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l'urlo di un sentimento -- Scritta da -- gian piero

gli angeli oggi,non correranno,ne sorrideranno,
quando il sentire, dello spirito umiliato,
urlerà sua sconfitta,
e la pena,piangerà i sogni dell'infanzia.
gli uomini accorreranno,per correggere
l'errore,della fanciulla,seme della disperazione,
mentre il tradito,resterà,nel tempo,a piangere,la perdita,di un amore non suo,
nascosto,nell'orizonte,di un tramonto diverso.
orsù,dunque uomo,del dolore,che copri un ruolo non tuo,e che non hai,lumi ragionevoli
nel chiamare a te,lacrime non tue.
del tuo amore,sparito in quel raggio di sole,
svanito in un temporale d'estate,volò d'improviso verso il la fine di un giorno
e l'inizio di un nuovo destino.
il sentimento  dirà un giorno,
che la sofferenza non ha  futuro,
ove non ha luogo alcuno la tristezza
destinata miseramente a scomparire,
solo allora ,torneranno gli angeli
a portarti quella luce che avevi dimenticato
proietandoti,nel prossimo futuro.

UN MONDO MIGLIORE -- Scritta da -- alessandro dello iacovo

Guarda mamma, fuori alla nostra porta c'è un carrarmato,
eppure mi avevano detto chè le ruote cingolate,
le avevo solo i trattori per arare  la terra del domani.
Guarda mamma, fuori alla nostra porta c'è un mendicante,
eppure mi avevano raccontato chè i poveri non c'erano più da tempo.
Guarda mamma, fuori alla nostra porta stanno uccidendo un'uomo,
eppure mi è stato detto che gl'uomini erano tutti fratelli.
Guarda mamma, fuori alla nostra porta un ragazzo si sta bucando,
eppure mi avevo fatto credere chè l'età più bella erano i vent'anni.
Guarda mamma, fuori alla nostra porta cadono le bombe,
eppure mi avevo assicurato chè la guerra era solo un triste ricordo del passato.
Guarda mamma, fuori alla nostra porta, là sù la strada, dove cadono le bombe,
dove i ragazzi uccidono i sogni dei  vent'anni,
dove gl'uomini sono sempre meno fratelli, dove i poveri sempre più poveri e
dove i carrarmati  portano distruzione,
là sù quella strada mamma, sta nascendo un fiore,
allora dimmi mamma, c'è ancora la speranza per un mondo migliore.
                                              Alessandro 2010

lo scrigno della vita -- Scritta da -- lucy

A volte ti chiedi
Ma cos'è la vita?
E' un gioco senza fine
che ama metterci alla prova
è una nota
intonata
su un destino già segnato
è un insieme di errori
che danno senso
ad una storia
è un rinchiudersi di sogni
gelosamente
custoditi in uno scrigno
segreto dove solo tu
puoi entrare
e solo tu puoi
comprendere dove hai scritto
le pagine più dolci
ma non le hai mai potute
leggere
dove hai scritto ciò
che ti ferito
e non sei mai riuscita
a perdonare
dove chi ti ha ferito
non ha mai scritto SCUSA.

stella dell amore -- Scritta da -- marghy

ho cara stella dell amore che grazie ate ho percorso un camino che mia portato verso sogni in cantati tu ciai acompagnato verso il camino dell destino dell cuore è della passione come io possa esistere senza di te che con il tuo abagliore splendi nella notte che notte sarebbe senza di te un notte buia è senza  valore ho mia cara stellina dammi ancora il tuo bagliore dell cuore tu che brilli piu dell diamante si perche essi è un gioiello della notte ho tu essi sei bella è sprecata perche un giorno ti rubero dall cielo è ti regalero  alla personache amo perche tu sei cuesto una stella dell amore

Viaggio -- Scritta da -- Diana

Ho visto l'amore
nella fontana di Ehebrunnen a Norimberga,
dalla sua nascita alla morte.

Case in cui avrei vissuto,
su quei corsi d'acqua
che di tutto facevano
un'ambiente familiare.

Miliardi di fiori
nel cimitero ebraico
scacciavano la mia lieve malinconia.
I loro colori
regalavano vita al silenzio.

Ho visto castelli,
mi riportavano a tempi remoti
mi raccontavano storie antiche

E mentre percepivo la lontananza dalla mia casa,
la complicità di Sara colmava il mio vuoto.

Ho visto l'Elba,
che con i suoi cupi colori
sembrava raccontarmi la triste storia
di Dresda.

Ho percepito le caratteristiche
del popolo di Erfurt
grazie alla maestosità e alla lussuosità
dell'organo posizionato nella cattedrale
della città.

Grazie al castello di Pilnitz
ho capito che, anche se diversi,
se si mettono insieme le proprie qualità
il risultato è uno splendore.

Quel splendido giardino mi aveva
catapultata in un sogno stupendo
ma la luce di quei strani lampioni
mi ha risvegliata.

Attraverso quella luce
mi sono anche resa conto
che avrei lasciato una parte di me lì
in Germania.

