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vincere -- Scritta da -- misteriosa

qualcuno non ti importa di vincere ne' perdere,
ma e' importante di partecipare,
questo e' lo spirito giusto.
se qualcuno vuole vincere,
vince e dedica a qualcuno,
se usa con tutta la forza e
usa con tutto il cuore,
fa la tradizione della famiglia e
porta a casa la vittoria e la gloria....
se qualcuno perde e si sente triste,
ma ha imparato qualcosa di piu'
se fa un passo per volta cosi' migliora tutto.
qualcuno e' contento,
e' orgoglioso,
ha trovato qualcosa,
cioe' ha trovato la fiducia e credere in te stesso.

Il limite della felicità -- Scritta da -- Ettore

Le tue parole.. attimi di felicità quasi rubata alla mia dolce tristezza figlia dell'amore... Lacrime ricolme di sentimenti, troppo pesanti per non venire giù... rigano il viso.. segnano il cuore, strappano promesse, partoriscono sogni... generano rabbia.. Ciò che vorremmo e ciò che abbiamo.. Qual'è il limite della felicità?

LO SO, SEI ANCORA QUI -- Scritta da -- capretti arcangelo

Son già tre mesi che in ciel sei volata,
ma io, Rita ti sento nel mio cuore.
Mi hai lasciato solo in questa vita
pien di tormenti e piena di dolore.
Tuttavia ti sento ancor vicina,
sposa silente nella mia stanca esistenza,
io che soprattutto faccio dottrina
di questa vita pien di sofferenza.
Infatti spesso, mi sento accanto
un qualcosa, come una creatura
che mi da brividi, ma mi piace tanto.
Sei tu quella trasparenza, queL
viso                                                      bellissimo per il quale provai vanto.
Quel tuo profumo di fiordaliso
che sin da giovane, mi piaceva tanto?
O amore, se sei tu stammi vicino,
aiutami a salir quest’ultimo gradino.

Sin dove ti porterà il vento... -- Scritta da -- Daniele Ducci

In un cuore spezzato
ogni frammento è un ricordo mai dimenticato,
conservato tra la certezza
che spesso "amore" vuol dire amarezza,

e non è cauto abbandonar se stessi,
da abbandonati si è sposi promessi,
ma di una vita che ci consola
lasciandoci soli, di fronte al tempo che vola.

Ma come rondini sul mare
non siamo mai stanchi di volare,
trovarci a un passo dal cielo... e continuare
sin dove il vento ci potrà guidare,

perché se è vero che il cielo non è poi così lontano,
volare più in alto significa poter dire t'amo
alla persona che saprà amarci
..e mai lasciarci.

Ma ora come ora,
qualsiasi destinazione prenderai,
sarai tu a darti la mano
per non lasciarti mai.


(dedicata a coloro che restano in cerca di quella persona, che amerete incondizionatamente e che saprà amarvi per sempre).

ho avuto -- Scritta da -- cristiano comelli

Ho avuto
la carezza di un sogno
cercavo le mie mani
ma esse erano ormai cenere
cercavo il mio volto
e urlava impotente in un camino.
Cercavo i miei cari
ed erano ormai nuvola
in viaggio
verso un Dio che non so afferrare.
Cercavo le vecchie stanze
della mia giovanile casa
il primo gioco regalato a mio figlio
il primo bacio
cesellato sulle labbra di mia moglie
ma una svastica li aveva inghiottiti
sputandoli in un campo di sterminio.
Cercavo
un nuovo frammento di libertà
lo trovai che gemeva morente
tra le fauci impazzite
delle ruote di un carrarmato
cercavo di dimenticare
di rinascere
ma la morte fu la sola
a udire il mio grido.

NO! VIOLENZA -- Scritta da -- Antonio Da Campo

NO! VIOLENZA
Meriggio scuro porta pioggia fitta,
un pensiero solare naviga solitario:
è mente acerba illuminata dal fulmine,
immagina che fa male, che fa soffrire;
sussulta il cuore: è  amore.
Nell’ombra  tace un volto;
sguardo tenace rabbuia la donna:
è sola, teme rovina di sogni,
corre, rifiuta contatto finale;
salva intimità e rimane fiore puro.
Nulla e nessuno può compiere abuso;
è donna: limpida si concede all’innamorato.
Antonio Da Campo 26-5-2011

100 giorni -- Scritta da -- ARCANGELO CAPRETTI

So’ 100 giorni che Rita c’ha lasciato.
Sembrano cent’anni e pare ieri,
me sento come ‘n cane bastonato,
senza più voglie, senza più pensieri.
Quanto m’aveva dato tutti quest’anni.
M’aveva insegnato che vive è fatica,
er lavoro, li fii, li malanni,
pianti l’erba e te po cresce ortica.
Ma, a Ri, si ce aripenso bene,
si intigno er core infonno alla coscienza, 
le ore belle passate sò più delle pene,
in stò mondo zeppo de sofferenza.
Quanta invidia, p’er nostro amore,
pe quer semplice vivere sereno,                  che avemo passato co l’onore,
mentre l’artri inghiottiveno veleno.
Niente c’è mancato pe esse felici,
du fii belli, “amori de mamma Rita.”
So’ arberi forti, de bone radici,
che sereni affronteno la vita.
Poi c’è Lorenzo, il nostro nipotino,
e penso che sei lassù è pe esse sicura,
che quarcheduno protegga da vicino
sto’ principe azzuro in miniatura.
Dopo tant’anni vissuti insieme,
dopo ‘na vita lottata a pugni stretti,
quanno ormai ha fruttato er seme
sei annata via lasciandoce interdetti.
Perche te ne sei annata de soppiatto,
sai che so’ malato e tu vai via?              Forse ho capito, tu l’hai fatto
pe dimostra’ che puro in malattia
la vita è bella e basta ‘n soriso
der pupo pe salì in cielo e vedè er  Paradiso. 


     






per lei -- Scritta da -- luigi principe

Il fiore ha bisogno del vento e delle api
l’albero delle sue radici
le radici dell’acqua
Dio ha bisogno di lei.
È il nesso tra me e il mio creatore
Il pennello più pregiato del primo e più grandi fra gli Artisti.
La sua condizione è la misura della civiltà di un paese
la misura di quanto sia fertile la terra sulla quale cammina
e quanto coraggioso sia il suo popolo
La misura di quanto uomo sia il proprio Uomo.
L.P.

Tramontana -- Scritta da -- Paolo

Tagliente come una lama di coltello
con mano veloce usi il pennello,
i capelli, oh musa, mi dipingi
e gli occhi di color marrone mi tingi.

Oh donna dei miei sogni,
tu in segreto a me agogni
ma non ti fai mai vedere intorno
mentre io sto prendendo la via del non-ritorno.

Sai che non posso tenerti lontana,
altrimenti sarei spazzato via dalla tramontana
ma sono cosciente di quanto lontani siamo,
con questa lettera dico che ti amo.

vento -- Scritta da -- stefano medel

Vento estivo,
spifferi e folate,
amiche,
che ti fanno respirare,
che ti fanno star bene,
e ti salvano dalla canicola,
e dall’afa;
correnti e sbalzi di vento,
che alzano le cartacce,
nugoli di polvere:
le imposte sbattono di
brutto,
voglia di correre dietro al vento,
di rimanere al fresco,
di fregare il caldo estivo,
che toglie il fiato,
di scappare verso un'altra
primavera,
verso il fresco e l’aria;
tristezza,
per il vento che se ne và via.
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