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RITORNO ALLA LUCE -- Scritta da -- GIUSY CANTAGALLI

Forse la strada che conduce verso la luce,
e' lastricata da pietre taglienti
che feriscono i miei piedi nudi,
rovinose cadute dalle quali fatico a rialzarmi,
da un immenso precipizio verso il quale
vorrei sprofondare...
Ma alla fine di questo tunnel
mi appare una luce
e voltandomi indietro
scorgo lo spettro di me stessa
e una nuova creatura di bianco vestita;
dall'aspetto fulgido e radioso,
mi tende una mano.
Languidamente la odo sussurrare:
" A chi e' disceso negli abissi
della piu' profonda solitudine
e rinunciato a tutto
per una mia carezza,
ha toccato la mia essenza;
il mio nome e' Liberta'
a te io mi dono per l'eternita'. "

L'inizio -- Scritta da -- Alessandro

Un sentimento ardeva nel mio cuore, era l’amore che sbocciava.
Un fiore cresceva alla luce di una nuova stagione, era una nuova alba.
Un raggio di sole riscaldava illuminava, era una nuova vita che nasceva.
Un nuovo amore fioriva nel calore del sole e della stagione, era l’inizio di un grande amore.

nevicando -- Scritta da -- stefano medel

Niente,
ascolto
il nulla della
notte,
mentre nevica
piano;
voglio stare al
di fuori
di tutto,
fuori
dalla gente,
dalle opinioni,
dalle storie,
dalle menate;
voglio stare
nel mio mondo,
separato
dalla corsa folle
del mondo,
dal casino
perenne;
voglio
il mio tempo,
per me,
spenderlo come voglio,
fare
o non fare nulla,
se mi và;
non ho tempo per nessuno,
voglio
spendere
il mio tempo
per me,
e per te,
tesoro,
non andare,
pensami,
pensami,
mentre i
fiocchi,
planano adagio,
sul selciato,
bisogno di tepore,
casa.

ritorna da me -- Scritta da -- paola

Quando pensi che nel mondo tutto ti va storto,
quando pensi di non credere più nell'amore,
che l'amore più la cerchi più scappa via,
arriva un raggio di sole che ti da speranza, ti da coraggio, tu sei arrivato nella mia vita come un fulmine, mi hai dato la speranza di credere, la gioia e la forza di amare ancora ancora e ancora,
sei arrivato come un raggio di luce in mezzo a tante nuvole e mi hai fatto sognare,
abbiamo sognato insieme,
tanti progetti, ma forse come tutte le cose belle è finito quel sogno,
credevo fosse un raggio di sole ma forse era solo un boumerang......ti amo.....RITORNA DA ME

COM'E' DIFFICILE -- Scritta da -- alessandro dello iacovo

Com'è difficile arrivare lassù in cima,
sè la strada è piena di pericoli ed ostacoli,
non dico chè nè avrei voluto una lastricata ed in discesa, ma chè almeno fosse stata più vicina alla meta e meno irta.
Com'è pesante il fardello chè mi porto addosso e com'è difficile mantenerlo e non lasciarlo cadere, non dico chè lo avrei voluto fatto solo d'aria, ma almeno chè fosse stato meno di pietra e così pesante.
Com'è complicato essere onesti in questo  mondo popolato da farabutti e ladri, non dico chè lo avrei voluto fosse fatto come il paradiso, ma almeno chè ci rispettassero come uomini ed esseri umani, senza essere trattati e considerati come bestie.
Com'è triste vivere senza un amore a cui dedicare il nostro tempo e tutte le attenzione dell'esistenza nostra, non dico chè lo avrei voluto bello come un Dio, ma almeno avrei voluto essere desiderato, amare ed essere amato.
Com'è crudele vedere i nostri fratelli piangere, per tutte le sofferenze e le brutture chè sono costretti a subire, non pretendevo chè fossimo stati tutti ricchi e senza affanni, ma chè almeno avessimo avuto la forza per sopportare e la bellezza e la ricchezza dell'anima.
Com'è struggente il ricordo di chì era nei nostri cuori ed è dovuto andare via senza più tornare, anche sè volevano con forza restare stretti ai propri affetti, non pretendevo chè fossimo stati eterni, ma chè avessimo potuto vivere con serenità gl'anni a noi concessi, senza la paura ogni giorno di essere calpestati e portati al macello. 
Com'è difficile arrivare lassù senza un aiuto, senza chè nessuno ci indica la via, per arrivare dove le nostre anime si sentirebbero finalmente libere di credere e volare e felice di ritrovato tutto quello chè lungo il cammino si era perduto ed il tanto atteso ed aspettato paradiso.
                                        Alessandro 2010
                                               

