Invia Una Tua Poesia - Note legali - Regole per l'inserimento ( Nuovo servizio Autori del Sito INFO e Iscrizione )
Online users : 2 // 25/11/2024 |
Totale Poesie : 7902 type="text/javascript"> |
|||||||||||||||||||||||||||
Acrostico(Stefano) -- Scritta da -- Gabriella C. |
|||||||||||||||||||||||||||
Stupiscimi e Trattienimi nel limbo E forse ti darò Fiato per amarmi Ancora una volta Nell'eterno sogno O nell'estremo addio!2/572012 |
|||||||||||||||||||||||||||
|
Penso di te -- Scritta da -- Gabriella C. Penso di te |
quando s'ode un canto nell'alba che desta il mondo e la mente intorpidita si sveglia d'un sogno di te continua nell'incanto sospiro Penso di te ogni attimo ogni parola come il sole scorre sul giorno e scivola nella buia notte nel limbo del peccato di sussulti e gemiti Penso di te quando tutto tace ti sento più mio nell'attimo che precede il sonno mi abbraccia solo il silenzio nel deserto freddo del letto Penso di te quando morfeo tarda ad arrivare fra le sue braccia la requie sprofondo in tormentati sogni che lasciano amare tracce quando penso di te!2/5/2012 e scivola nel buio della notte | |
Vespeggiando -- Scritta da -- iezzi giampiero Io vagabondo con l'albanese motoretta |
d'aneliti commediante con aria profumata della mia amata rosa con il gambo teso in mano canta la sua poesia a tutti i bulbi con fraseggi d'amore, vespeggiando prende il miele anche da altri fiori freschi di giornata. Vagabondo va pigro in giro con chiacchiere e fandonie rigiro nel giardino dei poeti...è tutto un gossip! in un mondo di paura loro fiducia hanno di me. Calda al salire dell'aria è una emozione profumata che prende il cuore mio troppo tormentato dal dolore nel sudore vanga e rivanga con battiti il respiro è un sospiro nel mentre il poeta legge io mi nutro di poesia. Dio! alfine nel sua infinita misericordia... Mi invita lassù in cielo nubia parte arrivo da lui, stracco malato nell'anima Rosa senz'acqua arso d'inquietudine che sopravvive all'ansia della solitudine. | |
Un gattino -- Scritta da -- Nicola Viboliucci Quante cose dovevamo fare, in quanti posti dovevamo andare |
girare l'italia, le città, d'inverno assieme visitare San Marino venirmi a vedere lavorare coi miei bambini divertirsi facendo niente, stando assieme o giocando al mare ricordo bene la tua espressione quando dissi di prendere un gattino conoscere i miei che pensi sono tanto buoni leggere i libri, vedere i film dell'orrore assieme sotto le coperte mangiare il risotto coi porcini e ballare in discoteca guardarci, annusarci, divertirci, stuzzicarci, sempre toccarci non fare sesso, ma l'amore di continuo, con tante scoperte tornare alla casa delle farfalle e camminare in pineta ingelosirci, capirci, sopportarci, sostenerci, sempre amarci | |
yelimay -- Scritta da -- alessandra yelimay cara yelimay lascia quel telefono e vieni nel mio cuore per abbracciarmi.perchè 5 sono le dita della tua mano 5 sono le lettere per scriverti ti amo 5 sono i petali del tuo cuore e 5 sono le lettere per scriverti amore.tvb nel mio cuore sempre |
| |
Feroce -- Scritta da -- iezzi giampiero Devo essere feroce nel parlare di te |
come tu da dieci anni e oltre hai inferocito la mia esistenza. Parkinson sai, ci sono molte persone nel guardare, esterefatti nel conoscermi dicono..."mah... quello campa ancora! " quando, io maledetto mi ostino a vivere perchè amo la vita. Più ti seguo, piu ti leggo, più ti penso, più ci ragiono... in parkinson, ooh Signore! Lui offende la malattia curata, se diagnosticata incurabile da uccidere se qualcuno ne ha la possibilità. Un nemico feroce che distrae, rovina, complica, prende in giro la resistenza dell'esistenza... il coriaceo è maledetto. Perché? ci toglie la vita rovina il corpo crepa il cuore nell'anima è moltiplicatore che divide la pazienza dall'amore per Dio in rassegnazione con una unica risoluzione... di pianto. Nell'attesa dell'io, fesso, fesso, già ero fesso garantito che aspettavo reggendo il moccolo leggendo le orrende poesie mie su scrivere. Ovunque scrivo di lui per dare forza al quid interiore che manca dimenticato esterefatto di salute, per uccidere e scemarlo come nemico il parkinsoniano. Nell' ardire al bisogno miseramente cade nello spazio commento di altri poeti, lasciando impronte dei suoi guai, del perché CRISTO dona la disabilità... forse l'indossarlo bene cupidigia come un vestito di alta sartoria, tarlando con un dolore porta a porta un amore che nel cuore gira all'anima con l'anima del cuore nel cuore, nell'anima. | |
Vero? ! Mamma ( per la festa della mamma ) -- Scritta da -- iezzi giampiero Lunga, era vera! Incredibile. |
