Magia dei colori..... I crisantemi sono considerati portatori di bene, gioia e prosperità in tutto il mondo, mentre in Italia vengono associati al lutto e ai contesti tristi. Il significato che il Mondo Orientale è solito attribuire al crisantemo è dunque quello di vita e felicità.
I crisantemi sono considerati portatori di bene, gioia e prosperità in tutto il mondo, mentre in Italia vengono associati al lutto e ai contesti tristi. Questo dipende dal fatto che la festa dei morti avviene in concomitanza con la fioritura dei crisantemi e per questo i fiori sono sempre stati correlati a contesti molto tristi.
In Oriente invece i crisantemi (il cui nome in greco significa “fiore d’oro”) sono estremamente positivi: vengono utilizzati per matrimoni, comunioni e addirittura compleanni. Il crisantemo è inoltre fiore ufficiale del Giappone tanto che, in suo onore, viene celebrata una festa addirittura dall’imperatore.
Numerose sono le leggende intorno alla sua nascita, ma tutte riguardano i numerosissimi petali che costituiscono il fiore: sembra infatti che una bambina li tagliò per aumentare gli anni di vita della madre e un soldato per prolungare i giorni di licenza con la sua amata!
In realtà il nome crisantemo, deriva dal greco, letteralmente significa fiore d’oro ed è quindi stato associato dalla tradizione a valenze assolutamente positive. In Corea e in Cina è il fiore dei festeggiamenti (matrimoni, compleanni, ecc.); in Giappone è il fiore nazionale e la sua bellezza viene celebrata ogni anno dall’Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della sede reale, presentando le più recenti varietà a tutti gli invitati.
Il significato che il Mondo Orientale è solito attribuire al crisantemo è dunque quello di vita e felicità. La sua origine pare risalga all’ottantaduesimo imperatore, Gotoba Tenno (1183-1198), che amava molto il crisantemo e lo adottò come emblema sui suoi abiti e sui suoi beni.
Sicuramente non è un fiore di origine Giapponese, ma cinese. In Cina viene coltivato fin da tempi antichissimi e da sempre molto ben apprezzato anche se subordinato alla più stimata Peonia, si pensa che diventò predominante nel periodo della dinastia Sung meridionale (1127-1279).
IL CRISANTEMO
Una leggenda giapponese vuole che un tempo vivessero in un villaggio una graziosa fanciulla di nome Masako con i suoi genitori. Purtroppo i giorni della serenità cessarono di colpo, quando il padre della ragazza dovette partire per la guerra. Per qualche tempo madre e figlia si rassegnarono all'attesa. Ma quando fu certo che il padre di Masako non sarebbe più tonato, la madre si ammalò così gravemente di malinconia che Masako cominciò a temere di perdere anche lei. Disperata, si rivolse alla Dea del Sole per sapere quale rimedio avrebbe fatto guarire la madre. Ma la Dea scosse il capo. Le disse di tornare a casa, di scegliere un fiore del suo giardino e di contarne i petali. I giorni di vita della sua mamma sarebbero stati tanti quanti i petali del fiore. Purtroppo Masako non trovò che fiori con più di sette petali e la sua tristezza divenne grande. Poi però ebbe un'idea luminosa: tagliò ogni petalo del fiore prescelto in innumerevoli striscioline che corrispondevano ad altrettanti giorni. Fu così che nacque il crisantemo, un fiore generato dalla forza dell'amore di una fanciulla per la sua mamma.
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“I frutti dell’autunno” La frutta mi mette allegria... e vai con la mazurka
L'autunno è una stagione ricca di frutti: ci porta le mele gialle e rosse, mele cotogne, meloni gialli di Paceco, le pere succose ,pere abate, pere Williams, pere Kaiser, pere decane, Il fico bianco e quello nero, papaya, limoni, mango. Le prugne e le susine, i kiwi, i melograni , i cachi, ananas, C'è l'uva bianca e nera, profumata, con i suoi chicchi tondi e lucenti. Le noci racchiudono un buon gheriglio. Le nocciole, datteri, mandorle. E non mancano le castagne lucide, lucide, appena uscite dal riccio pungente. E molti altri....
La frutta d'autunno L'uva è bianca o nera. E' verde o rosa la pera. E' giallo il melone: La castagna è marrone. L'arancia è arancione, assieme al mandarino. La mela ha il rosso e il giallino. E' verde il fico. Ma il colore che preferisco è il colore della frutta fresca compresa la ciliegia e la pesca, la fragola e l'albicocca.
