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Il mare e la bambina -- Scritta da -- Lisa Manelli |
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L'inesorabile sbattere delle onde modifica la roccia, la scolpisce, la modella. La bambina, con la vestina gialla, il fiocco stretto in vita, l'immagine del sole appena visto, negli occhi, guarda il mare e vi proietta quell'immensa luce. E' solo un attimo... E dopo è solo luce luce che rischiara e scalda il mare e la bambina è solo acqua... 10/07/2003 |
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temporale d'autunno -- Scritta da -- stefano medel Pioggia notturna, |
scrosciare di acqua zampillante, rutilante, che cade con cadenza ritmica, in un turbinio di gocce, laghetti e chiazze di piovana dappertutto, non sai dove camminare; in mezzo a strati di foglie autunnali secche, che fluttuano tra le stille, cielo nero, leggera nebbiolina, i fari scrutano a stento, temporale autunnale, e il mondo sembra ai primordi, malinconica monotonia della pioggia, che tutto monda e lava, e ti fa piacere, tornare a casa, al riparo, al caldo, focolare. | |
Nel paese del silenzio -- Scritta da -- Salvatore Fancello Laggiù non si sentono urla di bimbi |
o rumori di claxon. Il custode del teatro dopo il primo atto ha calato il siparario dell'eterno silenzio. Ora potrai vedere amico mio dal piedistallo delle anime i cursori terreni con il loro stressante vai e vieni per le strade dell'al di quà. Chissà se sulle porte delle case anche lì hanno messo i campanelli, cosi i monelli potranno fare gli scherzi come facevamo io e te per poi scappare sui lastricati dei viccoletti. | |
Io e Te "La notte" -- Scritta da -- Somma Catello La notte eri tu, |
tra la polvere di stelle e gocce di rugiada, scendevi dal cielo come il piu` dolce dei sogni La notte ero io, solleticavo le tue labbra tessendo la loro trama sorridevi e mi guardavi, come il piu` bel sogno. Alienati dalla realta` cavalcammo i confini del mondo, trasportati dalla brezza leggera del vento, balzammo in un volo, oramai infinito... La notte eri tu, cercavi le mie mani accaldate sulla vita piangevi e credevi, fosse solo un sogno. La notte siamo noi, fra le dune danzanti e la luna musicante, la sua luce ci illumina come un faro di teatro. Noi sotto ai riflettori spendemmo l'ultimo fiato, accarezzandoci solo con un bacio... Notte saremo, occhi di scintille innamorate fuochi accesi in campi aridi stelle cadenti che nutrono i nostri cuori lame di coltelli che si piegano sui nostri corpi... | |
Non vivo più -- Scritta da -- Giuseppe Di Ciaula Non vivo più senza di te, e questo è quello che mi fa più male. Anchr se tu non ci sei io ti vedo lo stesso col mio cuore e parliamo ore ed ore, ti sento vicina in ogni istante della mia vita. Non vivo più senza te, le sere ora sono diventate senza senso e persino la luna sente la tua mancanza, e sapendo che tu non ci sei illuminerà fievolmente quetsa notte. Tutti gli uccelli ti cercano col loro canto, ti invocano, ti chiamano per un tuo titorno, innconsapevoli del fatto che tu mai più farai ritorno da me. Non vivo più senza te. Ora potrò addormentarmi sereno, sapendo di incontrare in un mondo a me sconosciuto fatto di angeli che per tutta la vita in cui sono stato vivo ti hanno protetto e hanno pregato per te, solo quello allieverà il mio dolore della tua assenza ora e per sempre. Addio mia amata, ti aspetterò da quassù e pregherò che tu possa vivere serena e consapevole del fatto che qualcuno da lassù ti ama e ti è accanto sempre. |
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I SOGNI NEL CASSETTO -- Scritta da -- alessandro dello iacovo Hai raccolto tutti i sogni chè avevi nel cassetto, li hai riposti in una valigia e sul quel treno sei partito. |
Viaggiavi come il vento, lungo campagne e gallerie, con in una mano una chitarra tua unica compagna e nell'altra una medaglia di che ti aveva dato la tua mamma. Hai cantato e ricantato le canzoni del tuo cuore e quelle nenie di paese, ricordi dell'infanzia. Con negl'occhi ed il pensiero a quella ragazzina che nel momento dell'addio, ingoiava una lacrima trà le pieghe di un sorriso. Vola libero il tuo canto, attraversando monti e mari, spazziando sul nel cielo trà le nuvole e i tuoi sogni. Ed il pubblico ti applaude e canta a squarciagola le tue canzoni, mentre estasiato e conquistato grida forte il tuo nome. Viaggi, voli, sempre in giro mai un attimo di pace, la tua vita e diventata come un circo senza sosta. Quanto freddo e quanta nebbia tutto intorno ti circonda, mentre il cuore cerca invano quel calore, quella gente, chè per rincorrere i tuoi sogni tu un giorno hai lasciato. Con la mente tu ritorni, a quel mondo ripudiato, con il sole, con il mare, con il profumo dei suoi campi e ripensi ancora a lei a quella ragazzina che trà le pieghe di un sorriso, ingoiava una lacrima nel momento dell'addio. Hai raccolto tutti i sogni chè per strada avevi smarrito, li hai riposti in una valigia e sul quel treno li hai riportati dolcemente verso casa. Alessandro 2010 | |
