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 Riflettendo in armonia
 Perché Maggio è il mese della Madonna e delle Rose
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nanà
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Posted - 20 May 2016 :  15:18:41  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando




Rose gialle (Lunamagika)



E' gialla la gelosia
che mi hai regalato:
si erge fiera in vaso
riluce contro il sole.
E' caldo il tuo desiderio
carnoso come i boccioli
di queste rose chiuse
che svettano sul tavolo.
E' tenero e profondo
oscuro e silenzioso
questo tuo accarezzarmi
da voglia a voglia intensa.
Sei giallo come il sole
carnoso come i petali
caldo come il pensiero
profondo come lo Spazio.
E nelle tue carezze
nei petali del non detto
nostalgica ed inerme
sprofondo nel tuo amore.











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nanà
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Posted - 20 May 2016 :  16:16:27  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando

Nostra Signora di Lourdes.



Lourdes è un comune francese, nel cui territorio - tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 -
la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo,
riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna,
in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.
Tali apparizioni, che dopo 4 anni furono riconosciute formalmente come autentiche dalla Chiesa cattolica,
sono tra le più famose,
anche perché fin dall'inizio di esse si verificarono molti fatti che i fedeli e la Chiesa
interpretarono come guarigioni miracolose di patologie gravi o gravissime.
Tra tutti questi episodi, la Chiesa fino ad oggi ha dichiarato formalmente
di ritenere miracolose 69 guarigioni di ammalati recatisi a Lourdes in pellegrinaggio.

