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Online users : 2 // 27/11/2024 |
Totale Poesie : 7902 type="text/javascript"> |
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vincere -- Scritta da -- misteriosa |
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qualcuno non ti importa di vincere ne' perdere, ma e' importante di partecipare, questo e' lo spirito giusto. se qualcuno vuole vincere, vince e dedica a qualcuno, se usa con tutta la forza e usa con tutto il cuore, fa la tradizione della famiglia e porta a casa la vittoria e la gloria.... se qualcuno perde e si sente triste, ma ha imparato qualcosa di piu' se fa un passo per volta cosi' migliora tutto. qualcuno e' contento, e' orgoglioso, ha trovato qualcosa, cioe' ha trovato la fiducia e credere in te stesso. |
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Il limite della felicità -- Scritta da -- Ettore Le tue parole.. attimi di felicità quasi rubata alla mia dolce tristezza figlia dell'amore... Lacrime ricolme di sentimenti, troppo pesanti per non venire giù... rigano il viso.. segnano il cuore, strappano promesse, partoriscono sogni... generano rabbia.. Ciò che vorremmo e ciò che abbiamo.. Qual'è il limite della felicità? |
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LO SO, SEI ANCORA QUI -- Scritta da -- capretti arcangelo Son già tre mesi che in ciel sei volata, |
ma io, Rita ti sento nel mio cuore. Mi hai lasciato solo in questa vita pien di tormenti e piena di dolore. Tuttavia ti sento ancor vicina, sposa silente nella mia stanca esistenza, io che soprattutto faccio dottrina di questa vita pien di sofferenza. Infatti spesso, mi sento accanto un qualcosa, come una creatura che mi da brividi, ma mi piace tanto. Sei tu quella trasparenza, queL viso bellissimo per il quale provai vanto. Quel tuo profumo di fiordaliso che sin da giovane, mi piaceva tanto? O amore, se sei tu stammi vicino, aiutami a salir quest’ultimo gradino. | |
Sin dove ti porterà il vento... -- Scritta da -- Daniele Ducci In un cuore spezzato |
ogni frammento è un ricordo mai dimenticato, conservato tra la certezza che spesso "amore" vuol dire amarezza, e non è cauto abbandonar se stessi, da abbandonati si è sposi promessi, ma di una vita che ci consola lasciandoci soli, di fronte al tempo che vola. Ma come rondini sul mare non siamo mai stanchi di volare, trovarci a un passo dal cielo... e continuare sin dove il vento ci potrà guidare, perché se è vero che il cielo non è poi così lontano, volare più in alto significa poter dire t'amo alla persona che saprà amarci ..e mai lasciarci. Ma ora come ora, qualsiasi destinazione prenderai, sarai tu a darti la mano per non lasciarti mai. (dedicata a coloro che restano in cerca di quella persona, che amerete incondizionatamente e che saprà amarvi per sempre). | |
ho avuto -- Scritta da -- cristiano comelli Ho avuto |
la carezza di un sogno cercavo le mie mani ma esse erano ormai cenere cercavo il mio volto e urlava impotente in un camino. Cercavo i miei cari ed erano ormai nuvola in viaggio verso un Dio che non so afferrare. Cercavo le vecchie stanze della mia giovanile casa il primo gioco regalato a mio figlio il primo bacio cesellato sulle labbra di mia moglie ma una svastica li aveva inghiottiti sputandoli in un campo di sterminio. Cercavo un nuovo frammento di libertà lo trovai che gemeva morente tra le fauci impazzite delle ruote di un carrarmato cercavo di dimenticare di rinascere ma la morte fu la sola a udire il mio grido. | |
NO! VIOLENZA -- Scritta da -- Antonio Da Campo NO! VIOLENZA |
Meriggio scuro porta pioggia fitta, un pensiero solare naviga solitario: è mente acerba illuminata dal fulmine, immagina che fa male, che fa soffrire; sussulta il cuore: è amore. Nell’ombra tace un volto; sguardo tenace rabbuia la donna: è sola, teme rovina di sogni, corre, rifiuta contatto finale; salva intimità e rimane fiore puro. Nulla e nessuno può compiere abuso; è donna: limpida si concede all’innamorato. Antonio Da Campo 26-5-2011 | |
100 giorni -- Scritta da -- ARCANGELO CAPRETTI So’ 100 giorni che Rita c’ha lasciato. |
Sembrano cent’anni e pare ieri, me sento come ‘n cane bastonato, senza più voglie, senza più pensieri. Quanto m’aveva dato tutti quest’anni. M’aveva insegnato che vive è fatica, er lavoro, li fii, li malanni, pianti l’erba e te po cresce ortica. Ma, a Ri, si ce aripenso bene, si intigno er core infonno alla coscienza, le ore belle passate sò più delle pene, in stò mondo zeppo de sofferenza. Quanta invidia, p’er nostro amore, pe quer semplice vivere sereno, che avemo passato co l’onore, mentre l’artri inghiottiveno veleno. Niente c’è mancato pe esse felici, du fii belli, “amori de mamma Rita.” So’ arberi forti, de bone radici, che sereni affronteno la vita. Poi c’è Lorenzo, il nostro nipotino, e penso che sei lassù è pe esse sicura, che quarcheduno protegga da vicino sto’ principe azzuro in miniatura. Dopo tant’anni vissuti insieme, dopo ‘na vita lottata a pugni stretti, quanno ormai ha fruttato er seme sei annata via lasciandoce interdetti. Perche te ne sei annata de soppiatto, sai che so’ malato e tu vai via? Forse ho capito, tu l’hai fatto pe dimostra’ che puro in malattia la vita è bella e basta ‘n soriso der pupo pe salì in cielo e vedè er Paradiso. | |
per lei -- Scritta da -- luigi principe Il fiore ha bisogno del vento e delle api |
l’albero delle sue radici le radici dell’acqua Dio ha bisogno di lei. È il nesso tra me e il mio creatore Il pennello più pregiato del primo e più grandi fra gli Artisti. La sua condizione è la misura della civiltà di un paese la misura di quanto sia fertile la terra sulla quale cammina e quanto coraggioso sia il suo popolo La misura di quanto uomo sia il proprio Uomo. L.P. | |
Tramontana -- Scritta da -- Paolo Tagliente come una lama di coltello |
con mano veloce usi il pennello, i capelli, oh musa, mi dipingi e gli occhi di color marrone mi tingi. Oh donna dei miei sogni, tu in segreto a me agogni ma non ti fai mai vedere intorno mentre io sto prendendo la via del non-ritorno. Sai che non posso tenerti lontana, altrimenti sarei spazzato via dalla tramontana ma sono cosciente di quanto lontani siamo, con questa lettera dico che ti amo. | |
vento -- Scritta da -- stefano medel Vento estivo, |
spifferi e folate, amiche, che ti fanno respirare, che ti fanno star bene, e ti salvano dalla canicola, e dall’afa; correnti e sbalzi di vento, che alzano le cartacce, nugoli di polvere: le imposte sbattono di brutto, voglia di correre dietro al vento, di rimanere al fresco, di fregare il caldo estivo, che toglie il fiato, di scappare verso un'altra primavera, verso il fresco e l’aria; tristezza, per il vento che se ne và via. |
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