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Online users : 2 // 29/11/2024 |
Totale Poesie : 7902 type="text/javascript"> |
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Supini nel lembo di un giardino preistorico... -- Scritta da -- lucianokk72 |
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Che t'amo, di svago giocondo, parvenza di luce, nell'attimo sogno le labbra tue asparse di continuo ardimento. Le mani sull'altro che teme l'addio l'odore di carne appeso alle vene farfalla bianchissima che il tempo ci tiene libeccio d'Iliade che spasima Atene. Giocando negli occhi tra la clivia perenne il mio pube ristette nel tuo ventre disteso dai profumi del vento. Giovani d'infinito, senza nome che stringe alle sveltine di casato, andavamo nel dipinto Apollo sorriso. Il tuo giorno, la mia notte insonne, rimettiamo in ordine questa stanza folle di sorrisi e mistero. |
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Perchè ci sei -- Scritta da -- cinzia Non ho bisogno per ora |
di parole futili e di menzognere illusioni, che rischiarano i miei giorni di falsa luce... delirio dolce d'ingannevole realtà! Ora... ho bisogno di piacevoli incontri e di melodiosi ricordi annunciati dalle stelle, che sappiano illuminare di rinnovata luce ogni mio sorriso! Al tramonto di quel bel giorno vorrei riuscire a riscaldare i tuoi pensieri freddi e intristiti dal gioco pericoloso del mio triste destino, che mi porta lonatano da te! Rivivrei ogni splendido attimo d'infinita vita illuminandomi di te...! (Loporchio Cinzia) | |
Perla -- Scritta da -- cinzia Verdi prati |
che rifioriscono al sole, come infiniti tulipani e variopinti papaveri... delicato profumo di superba purezza! La nebbia ormai svanita tra i raggi del sole ricorda il tenebroso inverno, che ha portato via con sè ogni perduta lacrima smarrita nei tuoi occhi come goccia di rugiada al calar della luna bianca e luminosa come una perla! Se la guardo se l'ammiro nel buio silenzioso dell'ancestrale notte, ricorderò il mio passato svanito in un solo perduto istante di gioia infinita! (Loporchio Cinzia) | |
illusione -- Scritta da -- davide cappucci Illusione. |
Io che ti aspetto in un giorno cupo e piovoso. Tu che non arrivi. Che non arrivi mai, tu che sei irraggiungibile. Ed io che ti immagino tra mille sfumature nella mia testa cercando di creare, un'immagine che ti somigli ma che non potrebbe mai sostituire la vera immagine che ho di te. perchè vederti non è come viverti o respirarti è solamente immaginare cm potrebbe essere. E ho ora capito chi sei e il tuo viso non morirà mai. Ogni giorno più vecchio ma ancora giovane dell'animo che ti compone. Urlo piano il tuo nome,e conservandolo spero di poterlo urlare ancora | |
amore della mia vita -- Scritta da -- kikka tu sei tutta la vita mia |
e non te ne volare via su un alto alberello ho visto un ombrello era di colore giallo e arancione ti ho preso e sotto la pioggia lasciando l'ombrello ti ho baciato senza un motivello il giorno dopo ho scritto sul mio cuore ti amo e sei l'amore della mia vita questo te lo porti nel tuo cuore con tutto il mio amore | |
cosa vorrei essere x te -- Scritta da -- chiara vorrei essere raggio di sole ke ogni giorno ti viene a svegliare x fatti respirare e x fatti vivere di me. vorrei essere la prima stella ke ogni sera vedi brillare cosi i tuoi occhi sanno ke ti guardo e ke sono sempre con te;vorrei essere lo spechio ke ti parla e ke ad ogni tua domanda ti risponda ke al mondo tu sei sempre la più bella. |
