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Posted - 06 June 2013 : 14:13:21
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Maria Teresa Neumann (Konnersreuth, 8 aprile 1898 – Konnersreuth, 18 settembre 1962) è stata una mistica cattolica tedesca. Teresa Neumann è nota per alcuni presunti e controversi fenomeni e proprietà sovrannaturali, che alcuni le attribuiscono: la comparsa di stigmate, presunte capacità paranormali quali bilocazione, xenoglossia, telepatia e profezia; l'essere asseritamente guarita da paralisi e cecità in seguito a visioni mistiche; l'ipotetica conoscenza di lingue mai studiate (greco, latino, aramaico); la presunta capacità di sopravvivere senza alimentarsi: secondo quanto asserito da vari testimoni, per 36 anni si sarebbe nutrita ogni giorno esclusivamente con la Comunione sacramentale, senza assumere altri cibi o bevande. Nacque l'8 aprile 1898 a Konnersreuth, piccolo centro della Baviera nord-orientale, primogenita degli undici figli di Ferdinand Neumann, sarto, e di sua moglie Anna Grillmeier, contadina. Battezzata poco dopo la nascita, il 10 aprile, domenica di Pasqua, crebbe nel modesto ambiente familiare, educata ai valori cristiani. Dopo aver ricevuto la Cresima nel 1908 e la Prima Comunione nel 1909, avrebbe voluto diventare suora missionaria, ma l'inizio della Grande Guerra impedì la realizzazione di questa sua aspirazione. Frequentò con profitto la scuola primaria, e nel 1912 iniziò a lavorare come domestica, limitando necessariamente lo studio alla scuola domenicale di catechismo. Durante una licenza il padre, militare, le portò una foto di Santa Teresa di Lisieux, allora non ancora beata, e Teresa Neumann, allora sedicenne, cominciò a interessarsi della carmelitana francese, di cui in seguito sarebbe diventata devota. Il 10 marzo 1918, nel partecipare allo spegnimento di un incendio nella fattoria vicina a quella in cui lavorava, a causa degli sforzi compiuti nel trasportare i secchi d'acqua, riportò il danneggiamento della seconda e terza vertebra lombare con compressione del midollo. Manifestò subito disturbi alle gambe, che peggiorarono fino a renderla paralizzata nel giro di un anno. Durante tale periodo aveva subìto anche una rovinosa caduta da una sedia, dove l'avevano messa a sedere mentre le veniva rifatto il letto: batté violentemente la testa, rimanendo in stato di incoscienza per diversi giorni. Al risveglio non vedeva più, avendo riportato una lesione del nervo ottico, come avrebbero accertato in seguito i medici Il 29 aprile 1923, giorno della beatificazione di Teresa di Lisieux, ritrovò improvvisamente la vista. Il 7 maggio 1925, giorno della canonizzazione della santa francese, poté alzarsi dal letto e riprese a camminare. Nella notte fra l'11 e il 12 marzo 1926, Teresa Neumann disse di aver avuto la prima di una serie di visioni della Passione e Morte di Gesù; in quell'occasione, a suo dire, si sarebbe aperta, all'altezza del cuore, la prima delle ferite sanguinanti e, successivamente, sarebbero apparse tutte le stigmate di Cristo. Le visioni e le stigmate, che iniziavano il venerdì per terminare al sabato, le durarono fino alla morte. Per testimonianza delle persone che vivevano con lei, dal 1926, Teresa Neumann non avrebbe ingerito più né cibo né bevande, limitandosi ad assumere soltanto la Comunione quotidiana con alcune gocce di acqua. Durante il Nazismo, al quale era ostile, le venne ritirata la tessera annonaria per gli alimenti, mentre le venne concessa una doppia razione di detersivo, a causa della quantità di biancheria insanguinata Teresa, da tempo sofferente di angina pectoris, morì il 18 settembre 1962. Durante l'esposizione del corpo, prima dei funerali avvenuti il 22 settembre, i medici constatarono che, anche quattro giorni dopo la morte, non si erano verificati i tipici segni di rigidità cadaverica e decomposizione
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Carla
Utente Master
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Posted - 06 June 2013 : 15:36:37
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Molto interessante, ci son stati diversi casi in parte simili, persone con una vita colma di sofferenza, che son stati diciamo (prescelti), che poi manifestano facoltà paranormali. hanno avuto una vita disastrata con guarigioni miracolose.. Certo che non a poco prezzo dalle notizie che vengono riportate di questi casi, in cui si manifestano le stigmati (dicono soffrano parecchio). Ora la domanda mi sorge anche spontanea: ma per guadagnarsi un posticino in paradiso, bisogna soffrire così tanto Da quando ero piccina ho sempre saputo che Dio è buono, come mai tutta questa sofferenza, da dove proviene e perchè Bhoo forse non lo sapremo mai
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA****
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Posted - 06 June 2013 : 16:48:50
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quando dico che la religione è un Mistero comprende anche questo, non riesco a capire il motivo di tanta sofferenza causata a quanto pare da Dio
