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Virtuale -- Scritta da -- Savino Alfonso

Ti osservo in silenzio, per quel poco
che posso,  e vedo il tuo viso i tuoi
occhi le labbra, le tue mani che
vorrei ma non posso toccare,
che vorrei ma non posso baciare.
Eppure sei viva reale, non finta ma
vera, ti muovi, sorridi, schiudi la bocca
un bacio lanciato con le dita come
a chi parte si manda un sorriso.
Sto qui a pensare che a volte il mondo
è crudele sa farci del male, ci fa vivere
storie che non sono le nostre, che sembrano
vere e poi sono finte, dove tutto dipende
da altro o da altri, o forse  dove solo manca
il coraggio di poter solo cambiare, dove
il certo non lascia il posto all’incerto, dove
tutto è comodo, facile,  senza paure, dove
non devi rendere conto a nessuno, di
quello che dici, di quello che mostri o
non mostri,  di quello che provi o che senti
è tutto sicuro tranquillo, al riparo da sguardi
indiscreti, al sicuro dal giudizio degli altri,
dove tutto è così vero, ma tanto virtuale,
eppure reale tanto da far male sul serio. 
                                      (Alfonso Savino)

Soffia soffia vento -- Scritta da -- pierluigi bonatesta


Soffia soffia vento,
soffia sui prati, soffia sugli alberi, soffia sui sentieri,
soffia quando un triste sentimento
tormenta i miei pensieri.

Soffia sull'amor mio diletto
e portami le parole di una melodia
perchè le senta nel mio petto
e ne ricami una dolce poesia.

Gioca e smarrisciti tra i suoi capelli
e non ritrovar più la strada del ritorno,
rimani come sorriso sui suoi occhi belli
finchè la sera non sopraggiunga al consunto giorno.

Soffia soffia vento,
soffia sui miei disperati bisogni
che son tanti, forse più di cento,
soffia sul mondo dei miei sogni

e spazzali via tutti
ma ne sopravviva uno solo,
tutti gli altri vadano dispersi nei flutti
di questo immenso mare su cui io volo.

Soffia soffia vento,
che sopravviva un solo mio sogno,
richiesta dell'anima che sento
unico, vero ed irrinunciabile mio bisogno:

impossessarmi del suo cuore
per renderlo straccolmo del mio amore.
Ed ogni pensiero è rivolto ad un solo sentimento intenso
a Lei che è il mio tutto, a Lei che è il mio immenso

( pierluigi bonatesta )

Avevamo contatto con le stelle -- Scritta da -- Antonio Terracciano

Avevamo contatto con le stelle
e con le cose che sono più belle
e si trovano dentro l'universo:
non era certo il nostro tempo perso.

E l'argenteo chiarore della luna
si diffondeva per nostra fortuna
sui corpi snelli alquanto delicati:
da dei lontani fummo noi baciati.

Gatti,poeti,arcani paradisi
riflettevano sopra i nostri visi
i messaggi di quel mondo interiore,
che durano soltanto poche ore.


(Antonio Terracciano)

Una terrazza sul mare. -- Scritta da -- Anna Maria Cuccu

Rimembro
con infinita tenerezza
e rimpianto,
una giornata di aprile,
vissuta
su una terrazza
con vista sul mare.
Io e te da soli.
Un sogno realizzato
ma presto svanito
insieme alle illusioni.
Soltanto il ricordo
e i rimpianti,
restano,
a ricordarmi
che ho amato e vissuto.
( Anna Maria Cuccu )

Un Giorno.. -- Scritta da -- Evolution

Un giorno, mi piacerebbe chiamarti Parte di me
un giorno mi piacerebbe urlare al cielo quello che provo
bruciare anche il fuoco,e illuminare anche il cielo
riflettere l'acqua e magari prenderti per mano
mi piacerebbe portarti via dal caos del nostro mondo
ma anche solo vederti per un secondo,o avere una tua foto da incorniciare
di tesori ingiro per il mondo ce ne sono anche troppi, a me basta uno solo
voglio provare per una volta a volare, anche se non c'è niente sotto
che possa attutire la caduta, se non il tuo magico cuore
forse avvicinarmi alle stelle e a raccontare loro chi sei
spiarti nei tuoi sogni, e controllare che ci sia qualcuno a proteggerti al tuo risveglio
non ho mai detto quelle due parole ad alta voce,le ho solo sossurate al silenzio
tutti possono sognare di volare, e di cadere
tutti possono mascherarsi dietro a un finto sentimento, io non ce la farei
sogno una possibilità di prenderti con me,anche sognare per 1000 notti
perchè è solo il mio cuore a parlare, e sta parlando a te
nel vuoto piu colmo, ho trovato me stesso
nel cammino della mia infinita strada, ho trovato te
troveremo mai la strada verso i nostri sogni?
una strada incomincia dove ne finirà un'altra
non vorrei mai dirti addio, ne pensarlo di dirtelo
perchè in quel giorno,il vento porterà il mio pianto nel mondo
credo in te giorno, dopo giorno, la mia fiducia ti accompagnerà pensiero per pensiero
Un giorno mi piacerebbe chiamarti amore
ma so che quel giorno non potrà mai venire
forse non sono il ragazzo giusto per te, ma continuo a sognarti
vorrei portarti in paradiso, e vivere ogni momento al massimo della serenità con te
vorrei che un giorno i tuoi sogni diventassero realtà
come la neve in una calda estate, e i 30 gradi di dicembre
vorrei essere il cielo che si nasconde nella sua grandezza
o anche solo il buio nell'oscurità piu assoluta
un giorno mi piacerebbe stare con te...

