Alberi maestosi cedono le loro foglie, che beccheggianti si sovrappongono con levità sull’umido terreno.
Ho sete di intrugli briosi, poiché tinte sconosciute rendono grigio un autunno di solito ricco di stupendi riflessi.
Il suo copioso e variegato fogliame deposto sull’umido terreno con sapiente conseguire, sembra elaborare la tavolozza di un brillante pittore che assemblea con incredibili e deliranti mescolanze compimenti di inaudita bellezza.
I suoi toni modellati da folletti geniali e arguti arricchiscono i ricordi d’infanzia e l’allegoria a volte sfiora e non strabilia, ma rannuvola i nostri ricordi, perché i reconditi sogni di fate e fattucchieri sono ancora occulti nei nostri cuori e nei sogni che ancora ci appartengono.
bellissimo scritto! Come ti è stato spiegato in precedenza da Luna31 , ti conviene raccogliere i tuoi scritti tutti sotto un unico topic , sarà meno dispersivo per chi ama seguire la lettura dei tuoi scritti.