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Imprigionato, condannato, condannato, imprigionato -- Scritta da -- Arcadio Buendia

imprigionato
dai dubbi e dalle speranze
per chi non vuole spiegare
nella prigione del se non so perchè, forse è risolvibile
nel dolore per gli ultimi terribili momenti, calci e dichiarazioni pesanti
nonostante abbia già sopportato molto
nonostante qualcosa dovrei meritare

condannato
dalla mancanza di coraggio
di chi non vuole crescere
di chi non vuole ammettere che ha delle brutte cose nella sua vita
di chi non vuole ammettere che non si è comportata correttamente
nonostante io sappia già molto
nonostante io potrei capire e accettare

condannato
dalla mancanza di coraggio
di chi non vuole reagire
di chi non riesce a ribellarsi e a fare una rivoluzione
di chi non dice perchè pensa sia impossibile farlo
nonostante io possa fare molto
nonostante io potrei risolvere e aiutare

imprigionato
dai dubbi e dalle speranze
che così non riesco ad eliminare
nella prigione del fuori da questo c'è solo vuoto e rimpianto
nel dolore per il senso di impotenza per qualcosa di ignoto
nonostante mi stia ammalando
nonostante così, io nient'altro posso fare

imprigionato perchè senza lei non posso vivere
condannato a vivere alla giornata, a sopravvivere
condannato dal sapere che per lei è uguale
imprigionato perchè non mi fa provare a risolvere il nostro male

Tra le macerie del nostro amore 2 -- Scritta da -- Arcadio Buendia

due costruttori stavano tirando su una casa bellissima
pareva meravigliosa, robusta, unica e solidissima
nessuno dei due era mai riuscito a realizzarne una
ma per tanto tempo ne avevano progettate e sognate
una dei due aveva avuto pochi mezzi ed era sempre stata sola
l'altro ne aveva tentate troppe e sempre malissimo erano andate
ma questa volta avevano trovato il socio giusto e la giusta via
lavoravano d'intesa, con entusiasmo e un'incredibile alchimia
tante risorse e materie prime erano riusciti a trovare
c'era l'accordo totale su come costruire e poi arredare

quando tutto pareva quasi pronto per l'inaugurazione
un triste venerdì di dicembre i lavori si fermarono
c'erano dei problemi e a parlarne non riuscirono
dopo un pò ripartirono bene, ma molto lentamente
finchè un terribile sabato d'aprile, l'esplosione
tutto crollò con macerie, grida e tanto dolore
uno non sapeva cosa era accaduto veramente
un terremoto, una fuga di gas o chissà cosa
la condizione più straziante per l'anima non è il dolore
ma è il dubbio che ti tormenta e ti logora le notti

erano rimasti in stato confusionale sotto alle macerie
dove non sapevano che c'era anche l'altro dolorante
pensavano di essere soli, forse morti, sperduti certamente
uno dei due aveva gridato e cercato aiuto finanche
senza esito perchè per essere soccorsi bisogna volerlo
si accusarono e dubitarono di non aver fatto abbastanza
di aver commesso degli errori e di colpe reciproche
invece no, la colpa non era loro, ma dovevano dirselo
poi fece la cosa più difficile, fermarsi e aspettare
per non causare danni, ma continuando a sperare

ora qualcosa è cambiato, finalmente qualcosa è accaduto
e guardando bene, tra le macerie, non tutto è perduto
certo ci sarebbe da rimboccarsi le mani e darsi da fare
ma se ci fosse la volontà, arriverebbero anche le risorse
soprattutto le fondamenta della casa sono ancora forti e solide
sapendo cosa ha causato il crollo, forse si può rimediare
forse tutto questo non è stato vano, ed è giunta l'ora
forse se tornassero a lavorare assieme e a collaborare
forse delle nuove soluzioni si potrebbero trovare
forse si potrebbe costruire una casa più solida ancora

sei qui -- Scritta da -- Mario Picciau

solo tu hai le chiavi del mio mondo
sorridi amore mio
poichè la gioia si annida a pochi passi da noi
per te vorrei essere
come l'aria sottile
che accarezza i nostri corpi
mi anima il sorriso
l'infinito istante
in cui guardo i tuoi occhi
splendere come l'ambra al sole
abbracciami col pensiero
non sarò mai lontano
quando tornerò
tra le mie umili mani
sarai la rosa che coltivo
ed'io potrò dire sei qui
sei qui tra lacrime versate d'ogni pianto
tra ogni nascita ogni mistero
sei per me un universo intero
ogni attimo ogni battito del cuore
la più dolce pena d'amore
amami senza confini
mi scalderai nel freddo inverno
d'estate sarai un fresco vento
amami riempimi cartelle di sogni
con te guarderò ogni tramonto
che nella semi oscurità ci bacia
cosi disteso sul filo del tuo amore
entusiasta potrò dire sei qui


