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Online users : 2 // 26/11/2024 |
Totale Poesie : 7902 type="text/javascript"> |
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vai è tardi -- Scritta da -- salvatore messina |
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Spio tra i raggi di sole, nuovi colori in un canto d’emozione, tra le danze dei sentimenti, mentre ascolto musiche di vento. Sul mio corpo. Poi sorrisi. Gioie, euforie Provato con te. E ancora… Pianti, serietà, tristezza Ora non mi chiedere amore Se non è presenza, Solo figura Umida come nuvole Fredda come il ghiaccio. L’orologio di sabbia Batte l’ora… Vai è tardi! . |
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il tuo pagliaccio -- Scritta da -- stefano medel Illusione, |
tu facilmente riderai, tu mi prendi in giro, illusione, illusione; ed io corro da te, da te, che altro posso fare, sono solo un pagliaccio, è vero, rido e scherzo per te, corro per te, in bilico tra la mia solitudine, e la speranza, tra falso e vero, odio e amore; come sai giocare bene, e giochi con me, povero pagliaccio, come il gatto e il topo, dicendo bugie travestite di verità; ed io corro, e salto, per il tuo divertimento, e non so, se ridi solo di me, oppure no; pagliaccio, sono solo un pagliaccio per te. | |
Una storia d'amore -- Scritta da -- karim kiz Sarai mia,ma solo per poco |
le tue mani sono come piume per me, i tuoi occhi splendono come stelle, quando le tue labbra sfiorano le mie io rinasco, e andrei persino incontro alla morte per sfiorare di nuovo le tue labbra con le mie... | |
non credo -- Scritta da -- blade Non credo in questo mondo insulso |
Né credo nella sua vita sballata E non credo nemmeno in questo amore di oggi Che non si sa se durerà fino a domani So solo che non voglio mettere la mia vita In mano a questo amore a tempo Che sembra avere una fatale scadenza Come un qualsiasi bene di consumo Il mio sogno è più importante di me! La mia famiglia è più importante di me! Il mio amore è più importante di me! Io credo nell’amore consapevole che è per sempre Non nell’amore ballerino Credo nel progetto dell’amore Nel suo fine che impegna e unisce ancora Più profondamente chi si ama E non vedo proprio perché ciò che scelgo oggi Non debba sceglierlo anche domani e sempre E non so amare che in questo modo Con il mio cuore Ho bisogno d’amarti per sempre E d’amarti sempre di più Non posso perderti E non rimpiango nulla Non rimpiango amori scaduti Che non ho mai voluti Ma preferisco mille volte non averti Piuttosto che doverti poi perdere Davvero non voglio un amore così appeso a un filo E una vita che vada avanti in questo modo… Sul filo aleatorio di una scadenza. | |
Pre cettina -- Scritta da -- Giuseppe Anche se continuo inutilmente a sperare anche se avrei voglia di partire e rivederti solo per un istante sapendo di morire dentro in quello stesso istante non ti chiederò mai di riprovarci credimi non mi merito questo o solo un bisogno tremendo di chiederti perdono, perdono per quello che non ho saputo respingere, perdono perché lo fatto, perdono perché ti ho fatto soffrire, perdono per averti deluso. Mi odio con tutta l'anima perché o perso ciò che o sempre desiderato in una donna in una compagna in una amica, mi odio perché o saputo rovinare un sogno che guardavo ad occhi aperti, mi odio perché o rovinato un futuro che ci apparteneva, mi odio ogni volta che guardo le nostre foto ricordando quei attimi, mi odio e mi circonderò di odio ogni giorno che passa qualunque dia il mio destino ovunque sarò. Non ho mai smesso di pensarti e di amarti e prego giorno per giorno dio di lasciarti andare, e non ci riesco, ovunque tu sarai resterai un impronta indelebile ... TI AMO ... PERDONAMI SE PUOI PERDONAMI SE VUOI |
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UN RACCONTO FANTASTICO -- Scritta da -- capretti arcangelo Oggi vorrei potervi raccontare |