Lurdes Rosary Basilica



La storia di Lourdes



Ai piedi dei Pirenei, Lourdes accoglie ogni anno 5 milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
Qui un giorno Maria è apparsa all’umile veggente Bernadette Soubirous,
incaricandola di un grande messaggio di speranza per l’umanità,
sofferente nel corpo e nello spirito, che è l’eco della parola di Dio affidata alla Chiesa.
Quella mattina era un giovedì grasso e a Lourdes faceva tanto freddo.
In casa Soubirous non c’era più legna da ardere.
Bernadette, che allora aveva 14 anni,
era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercar dei rami secchi nei dintorni del paese.
Verso mezzogiorno le tre bambine giunsero vicino alla rupe di Massabielle,
che formava, lungo il fiume Gave, una piccola grotta.
Qui c’era “la tute aux cochons”, il riparo per i maiali,
un angolo sotto la roccia dove l’acqua depositava sempre legna e detriti.
Per poterli andare a raccogliere, bisognava però attraversare un canale d’acqua,
che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.
Toinette e l’amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell'acqua fredda.
Bernadette invece, essendo molto delicata e soffrendo d'asma, portava le calze.
Pregò l’amica di prenderla sulle spalle, ma quella si rifiutò, scendendo con Toinette verso il fiume.
Rimasta sola, Bernadette pensò di togliersi anche lei gli zoccoli e le calze,
ma mentre si accingeva a far questo udì un gran rumore:
alzò gli occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava violentemente,
per quanto non ci fosse nell’aria neanche un alito di vento.
Poi la grotta fu piena di una nube d’oro, e una splendida Signora apparve sulla roccia.
La Signora aveva l’aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni.
Vestita di bianco, con una fascia azzurra che scendeva lungo l’abito,
portava sulla testa un velo bianco che lasciava intravedere appena i capelli
ricadendo all’indietro fino all’altezza della fascia.
Dal braccio le pendeva un grande rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d’oro,
mentre sui piedi nudi brillavano due rose, anch’esse di un oro lucente.
Istintivamente, Bernadette s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario.
La Signora la lasciò fare, unendosi alla sua preghiera
con lo scorrere silenzioso fra le sue dita dei grani del Rosario.
Alla fine di ogni posta, recitava ad alta voce insieme a Bernadette il Gloria Patri.
Quando la piccola veggente ebbe terminato il Rosario,
la bella Signora scomparve all’improvviso, ritirandosi nella nicchia, così come era venuta.
Tre giorni dopo, il 14 Febbraio, Bernadette che ha subito raccontato alla sorella e all’amica quanto le è accaduto,
riferendo della cosa anche in casa – si sente chiamata interiormente verso la grotta di Massabielle,
munita questa volta di una bottiglietta di acqua benedetta che getta prontamente
sulla S. Vergine durante la nuova apparizione, perché, così le è stato detto,
su queste cose non si sa mai e potrebbe anche essere il diavolo a farle un tiro mancino…
La Vergine sorride al gesto di Bernadette e non dice nulla.
Il 18 febbraio, finalmente, la Signora parla.
“Non vi prometto di farvi felice in questo mondo – le dice - , ma nell’altro.
Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?”.
La Signora, quindi, confida a Bernadette tre segreti che la giovane deve tenere per sé e non rivelare mai a nessuno.
Intanto la notizia delle apparizioni si diffonde in un baleno in tutta Lourdes
e molti curiosi si recano con Bernadette in quella grotta dove lei dice di vedere “Aquéro”
(quella là, nel dialetto di Lourdes).
Bernadette, infatti, non conosce il francese, ma sa parlare solo il patois, il dialetto locale.
E nel patois la bella Signora che le appare a Massabielle è “Aquéro”.
E intanto l’afflusso della gente alla grotta aumenta.
Nell’apparizione del 24 febbraio la Madonna ripete per tre volte la parola “Penitenza”. Ed esorta: “Pregate per i peccatori”.
Il giorno seguente, la Signora dice a Bernadette di andare alla fonte a lavarsi e a bere.
Ma non c’erano fonti in quel luogo, né sorgenti. La Signora allora indica un punto esatto.
Bernadette vi si reca e poiché non vede l’acqua comincia a scavare con le sue mani,
impiastricciandosi la faccia e mangiando fili d’erba...
Tutti i presenti si burlano di lei.
Ma, poco dopo, da quella piccola buca scavata nella terra dalle mani di Bernadette,
cominciava a scorrere acqua in abbondanza.
Un cieco si bagnò gli occhi con quell’acqua e riacquistò la vista all’istante.
Da allora la sorgente non ha mai cessato di sgorgare.
E’ l’acqua di Lourdes, che prodigiosamente guarisce ancora oggi ogni sorta di mali,
spirituali e fisici, e senza minimamente diffondere il contagio delle migliaia di malati immersi nelle piscine.
È anche il ricordo più caro che ogni pellegrino ama portare con sé,
facendo ritorno a casa dalla cittadella di Maria.
Ma un fatto ancora più eclatante doveva verificarsi, dopo il miracolo della sorgente,
per avvalorare come soprannaturali le apparizioni di Massabielle.
La Signora aveva chiesto a Bernadette che i sacerdoti si portassero lì in processione e che si costruisse una cappella.
L’abate Peyramale, però, parroco di Lourdes, non ne voleva sapere e chiese perciò a Bernadette un segno irrefutabile:
qual era il nome della bella Signora che le appariva alla grotta?
Nell’apparizione del 25 marzo 1858, “Aquéro” rivelò finalmente il suo nome.
Alla domanda di Bernadette, nel dialetto locale rispose: “Que soy era Immaculada Councepciou…”
(Io sono l’Immacolata Concezione).
Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma,
cioè una verità della fede cattolica, ma questo Bernadette non poteva saperlo.
Così, nel timore di dimenticare tale espressione per lei incomprensibile,
la ragazza partì velocemente verso la casa dell’abate Peyramale,
ripetendogli tutto d’un fiato la frase appena ascoltata.
L’abate, sconvolto, non ha più dubbi.
Da questo momento il cammino verso il riconoscimento ufficiale delle apparizioni può procedere speditamente,
fino alla lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, che, dopo un’accurata inchiesta,
consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale.



Bernadette Soubirous

Autore: Maria Di Lorenzo (FONTE: Santi e Beati)














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nanà
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Posted - 20 May 2016 :  20:56:00  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando

La Madonna del Pilone



Nell' anno 1644, in una casetta di Torino, viveva una famigliola povera ma felice.
Il padre faceva il calzolaio; la madre, Rita Molar, si occupava della casa e della piccola Margherita, l'unica figlioletta.
Un bel giorno d'aprile, madre e figlia si misero lietamente in cammino: bisognava portare il grano al mulino, perché la madia era quasi vuota.
Era una festa per la donna e per la bimba quella bella passeggiata, ed era anche l'occasione per far visita alla mugnaia, cara amica di famiglia.
Giunta al mulino, la giovane donna depose con un sospiro di sollievo il pesante sacco e abbracciò Giuseppina, l'amica.
Il mugnaio frattanto era impegnato a rovesciare il frumento nella tramoggia.
Mentre la mola girava frantumando il grano, la piccola Margherita correva intorno, osservando ogni cosa con grande interesse.
Vide una misteriosa porticina e, non sapendo frenare la sua curiosità, l'aprì di colpo... Ahimè!
Sovrastava proprio la ruota del mulino e, trascinata dallo slancio, la bimba volò nel gorgo.
Un urlo spaventoso: già le pale avevano afferrato il corpicino che affiorò due volte dal gorgo e poi scomparve.
Mentre i lavoranti del mulino, con lunghe pertiche, tentavano di ricuperare almeno il corpicino straziato, la madre, trattenuta a stento dagli amici,
si lasciò cadere ginocchia davanti a un'immagine della Madonna posta su un pilone presso il torrente.
Sapeva di chiedere l'impossibile: pure le parve che la Vergine si muovesse e trasvolasse leggera sulle acque turbinose e spumeggianti del gorgo.
E, mentre dalla folla prorompeva un grido: «Miracolo, miracolo!», si vide la bambina emergere viva dal fiume e tendere le braccia invocando la mamma.
La regina, Maria Cristina di Savoia, volle che attorno al pilone sorgesse una chiesa, a ricordo del prodigio.
Ancora oggi la popolazione piemontese chiama il bel santuario: «La Madonna del Pilone».











