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STELLE CADENTI.(SAN LORENZO) -- Scritta da -- DORA STRENTA

Al calare della sera,il cielo si illumina di bagliori dorati,si rinnovano i sogni abbandonati.Per tre giorni piovano stelle cadenti,schizzi iridescenti vanno a riempire i carri del firmamento.Il naso all'insù in pieno godimento.Lo spettacolo ci porta a un desiderio senza espressione,una suggestione che si rinnova ogni anno puntuale ma, se dovesse piovere no,non  vale,dovremo aspettare un altro anno per questo rituale...

Addio -- Scritta da -- Nicola Viboliucci

mi hai portato a dire le cose più belle
che avevo mai detto in tutta la vita mia
mi hai portato a fare le cose più belle
nonostante il poco tempo in cui sei stata mia

nessuno potrà dire se saremo andati male o bene
sicuramente si può dire che c'è stato un delitto
avevamo seminato un fiore che a lungo poteva durare
non so cosa l'ha tranciato il venerdì che doveva sbocciare
o forse no, niente di vero e reale e mai stato fatto
forse è stata solo una lunga e incredibile illusione

ho provato a capire
ho provato a far finta di niente
ho provato con la decisione
anche ad avvicinarmi alla tua gente
avevo deciso di soffrire
tutto questo non è servito a niente
ho provato con tutta la pazienza
ho patito la peggior sofferenza

sette mesi o forse più
di fughe e ambiguità
un continuo su e giù
di silenzi e assurdità

tutti molto prima avrebbero ceduto
ma io ti amavo davvero tantissimo
ma io ti volevo dimostrare tantissimo
e a te tutto questo non è bastato
nessuno sforzo e niente è servito
poesie, pensieri, fiori, tantissime lettere
strategie, notti insonni, attese, preghiere

come se non avessi fatto niente
dai la colpa di ogni cosa a me
l'unico motivo è che son malato di mente
come se non avessi deciso lucidamente
di rischiare la salute e me stesso per te

le ho provate tutte, e ora mi hai costretto
a dire la parola più brutta che abbia mai detto
ora forse nemmeno lo vedi come un danno
ma terminare così, qualunque sia la verità
tra le mille possibile che mi tormenteranno
per entrambi una ferita terribile è stata, è, sarà

Bell'età. -- Scritta da -- dora strenta

A cavalcioni fra due stagioni e,come l'albero col tempo dà buoni frutti e tanti...cosi' noi,a metà del cammino avanti,siamo empi di valori e del senso della vita tutti quanti...

Amo la notte -- Scritta da -- MICHELINA TENERIELLO

La luna balla in cielo ,
in questa notte calda ,
mi guarda ,la guardo
siamo incantate entrambe ,
La notte ,
nel silenzio ritrovo
quello che avevo perso ,
scavo nell'anima ,
fino all'argine del fiume ,di parole
di domande ,di risposte .
Vanno e vengono nella testa
come un mare calmo ,ritrovo quello che avevo perso .
bella la notte .
nel silenzio ritrovo te

Il mio dolore -- Scritta da -- la penna insonne

Il mio dolore
Il mio  dolore è questo grande amore
Che riempie l’anima e la distrugge,
che la fa vibrare  e riempire di paura
che la rende fragile e così insicura.
Amore mio,dove sei?
Aiutami,sorreggimi,ascoltami
Non lasciarmi sola in questo buio…..
La penna insonne

In morte di mia madre - 13 dicembre 2004 -- Scritta da -- Gino Ragusa Di Romano

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In morte di mia madre
13 dicembre 2004