Il dramma del finito -- Scritta da -- Davide Petrinca





"Il cliente da lei chiamato
potrebbe avere il terminale spento"
e quanto brucia quando l'ascolta
quella frase rimasta dentro
per sempre nel mio cuore
per sempre
in quel telefono spento.

E' un volo alto
dissolto nel cielo bianco
che lascia nera scia
dentro nubi del loro banco
quando l'alba del primo autunno
condensa di foschia.
E' il decollo di chi ormai
per sempre ci ha lasciato
nel volo di chi mai
più a terra e' tornato.
E' una serranda chiusa
quando lascia quell'avviso
inaspettata nera scritta
di lutto improvviso.
E' un luogo solo e desolato
di rovine d'un tempo andato
arcaico tempio dimenticato
dove regna sul presente
solo i silenzi del passato.
E' un sipario chiuso
che per sempre ha concluso
l'ultimo spettacolo del suo locale
perché presto ormai sarà
dismesso per cambio d'uso.
E' il canto assolo sollevato
dal pianto di quel cigno
che nel ghiaccio del suo lago
dolore mostra col suo ghigno.
E' la sera che veste rosso
poco prima che sfinito muore
da schiuma bianca
sotto il nero di mare grosso
nella notte fonda il calar del sole
quando ancor di luce le colora
sfianche ed ultime sue ore.

Inutile cuore sciocco
cuore ottuso
la persona da lei chiamata
ormai per te
per sempre e' cambiata
e solo per te e per sempre
il suo telefono avrà chiuso.

E come brucia dentro
quella frase
che ogni volta io risento
e per sempre rimasta
solo per me
in quel telefono spento.

Il cuore che più non resiste
come dire che Lei
più per te non esiste
amore sbriciolato
ridotto ad astratto
ricordo vecchio e consumato
e dentro un cuore precipitato
ma che dalla sua immagine
rimarrà sempre incantato.

Perché se noi nasciamo
e' vita per sempre
che noi concepiamo
così come noi
quando un amor conosciamo
nella persona
che scelta incontriamo
e' amore per sempre
amore all'infinito
solo questo noi concepiamo
ed e' per questo
che il nostro cuore
non vuole accettare
il dramma del finito
per ciò che doveva
essere per sempre
essere infinito.
Quel finito che fa annegare
nella più devastante
nostalgia di sera
e che rifiuta di ascoltare
quella frase rimasta dentro
in quello, che una volta era
il mio più caro, numero di cellulare:
"Il cliente da lei chiamato
potrebbe avere il terminale spento"
e quanto brucia quando l'ascolta
ogni volta che la risento
quella frase rimasta dentro
per sempre nel mio cuore

per sempre
in quel telefono spento.


desiderio d'amarsi -- Scritta da -- Mario Picciau

ho da sempre avuto
un cuore che ama
io ne ho fatto un compagno
per il cuore della donna mia
anche se non ho mai avuto la fortuna
di regalarle le infinite cose che lei desidera
io so che si può desiderare tutto
ma mai negarsi il desiderio d'amarsi

mario picciau

tu dormi -- Scritta da -- Mario Picciau

tu dormi non ti voglio svegliare
ed invidio il tuo sonno
il sole bussa alle porte del mondo
già corre il vento accarezza il mattino
continua a sognare continua a sognare
sono sicuro che volo con te
mi porti lontano dove tu vuoi
nel tuo sogno infinito
vorrei cercare un nuovo pianeta tutto per noi
tu dormi cosi silenziosa
custodisci il tuo sogno ne sei gelosa
ti sveglierai mi racconterai tutto di noi
che questa luce che viene
sia luce d'amore tra gli occhi tuoi
di tante cose mi pento però
per tutte le volte che volevi un si
invece era un no
per tutte le volte che ci siamo smarriti
alzando la voce stringendo i denti
ma erano attimi come stelle cadenti
ti sveglierai mi racconterai
come sai fare come tu vuoi
nel tuo sogno infinito
vorrei cercare un nuovo pianeta tutto per noi
svegliati amore svegliati ora
con la mia mano ti accarezzo i capelli
sei il dolce ricordo degli anni più belli
sorridi di già ti bacia l'aurora
mentre nel cielo piange
l'ultima stella che ti guarda ancora

