Il Carnevale di Venezia, se non il più grandioso, è sicuramente il più conosciuto per il fascino che esercita e il mistero che continua a possedere anche adesso che sono trascorsi 900 anni dal primo documento che fa riferimento a questa famosissima festa. Nel XIX secolo, invece, Venezia e il suo Carnevale incarnano il mito romantico internazionale e la città della Laguna, con le sue brume e l’aspetto paludoso, diventa meta di artisti, scrittori, musicisti, avventurieri e bellissime dame di tutto il mondo: Sissi d’Austria, Wagner, Byron, George Sand, Ugo Foscolo. Il Carnevale ebbe un momento di stasi dopo la caduta della Repubblica di Venezia perché malvisto dalla temporanea occupazione di austriaci e francesi. La tradizione si conservò nelle isole, Burano, Murano, dove si continuò a festeggiare. Solo alla fine degli anni Settanta del XX secolo alcuni cittadini e associazioni civiche si impegnarono per far risorgere il Carnevale che venne inaugurato nel 1979. Il Comune di Venezia, il Teatro La Fenice, l’azienda provinciale di soggiorno e la Biennale prepararono un programma di 11 giorni lasciando anche molto spazio all’improvvisazione e alla spontaneità senza dimenticare un supporto logistico con mense e alloggi a prezzi accessibili. Il Carnevale dei nostri giorni è un magnifico happening che coinvolge grossi sponsor, le reti televisive, le Fondazioni culturali e che richiama folle di curiosi da tutto il mondo con migliaia di maschere in festa e con una pacifica e sgargiante occupazione della Laguna. Tra le calli della meravigliosa città, per una decina di giorni, si svolge una continua rappresentazione di teatrale allegria e giocosità, tutti in maschera a celebrare il fascino di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri.
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Carnevale Ambrosiano 2014: Sfilata Carri e Programma 5-8 marzo 2014
Carnevale ambrosiano 2014: sfilata in Duomo e carri Tre giorni di eventi, dal 5 all'8 marzo 2014, per il carnevale ambrosiano 2014. Il culmine sabato 8 marzo, con la sfilata dei carri in Duomo
Come è noto il Rito Ambrosiano, quello esclusivo della Arcidiocesi di Milano, ha un proprio calendario liturgico, diverso da quello di tutto il resto della Cristianità.
Uno degli elementi tipici è la durata del Carnevale che, a Milano, continua dopo il Mercoledì delle Ceneri, con altri tre giorni di Carnevale: Giovedì Grasso, Venerdì Grasso e Sabato Grasso!
Dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, il Carnevale finisce con la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano.
La tradizione vuole che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima.
In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno.
Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell'Italia, prende il nome di carnevalone.
Il Carnevale più lungo si accompagna ad una Quaresima più lunga: per noi inizia con il giorno dei morti, per il rito romano a metà novembre
Fino al XVI secolo anche in Occidente c'erano parecchi riti nell'ambito della Chiesa Cattolica, fu durante il Concilio di Trento che questi riti vennero azzerati, tranne quello milanese perchè difeso da San Carlo Borromeo al periodo della peste del 1567 e 1578: quando la peste finì di imperversare nel Milanese, le autorità cittadine autorizzarono la riapertura della città per il mercoledì delle Ceneri. I milanesi si trovarono così a dover cominciare il digiuno imposto dal periodo di Quaresima proprio alla fine del digiuno causato dalla peste... e senza aver potuto festeggiare il carnevale.
Il Borromeo informò di questo fatto il Papa, che con una apposita bolla autorizzò per sempre la Diocesi milanese a prolungare il carnevale di altri tre giorni, e cioè fino al sabato precedente la prima domenica di Quaresima.
Meneghino e Cecca ...le maschere milanesi
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I dolci di Carnevale non fritti sono la soluzione ideale per cedere alle tentazioni golose restando un po' più leggeri!
A Carnevale non si può dire di no alle chiccahiere: dolce e fragranti, avrete solo questo periodo dell’anno per gustarle. Se non volete però avere sensi di colpa a causa della dieta appena iniziata, provate la versione light delle chiacchiere: cotte al forno saranno leggere e sempre irresistibili!
Impossibile resistere ai dolci di Carnevale, ma se non sono fritti il vostro peccato di gola sarà più leggero! Ecco la ricetta delle chiacchiere al forno!
Ingredienti
- 250 gr di farina - 20 gr di zucchero - 25 gr di burro ammorbidito - 2 uova - Marsala - 1 limone - mezza bustina di lievito per dolci - zucchero a velo - sale Preparazione:
Versate la farina sulla spianatoia creando la classica fontana. Al centro mettete sale, zucchero, scorza di limone e lievito. Unite le uova, il burro e infine il marsala.
Con una forchetta amalgamate il tutto e iniziate a impastare. Ottenuta una pasta omogenea formate una palla e lasciatela riposare coperta per circa 30 minuti.
Prendete la pasta e stendetela con il mattarello fino a creare una sfoglia sottile. Dividete ogni sfoglia in rettangoli di 10 cm di lunghezza e 5 di larghezza e, usando la rotella tagliapasta, praticate due incisioni interne per la lunghezza.
Cuocete in forno (direttamente sulla placca) per 15 minuti a 180°, lasciate intiepidire e cospargete con zucchero a velo!
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