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Online users : 2 // 25/11/2024 |
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Imprigionato, condannato, condannato, imprigionato -- Scritta da -- Arcadio Buendia |
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imprigionato dai dubbi e dalle speranze per chi non vuole spiegare nella prigione del se non so perchè, forse è risolvibile nel dolore per gli ultimi terribili momenti, calci e dichiarazioni pesanti nonostante abbia già sopportato molto nonostante qualcosa dovrei meritare condannato dalla mancanza di coraggio di chi non vuole crescere di chi non vuole ammettere che ha delle brutte cose nella sua vita di chi non vuole ammettere che non si è comportata correttamente nonostante io sappia già molto nonostante io potrei capire e accettare condannato dalla mancanza di coraggio di chi non vuole reagire di chi non riesce a ribellarsi e a fare una rivoluzione di chi non dice perchè pensa sia impossibile farlo nonostante io possa fare molto nonostante io potrei risolvere e aiutare imprigionato dai dubbi e dalle speranze che così non riesco ad eliminare nella prigione del fuori da questo c'è solo vuoto e rimpianto nel dolore per il senso di impotenza per qualcosa di ignoto nonostante mi stia ammalando nonostante così, io nient'altro posso fare imprigionato perchè senza lei non posso vivere condannato a vivere alla giornata, a sopravvivere condannato dal sapere che per lei è uguale imprigionato perchè non mi fa provare a risolvere il nostro male |
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Tra le macerie del nostro amore 2 -- Scritta da -- Arcadio Buendia due costruttori stavano tirando su una casa bellissima |
pareva meravigliosa, robusta, unica e solidissima nessuno dei due era mai riuscito a realizzarne una ma per tanto tempo ne avevano progettate e sognate una dei due aveva avuto pochi mezzi ed era sempre stata sola l'altro ne aveva tentate troppe e sempre malissimo erano andate ma questa volta avevano trovato il socio giusto e la giusta via lavoravano d'intesa, con entusiasmo e un'incredibile alchimia tante risorse e materie prime erano riusciti a trovare c'era l'accordo totale su come costruire e poi arredare quando tutto pareva quasi pronto per l'inaugurazione un triste venerdì di dicembre i lavori si fermarono c'erano dei problemi e a parlarne non riuscirono dopo un pò ripartirono bene, ma molto lentamente finchè un terribile sabato d'aprile, l'esplosione tutto crollò con macerie, grida e tanto dolore uno non sapeva cosa era accaduto veramente un terremoto, una fuga di gas o chissà cosa la condizione più straziante per l'anima non è il dolore ma è il dubbio che ti tormenta e ti logora le notti erano rimasti in stato confusionale sotto alle macerie dove non sapevano che c'era anche l'altro dolorante pensavano di essere soli, forse morti, sperduti certamente uno dei due aveva gridato e cercato aiuto finanche senza esito perchè per essere soccorsi bisogna volerlo si accusarono e dubitarono di non aver fatto abbastanza di aver commesso degli errori e di colpe reciproche invece no, la colpa non era loro, ma dovevano dirselo poi fece la cosa più difficile, fermarsi e aspettare per non causare danni, ma continuando a sperare ora qualcosa è cambiato, finalmente qualcosa è accaduto e guardando bene, tra le macerie, non tutto è perduto certo ci sarebbe da rimboccarsi le mani e darsi da fare ma se ci fosse la volontà, arriverebbero anche le risorse soprattutto le fondamenta della casa sono ancora forti e solide sapendo cosa ha causato il crollo, forse si può rimediare forse tutto questo non è stato vano, ed è giunta l'ora forse se tornassero a lavorare assieme e a collaborare forse delle nuove soluzioni si potrebbero trovare forse si potrebbe costruire una casa più solida ancora | |
sei qui -- Scritta da -- Mario Picciau solo tu hai le chiavi del mio mondo |
