e tutt’ora se soltanto lo volesse…. Ma, dimmi, l’ami ancora? Era una domanda che non aveva però bisogno di una risposta: i suoi occhi erano come un libro aperto e la sua presenza li, in quel luogo, dopo venti anni ne era la risposta. Ignazio, chi meglio di te potrebbe entrare nel mio cuore ? Adesso, sono qui, perché il peso della sua assenza è diventato intollerabile! E, da un periodo di tempo in qua, il desiderio di lei prende tutta la mia persona e mi fa vivere in una realtà distorta. Io, per lenire il mio dolore, per illudermi di poterla avere ancora accanto e parlarle, ho scritto delle pagine di una specie di diario che vorrei tu leggessi per comprendere la disperazione che sento nell’anima. Tirò fuori da una busta dei fogli, prese la mano destra di Ignazio Ignazio che li ricevette con grande commozione ed anche gratitudine per essere sempre stato, l’amico più caro di Marco. Così, consegnate quelle pagine di diario gli disse: Ignazio adesso ho voglia soltanto di stare solo con i miei pensieri, sono a due passi da qui, alla pensione “Il pino”; starò lì fino a quando tu ritornerai dopo avere letto……..ma ricorda….. qualunque cosa accada , affido a te queste mie lettere e sono sicuro che ne farai buon uso! Scese in fretta le scale e uscì. Ignazio si sentiva una grande responsabilità addosso, cosa avrebbe potuto dire dopo quella lettura? Il destino forse non era ancora segnato e adesso Erminia sarebbe potuta ritornare con Marco ! Alla chiusura del bar, prese la strada e si avviò verso casa, a piedi…. Non aveva neanche la voglia di prendere la macchina, sentiva uno strano senso di vuoto e quelle pagine consegnategli erano per lui come un grosso fardello che avrebbe dovuto aggiungere nel cassetto dei suoi ricordi. Ma, giunto a casa lo prese una strana frenesia, salutò la moglie e le disse che non aveva voglia di cenare e che sarebbe andato in garage per sistemare alcune cose per domani. Così scese in fretta gli scalini, aprì la porta e si sedette in un angolo, dove vi era una sedia ed un tavolo vecchi. Aprì quei fogli con emozione e cominciò a leggere………. 1° Foglio Erminia cara Stanotte ti ho sognata e per ben due volte mi sono svegliato e riaddormentato, continuando il sogno. E’ stato bellissimo rivederti, anche se in sogno, rivivere con te come se il tempo non fosse trascorso. Ti amo, ti amo e ti amerò per tutto il resto che mi resta da vivere perché avrei desiderato tanto vivere questa mia vita con te ma, come tutti i sogni, sei svanita e di te non mi resta che il ricordo. Ogni momento che passa ti ritrovo nei miei pensieri e ti tengo gelosamente chiusa dentro al cuore come il bene più prezioso. Quando mi sono svegliato, in piena notte, mi sono sentito con il cuore leggero e con una dolcezza infinita che dilagava dentro di me. Mi sentivo un altro! Niente stanchezza, nè dolori, né il cuore sempre gonfio di tristezza, niente sensazione di inutilità: sentivo solo un benessere totale nella mia persona e mi sembrava quasi di poter stringere le tue mani nelle mie, quando a volte erano fredde, ricordi? Da un po’ di tempo, il desiderio di rivederti, di stringerti tra le mie braccia, si è fatto più vivo che mai ed ogni giorno sento il cuore palpitare per te! Ti amo ancora! 2° foglio Amore mio infinito Oggi, 26 settembre, mi sento nuovamente così vicino a te che ho la sensazione di poterti quasi accarezzare! Quanti ricordi dilagano nel cuore! Ricordi di tempi felici e periodi neri di cui in parte mi assumo la colpa per non averti, allora, sempre e costantemente, dimostrato il mio amore per te ! In questo periodo, tutto mi riporta a te: Spesso sento il tuo nome ovunque e pronunciarlo è come una musica! Quanto ti stringerei forte! Ti amo, ti amo, ti amo da stare male ! Ho ancora negli occhi il tuo viso, quel viso dell’ultima volta che ci siamo incontrati, ricordi? E’ stato proprio come una canzone di Aznavour: “non pensavo mai più di incontrarmi con te ma la fatalità predispone le cose….” “E mi riporta a te dopo che ti ho perduta….” E così anche noi c’incontrammo per pura