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Supini nel lembo di un giardino preistorico... -- Scritta da -- lucianokk72

Che t'amo,
di svago giocondo,
parvenza di luce,
nell'attimo sogno
le labbra tue asparse
di continuo ardimento.

Le mani sull'altro
che teme l'addio
l'odore di carne
appeso alle vene
farfalla bianchissima
che il tempo ci tiene
libeccio d'Iliade
che spasima Atene.

Giocando negli occhi
tra la clivia perenne
il mio pube ristette
nel tuo ventre disteso
dai profumi del vento.

Giovani d'infinito,
senza nome che stringe
alle sveltine di casato,
andavamo nel dipinto
Apollo sorriso.

Il tuo giorno,
la mia notte insonne,
rimettiamo in ordine
questa stanza folle
di sorrisi e mistero.

Perchè ci sei -- Scritta da -- cinzia

Non ho bisogno per ora
di parole futili e di menzognere illusioni,
che rischiarano i miei giorni di falsa luce...
delirio dolce d'ingannevole realtà!
Ora...
ho bisogno
di piacevoli incontri e di melodiosi ricordi
annunciati dalle stelle,
che sappiano illuminare di rinnovata luce
ogni mio sorriso!
Al tramonto di quel bel giorno
vorrei riuscire a riscaldare i tuoi pensieri
freddi e intristiti
dal gioco pericoloso del mio triste destino,
che mi porta lonatano da te!
Rivivrei ogni splendido attimo
d'infinita vita
illuminandomi di te...!
(Loporchio Cinzia)

Perla -- Scritta da -- cinzia

Verdi prati
che rifioriscono al sole,
come infiniti tulipani
e variopinti papaveri...
delicato profumo
di superba purezza!
La nebbia
ormai svanita tra i raggi del sole
ricorda il tenebroso inverno,
che ha portato via con sè
ogni perduta lacrima
smarrita nei tuoi occhi
come goccia di rugiada
al calar della luna bianca e luminosa
come una perla!
Se la guardo
se l'ammiro
nel buio silenzioso dell'ancestrale notte,
ricorderò il mio passato
svanito in un solo perduto istante
di gioia infinita!
(Loporchio Cinzia)

illusione -- Scritta da -- davide cappucci

Illusione.
Io che ti aspetto in un giorno cupo e piovoso.
Tu che non arrivi. Che non arrivi mai,
tu che sei irraggiungibile.
Ed io che ti immagino tra mille sfumature nella mia testa cercando di creare,
un'immagine che ti somigli ma che non potrebbe mai sostituire la vera immagine che ho di te.
perchè vederti non è come viverti o respirarti è solamente immaginare cm potrebbe essere.
E ho ora capito chi sei e il tuo viso non morirà mai.
Ogni giorno più vecchio ma ancora giovane dell'animo che ti compone.
Urlo piano il tuo nome,e conservandolo spero di poterlo urlare ancora

amore della mia vita -- Scritta da -- kikka

tu sei tutta la vita mia
e non te ne volare via

su un alto alberello
ho visto un ombrello

era di colore giallo e arancione

ti ho preso e sotto la pioggia lasciando l'ombrello
ti ho baciato senza un motivello

il giorno dopo ho scritto sul mio cuore
ti amo e sei l'amore della mia vita

questo te lo porti nel tuo cuore con tutto il mio amore

cosa vorrei essere x te -- Scritta da -- chiara

vorrei essere raggio di sole ke ogni giorno ti viene a svegliare x fatti respirare e x fatti vivere di me. vorrei essere la prima stella ke ogni sera vedi brillare cosi i tuoi occhi sanno ke ti guardo e ke sono sempre con te;vorrei essere lo spechio ke ti parla e ke ad ogni tua domanda ti risponda ke al mondo tu sei sempre la più bella.

E SAREBBE POESIA -- Scritta da -- Salvatore Fancello



E sarebbe poesia
una notte azzurra
con un'arcobaleno
sospeso
sopra un mare di stelle
cullato
sulla cresta dell'onda.