infinito -- Scritta da -- d'angelo Nel mare infinito dei sogni un posto segreto è sempre lo spazio più importante dove far volare la propria libertà . |
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DOVEVO DIRTELO -- Scritta da -- innammorata per sempre Dovevo dirtelo ,perchè questo peso me lo porto dentro da 24 anni.Sono io la ragazzina con la bici rosa ,che passeggiava davanti casa. |
Sono sempre io che alla festa di paese nell'agosto del 1987 hai cercato di avvicinare,ed invece sono fuggita spaventata:tu .bello,con la polo verde scuro e i tuoi folti capelli:ti amavo da impazzire ma avevo paura di non essere all'altezza,tu venivi da un'altro ceto ,anche se semplice ,eri colto,io una povera illusa ,ma con tanto amore da darti. Dovevo dirtelo Perchè ancora oggi pago i miei errori ,le mie paure mai superate,ancora oggi se ti incrocio ho paura ... Dovevo chederti scusa ,perchè ho visto nei tuoi occhi la delusione e la rassegnazione,ed anche se oggi le mie scuse non servono a nessuno di noi due ,dovevo dirtelo lo stesso Mario,perchè quando vedo il tuo nome scritto sui muri sento un tuffo al cuore e il rimorso di averti fatto soffrire come ho sofferto a quei tempi io per te ,mi attanaglia mi rende la vita impossibile ,mi ritorna in mente e mi rende melanconica. Dovevo dirtelo perchè ormai le nostre vite sono già su pianeti diversi ,e penso che tu dall' alto della tua vita professionale e quotidiana non andrai mai a leggere poesie su questo sito,così io mi libererò dal rimorso ed anche se tu non lo saprai mai,io ti ho amato dal più profondo del cuore fino a desiderare di morire ,per non averti avuto vicino.Il giorno del mio matrimonio sapevo che saresti venuto a vedermi,ti aspettavo ,ma mi ha fatto troppo male....addio mio dolce ricordo d' amore impossibile vissuto solo nel cuore e nascosto gelosamente fino ad ora...addio e ti auguro ogni felicità,non pensare a me come a qualcuno che non eri riuscito a conquistare,ma come a un dolce ricordo....addio...scusami ,ma dovevo dirtelo | |
Al cor mio (Stefania) -- Scritta da -- Forever O core mio o anima mia, come la notte va a te il pensier. |
Dal fosco ove gelide or posano le lenzuola, accanto al corpo mio caldo, ancora inebriante si percepisce nell’aria della tua pelle il dolce profumo. A te acuti e vigili i miei sensi, van cercandoti scrutando ogni granello di tempo e di spazio, nella speranza di scorgerti dietro qualche oggetto o pensiero. Tu che dal parir del dì manchi come vincastro in questa vita mia or colma della tua assenza. Privo della semplicità del tuo magnifico esser donna, tutto si fa erto. Ti amo mia dea, mia inesauribile fonte d’emozioni, mia musa e melodia dei miei giorni. Ti amo, tu che sei miraggio per questo disperso, acqua per questo morente, luce per questo vagabondo ch’io sono. Tu che dal trono più alto ove con cura ti ho posto, vagli e possiedi fino ai piu recondi confini del cor mio. Scruto l’orizzonte tracciando con l’anima di te una mappa nella volta celeste, delicatamente accarezzo le stelle e per un frangente ti sento vicina, ti sento mia amore. Ti amo. | |
divano -- Scritta da -- stefano medel Divano, |
caro divano, meno male che ci sei, quando stò con lei, e scende giù, dopo aver fatto le sue cose, una fumatina, una sigaretta, la musica con lo stereo, i pettegolezzi con le amiche; e poi finalmente eccola, con le sue tute, i suoi capelli castani spioventi e incornicianti, il viso lungo, il naso, e gli occhioni un po’ tristi, un po’ provati, come ombrati da pensieri, e dai guai; stò con lei, divano, vicini, appoggiati, il braccio intorno a lei, parliamo piano, guardiamo la tele, beviamo qualcosa, guardiamo una cavolata in tv; io la osservo , la bacio, seguo i lineamenti della bocca, del naso, il tocco e calore, del suo corpo; e vorrei non andare più, e vorrei, fare e dire tante cose per lei; ancora di più aiutarla, e poi,è già ora,è già tardi. |
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