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nanà
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Posted - 20 May 2016 :  21:10:34  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando


Come una Rosa...(Grazia.A.)



Come una Rosa...
Circondata d’amore, attenzioni,
accudita e coccolata, sei diventata, un bocciòlo.
Naturale è, la tua candida purezza.
La tua semplicità e freschezza
sprigionano profumi misti…
mostra colori unici.
E’ notevole, la tua straordinaria bellezza.
Come una rosa, apre i suoi petali al sole,
tu spalanchi le braccia alla vita…
passionale, come il suo colore rosso,
seducente, come il suo profumo deciso,
desiderabile, come la pelle vellutata di una rosa.
Spontaneo è, il tuo fascino.
Amerai… e sarai amata,
soffrirai… e farai soffrire,
come fanno le spine di una rosa…
fino a quando… propio quella mano,
giungerà a te, senza ferirsi.
Esigente è, la tua mente.
Le rughe ti faranno compagnia,
mentre un petalo, inizia a cadere via,
non regalerai bellezza a chi ti guarda,
ma saggezza a chi ti ascolta.
Vissuta è la tua maturità.
Tutto ciò che fiorisce, alla fine… appassisce…
ma non il ricordo di te!
Come una rosa, preziosamente custodita,
tra le pagine di un libro…
per sempre.

(Questa poesia è dedicata a tutte le donne… Grazia)













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nanà
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Posted - 20 May 2016 :  21:16:35  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando




L'ALBERO DI ROSE .. (Leonardo Sinisgalli (1908—1981)



L'albero di rose
C’è un albero di rose
accanto alla mia casa.
Il vento del meriggio lo accarezza,
il vento di sera lo scuote
el’odore mi arriva da ogni lato.
Geme di notte il vento,
l’odore torna in mente.













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nanà
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Posted - 22 May 2016 :  22:37:54  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando

Dedicata a Pierre de Ronsard, poeta francese del XVI secolo “il principe dei poeti” che cantò la rosa.
Mignonne (Ode a Cassandra)



Mignonne, allons voir si la rose …



Dolcezza, andiamo a vedere se la rosa
che stamane aveva dischiuso
la sua veste di porpora al sole
ha perduto stasera
le pieghe della sua veste purpurea
e il colorito simile al vostro.
Ahimè, vedete come in sì breve spazio,
dolcezza, ella ha, al suolo,
lasciato cadere le sue bellezze!
O natura veramente matrigna
poi che un tal fiore non dura
che dal mattino fino alla sera!
Dunque, credetemi, dolcezza,
finché la vostra età fiorisce
nella sua più verde freschezza,
cogliete, cogliete la vostra giovinezza:
come a questo fiore, vecchiezza
farà appassire la vostra beltà .



(Pierre de Ronsard, Odes 1545)












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nanà
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Posted - 22 May 2016 :  22:43:26  Vedi Profilo Send nanà a Private Message  Rispondi quotando






“ Rosa tra le rose “



Accetta questa rosa amabile come te
che sei rosa tra le rose più belle,
che sei fiore tra i fiori più rari,
che sei Musa alle Muse ed a me.
Accetta questa rosa e racchiudi con lei
nel tuo seno il mio cuore, che ti resta fedele:
ferito egli vive da cento piaghe mortali,
ostinato a serbarti una fede totale.
Io e la rosa differiamo in un punto soltanto:
un Sole vede nascere e morire la rosa ,
mlle Soli hanno visto nascere l’amor mio,
che mi consuma tutto e non mi dà mai requie:
fosse piaciuto a Dio che quest’amore,
sbocciato come un fiore,
non più di un giorno fosse per te durato.



(Pierre De Ronsard (1524-1585)












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