fatalità quel mattino in quel negozio. Al centro c’era un’esposizione, tu giravi da una parte ed io dall’altra….. ed ad un tratto ci siamo ritrovati tutti e due uno di fronte ad un altro! Andando indietro nel tempo, quell’incontro e la tenerezza del tuo sguardo, mi avevano fatto capire che mi amavi ancora : Quando sei salita sul tram , ti sei messa dietro per continuare a salutarmi fino a che il traffico e la distanza ti hanno strappato da me! Quanta lacerazione ho provato nel cuore! Mi sveglio, con il pensiero di te anche la notte e piango! Piango(non mi vergogno a dirlo) lacrime amare come un bambino in tenera età. Non è vero che, come mi dicesti in quell’incontro, io vivo solo del passato! Tu hai cancellato il mio presente, il mio futuro e tutto il passato che non è fatto di te! Ho deciso di ritrovarti, costi quel che costi, la paura non mi fermerà. 27 settembre Erminia mia Oggi ho rintracciato il tuo numero telefonico. Quanto vorrei vederti! Certo, dopo tutto questo tempo ci troveremo cambiati e tu come sarai? Sono sicuro che il tempo avrà risparmiato tutto di te: i tuoi occhi azzurri meravigliosi, le labbra carnose e quel tuo volto dolcissimo! Ti amo! E mi viene sempre un nodo alla gola quando comincio a scriverti perché ti sento così vicina che mi dimentico di tutto ciò che mi circonda! Mi chiedo come possa continuare a vivere in queste condizioni, affrontare i problemi di ogni giorno e sentirmi morire dentro. E’ forse vita, questa? Tiro il mio carretto pieno di ricordi di te , come un asino il suo peso, tiro avanti e piango! Solo la sensazione di averti vicino, a volte, è così forte che non mi fa più riconoscere quale sia la mia vita reale e quale sia la fantasia. Non so perché ma mi sono convinto che tu, nel pensiero mi chiami e vuoi che mi faccia vivo! Sento quasi le tue parole: Marco, ti amo ancora, ritorna a farti sentire, ho bisogno di te! E se fossero così davvero le cose? 10 Ottobre Erminia cara Sperando di ritrovarti come mi era successo 12 anni fa ti ho telefonato il 2 ottobre alle 10.45. Che tuffo al cuore ho provato e che delusione avere trovato al telefono tuo figlio! Gli ho detto che ero un rappresentante di libri e così ho saputo che insegni in una scuola . Ma che terremoto di ricordi si sono affollati nella ma mente! Mi batteva forte forte il cuore come un ragazzino! Ti amo Erminia e quando ti penso e rivedo il tuo dolce viso, mi sembra di volare! Ho deciso che ti telefonerò a scuola , l’unico mezzo per parlare con te in modo quasi certo e così sapere qualcosa su di te, su come vivi, sui tuoi sogni e le tue speranze. Vorrei scambiare delle lettere con te anche se non so se per te sarà difficile; potrei scriverti a casa di qualche amica…. Mi sembra quasi di sentire la tua voce e mi sento infelice quando mi accorgo che tu sei così lontana da me! Che il tuo proposito fosse quello di non scordarti mai di me, lo hai dimostrato dando a tuo figlio il mio nome e, quando me lo hai detto con orgoglio e per farmi capire che, in fondo, con chiunque tu avresti passato i tuoi anni non ti saresti dimenticato del tuo Marco. 25 Ottobre Erminia mia Il nostro amore era come un sogno troppo bello e meraviglioso per durare, e come tutti i sogni è finito all’alba della nostra vita! Che rimpianto ,Erminia, che ho nel cuore! Vorrei quasi che il tempo passato lontano da te, sia solo un incubo e non la realtà. A volte mi sento quasi male all’idea della mia realtà lontano da te! Tu non sei solo un ricordo, sei una ferita aperta che sanguina e che non si rimargina! Erminia, perché non posso dimenticarti? Perché anche nelle più piccole cose sei sempre presente dentro di me? Perché non esiste un modo per cancellarti per sempre dalla mia esistenza? Vorrei farlo a volte ma non ci riesco! Forse sto impazzendo…….. Poi penso che, in fondo, è questo mio sentimento che mi fa sopravvivere ed a volte mi sembra di non essere una persona normale; non è possibile che siano trascorsi 20 anni e io ti ami come fosse il primo giorno quando ti ho incontrata! Perché non hai saputo