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Online users : 2 // 30/09/2024 |
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Cuore ferito! -- Scritta da -- Mariantonietta Arces |
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Non ci son ragioni nelle tue macrabe azioni. non ci son giustificazioni per le tue illazioni. Non c'è trasparenza nel tuo volto ormai infangato dalla tua perpetua parvenza. Senza tregua penserai alla sofferenza che nel mio cuore hai scalfito. Tutto questo mi duole in quanto Dio non vuole! ( Mari Arces) |
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Oasi -- Scritta da -- Mariantonietta Arces Son qui, |
ad aspettar l'oasi tanto adorata... Son qui, ad attender te oh dolcezza tanto amata... Son qui, pronta a volar in quel mondo lì, per accoglier te, oh amata oasi del mio mondo... Son qui, come una rosa, a desiderar di infondere il dolce profumo del mio cuor nel tuo cuor, son qui oh dolce oasi! ( Mari Arces) | |
PERIFERIA.(seconda parte) -- Scritta da -- ferrè carmelo Dopo mezzoggiorno la vita si riavvolge |
desolante come un cane bastardo e scheletrico disteso al sole e attende ogni evento con rassegnazione chinando il capo alla sua miseria; cosi cede il giorno alla sera, i ragazzini hanno giocato in stada tutto li pomeriggio dietro a un vecchio pallone sgonfio e senza forma, ora stanchi ognuno torna a casa sua ma hanno negli occhi sguardi di felicita'della loro poverta', gli ultimi uomini rimasti smontano i banconi ancora rimasti nei vicoli stretti, e dopo aver acceso l'ultima sigaretta tornano a casa a lavorare per domani; gli ultimi negozi chiudono e la piazza rimane sola e desolante in tutta la sua misera sporcizia. Zuppa di verdura per cena, la tv è accesa;un po' di distenzione, finalmente un po' di pace, alla tv questa sera danno un progamma sulla gente di periferia, sulla povera gente che vivono al margine della grande citta',... Le luci si spengono,nei vicoli sporchi e scuri si sente qualche miagolio, poi silenzio;dal cielo la luna guarda e con il suo bagliore illumina la periferia che dorme nella sua miseria.......... ferrè carmelo. | |
PERIFERIA. -- Scritta da -- ferrè carmelo Giu',negli angoli piu' bui della notte, |
sulle macerie ammalate di ricchezza, dalla tettoia il gatto miagolava senza sosta e la luna sembrava che dormisse sul serio; la' in mezzo a quelle case affumicate e pregne di odori nauseanti avrebbero costruito una caserma, e c'è chi dice che quel posto fosse stato scelto perchè le donne quasi spente che abitano dentro le baracche di latrame nero potessero regalarsi ancora un'ultima estate d'illusione di vita. Gia' verso l'alba,le strade sporche di fango si svegliano con il suono stridulo dei carretti che gli spazzini trascinano assonnati, cigolanti come ruote del destino in cerca perenne di un po'di fortuna; poi gli operai che escono dai vicoli stretti con passo veloce si fermano alla fermata della vecchia corriera per un'altro giorno di speranza e di duro lavoro; alle otto in punta escono i bambini con i grembiuli scualciti e le cartelle malandate e sporche pronti a correre, a correre e a rincorrersi in un piacevole gioco d'innocenza,alcuni ragazzi a far la lotta mentre vanno a scuola e mai una volta che i loro sguardi sembrano veramente di bambini. Sulla piazza si fermano con grande frenate i camion carichi di merce per il mercato di povera gente di periferia, alcuni uomini rimontano i banconi nei vicoli e davanti alle porte delle case; nient'altro che tavole ammuffite sopra le quali vendere la loro poverta' e il loro orgoglio di povera gente onesta, qualcuno piu' fortunato ha un negozio dove le mosche si sentono al sicuro e vivono la' dentro ogni stagione, le donne salgono al mercato che s'affolla e alle grida di chi vende ma non compreranno niente neanche oggi, quel che c'è a casa basta; e sè non basta ci si arrangia per un'atro giorno di umile miseria, l'odore della frutta si mischia a quello del pesce che da biciclette sgangherate improvvisati pescivendoli invitano a comprare con poche lire, i gatti strisciano affamati in attesa dei pochi rifiuti che forse cadranno, ma è una attesa inutile, Lungo la via bancarelle di ogni sorta di merce cattura sguardi di povera gente che niente potranno comprare neanche oggi. FINE 1 PARTE ferrè carmelo | |