La figlia dell'Erebo e della Notte,
lieta e satolla, alle dieci della sera,
alata, le ossa avvolte in veste nera,
sparsa di stelle, non più dirà stanotte
al Sonno, german di lei e dei sogni padre,
che una donna, la mia santa madre,
veda più il Sole o il chiar di Luna:
alle dieci della sera un velo il viso imbruna.
Il tuo silenzio or mi brucia il cuore,
il tuo odore, madre, s'effonde nella stanza
e le pareti, silenti, grondano sudore,
testimoni a forza d'amara rimembranza.
Il colpo altre volte la Falce avea sferrato,
ma il suo occhio deviò la giusta mira,
così la nera donna dal capo ammantato
fuggì col viso smunto, pregno d'ira.
Ormai hai vinto, o Dea del mondo certo!
Dorme mia madre nel Sonno senza fine
e va tra i Sogni dal responso incerto,
dove gli orizzonti non hanno più confine.
Ormai è finita! Contemplo il tuo bel viso,
che l'eterna morte non ha trasfigurato.
Ormai è finita! Mischio lacrime e sorriso,
così mi spinge a fare il tristo Fato.
Ormai è finita, o madre mia!
Dormi, riposa e sogna con Morféo,
Fantàsio e Fobétore nell'eterno gineceo,
mentr'io, triste, ti canto l'elegìa.
La tua grazia, o madre, io canto,
la tua tristezza e la tua allegria,
la tua sobria eleganza era un incanto,
ti abbigliavi sempre e in armonia.
Una grande eredità tu mi hai lasciato:
il saper vivere con immenso amore,
rispettar la dignità di chi sta a lato
e dire tutto ciò che sente il cuore.
Più tardi ti porteremo al cimitero,
la dura pietra serrerà il tuo avello
ed una foto raffigurerà il tuo volto;
io piangerò ed accenderò un cero,
poi, affranto, chiuderò il cancello,
ma lascerò il mio cuore lì sepolto.
Felice colui che dolor di madre
non prova quand'ella si diparte.
Le tre Parche son funeste ladre,
ché rubano gli affetti a loro arte.

Da " Speranze e delusioni "


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Al silenzio -- Scritta da -- Gino Ragusa Di Romano

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Al silenzio

Oh, mio caro silenzio,
tu sei il mio vero amico.
Quand'io soccomberò all'affanno
di questa vita amara,
tu verrai a me
ed io attenderò la fine.
Mi verserai l'ambrosia, silenzio,
mi porterai letizia,
che vivo mai non ebbi.
Così le ore e i giorni
più non saran noiosi.
Sotto il tuo silente manto
io rivivrò un sogno,
dolce silenzio amico,
mentre a lenti passi
verrà il sopore atteso.
Col mio spirito, poi, già felice,
tu volerai lontano, o silenzio,
e tutto svanirà.

Da " Accenti d'amore e sdegno "

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il salice piangente. -- Scritta da -- dora strenta

in una piana verdeggiante,si erge un salice piangente,ha rigogliose foglie e chiome cadenti.quando alita il vento,si vede il dondolio delle fronde...che sprigiona un rumore costante,sembraun pianto di dolore,come se lacrimasse per amore...sembraun pianto disperato di chi ha perso l'innamorato...il salice piangente sembra muoversi e respirare e sembra stare male,sembra affaticato e sembra malato,sembra emozionato e sembra appassionato...il salice piangente sembra avere un'anima e una voce,un cuore che batte sconsolato e a guardarlo si rimane senza fiato,si rimane a contemplare la tristezza che sa dare...si rimane in questo stato,perchè il momento è fatato.

l'angelo -- Scritta da -- K

In un giorno qualunque,senza sapore particolare alcuno,
arrivo lei,
con un battito di ciglia, fu come vedere un angelo passare vicino alla terra che noi calpestiamo,
solo per donare a me mortale qualche attimo di stupore,
per poi fuggire via verso il regno celestiale a lei designato ,lasciandomi solo un  sapore di gioia,
un sensazione ebbra, un dolce tepore nell'anima,

Mai chiaro mi fù il perchè quell'angelo scelse me, per mostrasi e mostrarmi l'infinito,
ma quante cose avrei perso non guardando in alto, guardando lei...

LA NOTTE -- Scritta da -- capretti arcangelo

Nel bosco silente è scesa la notte.
Il chiaror della luna lo penetra ora
con dardi lucenti portatrici dì morte,
lugubre saluto al giorno che moriva.
Un freddo gelido, come lama di coltello,
ferisce il vento che par frenare.
Or si sveglia dal sonno il pipistrello
che lentamente inizia il suo volare.
Tutto tace ............... si ode soltanto
di una civetta il lugubre pianto. 
In tal scenario lente passan le ore .
Poi poco a poco tutto torna bello.
La natura si risveglia ed il sole,
scende  nel bosco e si specchia nel 
ruscello.
Ora il vento gli alberi accarezza,
donando loro il calor-della brezza.
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