aspettare? Perché? Mi chiedo dove sarai adesso….. è da 20 anni che non ti vedo! Mi ricordo, quando per pietà mi concedesti l’ultimo bacio prima del tuo addio! Eravamo in macchina davanti un tabaccaio, ricordi? Forse la mia è solo un a illusione ma penso che, nonostante tutto, hai continuato ad amarmi in silenzia. Anche se tra le braccia di un altro, sono sicuro che il pensiero tuo vola sempre verso di me…… 5 Marzo Erminia mia del cuore Questo è il mese della Primavera, con il suo profumo e con i suoi colori! Sono le 12.20 e solo adesso mi riprendo dalla brutta notte passata e di questo ne sono contento. Con il profumo della Primavere è arrivato più prepotente il desiderio di te, leggermente, delicatamente come una leggera brezza……. Cosa farai in questo momento? sarai a scuola o a preparare il pranzo? Sei felice? Puoi esserlo lontano dal tuo Marco? Sono sicuro che sempre nel tuo cuore c’è un pensiero per me. Mi piacerebbe incontrarti ancora, perdermi nei tuoi occhi e rivivere con te come se il tempo non fosse trascorso! E’ dal mese di Settembre che non ti sogno e questo mi fa stare male perché, anche se in sogno, ho tanto bisogno di stare con te! Il tempo ha lasciato il posto ai ricordi più belli lasciandosi alle spalle quelli più amari. Nei primi giorni che mia hai lasciato ti ho odiata con tutto me stesso e per reazione ho strappato tutte le tue lettere e le tue fotografie! Non ho più neanche una foto e nonostante questo, ti ho presente come se ti avessi vicina. Cosa non darei per una tua fotografia! Mercoledì 31. Marzo Avrei voluto mandarti un bel mazzo di rose bianche ma non l’ho fatto per non crearti difficoltà. Non so più cosa fare! Il fardello che porto è troppo pesante e mi lascia morire a poco a poco…… Vorrei trovare tanto un po’ di pace per il mio corpo ed il mio spirito….. Ho cercato invano di darmi una ragione di vita ma sei così presente in me che mi sento ormai soffocare; la vita senza te non è degna di essere vissuta! Ignazio, lette queste parole, saltò dalla sedia come un fulmine. Aveva capito di non avere molto tempo per evitare una possibile tragedia e così, senza neanche avvertire la moglie, prese il motore per fare più presto e si precipitò alla Pensione "Ai Pini". Il rumore del motore , a tutta andatura dava l'esatta drammaticità del momento: le mani tremanti stringevano il manubrio ed il cuore in tumulto sembrava impazzito… Lui si era ricostruito bene o male una vita e aveva una famiglia a cui pensare, Marco invece no. Niente genitori, ormai morti, e con i parenti e fratelli non c'era accordo. Il motore attraversò il paese con un rombo infernale per andare dalla parte opposta dove alloggiava Marco. Coraggio, gli ultimi chilometri! Accelerando ancora divorò l'ultimo tratto e, con una franata sbalzò dal motore facendolo cadere pesantemente a terra! Sapeva di non avere più tempo! Si precipitò sulle scale salendo i gradini a tre e quattro per volta legato ad una debole speranza….. Ad un tratto, uno sparo tuonò nella notte. Riverso sul pavimento, Marco aveva ancora la pistola al petto, accanto al suo cuore infranto che aveva deciso di fermare per sempre. Ignazio non si perse d’animo : con la macchina dell’albergatore si lanciò a tutta velocità verso l’ospedale nonostante fosse convinto che per Marco ormai non c’era più niente da fare. Marco fu subito soccorso e portato in sala operatoria per un intervento disperato. La notizia si sparse subito in paese e giunse a Erminia. Scosse tutta la sua persona ma portò una nuova luce dentro di sé facendole capire che, in tutti questi anni, anche se lontana, era stata sempre di Marco. Capì finalmente quanto amore conteneva quel cuore che non aveva mai dimenticato! Si precipitò in ospedale per rubare, a quel crudele destino, un ultimo saluto di Marco. Chiese, con il cuore in tumulto, dove fosse stato portato. ”E’ in sala operatoria al reparto di chirurgia, poi sarà portato nella stanza n. 13. Sempre quel numero 13 , pensò Erminia tra sé, era stato presente nella loro vita: quel numero segnava il loro primo incontro