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LEGGERO COME UNA FOGLIA -- Scritta da -- alessandro dello iacovo

L'uomo uscì di casa per l'ultima volta sbattendo la porta,
il cuore gli pulsava a mille nel petto tremante,
un'ultimo pensiero, uno sguardo alle cose lasciate,
poi leggero come una foglia si lascio trasportare dal vento,
nel mentre la solita voce arrogante gridava, stronzo ma dove stai andando.
Rimpianti ed amarezze alle spalle rimase, mentre la mente volava nell'intimo desiderio di andare,
sul volto smarrito tristemente era impresso un amaro sorriso,
ed una lacrima abbandonava i suoi occhi piangenti.
Dura sarà ora la strada e lungo sarà ora il cammino,
ma l'uomo con coraggio andava spedito incontro al proprio destino.
Sogni e speranze disilluse alle spalle rimase,
nel mentre l'ultima stella si spegneva lentamente nel cielo,
una nuova alba arrivante disegnava una luce irreale.
L'uomo usci di casa per l'ultima volta, sbattendo la porta,
con il cuore che tristemente gli moriva nel petto tremante,
uno sguardo all'indietro, un pensiero alle cose lasciate,
poi leggero come una foglia si lasciò trascinare dal vento,
nel mentre la solita voce stonata continuava a gridava,
stronzo ma dove stai andando.
                                          Alessandro 2011

tu... -- Scritta da -- Princcess98

te ne sei andata...
senza dirmi neanche addio...
ora non so che fare...
niente sorrisi...
solo lacrime
pesanti sul mio volto...
in un mondo dove non ci sei tu ...

NONNA MI MANCHI!!!!!

CUPIDO -- Scritta da -- ARCANGELO CAPRETTI

Armato con le frecce dell’amore,
Cupido si innalsa alto su nel cielo.
Su di una nuvoletta prende il sole
sogna di far nascere un amore vero.
Riposato vola veloce verso il nulla,
vede un uomo pien di malinconia,
lo fa incontrare con una fanciulla,
arma l’arco, la freccia vola via,
fa centro nei lor cuori e l’amore
fiorisce tra i due meraviglioso.
Lei è bella come un rovo di more,
lui è come un vento impetuoso.
Scambio di baci e dolci carezze,
sospiran alla luna che l’accompagna,
la sera godon del mar la brezza,
si posano sul verde della campagna.
Poi vanno verso il bosco man nella mano,
innalzando felici un cantico d’amore,
camminando tra ramoscelli pian piano
trovan contenti il loro rovo di more.
Anche io vorrei raccoglierne per me.
Assaporarle con tanta passione
e nutrirmi di quel dolce amore
sperando che non sia un’illusione.
Orsù Cupido mira al mio cuore.
Vorrei vivere un mio rovo di more.
             
 

Freschezza -- Scritta da -- FelyBi

La giovane eta
è passata
e con lei
anche i desideri
più azzurri.
Ma
sono ancora capace
d'inventarmi una vita
da vivere
infreschezza
sognando per me
quello che
non ho mai osato
emozionandomi ancora
per uno sguardo
in dolci parole.

COME DIAMANTE -- Scritta da -- Zonta Francesca

COME DIAMANTE

Ti ricordi di me?
….mi hai vista …
con gli occhi della mente,
mentre spolveravo il cuore
dalle ragnatele di antiche passioni,
e toglievo le foglie secche
delle occasioni perdute
e mi hai colta ,come mela,
rossa e fragrante,
nelle tue mani.
Ti ricordi?...
Leggevo e scrivevo per te,
confezionavo emozioni
e te le donavo,
a piene mani,
con occhi lucidi ,con l’anima nuda…
Ricordi?...
Senza indugio son venuta a te…
Mi sono consegnata
Alle tue braccia…
Senza rimorsi,senza false paure,
con fiducia dei tuoi occhi…
E adesso?...
…non voglio essere acqua
che scorre e non lascia il segno…
non voglio essere fiamma
che brucia e rimane cenere…
non voglio essere scia di colore che stinge,
inchiostro che sbiadisce e scolora…
luna che tramonta all’aurora…
Voglio emergere ,dal mare
come isola…
Voglio destarti dal sogno,
come risata argentina…
voglio denudare la tua anima,
da abitudini e luoghi comuni…
voglio salire su,in vetta al tuo monte,
e guardare dall’alto,
anime sconfitte e arrancanti,perse per strada…
voglio colorare le tue nuvole
coi riflessi amaranto del mio tramonto….
Voglio soffiare sui tuoi pensieri,
e come vento del deserto,
sciogliere gli inverni
che da troppo tempo,vivono dentro di te…
… e come diamante ,
brillare ,nella tua sera,scintilla di luce, accecante…
e incastonarmi …in te…
con dolcezza…al centro del cuore……

