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 l'Inghilterra è uscita dall'Europa....
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Carla
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Posted - 25 June 2016 :  14:15:11  Vedi Profilo Send Carla a Private Message  Rispondi quotando
Brexit, Borse choc. Giù la sterlina. Milano a picco, vola lo spread

Piazza Affari mette a segno la peggior seduta dal 1981, peggio che con Lehman e l'11 settembre. Tutti i mercati in picchiata. Vola lo spread tra Btp e Bund. Sterlina al tappeto: cambio contro il dollaro al minimo da 31 anni. Banche centrali pronte a intervenire. Tonfo di Wall Street
Ultimo aggiornamento: 25 giugno 2016

Roma, 24 giugno 2016 - Effetto Brexit, venerdì nero sui mercati che alla vigilia del voto britannico avevano pesantemente scommesso sulla vittoria del Remain e sono stati presi in contropiede dal trionfo del Leave. Le Borse europee hanno bruciato oltre 637 miliardi di euro di capitalizzazione se si guarda al calo dello Stoxx Europe 600, l'indice che comprende 600 società quotate sui mercati di 18 Paesi del Vecchio Continente. Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 12,48% (perdendo 46,6 miliardi), il peggior crollo dall'estate del 1981, peggio che con Lehman Brothers e dell'11 settembre. Profondo rosso anche ad Atene (-13,4%) e Madrid (-10,89%), pesanti Parigi (-6,58%) e Francoforte (-5,83%).

Primo effetto, fin dal mattino, il tracollo della sterlina che ha lasciato sul terreno fino al 10% per poi risalire a 1,3752 dollari, il minimo dal 1985. Le prime avvisaglie di un venerdì da dimenticare le si sono avute, per ovvie ragioni di fuso orario, sulle piazze asiatiche: la Borsa di Tokyo ha lasciato sul terreno circa l’8% registrando la peggior seduta dal disastro nucleare di Fukushima, meno 2,9% Hong Kong, calo contenuto all’1,3% per Shanghai. Lo tsunami Brexit si è quindi spostato sui mercati europei con le Borse del Vecchio Continente che hanno aperto la seduta con cali tra il 7 e il 9%. Piazza Affari ha tenuto la maglia nera dei listini europei arrivando a perdere oltre l’11%. Oltreoceano cè stato il tonfo di Wall Street, il Dow Jones perde 610 punti in chiusura di giornata, ovvero il 3,4% e finisce a quota 17,401.09. Il Nasdaq affonda: -4,1%, precipitando a quota 4,707.98.

L’impatto di Brexit si è fatto sentire anche sul mercato dei titoli di Stato con lo spread tra il Btp e il bund tedesco che è schizzato a quota 190 punti per ritracciarea quota 154, comunque sopra ai 132 punti della seduta di giovedì.
I mercati hanno registrato il classico “fly to quality“, con gli investitori a caccia di beni rifugio e di rendimenti sicuri: il rendimento del bund tedesco è andato in terreno negativo, l’oro è volato al massimo da due anni mettendo a segno un rialzo del 4,2%, mentre lo yen ha segnato un forte rialzo sopra quota 100 sul dollaro.

L’esito del voto inglese ha tenuta alta l’attenzione per tutta la giornata sulle istituzioni monetarie: il Giappone ha fatto sapere che si consulterà con gli altrim embri del G7 mentre le banche centrali hanno annunciato di essere pronte a intervenire per stabilizzare i mercati e garantire la liquidità in valuta estera. La Boe ha fatto invece sapere di aver deciso di immettere 250 miliardi di sterline di liquidita’ straordinaria, mentre la Boj, la Banca del Giappone, si prepara anch’essa a “iniettare liquidita’” per limitare l’impatto della Brexit sui mercati. Anche la Federal Reserve si è detta «pronta, se necessario, a fornire liquidità in dollari attraverso i canali esistenti con le banche centrali, per affrontare le pressioni sui mercati globali».

Netto l’appello del Fondo Monetario per voce della presidente Chrtistine Lagarde: “Esortiamo le autorita’ di Regno Unito ed Europa a lavorare in maniera cooperativa per assicurare una transizione morbida verso una nuova relazione economica tra Gb e Ue, chiarificando inoltre le procedure e gli obiettivi generali che guideranno il processo. Continueremo a monitorare gli sviluppi da vicino e siamo pronti a sostenere i nostri membri se necessario”. L’agenzia Standard & Poor’s, intanto, ribadisce che è probabile che la Gran Bretagna perda la tripla A. Moritz Kraemer, responsabile dei rating per S&P - secondo il Financial Times - ritiene che i rischi politici, economici e finanziario associati all’uscita dalla Ue si tradurranno in un downgrade a breve termine. “Riteniamo che il rating AAA sia insostenibile in queste circostanze». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Moody’s: “Questo risultato - recita un comunicato dell’agenzia di rating - preannuncia un prolungato periodo di incertezza politica che peserà sui risultati economici e finanziari del Regno Unito”. La valutazione attuale di Moody’s sul Regno Unito è quella massima, pari a ‘AAA’ con outlook stabile.