Pensieri sbagliati -- Scritta da -- Lara D.Z

Ho sempre pensato a te, come un'amico.
Come una persona ,di cui potersi fidare.
Come un anima ,che non mi avrebbe mai tradito.
Questo,è quello che io pensavo di te.
Ma mi  sbagliavo ;perche questa volta, ho scovato, solo il peggire nel tuo profondo.
Ho trovato un mondo di arroganza, che mai e poi mai , mi aspettavo di trovare ,in una persona come te
In una persona, che mi è sempre stata vicina,
cercando ,di farmi divertire in ogni momento e luogo ,in cui se ne presentava l'occasione.
Questa volta, hai sempre giocato le tuo doti migliori , ma le hai giocata malamente, a sfavore tuo .
Ma tutto questo, è andato a fovere mio ,
perche ho visto un lato di te, che non conoscevo; un lato nero ,fatto solo di straffottenza e ribellione.
Hai giocato le tue carte ,con la persona di cui conoscevi di piu la vita, della persona ,che hai tuoi occhi, ti appariva come un'anima esile ,raffinata e elegante, sia nel parlare ,sia nel vestire e in tutto cio, che ti passava per la testa .
Peccato però, che non hai mai voluto conoscermi come ero, anke dall'altro lato : una persona ,che se gli dimostri quel minimo di affetto neccessario , ti puo dare tutto, piu di quanto tu pensi, anke di piu, della sua stessa vita.
Il perche hai giokato le tue carte in quel modo ,e perche  proprio con me, non lo capirò mai, siceramente , non lo voglio nemmeno saperene ne oggi , ne in un futuro ,perchè nel mio futuro, ( molto vicino) a te non ti vedo piu, non ti vedo come amico, non ti vedo come fratello, non ti vedo come niente, nemmeno come persona .
Il perchè, lo sai solo tu; tu hai giacato le tue carte, e io ho deciso come vincere, cioè, facendo si, che tu appartenga solo  al passato. Tutto ciò che e successo, non lo dimenticherò mai.
ma è giusto, per me che tu rimanga al passato, in modo che io possa vivere il mio futuro.
                                          Lara D.Z

