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Online users : 2 // 24/11/2024 |
Totale Poesie : 7902 type="text/javascript"> |
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amor che t'amo -- Scritta da -- Mario Picciau |
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amor che t'amo tra silenzi spazi vuoti amor nell'aria nel respiro tra le più oscure notti amor che per te sento sentirti dentro riempir di te i miei spazi riempir di te il mio cuore amor che t'amo amore per accarezzar la pelle tua vorrei essere vento condividere con te ogni mio silenzio che sovrano mi da pace tener il tuo capo sul mio petto per farti ascoltar il cuor mio che mai tace |
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Lui, la vera perfezione! -- Scritta da -- Ylenia A te che sei perfetto, |
lo sei quando sei serio, lo sei quando sorridi, lo sei quando scherzi, lo sei quando guardi, lo sei quando discuti, lo sei sempre, anche nella tua meschinità! Sei perfetto per me! | |
tutti i tuoi ricordi poesia d'amore in generale -- Scritta da -- Mario Picciau tutti i tuoi ricordi |
sono regali della vita appesi al tuo cuore tu rivivili sai che dimorano in te la nascita di tuo figlio il suo primo pianto cosi i tuoi ricordi riaffiorano come alghe dal mare senza barriere ne frontiere privi d'oblio ed'in te rivivi un antico bacio si quel primo passionale bacio che si tuffa con ali di libertà nel placido mare dell'amore come le rose poesie d'amore mario picciau | |
NON FUGGIRE -- Scritta da -- FRANCO Tu fragile donna che da tempo hai dimenticato l'amore......... |
Tu fragile donna che non pensavi piu di essere amata....... di riscoprire l'amore nascosto......Non fuggire Tu fragile donna che hai bisogno d'amore,lascia che i tuoi sentimenti e i tuoi sogni prendano forma, fai correre la tua fantasia crea il tuo mondo... non fuggire colma di nuovo il tuo cuore d'amore .....fidati di te stessa e della tua fragilità.. ma non fuggire dall'uomo che pensi ti abbia fatto riscoprire l'amore, anche se ora lui ti e lontano, sapra coccolarti ed allo stesso tempo amare...perche anche lui con te ha riscoperto l'amore ........ti amoooooo | |
nuvole -- Scritta da -- lella Son fogli bianchi |
le nuvole nel cielo su cui scrivono i pensieri le stelline. A loro ho dettato i pensieri del mio cuore ed esse li portano vicino a te. Lella. | |
L'amore è... -- Scritta da -- Francesco Paiarini ...onda inattesa che si erge e travolge |
quanti colpisce e toglie a tutto il resto ogni attrattiva e l'ingegno sconvolge... ...rifiuto di un presente tanto incerto... ...correre incontro a policrome rande che oscillano nel mar di Polinesia e lì restare tra canti e ghirlande... ...un grande fascio di fiori di fresia che vivacizza scenari d'opale... ...orgoglio dello spirito, follia vagheggiata, passione viscerale lontana da finzione e parodia... ...corpo della fusione di due corpi nel quale frenesia della carne e purezza del cuore sono supporti di armoniose, stupende opere d'arte... ...distacco dalla smania, dedizione completa nei confronti di chi stà dentro di te, senza alcuna obiezione... ...invito al dialogo e offrire bontà per immedesimarsi in chi si crede... ...difesa di valori e di traguardi... ...esaltazione di ideali e di fede cogliendo l'attimo anzichè sia tardi.. | |
IL CAVALIER SERVENTE -- Scritta da -- capretti arcangelo In un lontano tempo ormai passato, |
viveva un giovin cavalier errante, con vecchia corazza e spada armato era sempre pronto ad aiutar la gente. Il suo cavallo era un vecchio ronzino pieno di zecche e sempre affamato, lo chiamava:” Il suo bel puledrino” non vedeva quant’era malandato. Questo giovin cavalier così conciato era accolto bene in tutte le contrade. Era fiero di sentirsi applaudito, non si accorgeva poi delle risate. Le persone più curiose ed insolenti inginocchiate alla sua presenza lo pregavano di essere assunti come truppa di così tanta Eminenza E fu così che il giovin cavaliere, in men che dire preparò un’armata. Lui iva avanti come condottiero di tanta soldatesca sgangherata. Attraversaron valichi tra monti pieni di rocce e di verdi colline, stanchi fantasmi ma sempre pronti a combattere orde di galline. Un di vide il mare all’orizzonte. Il prode cavalier schierò l’armata, con il ronzino cavalcò le onde, infilzandole con la sua vecchia spada. Tutti finirono nelle acque gelate, ne uscirono malconci e inzuppati, le onde ormai parean battute, mentre il raffreddore avean i soldati. Il prode cavalier gridò:” Vittoria!! Mia