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Online users : 2 // 28/11/2024 |
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fili d'erba -- Scritta da -- salvatore fuiano |
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Taciturno il giorno accompagna senza indugio questo tempo che nulla può dare agli ignari, proiettati solo ad avere il sole come amico, io mi accontento di viverlo a polmoni pieni e gustarlo come reliquia che s’addormenta dando posto alla sera uggiosa e profumata. Lo sento sulle lenzuola bagnate sparse al vento, che chiedono di essere bravo per il mattino, lasciando il profumo che alita parole al cielo scuro, pieno di nubi minacciose ma serene, che annunciano l’autunno senza doverlo acclamare, presentandosi come padrone del tempo. Pozze ai bordi del sentiero che specchiano me mentre mi accingo a percorrere il cammino, quello che mi porta a scalare quel colle, dove saprò di sicuro cosa c’è oltre il pensiero, sale l’eccitazione mentre il cuore affaticato chiede riposo alla mente senza ascolto alcuno. Arrivo alla mèta scordando il passo deciso, m’affretto a rimirare l’orizzonte che, cupo si intinge di striature lasciate come dono dal giorno affinchè io veda quel tanto che mi si permetta, mi basta e mi siedo stanco sul ciglio imperioso, guardando quei fili d’erba dondolati dal vento. Silenti, mai domi del tanto abbandono non voluto, se la forza è decisa tanto lo è la loro resistenza a quello sventolio non cercato ma ricevuto, come se condotte alla sfida del più forte, di chi offre e chi deve ricevere senza indugio non temendo però di spezzarsi sotto l’incalzare. Nemmeno quella coccinella stanca dal percorso riesce a piegarli, poggiandosi alla posta apparsa, lei sa che quel vento riuscirà prima o poi a placarsi come quei fili d’erba che osano dare dimora, già grevi di sì tanta veemenza al passeggero di turno fermatosi come per aspettare la clemenza voluta. Cos’è questa vita mi chiedo guardando quell’atto, se non un fardello pesante da dover portare, senza parlare, senza ripugnare la natura generosa, che ci mette alla prova in qualsiasi momento, misurando la nostra forza sotto il peso del destino. Tocca a noi avere saldo quel senso pacato di chi riceve offerte talora non gradite ma, sudditi al pensiero che quel vento prima o poi regalerà doni inaspettati dondolando ancora quei fili d’erba gonfi di manna dal cielo a seminare polline portato nell’aria senza averlo chiesto, …. ma meritato. |
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il 20 ottobre -- Scritta da -- annalisa giarrusso fu un giorno disastroso la tua vita si spense e con la tua anche un po la mia.il tuo ricordo sara sempre impresso nella mia mente e l amore che mi davi tu nessuno e in grado di darmelo perche solo tu potevi amarmi cosi solo tu ne eri capace io nn amero mai qualcuno piu di te. volevo dirti solo che sei stata una nonna meravigliosa e ti dico grazie se oggi sono la persona che sono e grazie a te. se e vero che mi vedi spero che sarai fiera di me per la mia vita spero solo di insegnare hai miei figli cio che tu hai insegnato a me spero di essere una buona madre tvtt bene nonna anzi tia mo |
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amore mio -- Scritta da -- Giovanna Concordia Amore mio |
Amore mio, com’è triste stare lontano da te, i miei giorni e le mie notti, trascorrono senza nessun interesse, il sole senza di te non mi riscalda più, la sua luce è divenuta di un grigiore che mi fa piangere il cuore. Amore mio, anche il suono delle campane, non suonano più a festa. Il mio stare vicino a te, alimenta Il mio cuore di una vita piena di emozioni e di sogni, di dolci sogni. Amore mio, tu sei la mia vita, insieme uniremo i nostri cuori in un’anima sola. Giovanna Concordia | |
getto via -- Scritta da -- stefano medel Occhi grevi, |
rossi, per il sonno negato, fuori è mattina, è già chiaro, è già domani, non m’importa di niente, voglio solo starmene in casa, pensare per me, ascoltare un po’ il silenzio, finchè dura, riflettere su di me, solo per me, fare con calma; prendere tempo, rimandare, gettare fuori i problemi, come lattine scadute; non pensarci, fare tabula rasa, tanto è lo stesso, tutto passa, comunque, tanto vale, starsene tranquilli. | |
così -- Scritta da -- stefano medel Basta, |
