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Online users : 2 // 28/09/2024 |
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IL NEGRO. -- Scritta da -- ferrè carmelo |
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Perchè mi tendi la tua mano? Sei un uomo forte e coraggioso tu non hai bisogno di aiuto,no, non hai bisogno di nessuno aiuto, eppure adesso mi guardi strano mentre mi tendi le tue mani, le tue bianche mani, ricordi quando io sudavo e urlavo dal dolore fisico tu allora ridevi di me, ridevi e mi schernivi dicendomi: (LAVORA CANE;LAVORA LURIDO NEGRO,LAVORA PER IL TUO PADRONE BIANCO.) Io ti guardavo con gli occhi pieni di lacrime di puro odio e con il cuore che mi scoppiava dentro al petto mi dicevo: (NON MOLLARE,VEDRAI CHE UN GIORNO IL TUO PADRONE BIANCO AVRA' BISOGNO DEL TUO AIUTO.) E con quella piccola speranza io continuavo il mio sporco e snervante lavoro per il tuo guadagno. Il giorno è arrivato e tu adesso mi chiedi aiuto, ora sei tu che ti umili davanti a me, ora sei tu che in ginocchio implori e strisciando come un verme chiedi il mio perdono; in PARADISO non c'è posto per i bianchi con l'anima nera, ma solo per i neri con l'anima bianca. ferrè carmelo.25-11-1999. |
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FIGLIA DEL VENTO. -- Scritta da -- ferrè carmelo Era figlia del vento |
e di nessuno, cosa ricordo di lei? Il nome? Il nome no ! Non me l'ha mai detto perchè lei stessa non lo conosceva e spesso si rattristava cercando nella sua mente un nome dimenticato nel soffio caldo del vento di primavere passate. Era figlia del vento e di nessuno, di lei ricordo solo poche cose, poche cose di cui l'amore era la gioia di potere vivere la realtà nascosta nei suoi occhi, ricordo un grande berretto di tela rossa come le sue guance dal quale uscivano dei riccioli neri che non avevano mai sentito le carezze di una mamma o i baci di una persona cara, com'erano belli i suoi capelli, neri più della notte, lucidi e morbidi di seta d'oriente, ricordo un paio d' occhiali neri che ricopriva tutto il suo visino e che nascondevano i segni della sua inaudita tristezza, di una tristrezza solitaria vissuta nel segreto del suo cuore , com'era sciupato quel tuo visino colorato di un rosso ombrato chiaro, era tanto giovane ma tanto triste, ricordo un mazzo di carte da gioco che con mano veloce spargeva sopra a un tavolo di taverna per leggere i segreti della sua vita e cercare un motivo per viverla per assaporare l'essenza dell'amore, spesso aveva cercato di indovinare il mio destino per trovare in me un pò di consolazione alla sua anima, ricordo una leggera maglietta bianca e un paio di blue-jeans consumati che ricoprivano quel suo corpo giovane che profumava d'amore, che sapeva di morte, quel vestito che sfiorava le menbra di un corpo che si consumava giorno dopo giorno nella più oscurità dei suoi pensieri, era figlia del vento e con il vento freddo del nord è scomparsa nel nulla lasciandomi solo a vivere nel suo dolce ricordo. ferrè carmelo.15-09-1992. (dedico questo mio scritto a tutte quelle ragazze che soffrono del male del secolo.) | |
Al di là del Muro -- Scritta da -- Raffaele Leggerini Nei campi si concentra lo sterminio, |
vergogna per la tua appartenenza, ché solo la purezza abbia dominio, di un’etnia più nessuna presenza. Dove non c’è stata terra d’arare, si seminava solo odio e terrore, orribile strage da organizzare, per una mente malata d’orrore. Nessuno dovrà mai dimenticare, di niente vestita, gente ammassata, privata del desiderio di amare, ancor più nei sentimenti spogliata. Al di là del muro non c’è futuro, dell’agonia si agogna la fine, del punto di non ritorno sicuro, di assurde e atroci carneficine. Al di là del muro solo dolore, memoria innegabile della viltà, ancora si sente forte l’odore, ostenta i resti dell’imbecillità. ( Raffaele ) | |
addio -- Scritta da -- alessandra con le tue parole |