sorridi amore mio poichè la gioia si annida a pochi passi da noi per te vorrei essere come l'aria sottile che accarezza i nostri corpi mi anima il sorriso l'infinito istante in cui guardo i tuoi occhi splendere come l'ambra al sole abbracciami col pensiero non sarò mai lontano quando tornerò tra le mie umili mani sarai la rosa che coltivo ed'io potrò dire sei qui sei qui tra lacrime versate d'ogni pianto tra ogni nascita ogni mistero sei per me un universo intero ogni attimo ogni battito del cuore la più dolce pena d'amore amami senza confini mi scalderai nel freddo inverno d'estate sarai un fresco vento amami riempimi cartelle di sogni con te guarderò ogni tramonto che nella semi oscurità ci bacia cosi disteso sul filo del tuo amore entusiasta potrò dire sei qui | |
Il dramma del finito -- Scritta da -- Davide Petrinca "Il cliente da lei chiamato potrebbe avere il terminale spento" e quanto brucia quando l'ascolta quella frase rimasta dentro per sempre nel mio cuore per sempre in quel telefono spento. E' un volo alto dissolto nel cielo bianco che lascia nera scia dentro nubi del loro banco quando l'alba del primo autunno condensa di foschia. E' il decollo di chi ormai per sempre ci ha lasciato nel volo di chi mai più a terra e' tornato. E' una serranda chiusa quando lascia quell'avviso inaspettata nera scritta di lutto improvviso. E' un luogo solo e desolato di rovine d'un tempo andato arcaico tempio dimenticato dove regna sul presente solo i silenzi del passato. E' un sipario chiuso che per sempre ha concluso l'ultimo spettacolo del suo locale perché presto ormai sarà dismesso per cambio d'uso. E' il canto assolo sollevato dal pianto di quel cigno che nel ghiaccio del suo lago dolore mostra col suo ghigno. E' la sera che veste rosso poco prima che sfinito muore da schiuma bianca sotto il nero di mare grosso nella notte fonda il calar del sole quando ancor di luce le colora sfianche ed ultime sue ore. Inutile cuore sciocco cuore ottuso la persona da lei chiamata ormai per te per sempre e' cambiata e solo per te e per sempre il suo telefono avrà chiuso. E come brucia dentro quella frase che ogni volta io risento e per sempre rimasta solo per me in quel telefono spento. Il cuore che più non resiste come dire che Lei più per te non esiste amore sbriciolato ridotto ad astratto ricordo vecchio e consumato e dentro un cuore precipitato ma che dalla sua immagine rimarrà sempre incantato. Perché se noi nasciamo e' vita per sempre che noi concepiamo così come noi quando un amor conosciamo nella persona che scelta incontriamo e' amore per sempre amore all'infinito solo questo noi concepiamo ed e' per questo che il nostro cuore non vuole accettare il dramma del finito per ciò che doveva essere per sempre essere infinito. Quel finito che fa annegare nella più devastante nostalgia di sera e che rifiuta di ascoltare quella frase rimasta dentro in quello, che una volta era il mio più caro, numero di cellulare: "Il cliente da lei chiamato potrebbe avere il terminale spento" e quanto brucia quando l'ascolta ogni volta che la risento quella frase rimasta dentro per sempre nel mio cuore per sempre in quel telefono spento. | |
desiderio d'amarsi -- Scritta da -- Mario Picciau ho da sempre avuto |
un cuore che ama io ne ho fatto un compagno per il cuore della donna mia anche se non ho mai avuto la fortuna di regalarle le infinite cose che lei desidera io so che si può desiderare tutto ma mai negarsi il desiderio d'amarsi mario picciau | |
tu dormi -- Scritta da -- Mario Picciau tu dormi non ti voglio svegliare |