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E SAREBBE POESIA -- Scritta da -- Salvatore Fancello E sarebbe poesia una notte azzurra con un'arcobaleno sospeso sopra un mare di stelle cullato sulla cresta dell'onda. E sarebbe un sogno accarezzato dal giorno gioire, cantare anche quando nel tuo cuore non senti il bisogno o la voglia di divertiti e scherzare. Basterebbe ritornare un attimo indietro per svegliare mille miraggi assopiti e un solo sguardo per accorgerti che le stelle del cielo non sono piu lontane delle stelle marine. Basterebbe che tu non veda solo il buio nei tuoi occhi svaniti ma ogni cosa che brilla e ti parla serena mentre vai per la via... e sarebbe poesia. | |
RICORDO -- Scritta da -- margherita Ti penso nelle giornate buie, e nelle giornate di sole.Quanti anni passati insieme ,viaggi bei ricordi..nel giardino l erba cresce rigogliosa, le piante di frutta che avevi piantato sono cresciute,Ma tu non ci sei piu ,te ne sei andato in mezzo agli angeli ,lasciando un vuoto incolmabile, |
... margherita... | |
Terremoto L'Aquila -- Scritta da -- Virgilio Gentile Nel mentre lo sonno si svaniva |
Sentii lo forzato bisogno corporale D’andar votar l’acqua corpo compiva Dentro lo ventre che mi trizzava al male. Mentre lo corpo mio liberal si piva Io esprimo: mi son liberato dal male. Torno sullo letto sdraiandomi allo dormire Sento lo letto sotto di me andarsene e venire. Esclamo dentro di me calmo per non svegliare La mia moglie; porca! Questo è terremoto! Servo della mia calma e dello mio pensare Mi sdraio vicino allo corpo di lei che non aveva moto Di pensare se perché stavo io nello vegliare Dicendomi: che va facendo ‘sto terremoto. Non son io che faccio casino, stai calla Guarda la! il lampadario come balla. Che è? Quel chiacchierio di gente C’è chi strilla chi urla chi sbatte E tu me dici buona non è niente Sembra un litigar e darsi le botte. Giustamente son un po’ lacrimante Sentir lo tremore, tutto smotte. Non aver paura o tremore Tanto von v’è che un tepore. Mango se avessi tanto penato Mi ritroverei a fare l’inventore Dopo questo tanto forte tremato Non vi è più pericolo e remore Nel terremoto quel che è stato È stato, non più ha acceleratore. Dove vai che anche tu vuoi uscire Ormai anche tu con me puoi cuscire Io non più ho paure di questa visione Tu se vuoi, vai pure a raggiungere l’altri Io resto qui sdraiato a vedere la televisione; Si sentono le prime notizie e voci scaltri Far la prima, di tutto una prima ricognizione Ci son tante scosse di terremoti ed altri. Epicentro nel centro, in abruzzo Attenti siamo ad un passo di struzzo. Adesso sentiamo le prime notizie Si parla di Aquila distrutta al suolo Certo son solo informazioni primizie Ma nel petto si sente tremor e duolo A questo tutti si sentono delle strizze, Uscite tutti è troppo forte è uno stuolo. Si parla di tanti feriti sorti Con tanti, tanti dispersi e morti. A questo c’è chi strilla e chi mamma mia Chi sbraita e chi strilla e chi vaneggia Dicendo ecco: tocca scappare via, Tutta quella gente adesso dove aleggia Non resta che affidarsi alla madonna pia Che non faccia di tutto una mareggia. La televisione ormai non parla d’altro Che dire: ecco, ne hanno salvato un altro. La TV parla con voce preoccupata e lieve Mentre si sente nell’aria una voce sorda Che molliccia ogni cuore che si collieve Pensiero della povera gente che morda A quella città fatta di tante conviene Dei dintorni spariti come si ricorda. ( se inserisci la parte finale la aggiungiamo ampliato limite caratteri - webmaster) | |
Gli Uomini -- Scritta da -- GiadinaPuff In realtà gli uomini..sono solo piccoli fiori che staccandosi dal terreno girano il mondo..ma quando si accorgono che tutto è uguale..e che niente ha un lieto fine..preferiscono tornare indietro..e restare legati a vita.. |
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