Odio -- Scritta da -- Lara D.Z

Per tutto questo tempo
pensavo
di no riuscirti a dimenticare

e per questo
ho cominciato a odiarti

odiarti
per quello che sei

odiarti
per ciò che mi hai fatto

odiarti
per tutto quello
che non mi hai mai dato

La nostra storia d'amore -- Scritta da -- Tanya

Un giorno bussò alle porte della base dei brutal warrior un giovane vampiro, stanco ed affamato dal suo lungo viaggio.
Dopo avergli aperto le porte della base veniva accolto dalla giovane Tanya, un dolce angelo del clan dei Brutal Warrior.
Dopo averlo fatto accomodare nella sala riunioni gli chiese da dove venisse, ed egli comnciò a narrare la sua storia passata fatta di un abbandono quando era solo in fasce, di un gruppo di vampiri che lo aveva cresciuto fra le più orrende e riprorevoli vicende e della sua fuga da quelle orrende situazioni e da tutte le battaglie personali incontrate lungo il suo cammino.
Tanya inorridita da tutto ciò chiamò sua madre presentandogli il giovane orfano voglioso di una famiglia dolce che lo accudisse e proteggesse per poter finalmente imparare a vivere con serenità.
Dopo aver raccontato le vicissitudini anche a lei i due si abbracciarono e il giovane orfano si addormentò fra il tepore di quell'abbraccio sincero e protettivo, mentre si addormentava udi le parole pronunciate da quella che sarebbe stata sua madre adottiva:
Ti accolgo fra le mie braccia figlio mio da oggi potrai viere con la serenità che hai fino ad ora cercato.
Al suo risveglio si trovò in un bellissimo letto morbido e accanto al suo letto seduta la giovane tanya.
Si guardarono intensamente e ancora emozionata dal racconto saluto il suo nuovo fratello adottivo lo aiuto ad alzarsi e da allora diventarono inseparabili ,imparando le arti del combattimento assieme e vivendo giorno per giorno aiutandosi a vicenda.
Un giorno mentre camminavano per la base si guardarono intensamente negli occhi e lui le disse:
Sai una cosa, io ti sono vicino ogni giorno ma sento che l'amore che provo per te non è un amore fraterno e non penso che riuscirei ad accettare l'idea che tu un giorno possa incoontrare un altro uomo.
Lei rispose subito beh se ci pensi bene siamo fratelli adottivi, io penso lo stesso di te e forse potremmo..
Non fece in tempo a finire le sue parole che david le prese la mano destra congiungendo le sue dita a quelle di lei e stringendole dietro la schiena il braccio sinistro avvicinandola a se continuò ad osservarla.
Lei sbalordita non riusci a fare a meno di sorridere dolcemente e lui guardandola negli occhi le disse:
Adoro il tuo sorriso e si lasciarono andare ad un bacio lunghissmo e pieno di passione.
Da allora furono praticamente inseparabili e i due genitori accettarono questa unione che in breve tempo avevo già dato i suoi frutti, infatti da essa era la nata la dolce Dafne un piccolo demone dovuto all'incrocio tra le due anime, una santa e una dannata...

dipinto d'Ottobre(Chioggia) -- Scritta da -- maxmillian

Dipinto d’Ottobre ( Chioggia )

Tirar di narici sulla sassata diga,
il salso fa di reliquia il mare,
riempio il tutto, copiosa spiga.
Forte, scala l’anima, nebbiolina appare.

L’aspro sale, immagini, paesi bigi.
Spuma l’onda, frange, s’appiglia,
schizza di potenza, urla colori grigi,
fredda coperta sulla rena, s’impiglia.

Maxmillian, 19/09/06

panico -- Scritta da -- maxmillian

Panico

Oggi è sceso il panico.
Felino come il puma americano,
rapido, preciso, mortale.
Uguale all’alato pellegrino sulla preda,
mi getta nel baratro senza luce
.
Oggi è arrivato il freddo inverno,
ghiaccia le pareti della stanza,
annulla il calore dei momenti,
chiede prezzo per la nullità,
assapora sconfitta della verità.

Oggi fa festa la follia devastante,
l’essenza stessa del rimpianto,
linea perfetta di una curva sicura,
un ritorno al buio di stelle mai nate.
Un segreto di un ritorno non voluto.

Gira dentro me l’animale.
Mi trovo in rotta con l’assurdo
Provo quello che ha sentito strappo,
luna che dal mare al cielo andasti a porti.
Cado in ginocchio nella luce dell’infinito.

Sono sott’acqua sul letto del fiume,
sono sasso danzante nella solitudine.
Scricchiola l’universo come vecchio pavimento d’assi.
Pulsanti i battiti del cuore ora,
ritmati a percussione, tuonano.

La testa si arrossa di sangue.
Un momento come dardo di luce
mi trafigge e vibro d’arco teso.
Mi alzo al solito modo, come ferito di morte.
Sono muto non so cos’è avvenuto.

Ma è accaduto, è passato.

Maxmillian, 26/01/07
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