ed invidio il tuo sonno il sole bussa alle porte del mondo già corre il vento accarezza il mattino continua a sognare continua a sognare sono sicuro che volo con te mi porti lontano dove tu vuoi nel tuo sogno infinito vorrei cercare un nuovo pianeta tutto per noi tu dormi cosi silenziosa custodisci il tuo sogno ne sei gelosa ti sveglierai mi racconterai tutto di noi che questa luce che viene sia luce d'amore tra gli occhi tuoi di tante cose mi pento però per tutte le volte che volevi un si invece era un no per tutte le volte che ci siamo smarriti alzando la voce stringendo i denti ma erano attimi come stelle cadenti ti sveglierai mi racconterai come sai fare come tu vuoi nel tuo sogno infinito vorrei cercare un nuovo pianeta tutto per noi svegliati amore svegliati ora con la mia mano ti accarezzo i capelli sei il dolce ricordo degli anni più belli sorridi di già ti bacia l'aurora mentre nel cielo piange l'ultima stella che ti guarda ancora | |
LA PERLA NERA. -- Scritta da -- capretti arcangelo Ho visto nel buio fondo del mare |
la vivida luce di una perla nera. L'ho colta perche è come un fiore, che ha il profumo della primavera. O perla nera, tu sei dolce e pura come l'acqua fresca di un ruscello. Scendi dai monti fino alla pianura portando la vita al mio arido orticello. Con la tua semplicità infinita, con il tuo modo candido di amare, tu riempi la mia solitaria vita illuminando il mio triste camminare. | |
Tra le macerie del nostro amore -- Scritta da -- Arcadio Buendia Finalmente anche tu ora lo ammetti |
sotto le macerie di un amore in tempesta ci sono anch'io, come te ammaccato e vittima ci sono ancora cose che non ci siam detti devi spiegami cosa ci è caduto in testa il sogno è scappato anche dalle mie mani non facciamo a gara a chi è stato più male hai ammesso che lo siamo sia io che te in questo dobbiamo essere consapevoli alleati sai che non ci meritiamo questo terribile finale se è vero che non si può fare proprio niente posso accettare ogni amara realtà, ma devo saperla un diverso addio renderà tutto un pò meno doloroso l'unica cosa che mi può alleviare un pò di male, è sapere e poi, forse l'impossibile lo è di meno se si è in due forse in due si può essere più forti, e poter sperare forse abbracciati anche a distanza farà meno male comunque cancellare la nostra ultima scena è un dovere non ti avevo cercata più, l'hai fatto tu forse mi hai mandato un sos inconsapevole forse di verità me ne hai voluta dare un pò troppo tristi i tuoi occhi e le tue parole sono troppo uguali ai miei e tu lo sai e il nostro libro essere chiuso ancora non può anche se non ci dovremmo rivedere mai più ti chiedo di rendermi davvero speciale rendimi l'unico custode di tutte le verità di tutte le tue bellissime cose bellissime e di tutte le tue bellissime cose bruttissime perchè ti amo davvero nella tua totalità | |
per te sarò cosi -- Scritta da -- Mario Picciau ti penso come non ti ho mai pensato |
ti desidero come non ti ho mai desiderato ma in una notte in cui la sommità del cielo si anima tra il brillar delle stelle io sarò cosi una stella cadente e che tu sempre possa esprimere il desiderio d'amarmi | |
02/09/2012 Dalila -- Scritta da -- RADIORADIAN Sussurra la falsità, la flessuosa inflessione dei suoi inganni, |
precipiterò in un dirupo di menzogne infrangendomi su rocce acuminate e roventi come brace. 02/09/2012, ti rincorrerò Dalila, invocherò la misericordia del fato nel suo susseguirsi di giorni bui e privi di luce., perché è il dolore che arricchisce le aride foci del mio esistere. 02/09/2012, ti inseguirò Dalila, ripercorrendo a ritroso sentieri lastricati di maledizioni, lasciandomi soffocare dalle spire di perfide insidie. Mi lascerò distruggere abbattere trafiggere, annegherò ansimando nei fluttuanti gorghi di abissali profondità assassine. 02/09/2012, non rimpiangermi Dalila, non merita nessuna compassione il mio esserci, capace di percorrere e perdersi assente, per tortuosi sentieri senza meta. Così incessante la straripante emorragia che affligge i miei propositi vani, maligne metastasi che lacerano di spasimi le anime che mi circondano . 02/09/2012, respingimi Dalila, perdonami ma non merito di sopravvivere. |
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