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| Online users : 2 // 28/11/2024 |
Totale Poesie : 7902 type="text/javascript"> |
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| il mio tempo con te -- Scritta da -- stefano medel |
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| Le ore con te, mi ripagano di una giornata, sbiadita, fatta di noia , di menate, con le solite cose da fare, il dover partire, quando avresti solo voglia di restare; il tempo con te, passa presto, mi scivola tra le dita, seduto appoggiato a te, ti stringo con un braccio, un bacio tra noi, tu reclini la testa sulla mia spalla, stiamo così, parlando delle nostre cose, discutendo, sognando, progettando, o guardiamo la tele, o sentiamo un po’ di musica; vicino a te, non sento male, non sento dolore, e rabbia, per questa società corrotta, sempre più strana sempre più meschina, dimentico di me, della tristezza, dei miei anni perduti, delle cose lontane, dei visi amici, che non ritroverò più; con te , mi faccio coraggio, e mando al diavolo le cose brutte della giornata, le parole idiote, la stupidità; non mi stanco mai di te… |
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l'aborto -- Scritta da -- blade Il tuo ragionamento pecca di incoerenza Affermi che tu personalmente non lo faresti mai però sei favorevole alla legge affinché sia permesso ad altri di poterlo farlo Ma se non c’è nulla di male perché metti subito le mani avanti? Perché esordisci col dire che tu non lo faresti mai? Per poi concludere che però sei favorevole a che altri possano farlo? Più che ragionamenti i tuoi sembrano contorsionismi È quel “però” che dovrebbe farti riflettere… Poi ancora, per sostenere ciò che dici metti di mezzo le donne violate che in caso di concepimento dovrebbero dare alla luce un figlio nato da una violenza: ragionando sulle eccezioni e non sulla norma. Chi ragiona così ragiona in modo cavilloso evidenziando la debolezza dei propri ragionamenti. Si ragiona sulla regola non sulle eccezioni! Io invece sono coerente e affermo che non lo farei mai e che non metterò mai per nessun motivo la mia firma su una legge affinché altri possano fare ciò che io non farei mai. E ricordati che anche se tu non lo farai mai sei complice di chi lo fa e quindi lo fai anche tu ogni volta che altri lo fanno grazie alla tua firma e al tuo permesso. | |
la condanna -- Scritta da -- blade È già condannato chi finisce in mano agli avvocati Ancora prima che cominci il processo Lavorare per pagare la loro parcella è già una condanna. Si salva da questo cappio alla gola Solo chi gira al largo da loro e dalle loro cartelle Ma la gente di oggi sembra che faccia a gara Per finire nei loro incartamenti Quanti matrimoni finiscono nei loro fascicoli? Già solo per scongiurare questa condanna La gente dovrebbe pensarci mille volte Prima di fare qualsiasi fesseria. | |
il giorno... -- Scritta da -- blade Se un giorno tu Cambierai in meglio Arrossirai di ciò Che sei ora Perché capirai Che ciò che sei e ciò che esprimi A parole e gesti, persino i tuoi gusti, la tua canzone preferita, denunciano la tua mediocrità mi rispondi che quella canzone piace a tanti proprio così piace alla massa che è la mediocrità fatta persona pensa un po’ io alla massa toglierei pure il diritto di voto perché la massa è il vero male che favorisce la mediocrità che vota per i propri simili che promuove una tv da buttare che fa vivere te e me in un mondo di merda perché la massa fa la differenza e con il telecomando e con il voto e nella vita di tutti i giorni. E questo non lo dico sicuramente io Ma lo diceva già secoli fa un certo Platone Che preferiva alla democrazia un regime illuminato Poiché la democrazia è il regno della massa Che è sempre mediocrità e corruzione Per il mondo. Il giorno in cui tu sarai migliore Ti vergognerai di ciò che sei ora. | |
lo stupore delle nuvole -- Scritta da -- blade I tuoi occhi Sono due stelle del firmamento Che non mi incantano più Hanno il sole e la pioggia Il giorno e la notte L’allegria e il dolore Sanno di riso e di lacrime Di miele e di sale Sanno di piacere e di dispiacere Ma sono due cieli nudi Che non sanno della nostalgia Della luce di un tramonto Non sanno dello stupore delle nuvole. | |
COME UNA STELLA CADENTE... -- Scritta da -- NUNZIA PETITO Come una stella cadente... |
così tu eri per me... eri il desiderio del mio cuore.. quello di averti accanto e poter vivere della tua luce... Come una stella cadente... ti ho visto cadere dal cielo per arrivare fra le mie braccia... che ti avrebbero cullato all'infinito..senza mai farti sentire la mancanza dell'immnesità del cielo che ti faceva da rifugio.. invece...cadendo dal cielo hai sfiorato appena le mie braccia e sei andato oltre..forse ad illuminare un altro sentiero...forse migliore forse no. Come una stella cadente... si spegne cadendo così tu hai fatto...hai perso quella luce che accompagnava ogni tuo parlare..agire... Come una stella cadente...accende una luce per poi spegnersi...così tu hai fatto nella mia vita...ti sei spento... che tristezza... COME UNA STELLA CADENTE...BEH..è COSì CHE POTRO' RICORDARTI! | |
CHIMERA -- Scritta da -- alessandro dello iacovo Scie profonde lasciano solchi sull'acqua, |
nel mentre si perde a vista d'occhio lontano quella barca trasportata dal vento, ricordi impazziti si accavallano impetuosi dentro la mente, mentre il sogno continua a sopravvivere , nonostante la tempesta, nel cuore di chi con amore ancora insegue smarrito, quella perduta chimera. | |
La strega del cuore -- Scritta da -- Simone De Tomassi Di chi sono questi occhi |
che scioglie il freddo ghiaccio lasciandoli a semplice acqua costretta ad emigrare tra le nubi piovose? E cosi ti sussurro al tuo orecchio perplesso che son della strega che come ben sai, risiede nel cuore del falco caduto su un colle di spine. | |
Donna elegante dal volto di dama -- Scritta da -- Simone De Tomassi Salve donna elegante |
dal volto di dama che tieni con gioia la possente fiamma, mostrata alla massa in segno di ribalta come Prometeo il sognatore, cleptomanedi Zeus il tiranno, punito da Egli per dar luce al suo cuore lasciato a marcire sulla pietra solenne. Ti guardo fumando e ti penso reale con cuore di Donna e braccia di madre, al passeggio sul parco diviso dal cielo coperto, con te e le tue mani, mia amata nel tempo. | |
non riesco a dirti -- Scritta da -- stefano medel Io stò con te ormai, |
e non è da un giorno, io faccio cose, io cerco di aiutarti, ma più di tanto non posso fare, e non riesco a farti capire, di quanto sei necessaria, di quanto ho bisogno di te; noi parliamo di tante cose, di cose futili, o meno, di piccole cose, dei nostri guai, ma io non riesco a farti capire, cosa provo, cosa sento, la solitudine in cui mi dibatto, e di come avrei bisogno di costruire qualcosa con te, qualcosa di serio, di duraturo; in questo mondo fetido, è così difficile costruire qualcosa, è facile distruggere, o essere distrutti, ma fare qualcosa di buono, e così difficile, e non è facile trovare l’amore, ed essere capiti; e più facile fallire, che riuscire, perdere che vincere, rimanere soli, capita e non ci puoi fare niente, da piccolo hai tante cose, poi cresci, e ti viene tolto tutto, un po’ per volta; e ti ritrovi a lottare da solo, e sei solo, e non riesci a farlo capire, e non riesci a trovare nessuno; e di questa solitudine, tu parli e fumi,e non sai niente… |
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