kissà come farò -- Scritta da -- M Kissà come farò a essere serena, kissà come farò a rinunciare a te. La vita con noi è stata crudele, ci ha divisi x sempre e non sò come rassegnarmi. Ci sono tante persone che dicono che la vita và avanti, xò è dura. Quando chiudo gli occhi vedo il tuo viso e il tuo sorriso, vedo la mia vita con te, ..... vedo te. Vedo te che nn ci sei più! Come è triste tutto questo! Kissà come farò a dire al mio cuore che non ci sei più e che ora sei il mio angelo in cielo. Il mio caro e dolce angelo blu.Kissà se accetterò tutto questo ! Kissa come farò a dire al mio cuore è finita per sempre! baci( Mary) |
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“Un pensiero di una sconosciuta” -- Scritta da -- Giusi lo Casto Quel giorno lontano |
aspettando attraverso dello specchio del mare una nave vedo arrivare e sento un grido di sirena.. mi sentì travolgente e scombussolato dei miei mille pensieri guardando le onde del mare l’ombra di un viso di donna nei suoi occhi vedevo lacrime che scorrevano come tante perline erano le lacrime del suo viso che si accendeva la luce dell’amore e nella sua presenza di bellezza affinchè la sua speranza che possa vivere questo magico amore che diventa realtà d’un cuore che ti sussurra ossia di una freccia che trafigge nella rosa senza spina o di un dono celestiale di stelle che s’illumina e fanno luce nel mondo nel presente e nel futuro sognandola,amandola nella magia della mia immaginazione di questa donna sconosciuta come un fluido magnetico visionale o che sia una nuvola di vento a portarla via lontano e di non avere più incubi di sofferenza. Autrice Poetessa Giusi Lo Casto Porticello (PA) 06/02/2004 | |
...un anno tra noi... -- Scritta da -- chantal E' fu gennaio il tuo sorriso che non mi hai fatto,ma che io ti ho deciso, |
febbraio nei tuoi occhi il più bel paesaggio e venne marzo per vedere il fondo della malinconia... ed è raro che ci si ricordi di aprile ma è sempre più difficile dimenticarti a maggio quando il rimpianto diventa abitudiune.... in giugno il calore del tuo sole e a luglio l'amarezza delle mie lacrime di sale.. agosto senza te e sempre meno di me tra noi... quasi sola in una notte di settembre,decisi di rubar luce alle stelle... inutile attesa di una foglia morente in ottobre e se per caso ti ho sfiorato per dirti addio nella nebbia di novembre...... ho atteso un altro amore tra i fiocchi bianchi nella dolce notte di dicembre. ...e in quest'anno passato a sognare... ho chiesto ogni sera al mio cuscino... "quanta tristezza dovrò ancora sopportare?!" (chantal) | |
Ricordando te -- Scritta da -- BaBel C' è stato un tempo in cui |
Stavi quì con me. . . L' orologio si fermava, La tristezza scompariva. C' è stato un tempo in cui Raccontavi tante storie. . . Ma io non ero ancora pronta A crescere! Ora vivo ricordando te. . . Non sei più quì Ma dentro me ci sarai sempre. . . E vivo ricordando te. C' è stato un tempo in cui Stavi quì con me. . . Il dolore si perdeva, La gioia ci riempiva. Mi parlavi della fine. . . Ma io non ero ancora pronta A capire! Ora vivo ricordando te. . . Non sei più quì Ma dentro me ci sarai sempre. . . E vivo ricordando te. . . (BaBel) | |
The End -- Scritta da -- BaBel Mai avrei immaginato |
Che mi sarebbe capitato Di restar sola in una stanza E intorno a me nessuna speranza. Provo stanchezza e tanto dolore I giorni che passano perdono valore Poi fisso immobile quel maledetto letto Solo lenzuola candide e parole che non ti ho detto. Immagini ora scorrono dentro la mia testa Ricordi del passato che erano una festa Sono mille le domande e le strade senza uscita Do' un calcio ai miei pensieri perché so che E' FINITA! (BaBel) | |
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