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vai è tardi -- Scritta da -- salvatore messina

Spio tra i raggi di sole,
nuovi colori
in un canto d’emozione,
tra le danze dei sentimenti,
mentre ascolto musiche di vento.
Sul mio corpo.
Poi sorrisi. Gioie, euforie
Provato con te.
E ancora…
Pianti, serietà, tristezza
Ora non mi chiedere amore
Se non è presenza,
Solo figura
Umida come nuvole
Fredda come il ghiaccio.
L’orologio di sabbia
Batte l’ora…
Vai è tardi!

.



il tuo pagliaccio -- Scritta da -- stefano medel

Illusione,
tu facilmente riderai,
tu mi prendi in giro,
illusione,
illusione;
ed io corro da te,
da te,
che altro posso fare,
sono solo un pagliaccio,
è vero,
rido e scherzo per te,
corro per te,
in bilico
tra la mia solitudine,
e la speranza,
tra falso e vero,
odio e amore;
come sai giocare bene,
e giochi con me,
povero pagliaccio,
come il gatto e il topo,
dicendo bugie
travestite di verità;
ed io corro,
e salto,
per il tuo divertimento,
e non so,
se ridi solo di me,
oppure no;
pagliaccio,
sono solo
un pagliaccio
per te.

Una storia d'amore -- Scritta da -- karim kiz

Sarai mia,ma solo per poco
le tue mani sono come piume per me,
i tuoi occhi splendono come stelle,
quando le tue labbra sfiorano le mie io rinasco,
e andrei persino incontro alla morte
per sfiorare di nuovo le tue labbra con le mie...

non credo -- Scritta da -- blade

Non credo in questo mondo insulso
Né credo nella sua vita sballata
E non credo nemmeno
in questo amore di oggi
Che non si sa se durerà fino a domani
So solo che non voglio mettere la mia vita
In mano a questo amore a tempo
Che sembra avere una fatale scadenza
Come un qualsiasi bene di consumo
Il mio sogno è più importante di me!
La mia famiglia è più importante di me!
Il mio amore è più importante di me!
Io credo nell’amore consapevole
che è per sempre
Non nell’amore ballerino
Credo nel progetto dell’amore
Nel suo fine che impegna e unisce ancora
Più profondamente chi si ama
E non vedo proprio perché
ciò che scelgo oggi
Non debba sceglierlo anche domani
e sempre
E non so amare che in questo modo
Con il mio cuore
Ho bisogno d’amarti per sempre
E d’amarti sempre di più
Non posso perderti
E non rimpiango nulla
Non rimpiango amori scaduti
Che non ho mai voluti
Ma preferisco mille volte non averti
Piuttosto che doverti poi perdere
Davvero non voglio un amore così
appeso a un filo
E una vita che vada avanti in questo modo…
Sul filo aleatorio di una scadenza.

Pre cettina -- Scritta da -- Giuseppe

Anche se continuo inutilmente a sperare anche se avrei voglia di partire e rivederti solo per un istante sapendo di morire dentro in quello stesso istante non ti chiederò mai di riprovarci credimi non mi merito questo o solo un bisogno tremendo di chiederti perdono, perdono per quello che non ho saputo respingere, perdono perché lo fatto, perdono perché ti ho fatto soffrire, perdono per averti deluso. Mi odio con tutta l'anima perché o perso ciò che o sempre desiderato in una donna in una compagna in una amica, mi odio perché o saputo rovinare un sogno che guardavo ad occhi aperti, mi odio perché o rovinato un futuro che ci apparteneva, mi odio ogni volta che guardo le nostre foto ricordando quei attimi, mi odio e mi circonderò di odio ogni giorno che passa qualunque dia il mio destino ovunque sarò. Non ho mai smesso di pensarti e di amarti e prego giorno per giorno dio di lasciarti andare, e non ci riesco, ovunque tu sarai resterai un impronta indelebile ... TI AMO ... PERDONAMI SE PUOI PERDONAMI SE VUOI

UN RACCONTO FANTASTICO -- Scritta da -- capretti arcangelo

Oggi vorrei potervi raccontare
una storia nata dalla fantasia
e dal desio di voler parlare
di luoghi di cui mai troverò la via.
Questa storia parla di un viandante.
Era giorno di mercato e l’allegria
inondava come acqua di torrente
della contrada ogni piazza e via.
I bambini si rincorrevano per giocare.
gli uomini sempre presi dal lavoro,
le donne attente a quello da comprare,
i vecchi all’ombra per trovar ristoro.
Il viandante giunto nella piazza,
sedette su una pietra, senza dir niente.
Lì riposava mentre la festa impazza
di canti e balli, lui ne era indifferente.
La polvere della terra lo avvolse,
lo sporcò in un modo irriverente.
La gente alla fine se ne accorse.
Lo derise,lo schermì, lo beffeggiò,
ma lui fermo sembrava non sentire.
C’è chi per scherno lo scalciò.
Ma l’uomo pareva non vedere.
La sera al suon delle campane,
la festa finì, e la gente tornò a casa.
Tutto è silenzio,solo un vecchio cane
rimase accucciato vicino a quella “Cosa.” 


