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DESIDERIO DI PUREZZA -- Scritta da -- NICOLA MELES

Non so più ritrovare l’ironia,
or che stanco d’odio e di follia
neppure la saggezza mi regala
la gioia della pace e l’armonia.
Aiutami bambino coi tuoi occhi
a rivedere ancora la purezza
di quando confuso fra i balocchi
miravo il mondo nella sua bellezza.
Ma navigar ormai nell’innocenza
è il sogno solo della mia coscienza
perché nessun più ti può ridare quel
tempo ormai finito in fondo al mare.

RESURREZIONE -- Scritta da -- NICOLA MELES

Quel sepolcro dell’amore
s’è dischiuso alla speranza-
Il macigno posto innanzi
non di certo per usanza-
l’ha lasciato venir fuori-
E’ risorto il Redentore.
Sian dunque i nostri cuori
pieni di gioia e di stupore
Cristo ha vinto con dolore
sia la morte che l’errore-
Annunciamo con vigore
superando anche il rancore
a chi ha perso la speranza
ch’al di là vi sia sostanza-
Annunciamo a quei parenti
che ancor odono i lamenti
di quei giovani innocenti
morti in nome del terrore-
Annunciamo -per favore
che nel ciel ,ogni dolore
non ha posto nel Signore
e che la vita tolta or, ora
già risplende più del sole.

26/02/2017 Madamigella Colombina -- Scritta da -- Radioradian


Sorge nel Mago,
spontanea e luminosa,
la nitida innocenza.
Attraversando  le angustie di una  languida laguna Serenissima,
si adagia su di un giaciglio di cristallina e luccicante trasparenza.
Nell’attimo che dai suoi occhi si sospinge l’impeto di una convulsa malinconica tristezza,
si  ridesta in lui,
un infantile anima infilzata da pungente deludente scia di acerba ed acre amarezza.
.

Immersi in un argenteo riflesso,
puerili sorgono gli intenti che nel Mago,
un’incorrotta entità richiama.
Accidentale  una lacrima affiora,
d’improvviso il suo viso sfiora,
pazientemente assorta ne dipinge dapprima i contorni,
poi, nel susseguente frangente,
dettagliatamente valica i tortuosi tornanti dei suoi zigomi,
infine,
li decora.

Salubri refrigeri avvolgono le fronde,
annunciano le gentili referenze di una mite e placida resina mattutina.
Così cordiale al Mago appare il volto di,
Madamigella Colombina.

Garbata  gentile e sensuale,
e ancor di più,
tenera  e tanto carina.
Il Mago si logora e si strugge.
Quant’è graziosa
Madamigella Colombina.


Si rifocilla nel Mago,
il patimento di dissolte ed,
in lontananza disperse,
pene d’amore.
Eccelso e nobile lo smarrimento che egli  intensamente evoca nel proprio intimo pensare,
null’altro che affilati spasimi e taglienti lamenti di  dolore.

Madamigella Colombina,
nella leggerezza di un tenue profumo,
ispira al Mago,
il suo emanato candore,
sussurrando in palpitanti ritmiche di frenetici battiti,
delicate tenerezze  al proprio peculiare pavido cuore.
Dolce melodica e gradevole eufonia svela al Mago,
Madamigella Colombina.
Reduce latitante egli,
piangente sospira angosciato, oltraggiato e tradito,
prosciugato nell’intransigente rimpianto straziante, deteriorato ed appassito.

Madamigella Colombina, non giustifica la contradittoria oscurità che nociva e crudele il Mago affligge,
Madamigella Colombina, innocua conserva la confusa inquietudine che adirata nel cagionar ad egli soprusi,
la Pregevole anima di Lei, 
inesorabilmente trafigge. 

Irreale, immaginaria e demoralizzata,
appare la parafrasata enfasi  del Mago.
Assurda, inverosimile e sfuggente,
a tratti frivola, incerta, frastornata  e traballante. 

Preoccupato Mago  premuroso e paziente,
incarcerato e sospeso  nella propria incapacità di proteggere.
Ansioso Mago  che si dilunga sospeso,
nelle successioni di  proverbiali precetti dell’ attendere.
Ghermito Mago nelle sorprese che ispirano le miscele delle  spezie e delle fragranze, .
assorto Mago negli studi dei riscontri che infondono le antiche arti  e le supreme essenze.

Indugiano,
Madamigella Colombina ed il Mago,
spontanei si prendono per mano,
assunto di reciproca intimità in un esile cenno  consolidato e divulgato.