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Carla
Utente Master
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Posted - 06 June 2013 : 20:29:34
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La fede cristiana, dice che è un combattimento tra Dio e il diavolo , tra il bene e il male, certo che protrebbero sbrigarsela tra di loro , invece di coninvolgere l'intera umanità, in pratica siamo come pedine su un enorme schacchiera, che vengono messe continuamente alla prova, per valutare se si ha l'anima buona o meno
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA****
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Nives
Utente Master
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Posted - 06 June 2013 : 22:02:40
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E' proprio un vero mistero e non sapremo mai la verità
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nanà
Moderatore
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Posted - 22 June 2013 : 23:37:18
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L'enigma delle pietre mobili nella Death Valley della California
Le pietre che camminano
Benché non siano tra i più clamorosi misteri di questo pianeta, le "moving rocks" della Valle della Morte continuano a sfidare ogni spiegazione: sulla Playa asciutta e dura del Racetrack si vedono alcuni radi massi (oggi si fatica a localizzarne più di tre o quattro) e la maggior parte di essi è all'estremità di una traccia che fa pensare che abbia "camminato", talvolta con andamento grosso modo rettilineo, talvolta circolare, sul letto della depressione. Ma, come se non bastasse, mistero nel mistero, nessuno può dire di aver mai visto queste pietre mentre si muovono! I Rangers cercano di dissuadere i turisti dall'affrontare il Racetrack, anche perché le "moving rocks" sono poche e si suppone che qualcuno non esiti a rubarle come "souvenir", visto che si trovano delle tracce che finiscono senza che all'estremità vi sia nulla; inoltre, incursioni di veicoli potrebbero guastare il paesaggio con tracce "spurie" di pneumatici.
Diciamo subito che il Racetrack è quanto mai suggestivo, indipendentemente dalle pietre, come del resto ogni parte del Deserto di Mojave, ma anche vedere di persona questi massi con la loro lunga traccia sul terreno di argilla secca non aiuta assolutamente a comprendere come si possa produrre il fenomeno. Sembra quasi che si preferisca mantenere il mistero inviolato e, per quanto ne sappiamo, nessuno ha studiato a fondo le pietre che si muovono con adeguata strumentazione scientifica. I Rangers ripetono che non risulta che nessuno abbia mai potuto vedere il movimento delle pietre né misurarlo e, in effetti, non si può neppure essere del tutto certi che le rocce si muovano! Sull'argomento non è facile trovare documentazione: sappiamo che nel 1969 Robert P. Sharp del California Institute of Technology iniziò uno studio accurato e prese in esame 25 rocce, delle quali periodicamente controllava la posizione. Una di esse aveva lasciato dietro di sé una traccia lunga 64 m. Tuttavia, le condizioni climatiche proibitive e la mancanza di sponsorizzazioni ufficiali all'impresa non hanno portato nessuno ad affrontare queste problematiche con gli unici mezzi che potrebbero dare un contributo determinante alla soluzione del mistero: telecamere fisse e rilevatori satellitari di posizione.
Tutto fa pensare che le pietre effettivamente si muovano ma, come abbiamo detto, non vi è alcuna testimonianza di ciò se non la traccia al suolo. Qualcuno ha detto che le teorie che sono state formulate per spiegare come si producano la traccia al suolo ed il movimento, apparente o reale che sia, sono tante quanti sono i geologi che se ne sono occupati. La teoria prevalente chiama in causa forti piogge (anche se in media sulla Death Valley non ci sono più di 50 mm l'anno di precipitazioni) che renderebbero viscido il fondo della Racetrack Playa; a questo punto forti venti potrebbero essere in grado di spingere le rocce, sia con moto rettilineo costante che con cambiamenti di direzione. Secondo Sharp se si potesse dimostrare che i movimenti delle pietre avvengono soprattutto nei mesi invernali, si potrebbe chiamare in causa uno strato di ghiaccio sulla superficie della Playa, in presenza del quale i forti venti che si incanalano tra i monti Amargosa e Panamint avrebbero buon gioco. Questa spiegazione non è del tutto ineccepibile ma non chiama in causa ipotesi più fantasiose come terremoti o perturbazioni del campo magnetico. Per dovere di obiettività, bisogna riportare anche il parere dei più scettici: le pietre non si muovono affatto, se non quando qualcuno le trascina, per gioco, per burla, per continuare qualche antico rituale tribale dei nativi, gli indiani Panamint, o per mantenere viva un'importante attrazione turistica.
nanà
Se fai qualcosa col cuore, non hai bisogno che qualcuno ti aiuti. |
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