E sarebbe un sogno
accarezzato dal giorno
gioire, cantare
anche quando
nel tuo cuore non senti
il bisogno o la voglia
di divertiti e scherzare.

Basterebbe ritornare
un attimo indietro
per svegliare
mille miraggi assopiti
e un solo sguardo
per accorgerti
che le stelle del cielo
non sono piu lontane
delle stelle marine.

Basterebbe che tu
non veda solo il buio
nei tuoi occhi svaniti
ma ogni cosa che brilla
e ti parla serena
mentre vai per la via...
e sarebbe poesia.

RICORDO -- Scritta da -- margherita

Ti penso nelle giornate buie, e nelle giornate di sole.Quanti anni passati insieme ,viaggi bei ricordi..nel giardino l erba cresce rigogliosa, le piante di frutta che avevi piantato sono cresciute,Ma tu non ci sei piu ,te ne sei andato in mezzo agli angeli ,lasciando un vuoto incolmabile,   
            ...  margherita...

Terremoto L'Aquila -- Scritta da -- Virgilio Gentile

Nel mentre lo sonno si svaniva
Sentii lo forzato bisogno corporale
D’andar votar l’acqua corpo compiva
Dentro lo ventre che mi trizzava al male.
Mentre lo corpo mio liberal si piva
Io esprimo: mi son liberato dal male.
Torno sullo letto sdraiandomi allo dormire
Sento lo letto sotto di me andarsene e venire.

Esclamo dentro di me calmo per non svegliare
La mia moglie; porca! Questo è  terremoto!
Servo della mia calma e dello mio pensare
Mi sdraio vicino allo corpo di lei che non aveva moto
Di pensare se perché stavo io nello vegliare
Dicendomi: che va facendo ‘sto  terremoto.
Non  son io che faccio casino, stai calla
Guarda la! il lampadario come balla.

Che è? Quel chiacchierio di gente
C’è chi strilla chi urla chi sbatte
E tu me dici buona non è niente
Sembra un litigar e darsi le botte.
Giustamente son un po’ lacrimante
Sentir lo tremore,  tutto smotte.
Non aver paura o tremore
Tanto von v’è che un tepore.


Mango se avessi tanto penato
Mi ritroverei a fare l’inventore
Dopo questo tanto forte tremato
Non vi è più pericolo e remore
Nel terremoto quel che è stato
È stato,  non più ha acceleratore.
Dove vai che anche tu vuoi uscire
Ormai anche tu con me puoi cuscire

Io non più ho paure di questa visione
Tu se vuoi, vai pure a raggiungere l’altri
Io resto qui sdraiato a vedere la televisione;
Si sentono le prime notizie e voci scaltri
Far la prima, di tutto una prima ricognizione
Ci son tante scosse di terremoti ed altri.
Epicentro nel centro, in abruzzo
Attenti siamo ad un passo di struzzo.

Adesso sentiamo le prime notizie
Si parla di Aquila distrutta al suolo
Certo son solo informazioni primizie
Ma nel petto si sente tremor e duolo
A questo tutti si sentono delle strizze,
Uscite tutti è troppo forte è uno stuolo.
Si parla di tanti feriti sorti
Con tanti, tanti dispersi e morti.

A questo c’è chi strilla e chi mamma mia
Chi sbraita e chi strilla e chi vaneggia
Dicendo ecco: tocca scappare via,
Tutta quella gente adesso dove aleggia
Non resta che affidarsi alla madonna pia
Che non faccia di tutto una mareggia.
La televisione ormai non parla d’altro
Che dire: ecco, ne hanno salvato un altro.
La TV parla con voce preoccupata e lieve
Mentre si sente nell’aria una voce sorda
Che molliccia ogni cuore che si collieve
Pensiero della povera gente che morda
A quella città fatta di tante conviene
Dei dintorni spariti come si ricorda.
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Gli Uomini -- Scritta da -- GiadinaPuff

In realtà gli uomini..sono solo piccoli fiori che staccandosi dal terreno girano il mondo..ma quando si accorgono che tutto è uguale..e che niente ha un lieto fine..preferiscono tornare indietro..e restare legati a vita..
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