una storia nata dalla fantasia e dal desio di voler parlare di luoghi di cui mai troverò la via. Questa storia parla di un viandante. Era giorno di mercato e l’allegria inondava come acqua di torrente della contrada ogni piazza e via. I bambini si rincorrevano per giocare. gli uomini sempre presi dal lavoro, le donne attente a quello da comprare, i vecchi all’ombra per trovar ristoro. Il viandante giunto nella piazza, sedette su una pietra, senza dir niente. Lì riposava mentre la festa impazza di canti e balli, lui ne era indifferente. La polvere della terra lo avvolse, lo sporcò in un modo irriverente. La gente alla fine se ne accorse. Lo derise,lo schermì, lo beffeggiò, ma lui fermo sembrava non sentire. C’è chi per scherno lo scalciò. Ma l’uomo pareva non vedere. La sera al suon delle campane, la festa finì, e la gente tornò a casa. Tutto è silenzio,solo un vecchio cane rimase accucciato vicino a quella “Cosa.” Leccando quelle ferite con amore passò la notte vicino a quello straccio, sin la mattina quando nacque il sole. In quel momento quel poveraccio si alzò in piedi andando lentamente. Arrestò la sua maestosa figura, ed iniziò a parlare: ”Oh gente, cosa avete fatto ad una creatura di quel Dio che voi tanto pregate. Giù proni, or chiedete perdono davanti a questo cane che vedete, perché lui ha capito chi sono.” In quel momento un raggio di sole lo illuminò e tutta la gente capì allor le sue sante parole. Era Gesù vestito da viandante. | |
“Fuoco ignifugo” -- Scritta da -- Pierina Ruzzante Lunghe lingue biforche sortono dal mio cuore come vulcano in eruzione, sfumando inquiete immagini di voi Sento il mormorio di violenti fiumi maldestri, arrivare come lava incandescente nella mia vita. Fuoco Ignifugo sei parte di me Vivo, come l’aria che respiro, come il vento che porta lontano, come ossigeno nella mia vita. fuoco ignifugo ti devo l’amore ti prego.... Ardi nel mio cuore senza bruciarlo mai. (Pierina Ruzzante) | |
il mondo degli innamorati -- Scritta da -- blade Vivono in un altro mondo gli innamorati |
Irraggiungibili e Circonfusi nell’aureola del loro amore In un cielo d’estasi e di perfetta solitudine Loro non vedono e non sentono I volti e le voci insignificanti della gente Non vedono e non sentono che le stelle del loro amore Che splendono nei loro occhi Come frecce scintillanti al sole Camminano abbracciati, tenendosi per mano, E non vedono e non sentono che Con un solo cuore La dolce canzone del loro amore. | |
l'amore -- Scritta da -- blade Finché non amiamo Non siamo e nemmeno voliamo e I nostri gesti non sono che Gesti compiuti davanti allo specchio Che non sanno di vita Ma di polvere di stelle cadenti Che scintillano un attimo Per poi spegnersi nel vuoto, Dettati solo da sterile vanità Non sono che foglie morte, gesti affettati, Fumo negli occhi, parate di stelle, messinscene La quali ci logorano la vita, facendoci girare a vuoto dietro fate morgane. Non sono mai gesti vivi Che possano arrivare a toccare Le corde più profonde dell’anima e salvarci la vita Da vite parallele e tradimenti dell’anima Ma gesti sterili che non escono Dalla cornice d’orata di uno specchio per le allodole Per il quale sono compiuti. Gesti che non sanno donare Anche quando danno Mani avide che non sanno offrire Quanto piuttosto prendere e pretendere Perché sono gesti che rimangono a rimirarsi allo specchio. Ed è giusto che sia così e che solo l’amore Sappia compiere questo ineffabile miracolo Ché solo quando amiamo Nasciamo davvero alla vita E siamo vivi E i nostri gesti vivono e si fanno luce di una vita che è la vita stessa Ed è solo nel tempio dell’amore che sappiamo vivere e donare la vita Alla luce del sole Offrendo noi stessi su quell’altare sacro E siamo vivi in ogni nostro gesto E memori rendiamo il frutto buono all’albero della vita E ci sentiamo vivi, finalmente. Perché l’amore è il senso stesso della vita Che rende autentici i nostri gesti, Per questo aneliamo d’amare fino all’estasi Perché aneliamo a quell’antica innocenza Che solo l’amore sa decantare. | |
il vento della democrazia -- Scritta da -- blade In che mondo ho vissuto e in che mondo viviamo? E quale vento sta tirando? Domanda a se stesso l’ennesimo satrapo blindatosi Nel buco della sua solitudine sorda Per sfuggire alla collera del popolo insorto contro la sua dinastia Dopo aver spezzato le millenarie catene dei padri. Avrei dovuto estirpare alla nascita, come Erode, ogni vile genìa Fin nel ventre molle delle loro madri… Ma come avrei potuto regnare su una dinastia senza discendenza?! E adesso sono io costretto qui a riparare Nel ventre duro di questa landa, Per non aver voluto imparare l’universale lezione della vita Ché giammai la storia si fa maestra e insegna agli uomini Che alcun regime o potere di questa terra Potrà mai cambiare il corso fatale degli eventi!? |
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