e anche quello dell’ultimo addio… Troppo tardi, pensò Erminia fra sé; avrebbe voluto confessargli il suo amore, chiedergli perdono e trascorrere il resto della vita con lui! Si augurò per un attimo di essere almeno in tempo per fargli una carezza e dargli un ultimo saluto! Le ore di attesa furono interminabili; Erminia e Ignazio nutrivano, forse invano, una debole speranza All’improvviso…….i medici uscirono dalla sala operatoria ………... Con il fiato sospeso, con le lacrime agli occhi e con un filo di speranza nel cuore, Erminia guardò negli occhi il primario , consapevole che le sue parole avrebbero per sempre dato, comunque, una svolta alla sua vita. Un lungo silenzio cadde intorno in attesa delle parole del medico. Questi, senza parlare, guardando negli occhi Erminia, che tra l’altro aveva visto crescere, trasse fuori una collana d’oro con un medaglione che Marco aveva tenuto sempre sul cuore perché era stato l’ultimo regalo della sua Erminia. E….. proprio quel medaglione aveva deviato il proiettile salvando il suo cuore! “Puoi riabbracciare il tuo Marco quando si sarà svegliato, tutti qui conosciamo la vostra storia! L’abbracciò teneramente dicendole : Erminia, siamo tutti con te….. le prese la mano e la condusse da Marco. Marco era lì disteso, con gli occhi chiusi. Dorme! Le disse il primario, ma tra un po’ si sveglierà e gli potrai parlare! Piangendo di felicità Erminia si sedette accanto a Marco stringendogli la mano. In un istante ripassò tutti quegli anni trascorsi, il dramma del loro addio quando la sua vita era finita per sempre! Si erano lasciati ma Marco non aveva saputo il perché Erminia, nonostante lui avesse perdonato quel suo tradimento, aveva innalzato muri invalicabili tra di loro per uccidere il suo sogno: quello di una vita con lei. Erminia, da quella sua relazione avuta in un momento di debolezza, aspettava un figlio ma nonostante avesse abortito non aveva avuto il coraggio di confessare a Marco la sua verità! Adesso era lì, pronta a raccontare a Marco il suo dramma, che l’aveva costretta a vivere una vita lontana da lui con un uomo che non aveva mai amato veramente. Era rimasta vedova da anni ormai, ma Marco non lo aveva mai saputo. Erminia, con gli occhi lucidi, guardava con tanto amore Marco chiedendosi ancora come sia stato possibile, ora che era lì, accanto a lei, essere stata tutti quegli anni senza di lui…… Gli occhi di Marco si aprirono e accanto a sé videro quell’angelo il cui ricordo lo aveva accompagnato per un’intera esistenza. Adesso Erminia era con lui ma….. per quanto? Tu…… qui…… Sì, Marco….. Io………….. Non dire niente………. stringi la mia mano………. Erminia raccontò a Marco il dramma vissuto…….. Perché non me ne hai parlato? perché ?……perché?…le disse Marco Il mio amore per te era più grande di qualunque cosa………. Caro…………………. Erminia lo abbracciò teneramente bagnandogli il viso con le sue lacrime, poi gli strinse forte forte e disse : Marco, questa volta è per sempre…… Ricordi come mi dicevi sempre dopo un litigio? “ Possiamo vivere ancora e volare ancora insieme come gabbiani bianchi verso il mare ……” Erminia, ti amo di un amore infinito……… Marco, anch’io ti amo…………………….. Adesso perché piangi Erminia? Piango di felicità…………….

FORSE -- Scritta da -- FORSE

Forse Provare a dimenticare, tentare di allontanare la marea che tu sei, quando il tuo profumo rincorre i miei sogni, e il tuo viso sorride al mio cuore. Ho provato, ho fallito. Ma il sogno crollerà nel giorno, quando ti guarderò e ancora una volta i miei occhi non vedranno, la realtà spiegherà tutta se stessa. Futuro tu non sei , tarsia di un mosaico da finire, tassello della vita, ma non ultimo. Proverò, fallirò ancora, riuscirò, forse. Emanuela Gentili

sogno -- Scritta da -- sogno

Piccola stella che brilla nel cielo, sei lontana ma ti cerco e ti vedo.. la tua luce riflette nei miei occhi oramai tristi in un mondo per pochi.. allungo le mani cercando di toccarti..ti sento vicina ma poi mi sveglio e ricomincio a pernsarti..
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