(Evolution)

Tormento infinito. -- Scritta da -- Anna Maria Cuccu

Non posso riposare.
Il tuo pensiero
è una spina rovente
che mi brucia nel petto
e non mi lascia vivere.

Un tormento infinito
è questo amore disperato
che lentamente avvelena
il cuore e l' anima.

Non posso riposare
con questo tormento infinito
nel cuore.
( Anna Maria Cuccu )

Il Sogno -- Scritta da -- Nom


E cado.
È nero. È rosso. È bianco. È arcobaleno.
È tondo. Quadrato. Triangolare. È infinito.
Vago in sentieri tortuosi.
Vedo dritte curve. Tondi rettilinei.
Mi parlano i cammelli.
Cavalco il miei fratelli.
È oblio. Son desto. È sonno
Occhi chiusi. Vedo tutti. È nero.
Bla, bla, bla. Silenzio.
Le parole si perdono.
Confusione.
La tavola va sul soffitto.
Accomodati sul fornello.
Mi sveglio.
Mamma, la grappa!
È nero. È rosso. È bianco. È arcobaleno.
Un folletto. Un quadrangolo a dadi verdi.
Risate distratte. Lacrime piatte.
Elefanti all’ingiù.
Corna di moglie.
Becco del vicino.
Gira, gira, gira.
È nero.
E cado.
È sonno.
È vero. BUM!
Sveglia! Sono le undici!
Forte il tuo spadone a otto lame secche.
Cosa c’è?
Sveglia!
Che ore sono?
Le nulla in punto.

(Luca)

Dalla vetta di quest'alto monte -- Scritta da -- Nom


Dalla vetta di quell’alto monte
Dove nuvole stanno soavi
Galleggiando come navi
Vedo già cose tante

Sul pendio che scende giù
Lungo il versante scosceso
Vedo un manto d’alberi tutto appeso
Che non finisce più

E poi laggiù scorgo
Su un colle verdeggiante
Spuntare un borgo
Di fiaccole splendente

E poi nella valle sconfinata
Prati e campi e boschi cresciuti
Tra la gente che l’hanno amati
E mai idea han cambiata

E oltre la valle vedo la scosta
Di sabbia dorata
E da onde perseguitata
Che al limitar della terra è posta

E oltre la dorata spiaggia
Lo sconfinato mar profondo
Che circonda tutto il mondo
E sul quale il sole irraggia

E oltre quello più non so
Perché per quanto alto io stia
Oltre il mondo non vedo, però
Posso provar per altra via

(Luca)

Ignaro L'osservavo -- Scritta da -- Michele Mansueto

Ignaro, l'osservavo.
aveva tanti ami da pesca infilzati nel viso, e all'estremità delle lenze macigni che tiravano giù . Il volto tirato e disperato.
Lo sguardo svuotato di luce,le pupille ingrossate a cercar la luce.
Le braccia lunghe e le mani non articolate oscillavano pesanti.
Palle di ferro ai piedi lo infossavano nel suolo pesante come una quercia.
Distrutto si trascinava verso casa che la leggerezza dell'amore lo aveva abbandonato.
Guardai meglio nel suo buio e capii.
Impotente , sebbene con le mani e i piedi liberi non potevo trascinare il suo peso .
La disperazione lo portava per luoghi a lui non familiari.
L’istinto di voler seguire il fiume era forte.  Sebbene ancor troppo lontano e con  il peso che gli rallentava la marcia, cercava la libertà nel mare.
Eppure ero li, al suo fianco e non potevo accompagnarlo al fiume. Capii che il peso era tutto suo, decisi di liberargli solo la strada durante il cammino.
Onde bionde al vento, tra tanta oscurità ad un tratto notammo.
Il passo di Vito accelerò, se anche a fatica.
Una nuova sensazione di leggerezza oramai perduta avvolse Vito.
Restituendogli la leggerezza dell’amore.
( Michele )

Estranei -- Scritta da -- Spada Francesco

Ero un estraneo
quando ti conobbi
ma da subito
mi colpisti al cuore
e allor ti rivelai il mio nome
e il mio amor per Te.
Mi sentivo piccolo
ma con una grande speranza
quella di conquistarti
con ogni sacrificio.
Volevo essere una nuvola
e coprir lo sguardo tuo agli altri
e scatenar tempeste
per difenderti.
Ti chiesi di sposarmi
di sposarmi in Chiesa
dove la Promessa diviene eterna
fino a diventar noi due
una persona sola
chiamata Amore.
Giorni e notti d'Amore
ci hanno permesso di respirarci
di legarci in un bacio
di comunicar con la Tua Anima io
con a mia anima Tu
mentre i battiti erano così intensi
che come un telegrafo
scrivevano le parole:
"Sarò tuo per sempre"
"Sarò tua per sempre".
Ma immortale non è stato
l'Amor Tuo per me
e te ne sei presto separata.
Ora io e Te siamo estranei davvero
incredulo e con la paura di cercarti
mentre più mi manchi e più t'amo
mentre i ricordi e i sogni nostri
mi fanno quasi impazzire
mentre la vita come in un ring
continuerà a prendermi a pugni
e mi lascerà infine al tappeto
estraneo pure al dolor.
Sei solo Tu la mi Anima
che risvegliarmi potrà
se dentro al mio corpo in coma
un giorno tornerai ma non tardi
per non essere estranei mai più.
Ridesta quest'Amor, Renata.

(Spada Francesco)
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