mi hai rubato il cuore tu... con quello sguardo hai saputo farmi tua e tu... ignorandomi hai ferito i miei sentimenti e ora il mio cuore è spezzato... spezzato da un tuo: devo riflettere spezzato da te che al contrario di me ha dimostrato tutto ma non hai provato mai niente... e le tue parole i tuoi: "ti amo" erano bugie, bugie per farmi tua... e per carità ci sei riuscito... ti ho amato... ma ora volto pagina, non ritornerò più indietro andrò avanti sperando nel meglio, di trovare un giorno una persona che per una volta fosse diversa speciale mi amasse e non mi prendesse in giro e che se anche non avrà i toui occhi riuscirà attravero il suo sguardo di trasmettermi il suo amore. ti amo e forse qualcosa tra noi rimarrà sempre ma addio!! addio, per sempre by la non piu tua micia zukkerata ( alessandra ) | |
La luna d' agosto e l' amore perduto. -- Scritta da -- Cuccu Anna Maria. Splendeva la luna |
e il mese era agosto amore eterno ti promise ma poi non ritornò. Son trascorsi tre anni da quel lontano giorno e tu ancora lo aspetti con tanto amore ancor. Su un uomo sbagliato il tuo amore hai riposto e ora osservi piangente la luna d' agosto aspettando ancor il suo eclissato amor. ( Cuccu Anna Maria ) | |
la sabbia -- Scritta da -- jeppo Quelle onde che si infrangono sulla sabbia. |
La sabbia calda infiamma i miei piedi. Il suo sorriso inebria il mio essere, il suo volto infiamma il mio cuore)G.M(jeppo | |
Poesia di mare -- Scritta da -- Annamaria Crugliano Cola il gelato sulle guance di un bambino già salato |
che ha provato a mangiare i semi di un'anguria Si cercava di ritrovare sulla riva il castello perso le lacrime del bambino corrodono la roccia ecco la tana per un granchio! Alla manina dolce si avvicinano i pesciolini intontiti dallo zucchero perché il bimbo lo sa che deve ridere Sotto la sabbia calda si nascondono i raggi del sole costruiamo una zattera per acchiappare le scarpine che corrono sull'acqua Stiamo qui riparati sotto l'ombrellone che il vento ha radunato le nuvole 'Ma perché?' chiede il bambino … la mamma risponde 'Per portarle a raccogliere la pioggia'! ( Annamaria ) | |
Fine -- Scritta da -- Elena Sogna e lascia sognare |
Perchè la vita deve continuare Un incidente non la può fermare nè la può trocare. L'amore và e viene Porta felicità e pene Lascia il vuoto dove non c'era E ti saluta nel buio della sera... (Elena) | |
FAMMI DIVENIRE -- Scritta da -- Antonio Paoletti Sollevami |
nella parte più alta di Te, là dove l'infinito è senza confini e il vento è un uccello nel cielo, con occhi smarriti, con un cuore palpitante di onde! Rapiscimi e imprigionami, confondimi sulle tue labbra, nella tua voce, nel canto, nella melodia, della tua anima! Tu che sei un angelo fammi volare, nei tuoi occhi azzurri, belli, fammi sognare, fammi alba nel mattino, nella luce, fammi stella nel Firmamento, istante nell'Eterno, orizzonte nell'arcobaleno, battito nel tuo cuore: fammi divenire desiderio... vita! Antonio Paoletti | |
VOLO -- Scritta da -- CLAUDIO CISCO Ho aperto i miei occhi, liberato la mia mente |
sfidando tutti i miei limiti, ho lasciato alle spalle gabbie, catene, labirinti, muri insormontabili, e quell’uomo morto ch’ero ieri e che oggi non riconosco più, fino a ridere della mia disperazione del passato, persino la morte sembra inchinarsi alla mia nuova voglia di vivere. Dentro di me l’oscurità s’è trasformata in un riverbero di luce, nell’anima esplode l’incredibile forza dell’amore verso la vita. Vedo nuovi orizzonti distendersi davanti ai miei occhi. Intorno a me spazi infiniti m’invitano a raggiungerli. Tutto è ancora da scoprire e mi sta aspettando, e con l’entusiasmo di un bambino, m’accorgo per la prima volta, quanto sia meraviglioso vivere. Non ho più paura ormai. Solo, con il vento in faccia, apro le mie ali e mai più mi fermerò. Finalmente adesso volo. ( CLAUDIO ) |
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