Leccando quelle ferite con amore
passò la notte vicino a quello straccio,
sin la mattina quando nacque il sole.
In quel momento quel poveraccio
si alzò in piedi andando lentamente.
Arrestò la sua maestosa figura,
ed iniziò a parlare: ”Oh gente,
cosa avete fatto ad una creatura
di quel Dio che voi tanto pregate.
Giù  proni, or chiedete perdono
davanti a questo cane che vedete,
perché lui  ha capito chi sono.”
In quel momento un raggio di sole
lo illuminò  e tutta la gente
capì allor le sue sante parole.
Era Gesù vestito da viandante.

“Fuoco ignifugo” -- Scritta da -- Pierina Ruzzante


Lunghe lingue biforche
sortono dal mio cuore come vulcano in eruzione,
sfumando inquiete immagini di voi

Sento il mormorio di violenti fiumi maldestri,
arrivare come lava incandescente nella mia vita.

Fuoco Ignifugo sei parte di me
Vivo, come l’aria che respiro,
come il vento che porta lontano,
come ossigeno nella mia vita.

fuoco ignifugo ti devo l’amore
ti prego....
Ardi nel mio cuore senza bruciarlo mai.
 

(Pierina Ruzzante)

il mondo degli innamorati -- Scritta da -- blade

Vivono in un altro mondo gli innamorati
Irraggiungibili e
Circonfusi nell’aureola del loro amore
In un cielo d’estasi e di perfetta solitudine
Loro non vedono e non sentono
I volti e le voci insignificanti della gente
Non vedono e non sentono che le stelle del loro amore
Che splendono nei loro occhi
Come frecce scintillanti al sole
Camminano abbracciati, tenendosi per mano,
E non vedono e non sentono che
Con un solo cuore
La dolce canzone del loro amore.

l'amore -- Scritta da -- blade


Finché non amiamo
Non siamo e nemmeno voliamo e
I nostri gesti non sono che
Gesti compiuti davanti allo specchio
Che non sanno di vita
Ma di polvere di stelle cadenti
Che scintillano un attimo
Per poi spegnersi nel vuoto,
Dettati solo da sterile vanità
Non sono che foglie morte, gesti affettati,
Fumo negli occhi, parate di stelle, messinscene
La quali ci logorano la vita, facendoci  girare a vuoto dietro fate morgane.
Non sono mai gesti vivi
Che possano arrivare a toccare
Le corde più profonde dell’anima
e salvarci la vita
Da vite parallele e tradimenti dell’anima
Ma gesti sterili che non escono
Dalla cornice d’orata
di uno specchio per le allodole
Per il quale sono compiuti.
Gesti che non sanno donare
Anche quando danno
Mani avide che non sanno offrire
Quanto piuttosto prendere e pretendere
Perché sono gesti che rimangono a rimirarsi allo specchio.
Ed è giusto che sia così e che solo l’amore
Sappia compiere questo ineffabile miracolo
Ché solo quando amiamo
Nasciamo davvero alla vita
E siamo vivi
E i nostri gesti vivono e si fanno luce di una vita che è la vita stessa
Ed è solo nel tempio dell’amore che sappiamo vivere e donare la vita
Alla luce del sole
Offrendo noi stessi su quell’altare sacro
E siamo vivi in ogni nostro gesto
E memori rendiamo il frutto buono
all’albero della vita
E ci sentiamo vivi, finalmente.
Perché l’amore è il senso stesso della vita
Che rende autentici i nostri gesti,
Per questo aneliamo d’amare fino all’estasi
Perché  aneliamo a quell’antica innocenza
Che solo l’amore sa decantare.

il vento della democrazia -- Scritta da -- blade


In che mondo ho vissuto
e in che mondo viviamo?
E quale vento sta tirando?
Domanda a se stesso l’ennesimo satrapo blindatosi
Nel buco della sua solitudine sorda
Per sfuggire alla collera del popolo insorto contro la sua dinastia
Dopo aver spezzato le millenarie catene
dei padri.
Avrei dovuto estirpare alla nascita, come Erode, ogni vile genìa
Fin nel ventre molle delle loro madri…
Ma come avrei potuto regnare su una dinastia senza discendenza?!
E adesso sono io costretto qui a riparare
Nel ventre duro di questa landa,
Per non aver voluto imparare
l’universale lezione della vita
Ché giammai la storia si fa maestra e insegna agli uomini
Che alcun regime o potere di questa terra
Potrà mai cambiare il corso fatale degli eventi!?
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