(Dal web)





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Carla

Carla
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35017 Posts
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Posted - 25 June 2016 :  14:24:31  Vedi Profilo Send Carla a Private Message  Rispondi quotando
Vocabolario economico: cos’è lo Spread?

Lo spread (pronuncia: sprèd) non è una bevanda alcolica, ma un numero, che indica una differenza percentuale, ad esempio fra rendimenti. Lo spread a cui si fa spesso riferimento in questi giorni è quello fra il rendimento dei Bund tedeschi e dei Btp (buoni del tesoro poliennali) italiani, di durata decennale. Bund e Btp sono obbligazioni governative (rispettivamente tedesche e italiane), ossia titoli grazie ai quali gli stati incassano subito dei soldi, per esempio quando i cittadini vanno in banca e comprano tali obbligazioni, per poi restituirli dopo un certo numero di anni, con gli interessi.


Ovviamente, più uno stato è affidabile dal punto di vista economico, minore sarà l’interesse che viene pagato a chi compra le sue obbligazioni. E lo spread? In sostanza, se il Bund rende il 2 per cento all’anno e il Btp italiano rende il 7 per cento all’anno si dirà che fra i due vi è uno spread, una differenza, del 5,00 per cento (o, ed è la stessa cosa, di 500 punti). Dati questi rendimenti, ciò significa che se oggi compro diecimila euro di Bund, il mio capitale (teorico) fra un anno sarà di 10.200 euro; se invece compro diecimila euro di Btp italiani, fra un anno il mio capitale sarà di 10.700 euro. La differenza (o spread) di 500 euro è causata dal fatto che lo stato italiano è considerato meno affidabile di quello tedesco e quindi c’è una maggiore probabilità (ipotetica) che fallisca e non sia in grado di restituire il denaro dei Btp con i dovuti interessi.

Insomma, comprare Bund significa accontentarsi di un rendimento molto basso ma essere quasi certi di ricevere indietro i soldi con gli interessi; comprare Btp italiani significa puntare a un rendimento più elevato confidando che l’Italia non fallirà. Ma quanto più lo spread aumenta, tanti più interessi lo stato italiano dovrà pagare e tanto meno apparirà economicamente affidabile.

(Dal web)




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Carla
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Posted - 25 June 2016 :  14:29:39  Vedi Profilo Send Carla a Private Message  Rispondi quotando
In questi giorni si parla appunto dell'uscita dall:Europa da parte dell'Inghilterra
Voi cosa ne pensate in merito?
Ha fatto bene ad uscire?
Secondo voi la seguiranno altri Paesi?
Deciderà di rientrare? (Dato molti si son già pentiti....)
Cosa comporterà per l'Italia e per l'economia mondiale?
Cosa dobbiamo attenderci ora?










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Carla
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Posted - 25 June 2016 :  14:32:44  Vedi Profilo Send Carla a Private Message  Rispondi quotando
Da ignorante in materia sia di politica, che d'economia mondiale..
Il mio parere si riassume in:"qualsiasi cosa e decisioni vengano prese,
Chi c'è andrà di mezzo saranno sempre i soliti poveracci!





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Nives
Utente Master

1734 Posts
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Posted - 25 June 2016 :  17:45:58  Vedi Profilo Send Nives a Private Message  Rispondi quotando
Appunto Carla, sempre pantalone paga. Comunque sono sempre
del parere che l'unione fa la forza.
speriamo che nessuno li segua
.




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Fein
Moderatore

14527 Posts
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Posted - 25 June 2016 :  19:31:06  Vedi Profilo Send Fein a Private Message  Rispondi quotando
io penso che altre nazioni la seguiranno...
l'Europa unita dovrebbe essere ben diversa
ci deve essere la polizia e un tribunale europeo che possa difendere gli europei all'occorrenza...
invece chi comanda è solo la Merkel che vuole predominare ovunque
comunque si vede già l'andamento delle borse anche in italia con
perdite da paura,certo è che noi --anche se non possediamo titoli ecc
ci rimettiamo sempre,non so come andremo a finire ma la vedo molto brutta la cosa... speriamo bene...





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Carla
Admin

35017 Posts
Status: offline

Posted - 25 June 2016 :  19:57:17  Vedi Profilo Send Carla a Private Message  Rispondi quotando
Già Nives e Fein concordo...




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nanà
Moderatore

11170 Posts
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Posted - 26 June 2016 :  18:56:55  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando

Speriamo che, chi è nei governi europei e nazionali, valuti bene le conseguenze ...
e non agiscano solo presi dalla fretta e dalle parole dei disfattisti a prescindere...
Purtroppo siamo nelle loro mani...speriamo in bene.












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