Imponderabili si sono disseminati gli anni,
incomputabili si si sono inseguiti i decenni.
Inseparabili Madamigella Colombina ed il Mago, si sono ricercati.
imprescindibili nelle fitte foschie dell’imprevedibile,
si sono  intraveduti e rinvenuti,
intensamente nelle inaudite nebulose dell’incertezza,
si sono ridestati nell’abbagliante bagliore di un’accecante  brillantezza 
Madamigella Colombina ed il Mago,
il tempo contemplano nel proprio relativo tipico intercorrere,
immedesimandosi nella fisionomia di sensibili effusioni,
si soffermano,
si chiamano,
si adorano.
Madamigella Colombina ed il Mago, 
nella cautela di un silenzioso sentimento,
celebrano i consacrati riti all’apice di un epico idillio,
nell’atmosfera di un segregato riserbo  mai confessato e ancor più  pronunciato,
si inabisseranno in un entusiasmo veneziano,
dibattuti dall’assalto del vento osserveranno  le gondole dondolare,
si lasceranno rapire dalla sintonia del  solfeggiante volteggio delle onde del mare.

parlami -- Scritta da -- miranda baccini

parlami di te amore,
lascia che io legga
le pagine del tuo libro
le sfoglierò con dita lievi
una ad una,per assorbirne
l'anima impalpabile e,
quando avrò finito
tornerò a rileggerti daccapo
ed arrivata alla parola fine
con un sorriso inciderò nel cuore
tutte le tue rose  con le spine

PRIMO NIPOTE -- Scritta da -- NICOLA MELES

Quegli occhi che brillano amore
quasi raggi di neo sole nascente
danno gioia e vigore al mio cuore
perciò un grazie rivolgo al Signore
Nel  mirarlo ogni giorno ripenso
che la vita riprende il suo senso
e che forse nel tempo ho perduto
occasioni d’amor che ho sfuggito.
Quando l’ansia ti prende e ti porta
Ove credi  che il mondo è più bello
Scoprirai ben presto che nulla
può sanare la tua anima inquete
E’ il sorriso d’un bimbo innocente
Che t’illumina il cuore e la mente
Che dà quiete al tuo correre urgente
se ritorni e fra le braccia lo prendi.

VOLARE -- Scritta da -- NICOLA MELES

Volare ove i cieli accolgono
in scrigni stellati i tuoi sogni
più puri ,più belli ,mentre
qui sulla terra non vedi che
un forte  bisogno d’amor,
fa vibrare di gioia il tuo cuore
liberato d’angoscia stringente
che tenea prigioniero in quel
piccolo spazio rinchiuso ove
il tempo par che lento si move.
Luccicare improvviso di idee
come stelle morenti all’istante
ricercare  paziente quel sole
che il forte uragano nasconde
dietro nubi che urlano ancora.
Ritornare a toccare la terra
e riprendere col giorno e le ore
a rifare le cose di sempre.

PICCOLO PAESE MIO -- Scritta da -- Sabrina




Piccolo paese mio,
che ti distendi a riposare
sui primi dolci declivi
dell’Appennino Ligure,
voglio farti sapere
che è difficile
stare lontano da te e dalla tua gente.

Quella gente che abita stretta
nei tuoi borghi ripidi,
che scende in piazza
nel giorno del mercato,
che saluta con sincero calore
e che mai sa negare l’aiuto.

Io vorrei che
questa tua immagine
viva e pura,
serbasse nel tempo le mie orme di bimbo felice.

Paese,
ricordami così,
e non di quando
ho dovuto dirti addio,
anche se mai col cuore,
dove continuai a vivere
sotto una perpetua pioggia di sole.


il tempo -- Scritta da -- melina r

scorre veloce inesorabile non ci da tregua il tempo non ti accorgi come scorre lo senti scivolare  come scivola la nostra vita ogni giorno è un giorno nuovo è in meno che ci ruba meraviglioso  quando ti svegli ed è un giorno  pieno di speranza non pensi ma vivi con gioia dolore entusiasmo passione( porta amore sempre )domani la vita è un punto interrogativo goditi quello che hai nel presente vivi  vivi  vivi

LENTO TRAMONTO -- Scritta da -- NICOLA MELES

Come da una rosa i petali,
cadono gli anni della vita
e si adagiono silenziosi
nelle mani del tempo
che accompagna ogni
cosa al suo fine.

VIAGGIO INTERIORE -- Scritta da -- NICOLA MELES


Non cerco un sorriso acquietante
né una storia d’amor travolgente
Cerco solo, ma in punta di piede,
nel profondo di un’anima inquiete,
ritrovare quel sogno perduto
quando grande mi persi ne buio
d’una grotta scavata nel cuore da
un profondo bisogno d’amore.
Nicola Meles
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