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Cuore ferito! -- Scritta da -- Mariantonietta Arces

Non ci son
ragioni
nelle tue macrabe
azioni.
non ci son
giustificazioni
per le tue
illazioni.
Non c'è
trasparenza
nel tuo volto
ormai infangato
dalla tua
perpetua parvenza.
Senza tregua
penserai
alla sofferenza
che nel mio cuore
hai scalfito.
Tutto questo
mi duole
in quanto
Dio
non vuole!

                                      ( Mari Arces)

Oasi -- Scritta da -- Mariantonietta Arces

Son qui,
ad aspettar
l'oasi
tanto adorata...
Son qui,
ad attender
te
oh dolcezza
tanto amata...
Son qui,
pronta a volar
in quel mondo lì,
per accoglier te,
oh amata oasi del mio mondo...
Son qui,
come una rosa,
a desiderar
di infondere
il dolce profumo
del mio cuor
nel tuo cuor,
son qui
oh dolce oasi!

                              ( Mari Arces)

PERIFERIA.(seconda parte) -- Scritta da -- ferrè carmelo

Dopo mezzoggiorno la vita si riavvolge
desolante come un cane bastardo
e scheletrico disteso al sole
e attende ogni evento con rassegnazione
chinando il capo alla sua miseria;
cosi cede il giorno alla sera,
i ragazzini hanno giocato in stada
tutto li pomeriggio dietro a un
vecchio pallone sgonfio e senza forma,
ora stanchi ognuno torna a casa sua
ma hanno negli occhi sguardi
di felicita'della loro poverta',
gli ultimi uomini rimasti smontano
i banconi ancora rimasti nei vicoli stretti,
e dopo aver acceso l'ultima sigaretta
tornano a casa a lavorare per domani;
gli ultimi negozi chiudono e la piazza
rimane sola e desolante in tutta
la sua misera sporcizia.
Zuppa di verdura per cena,
la tv è accesa;un po' di distenzione,
finalmente un po' di pace,
alla tv questa sera danno un progamma
sulla gente di periferia,
sulla povera gente che vivono
al margine della grande citta',...
Le luci si spengono,nei vicoli sporchi
e scuri si sente qualche miagolio,
poi silenzio;dal cielo la luna guarda
e con il suo bagliore illumina
la periferia che dorme nella sua miseria..........
ferrè carmelo.

PERIFERIA. -- Scritta da -- ferrè carmelo

Giu',negli angoli piu' bui della notte,
sulle macerie ammalate di ricchezza,
dalla tettoia il gatto miagolava senza sosta
e la luna sembrava che dormisse sul serio;
la' in mezzo a quelle case affumicate
e pregne di odori nauseanti
avrebbero costruito una caserma,
e c'è chi dice che quel posto fosse stato
scelto perchè le donne quasi spente
che abitano dentro le baracche
di latrame nero potessero regalarsi ancora
un'ultima estate d'illusione di vita.
Gia' verso l'alba,le strade sporche di fango
si svegliano con il suono stridulo dei carretti
che gli spazzini trascinano assonnati,
cigolanti come ruote del destino
in cerca perenne di un po'di fortuna;
poi gli operai che escono dai vicoli stretti
con passo veloce si fermano alla fermata
della vecchia corriera per un'altro giorno
di speranza e di duro lavoro;
alle otto in punta escono i bambini
con i grembiuli scualciti e le cartelle malandate e sporche pronti a correre,
a correre e a rincorrersi in un piacevole
gioco d'innocenza,alcuni ragazzi a far
la lotta mentre vanno a scuola
e mai una volta che i loro sguardi
sembrano veramente di bambini.
Sulla piazza si fermano con grande frenate
i camion carichi di merce per il mercato
di povera gente di periferia,
alcuni uomini rimontano i banconi
nei vicoli e davanti alle porte delle case;
nient'altro che tavole ammuffite
sopra le quali vendere la loro poverta'
e il loro orgoglio di povera gente onesta,
qualcuno piu' fortunato ha un negozio
dove le mosche si sentono al sicuro
e vivono la' dentro ogni stagione,
le donne salgono al mercato che s'affolla
e alle grida di chi vende ma non compreranno
niente neanche oggi,
quel che c'è a casa basta;
e sè non basta ci si arrangia
per un'atro giorno di umile miseria,
l'odore della frutta si mischia a quello
del pesce che da biciclette sgangherate
improvvisati pescivendoli invitano a comprare con poche lire,
i gatti strisciano affamati in attesa
dei pochi rifiuti che forse cadranno,
ma è una attesa inutile,
Lungo la via bancarelle di ogni sorta
di merce cattura sguardi
di povera gente che niente potranno
comprare neanche oggi.
FINE  1 PARTE
ferrè carmelo