Troppo vivere per una vita malata spesa nell'ironia della morte perchè non si accetta di morire. Vero? ! Mamma ogni giorno nel maggio c'è la tua festa dichiarata della guerra in una battaglia il vivere una esistenza qualsiasi pure era triste in quella casa. La vita per gioco la regola era un oggetto da rispettare in qualsiasi età perchè in piedi si cammina una strada. Piena di orme lasciate già da prima riasfaltate offerte.... con un nuovo disegno della vita. Vero?! Mamma con il tuo verbo in breve fraseggi il proverbio <Chi ha il pane non ha i denti chi li ha, non ha il pane> solito spesso a papà in versi rimati o assonanti, in un pensiero, c'era l'ammonizione per un marito disegnato a matita scarso uomo... Grave di avverbi pure, lasci me per cinquecento lire.. Ricordi? Le tue botte date senza il resto. Per della facile felicità che vedo nel ricordo estraneo non sorpreso in un tuo sorriso. Vero?! Mamma... | |
Lettera aperta. -- Scritta da -- iezzi giampiero Questa è una lettera aperta per te ooh signore di un povero Cristo |
che malgrado tutto crede a te per i tuoi poteri soprannaturali. Da dieci anni e oltre, sono la tua immagine iper innaturale sulla terra eeh stufo di essere la tua pubblicità, ooh Signore ti chiedo di rispondermi. Da quel quando la tua offerta da sempre è per te un vestito, un religioso fioretto per me nel tempo è un quesito infinito irrefrenabile per vivere la vita bella. Dammi un po' della tua fortuna per continuare a sperare quì, è solo da sparare alla vita privata molto provata dal fardello che tu mi hai chiesto ripetutamente da indossare è solo brutta, nel terribile il crederti rende la vita disabile. Questa tua perniciosa malattia alla lunga stanca sulla terra, non ha cura il vivere nel soffrire è un sopravvivere senza un fine, eeh penso di averla portata con onore ...anche troppo per te. Senza una prospettiva logicamente, questa vita non è un progetto da vivere neanche come disabile, è un male inutile, sono un incredibile clown sulla terra per far ridere la tua umanità. Questo genere d'essere servile non genera umiltà! Nel capitale umano perché ognuno concepisce il bene per se stesso riempie di cattiveria la bara di chi deve andare via l'aria diventa irrespirabile ci trattiene una forza di gravità tal in una società di soli cornuti. Per essere un beagle cagnolino buono mansueto per gli espedienti medici utilissimo gratis per esperimenti dei medicinali per le altre malattie umane. Dove sei? Non vieni più a trovarmi nel lebbrosario terrestre è un circo equestre io, con il tempo che passa ho esaurito la fede eeh, per credere in te sulla terra carsica rubo la luce alle mie giornate di sole tutte perse... nella mia insolitudine vita. L'anima mia non trova più la luce eterna dopo la dipartita... in moltitudine di Risurrezione Ooh Dio! Dimmi tu come deve attivarsi un'anima: Angelo divino per arrivare lassù in cielo nel tuo Paradiso da Signore! Io quì in terra non ho un giorno di felicità! Mi manca la foto con un sorriso di gioia da avere come ricordo. Quando sarà al fine che con la morte, la vita mi fai morire! Io cosa racconterò a chi mi chiederà della vita ... se è una cosa bella? Tutti questi anni sopportati dal '98 sono troppi, pesanti e impregnati di odio in un dolore che sconfina la realtà io non ho più pace nella virtuosa fantasia il mio soffrire è eterno ooh Dio di quante emozioni hai bisogno! Tutte le dobbiamo estorcere dalla mia vita emivita parkinsoniana? Goccia a goccia tutto è stato eroso dal mio corpo atletico esautorato non c'è più salute per vivere l'anima esaurita in testa picchia al cuore si perde nel vivere per soddisfare le ragioni del cuore sempre più privo d'amore con le ragioni della mente non c'è più dialogo. Con gli eventi invivibili Caino gode in questi momenti approfitta di noi, quando il cuore è scarso d'umanità i parkinsoniani sono rei confessi di reato contro la comunità della famiglia. Sono esseri privi di salute votati al disordine sociale attaccati dall'umanità al sopravvivere additati quando comoda é la disabilità. Incurabili esistono, ancora. | |
Quelle tenere viole -- Scritta da -- Giuseppe Gianpaolo Casarini Non da Urbino né da un convento di Cappuccini ma da uno spoglio giardino abbandonato, il giardino mio dell’amore, dovrei forse coglierne ancora e sentirne sempre quel profumo delicato quale quello di un tradito amore? No, non più, semmai andrò in cerca di altri fiori: odio forse le viole? No, una volta per lor piansi: una mano forestiera quella zolla che da tempo le nutriva tolse e strappò via complice il tuo aiuto: e, ricordo, ridevate! Nel suo giardino mi hai detto l’ho portata, senza pudore mi chiedi perché non dà più fiori? Non era terra che le dava vita, la zolla sì seccò, le viole spense, spento l’amore che la animava. Giuseppe Gianpaolo Casarini | |
paura -- Scritta da -- ALESSANDRO DELLO IACOVO andare camminare lungo la via che conduce all'oblio, |
povero derelitto mio sentimento annegare inesorabile nel mare assurdo dell'indifferenza senza più speranza di risalire dal fondo lasciare abdicare dare spazio alla rassegnazione arrendersi così senza lottare darsi per vinto per paura di non poterti vivere mio infinito disperato amore. |
|
© Copyright Leperledelcuore.it ©