Con quel sguardo..! -- Scritta da -- Diana

In quel battello,
che navigava tra le forti acque
del fiume Elba,
incrociai il tuo sguardo,
in quel momento un fuoco,
un fuoco mi invase il corpo.
Non so nemmeno il tuo nome,
o dolce anima dai castani occhi,
ma un tuo sguardo mi ha catturata.
Poi, di fronte a tutti gli altri,
hai esposto le tue idee sull'amore;
quelle idee che,
a quanto pare,
solo io condividevo.
Dopo quel primo sguardo,
ogni volta che i miei occhi
si rispecchiavano nei tuoi
il mio cuore,
con un batter d'ali,
partiva per un sogno.
Ma ora sei solo un dolce ricordo,
ricordo che spera di tornare realtà
incontrandoti tra quei corridoi
affollati da centinaia di altre persone.

l'inverno con te -- Scritta da -- innamorata

tu che mi guardi
io non ho coraggio di dirti ti amo,il
mio cuore batte ho saputo che sei fidanzato
solo a pensarci che non sei piu mio
il mio cuore si e spezzato.
l'inverno fa pensare e lungo
come faccio a nasconderlo che ti amo...
spensierato questo cuore ,spezzato e deluso..

l'amore -- Scritta da -- blade

Siamo niente
Dinnanzi a questa meraviglia infinita
di lacrime e sale
Che è la vita
Ma ciò che ci salva
Dalla nostra debolezza
È l’amore
Questa luce di compassione
Questo grano che decanta in ogni cosa dell’esistenza
In ogni atto
Parola e intenzione
In  ogni rosa
E tu non cadrai
Per ogni lacrima versata
Alla terra e al cielo
Se non quando fallirai dinnanzi a questa luce immensa
Per mancanza d’amore.

tu vai -- Scritta da -- stefano medel

Tu devi andare,
vuoi partire,
fare un giro,
uscire fuori,
vedere la città,
scappare,
evadere,
posso capire il tuo bisogno
di spazi,
di libertà,
ma io stò bene qui,
non ho voglia
di andare,
di correre,
di sentire
blateramenti;
io rimango,
ho sperato che tu capissi,
che tu volessi restare con me,
starmi vicino,
come io faccio
ogni volta che posso con te,
ma tu devi partire,
qualcosa ti muove ,
ti agita,
e io non so,
non voglio fermarti,
se tu resti,
devi volerlo tu,
devi capirlo,
devi sentirlo,
la voglia di stare con me,
ma tu parti,
fai  giro,
vai ;
e io resto qui,
triste
e assorto,
col peso dei miei anni,
dei miei guai,
di quello che non mi và,
delle cose che mi hanno stufato,
di tutto questo,
tu vai,
tu vai,
non mi senti,
non mi senti.

OLTRE OGNI BARRIERA -- Scritta da -- alessandro dello iacovo

Oltre ogni barriera, oltre il tempo mio,
oltre l'ultimo alito, trascino la mia vita,
ed io muoio dentro, ed io ti muoio accanto, senza che te ne accorgi,
immensa è la mia disperazione,
guardando il mondo chè mi circonda,
sfilando così via dall'esistenza mia,
le putride ed ammuffite mie radici,
dei fiori che i miei rami davano già fioriti,
solo frutti andati, frutti già marciti.
Oltre ogni barriera, oltre il mio tempo limite,
vaga la mia mente, alla ricerca di certezze,
chè il crepuscolo degli andati giorni mi ha già negato,
sognando ed aggrappandomi con forza,
a quella chè era stata la mia vita e
volendo ad ogni costo dare un senso,
al mio futuro tempo ed invano annaffiai la pianta, ma l'unico mio frutto, fu una tristezza immensa.
battendomi con veemenza contro i mulini a vento senza mai ritrarre il petto,
anche se più di una volta fui trafitto.
Tu chè mi vivi accanto, tu che mi dormi accanto, tu chè non raccogli il mio grido di dolore,
io senza più radici, io albero già sfoglio,
io albero chè il vento mi ha rapito e spazzato via le foglie.
Camminai perduto, camminai correndo.
in cerca di quell'oasi di pace chè mi fù promessa,
ma sempre e solo sabbia io ingoiai, sabbia mista al pianto,
cercando in fondo a quel deserto che era diventato la mia vita, disperatamente Dio,
ma mai mi fù concesso di arrivare a lui,
io anima perduta, vagavo per la mia misera esistenza, alla ricerca disperata del mio io,
inesorabilmente persa in fondo a me, in
fondo al buio.
Oltre ogni barriera, si snoda il mio cammino, annaspando ed urlando in cerca del destino,
tu chè mi vivi dentro, tu chè mi sei accanto, tu chè mi hai donato i sogni, io ti ho cercato sai, ti ho cercato sempre, io ti ho cercato invano, e nonostante il mio faticoso  seminare, raccolgo poco o niente.
Cosi senza futuro viaggia il mio residuo tempo,
fiori mai sbocciati, fiori già nati appassiti,
io debole pianta troppo esposta al vento, ignudo fui mandato incontro alla tempesta,
nel mentre un forte gelo annientava i miei entusiasmi,
io misero soldato con le mani nude,
ero là a combattere, contro un'esercito di guerrieri armati.
Io ti ho cercato sai, io ti ho cercato tanto,
ma tu eri troppo distratto e non te ne accorgesti mai,
forse perche io ero figlio solo di un dio minore, di un dio senza poteri, di un Dio senza corona.
Oltre ogni barriera, vola la mia implorazione,
io sono vivo, io sono un'uomo,
anch'io sono un tuo fiore, ma tu non mi vedi, tu non mi conosci.
Oltre ogni barriera, oltre il tempo mio,
mi trascina stancamente il mio destino,
io senza più radici, cerco invano il mio passato.
Io vi ho cercato sempre, io vi ho cercato invano, ma forse era il mio cuore a non saper cercare, forse non vi diedi amore,
forse non seppi amare e non curai quei fiori e lasciai così marcire i frutti dei miei rami, lasciandomi sfuggire per sempre dal cuore il paradiso.
Oltre ogni barriera, oltre il tempo limite,
senza più ritegno, inopinatamente trascino questa vita, perdendo così inesorabilmente, senza più speranza, il regno del mio Dio. 
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