6 gennaio 2011 (asad) -- Scritta da -- jennifer

e nel tremar di labbra,

e negli sguardi di passione,

e il fuoco che si accende

sotto il cielo di pioggia,

e nel rumor della folla

mano nella mano,

occhi languidi e vogliosi

di un posto lontano,

e nelle luci della festa,

e nelle strade di città

baci e ancora baci,

e tra gente che va

e di nulla s'accorge,

emozioni nascoste e sorrisi sinceri,

uno sguardo e mi incammino,

uno sguardo e sei lontano...

TE VOIO BENE -- Scritta da -- capretti arcangelo

Fio mio, quanto ho apprezzato
quello che c’hai detto l’artra sera.
De ‘n tratto te sei accorto che è passato
er tempo bello de quan’era primavera.
C’hai visto vecchi, stanchi e pien d’affanni.
Le mano secche, testimoni del vissuto 
co’ vene grosse come avessero millanni,
perché hanno lavorato fin che han potuto.
Certo, sei addolorato, nun sai che fa’,
de’n tratto te sei preoccupato
vedendo il passo lento de papà.
Sai nun so’ più l’omo de allora,
ma te voio bene e ho voia de campà,
perché sò fiamma viva che arde
ancora tu sei or grande seguice se poi,
mettice quindi in squadra ‘n antra vorta,
e se c’hai du ore vie’ che t’aspettamo noi.
Stà sereno, la storia è scritta dal destino,
ma ricordate che sarai sempre:”Marcolino.”
        PAPA’

Lager -- Scritta da -- marinella platania

Nell’angolo nascosto
di un tugurio
di notte
s’intravede il sorriso
di un bimbo
che non conobbe la sua sorte…
Tutt’intorno
si sentiva sempre…
uno strano odore
…un giorno da lassù saprai…
era odore di morte…!
Nessuno
guardò quel sorriso
si perse nel pianto
sprofondò nell’abisso…
Nessun angelo
potè asciugare quel viso
…sbarrate furono le porte
di quel …lager…
al paradiso!!!

(Marinella Platania)

Incessante origliare -- Scritta da -- marinella platania

Origliare nel silenzio
per ascoltare
una voce sommessa
che solo per me vuole cantare…
è una dolce ninna nanna
quella che mi fa tremare,
la sola,
che voglio sentire…
non la voce del mio cuore
che non mi sa più parlare…
che mi sa solo mentire!
Oggi..
sta per finire
chissà quale sogno
mi potrà cullare,
chissà quale sogno
mi potrà raccontare
di quest’oggi svanito…
nel quale riposare,
chissà quale sogno
mi potrà fare gioire
per poi, bugiardo
continuare a ferire,
chissà  se quel silenzio,
stigmatizzato nel cuore
potrà mai perdonare,
questo incessante
voler …origliare!!!
(Marinella Platania)

Al mio amico grande -- Scritta da -- Titti Lauriano

Son passati gìa due anni
da quel giorno maledetto
La ferita è sempre aperta
e continua a sanguinar
Il ricordo è sempre vivo
delle chiacchiere tra noi
Quanti scherzi ti facevo
mi dicevi
sei tremenda
io
non ti sopporto più
Tu scherzavi
io lo sapevo
era il bene che ci univa
Sembravamo due fratelli
tu
il maggiore come sempre
e volevi dettar legge
Ti dicevo
dai Gabriele
qui non siamo al tuo comando
siamo fuori
siam per strada
qui non comandi più
Era un modo per scherzare
tante cose mi dicevi
i consigli che mi davi
eri sempre protettivo
Ma quel giorno maledetto
ti ha portato via da me
lasciando solo il vuoto
che ancora c'è
Quante lacrime ho versato
quasi sempre ti ho sognato
eri amico
eri fratello
eri l'ancora per me.
Titti Lauriano
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