forte armata è giunta l’ora di riportare così pien di gloria, le membra a riposar nella dimora.” “ E tu che farai nostro cavaliere?” “Io seguiterò il mio lungo cammino, combattendo contro il potere di chi è malvagio ed assassino.” Dopo un istante gli volgea le spalle, tra gli starnuti fiero spronò via, lasciando dietro un lezzo come stalla, tutto era bello, tutto era poesia. Vagò per giorni e giorni solitario, prode guerrier in cerca di avventura, ormai conosciuto, quasi leggendario come facente parte della natura. Ogni villaggio che attraversava, i suoi abitanti gli facean festa. Lui con fierezza tutti salutava, in cambio riceveva una minestra. Un giorno giunto in un villaggio, fu accolto da un silenzio profondo. La gente non aveva più il coraggio di affrontare tutti i mali del mondo. Il cavaliere allor sguainò la spada lanciò il ronzino contro quel mostro, un urlo invase tutta la contrada, lui vincer doveva ad ogni costo. La lotta durò per anni ed anni, fin chè lui pugnando con onore, debellò tutti quei brutti malanni che il mostro teneva nel suo cuore. Dopo tempo partì senza il ronzino, morto di vecchiaia e di stenti, perché non aveva retto il poverino a tutti gli anni di combattimenti. I popolani prima di partire gli donarono un giovin puledro e nuova armatura da vestire spada lucente avanti e dietro. Così armato galoppava nella notte uccidendo malvagi ed assassini, portatore di crociata morte protettore di tutti i suoi confini. Un dì quando men se l’aspettava, sentì gridar il suo degno nome, un orda di assassini lo chiamava per toglier la vita all’ ossessione. Armatosi come un gran guerriero, prese la spada e corse alla battaglia. Il destino per loro fu foriero, nefasta fu la fine della marmaglia. . Ferito da più parti venne acclamato dai popolani raggianti per l’evento, nutrito e da gran medici curato divenne famoso per quel combattimento. Passarono anni ed anni ancora, anche il guerriero divenne vecchio. Le sue storie ripeteva ogni ora, ai bimbi seduto su di un secchio. Il volto era una maschera di storia pien di antiche ma gloriose cicatrici per lui eran il segno della gloria, di lotte per render i popoli felici. Un giorno fu trovato sul giaciglio vinto dal sonno eterno, suo rivale, l’ultima lotta fatta con puntiglio contro un nemico o creduto tale. Da tutto il mondo lo vennero a salutare, osannato come un grande guerriero una carovana di gente, come un mare, pregava e piangeva il suo condottiero. Il cielo diventato cupo, come in guerra. Nuvole nere burrascose nel vento, fulmini e tuoni cadean sulla terra tutto era un orrido spavento. Ad un tratto dalle nubi, non par vero, come un urlo di guerra giunge forte, il cavalier sul suo vecchio destriero lottar videro contro la nera morte. Un urlo, un urlo ancora, la vittoria del cavaliere volato su nel cielo, ormai passato del popolo la storia di un eroe si,ma anche un uomo vero. ARCANGELO CAPRETTI 10/09/2009 | |
N ALITAR DEL VENTO -- Scritta da -- CAPRETTI ARCANGELO Io e mamma, uniti dall'amore, |
piantammo, tra mille cose belle, un grande albero a forma di cuore che crebbe alto sino a toccar le stelle. Dal suo tronco crebbero due rami forti anche loro da sfidare il vento. Il loro grido alla vita eran richiami di chi vuol esser pronto ad ogni evento. Passaron gli anni, venne il momento che la radice logorata dalla vita cedette parte, per un alitar del vento, mentre l'altra si era ormai incanutita. Ma i due forti rami han messo il fiore, e semi nuovi per crescere ancora. Ora son giunti in alto, sin dal Signore voglion la mamma per una volta sola. Eccola arriva...tra i Santi luminosa. sorride ai figli ed un bacio lor posa. | |
LA CICCIONA. -- Scritta da -- capretti arcangelo Cammina per le strade sculettando , 'la bambolona florida e gioiosa. Parla con le amiche ansimando tutta sudata, ma sempre più chiassosa. Le guance ha gonfie e la bocca piena di sozzerie varie di cui è ingorda. Trangugia tutto , già pensando alla cena, dove di cibo farà nuova scorta. Corre rimbalzando per verso casa Giunge al portone...entra..e..."Mamma mia!!" ' Si è incastrata tra le porte "Pora fia!!!." Da quel giorno non mangiò più niente, diventò secca, ma pure deficiente | |
oltre l'oscurità l'amore -- Scritta da -- Mario Picciau fugge la mia donna |
col mondo ne sento il suo respiro l'affanno indiscreti i miei occhi la cercano oltre una barriera d'oscuro la dove nasce quel silenzio io amo viverla come le rose |
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