kissà come farò -- Scritta da -- M

Kissà come farò a essere serena, kissà come farò a rinunciare a te. La vita con noi è stata crudele, ci ha divisi x sempre e non sò come rassegnarmi. Ci sono tante persone che dicono che la vita và avanti, xò è dura. Quando chiudo gli occhi vedo il tuo viso e il tuo sorriso, vedo la mia vita con te, ..... vedo te. Vedo te che nn ci sei più! Come è triste tutto questo! Kissà come farò a dire al mio cuore che non ci sei più e che ora sei il mio angelo in cielo. Il mio caro e dolce angelo blu.Kissà se accetterò tutto questo ! Kissa come farò a dire al mio cuore è finita per sempre! baci( Mary)

“Un pensiero di una sconosciuta” -- Scritta da -- Giusi lo Casto

Quel giorno lontano
aspettando attraverso dello specchio del mare
una nave vedo arrivare
e sento un grido di sirena..
mi sentì travolgente e scombussolato dei miei mille pensieri
guardando le onde del mare
l’ombra di un viso di donna
nei suoi occhi vedevo lacrime che scorrevano
come tante perline erano le lacrime del suo viso
che si accendeva la luce dell’amore e nella sua presenza di bellezza
affinchè la sua speranza che possa vivere
questo magico amore che diventa realtà
d’un cuore che ti sussurra ossia di una freccia
che trafigge nella rosa senza spina
o di un dono celestiale di stelle che s’illumina
e fanno luce nel mondo nel presente e nel futuro
sognandola,amandola nella magia
della mia immaginazione di questa donna sconosciuta
come un fluido magnetico visionale
o che sia una nuvola di vento a portarla via lontano
e di non avere più incubi di sofferenza.


  Autrice Poetessa
  Giusi Lo Casto
                        Porticello (PA) 06/02/2004

...un anno tra noi... -- Scritta da -- chantal

E' fu gennaio il tuo sorriso che non mi hai fatto,ma che io ti ho deciso,
febbraio nei tuoi occhi il più bel paesaggio
e venne marzo per vedere il fondo della malinconia...
ed è raro che ci  si ricordi di aprile
ma è sempre più difficile dimenticarti
a maggio quando il rimpianto diventa abitudiune....
in giugno il calore del tuo sole
e a  luglio l'amarezza delle mie lacrime di sale..
agosto senza te e sempre meno di me tra noi...
quasi sola in una notte di settembre,decisi di rubar luce alle stelle...
inutile attesa di una foglia morente in ottobre
e se per caso ti ho sfiorato per dirti addio nella nebbia di novembre......
ho atteso un altro amore tra i fiocchi bianchi nella dolce notte di dicembre.
...e in quest'anno passato a sognare...
ho chiesto ogni sera al mio cuscino...
"quanta tristezza dovrò ancora sopportare?!"


(chantal)

Ricordando te -- Scritta da -- BaBel

C' è stato un tempo in cui
Stavi quì con me. . .
L' orologio si fermava,
La tristezza scompariva.
C' è stato un tempo in cui
Raccontavi tante storie. . .
Ma io non ero ancora pronta
A crescere!

Ora vivo ricordando te. . .
Non sei più quì
Ma dentro me ci sarai sempre. . .
E vivo ricordando te.

C' è stato un tempo in cui
Stavi quì con me. . .
Il dolore si perdeva,
La gioia ci riempiva.
Mi parlavi della fine. . .
Ma io non ero ancora pronta
A capire!

Ora vivo ricordando te. . .
Non sei più quì
Ma dentro me ci sarai sempre. . .
E vivo ricordando te. . .
(BaBel)

The End -- Scritta da -- BaBel

Mai avrei immaginato
Che mi sarebbe capitato
Di restar sola in una stanza
E intorno a me nessuna speranza.
Provo stanchezza e tanto dolore
I giorni che passano perdono valore
Poi fisso immobile quel maledetto letto
Solo lenzuola candide e parole che non ti ho detto.
Immagini ora scorrono dentro la mia testa
Ricordi del passato che erano una festa
Sono mille le domande e le strade senza uscita
Do' un calcio ai miei pensieri perché so che
E' FINITA!
(BaBel)

Ecco. . . -- Scritta da -- BaBel

Ecco. . .
Nel Giardino
I Mandorli In Fiore
E Dei Fiori Di Pesco
Il Delicato Dolce Odore.

Ecco. . .
Nel Giardino
Avvolti Nel Candore
L' Uomo E La Donna
Due Mondi Un Solo Cuore.
(BaBel)
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