LA PERLA NERA. -- Scritta da -- capretti arcangelo

Ho visto nel buio fondo del mare
la vivida luce di una perla nera.
L'ho colta perche è come un fiore,
che ha il profumo della primavera.
O perla  nera,  tu sei dolce e pura
come l'acqua fresca di un ruscello.
Scendi  dai monti  fino alla pianura
portando la vita al mio  arido orticello.
Con la tua semplicità infinita,
con il tuo modo candido di amare,
tu  riempi la mia solitaria vita
illuminando il mio triste camminare.

Tra le macerie del nostro amore -- Scritta da -- Arcadio Buendia

Finalmente anche tu ora lo ammetti
sotto le macerie di un amore in tempesta
ci sono anch'io, come te ammaccato e vittima
ci sono ancora cose che non ci siam detti
devi spiegami cosa ci è caduto in testa
il sogno è scappato anche dalle mie mani

non facciamo a gara a chi è stato più male
hai ammesso che lo siamo sia io che te
in questo dobbiamo essere consapevoli alleati
sai che non ci meritiamo questo terribile finale
se è vero che non si può fare proprio niente
posso accettare ogni amara realtà, ma devo saperla

un diverso addio renderà tutto un pò meno doloroso
l'unica cosa che mi può alleviare un pò di male, è sapere
e poi, forse l'impossibile lo è di meno se si è in due
forse in due si può essere più forti, e poter sperare
forse abbracciati anche a distanza farà meno male
comunque cancellare la nostra ultima scena è un dovere

non ti avevo cercata più, l'hai fatto tu
forse mi hai mandato un sos inconsapevole
forse di verità me ne hai voluta dare un pò
troppo tristi i tuoi occhi e le tue parole
sono troppo uguali ai miei e tu lo sai
e il nostro libro essere chiuso ancora non può

anche se non ci dovremmo rivedere mai più
ti chiedo di rendermi davvero speciale
rendimi l'unico custode di tutte le verità
di tutte le tue bellissime cose bellissime
e di tutte le tue bellissime cose bruttissime
perchè ti amo davvero nella tua totalità

per te sarò cosi -- Scritta da -- Mario Picciau

ti penso come non ti ho mai pensato
ti desidero come non ti ho mai desiderato
ma in una notte in cui
la sommità del cielo
si anima tra il brillar delle stelle
io sarò cosi
una stella cadente
e che tu sempre possa
esprimere il desiderio d'amarmi

02/09/2012 Dalila -- Scritta da -- RADIORADIAN

Sussurra la falsità,  la flessuosa inflessione dei suoi inganni,
precipiterò in un dirupo di menzogne infrangendomi su rocce acuminate e roventi come brace. 

02/09/2012, ti rincorrerò Dalila,
invocherò la misericordia del  fato nel suo susseguirsi di giorni bui e privi di luce.,
perché è il dolore che arricchisce le aride foci del mio esistere.

02/09/2012, ti inseguirò Dalila,
ripercorrendo a ritroso sentieri lastricati di maledizioni,
lasciandomi soffocare  dalle spire di perfide  insidie.
Mi lascerò distruggere abbattere trafiggere,
annegherò ansimando nei fluttuanti gorghi di abissali profondità assassine.

02/09/2012, non rimpiangermi Dalila,
non merita nessuna compassione il mio esserci,
capace di percorrere e perdersi assente, per tortuosi sentieri senza meta.
Così incessante la straripante emorragia che affligge i miei propositi vani,
maligne metastasi che lacerano di spasimi le anime che mi circondano
.
02/09/2012, respingimi Dalila,
perdonami ma non merito di sopravvivere. 
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