Poesia di L. Grossi -
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Frutta e verdura di stagione: spendi meno e mangia meglio La buona tavola è innanzitutto un’esigenza legata al benessere. Coniugare prodotti sani e di qualità con il fattore economico può sembrare difficile, ma basta fare la spesa con intelligenza e con un occhio al calendario
Cosa conviene comprare Mangiare frutta e verdura di stagione sono un vantaggio economico, perché venduti a minor prezzo, e offrono vantaggi nutrizionali per il consumatore. Vediamo subito quali sono i prodotti che conviene acquistare in autunno e, in particolare, a ottobre:
Frutta: ananas, cachi, castagne, datteri, kiwi, lime, limoni, mandorle, mangostani, mele cotogne, meloni gialli di Paceco, nocciole, noci, olive, papaya, pere abate, pere Williams, pere Williams rosse, pere conference, pere Kaiser, pere decane, pere Santa Maria, pomeli, uva
I vantaggi nel mangiare “giusto”
Ma perché in natura gli alimenti non sono presenti in tutte le stagioni? Madre natura ha pensato proprio a tutto: se alcuni cibi sono esclusivamente presenti in una sola stagione, vuol dire che quello è il momento in cui quel prodotto può offrire maggiori vantaggi per la salute.
Facciamo alcuni esempi: gli agrumi e i kiwi sono frutti invernali, l’alto contenuto in vitamina C così come tanti altri antiossidanti, sono importanti per difendere l’organismo dagli stati influenzali e parainfluenzali tipici di questa stagione. In estate abbondano invece prodotti come radicchio, albicocche, cicoria, lattughe, meloni gialli, sedano, peperoni, pomodori, pesche, cocomeri e ciliegie. Questi alimenti non a caso sono capaci di stimolare la produzione di melanina, pigmento capace di proteggere la pelle dall’azione nociva dei raggi solari insieme alla vitamina A anch’essa abbondantemente presente. In autunno carciofi e cardi svolgono una importante azione depurativa in particolare del fegato, mentre il melograno grazie alla sua azione antibatterica protegge l’organismo preparandolo ad affrontare l’inverno. L’alternarsi delle stagioni e della produzione ortofrutticola offre quindi al consumatore la possibilità di avere una alimentazione varia garantendo contemporaneamente la possibilità di assumere sostanze nutritive fondamentali per il mantenimento dello stato di salute , ma anche l’occasione di gustare e apprezzare diversi sapori.
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ADORO L'AUTUNNO...I COLORI ...I PROFUMI DEL BOSCO...LA NEBBIA...LA PIOGGIA.
"Canzone d'autunno"
I singhiozzi lunghi dei violini d'autunno mi feriscono il cuore con languore monotono. Ansimante e smorto, quando l'ora rintocca, io mi ricordo dei giorni antichi e piango; e me ne vado nel vento ostile che mi trascina di qua e di là come la foglia morta.
(Paul Verlaine)
"Se in autunno tu venissi da me"
Se in autunno tu venissi da me caccerei l’estate. Un pò sorridente - un pò irritata - come la massaia scaccia una mosca. Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli dei mesi, li metterei in cassetti separati per paura che i numeri si confondano. Se l’attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano sottraendo finché non mi cadessero le dita nel paese di Van Dieman. E se fossi certa che finita questa vita la mia e la tua continueranno a vivere getterei la mia come una buccia e sceglierei con te l’eternità. Ma ora - incerta sulla durata del tempo - che ci separa, la cosa m’inquieta, come l’ape folletto, che non avverte quando pungerà.
(Emily Dickinson)
Poesia inventata dagli alunni di una terza elementare
"Melodia d’autunno"
In autunno il bosco è una sinfonia di colori. Dell’orchestra il direttore, come un magico pittore, coi pennelli suonatori spruzza tanti bei colori. Ecco svelto il clarinetto che dipinge il violetto, il trombone un bel marrone o talvolta l’arancione. La grancassa ed il violino fanno insieme il verdolino, viola, oboe e ocarina di foglie una coltre giallina. E correndo a più non posso, ecco il corno con il rosso, mentre giù, dai campi arati, sale la nebbia con i fiati. Nel gran ballo dei colori gli animali sbucan fuori, poi a riposo, in tutta fretta, che la tana già li aspetta!
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LE FOGLIE GIALLE Ma dove ve ne andate, povere foglie gialle come farfalle spensierate? Venite da lontano o da vicino da un bosco o da un giardino? E non sentite la malinconia del vento stesso che vi porta via? (TRILUSSA)
DOPO LA NEBBIA
Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle. Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo
(UNGARETTI)
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Le nuvole passan portate dal vento, sparisce l’azzurro in un solo momento; le gocce di pioggia picchiettano sottili sui tetti, le auto, i giardini e i cortili. Gli ombrelli ora mostrano i loro colori Aperti a corolla, bellissimi fiori Di questa stagione che autunno si chiama, mentre l’estate pian pian s’allontana.
La pioggia è un’amica: le piante hanno sete, la terra e le foglie l’accolgono liete e già stan pensando a mutare il vestito: che il verde diventi marrone sbiadito, oppure arancione, o giallo sgargiante, o senape, ocra o rosso fiammante!
Sapete l’autunno è un sapiente pittore, trasforma in regina la foglia che muore, che appare alla gente stupenda e truccata, poi lascia il suo rame e con mossa studiata volteggia nell’aria, farfalla morente, uscendo di scena nel vento pungente.
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