basta con le grane, pensieri, menate, chiudo la porta, chiudo gli occhi, non rispondo più, non ascolto più, alzo le spalle, e me ne frego, anche se è proibito, anche se non si fa; ne ho abbastanza, ho fatto quello che potevo, basta, basta, voglio vivere, ridere, fermarmi, sparire; guardare la sera d’autunno, le foglie, il vento, il freddo gelido, la caldaia, col suo tepore; basta, voglio rilassarmi, e fregarmene, non ci sono, non rispondo. | |
l'abito dell'amore -- Scritta da -- miga Molto tempo fa,ad un sarto fu commissionato un lavoro, per una donna. |
Prese una grossa stoffa nera e cominciò a cucire, e più cuciva più aveva voglia di farlo. Ad un tratto, il vestito fu finito. Il sarto non contento del lavoro pensò:" ci metterei dei diamantini", e così fece comprò mille e più, piccoli diamanti e li mise su tutto l'abito che aveva confezionato. Pensò :"quasi ci siamo manca ancora qualcosa " e mise sul collo un grosso bottone dì'argento soddisfatto, andò dalla dama dell'abito e sorpresa.....si trovò davanti madre natura e le chiese:" perchè un abito così enorme?" e lei disse:" è il vestito che io voglio regalare a tutti gli innamorati della terra e le darò un nome ad ogni sua parte: la stoffa nera sarà il cielo di notte, i piccoli diamanti le stelle e il grande bottone d'argento la luna a cui ogni innamorato si rivolgerà". Da quel giorno quandoc'è una notte stellata ogni innamorato della terra guarda la luna e le stelle con meraviglia pensando, a chi le ha messe nell'infinito cielo MiGa | |
IL TEMPO IN CUI I GIORNI AVEVANO IL PROFUMO DELLA -- Scritta da -- alessandro dello iacovo Come sono lontani i giorni della speranza, |
i sogni vivevano a grappoli nei nostri giovani cuori, volava la mente nello spazio del mondo, tutto era e ci sarebbe stato permesso, concesso, gl'anni bruciavano nelle nostre palpitante vene, l'universo era la a portata di mano, nulla ci sembrava proibito. Era il profumo dei giorni felici o il nostro tempo nascente, ma il sole, la luna erano luce del viso, impavidi, fieri marciavamo tenendo nelle mani e per mano la vita, tutto era là a portata di cuore, padroni orgogliosi dei nostri destini, le tempeste neppure intaccavano il nostro cammino. i venti sfidavano i nostri anni innocenti e niente ci metteva paura, Lontano è ormai quel tempo irrimediabilmente perduto, carico di speranze disilluse e di promesse non mantenute, viaggia la mente nel tempo esauriti , bruciati quei giorni dal profumo infinito, finisce la storia là in fondo alla via, nel mentre la mente si perde in un nostalgico autunno di foglie ingiallite. Il tempo, i giorni, il profumo di una primavera smarrita. Alessandro 2010 | |
11.10.2010 -- Scritta da -- silvia barriviera E venne quel giorno in cui |
Capii Tutto. Se non capisci Non importa. Importa che l’abbia capito Io. Io che non mi addormento Se prima non ti rivolgo Un pensiero. Già! Chiudo gli occhi E stringo il cuscino, Ricordando il tuo abbraccio. Io che ho sbagliato e Io che continuerò a farlo. Io che l’ho ammesso; io che ho chiesto scusa. Io che, volente o nolente, ti penso, anche quando credo di non avere più bisogno di te. Te che ti proteggi. Te che non noti i tuoi errori. Te che fingi di non averli visti e Te che non li vedi. Te che non trovi la parola “SCUSA” Nel tuo vocabolario. Te che le tue corde vocali Diventano afone Al solo pensiero Di doverlo chiedere. Te che le tue corde vocali Mi dicono “amore” Al primo, inconsapevole, input del cervello. Cervello. Amore. Scusa. Siamo come L’acqua e il fuoco: cervello e cuore. Non sopravvivono insieme. Tra me e te è la legge della natura: Sopravvive il più forte. | |
eterna -- Scritta da -- marc il tempo non cancella il pensiero di un giorno vissuto con il cuore in mano emozionato nel sentirti cosi vicino offuscato intorpidito sono stato zitto senza coraggio alcuno ma non ti ho dimenticato e dopo una vita ti ho ritrovato e finalmente ti ho stretto e il tempo non sembrava passato |
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SORRISO DOLCE -- Scritta da -- alessandro dello iacovo Ed io continuo ancora a chiamarlo amore, |
anche se di noi della nostra non è rimasto niente, tutto è andato smarrito perso, anche i ricordi ormai stentano a ritrovarsi in fondo ai ricordi, tutto è apacizzato e inesorabilmente spento, solo una fiammella ancora brilla lontano nel cuore nella mente, sono i tuoi occhi e il tuo sorriso dolce, che oggi come ieri mi appaiono ancora più intensi e lucenti. Alessandro 2010 |
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