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 Angolo dell'arte
 /Pasqua a Innsbruck tra uova e tanto altro
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Graffio
Utente Master

1470 Posts
Status: offline

Posted - 25 March 2012 :  16:26:54  Vedi Profilo Send Graffio a Private Message  Rispondi quotando




L’uovo, simbolo della Pasqua, nel Tirolo e nella Capitale delle Alpi lo si ritrova in varie versioni, ma l’ospite d’onore è l’Ostermarkt, il mercatino di Pasqua che colora le piazze della città. Da non perdere questo appuntamento dal 30 marzo al 9 aprile 2012, tra uova colorate, decorazioni, prodotti tipici, dolci pasquali e tante manifestazioni legate alla tradizione, che animano i giorni che precedono la Pasqua. Infatti, sono molti i riti storici: c’è quello del Grasausläuten, che vuole che si suonino grandi campanacci per incoraggiare l’erba a spuntare dal terreno, c’è poi l’usanza dell’Aperschnalzen, una frusta che viene fatta schioccare per scacciare la neve e l’inverno. Inoltre, una leggenda popolare racconta che durante il Venerdì Santo, quando tutte le campane delle chiese volano a Roma, si suonano le caratteristiche raganelle di legno dette Karfreitagsratschen. In questo periodo i bambini vanno a caccia delle uova pasquali, nascoste nei giardini dal coniglietto pasquale, si preparano i mazzi d’ulivo per la Domenica delle Palme, ci si esibisce nelle danze tradizionali come la Bandltanz, il ballo tirolese con i nastri.





Il Festival di Pasqua tra musica e arte – Pasqua nella Capitale delle Alpi è però anche musica, arte e raccoglimento. Dal 23 marzo all’8 aprile 2012 si tiene a Innsbruck e Hall il Festival di Pasqua del Tirolo. Tema dell’anno Macht.frei | Leben (che contiene i due sostantivi “potere” e “vita” e l’aggettivo “libero”), in cui si mettono in luce vari aspetti relativi al concetto di libertà, con un programma fatto di musica di ogni parte della terra e di ogni epoca, danza, teatro, film, ma anche di filosofia.
Durante tutta la Quaresima e fino alla notte della Domenica di Pasqua, nelle chiese, piazze pubbliche e sale di manifestazioni si svolgeranno concerti. Il programma comprende musica della Passione e concerti orchestrali, musica tradizionale e contemporanea composta in funzione della religione o nata in un contesto temporale. Altri importanti elementi del programma sono le performance di compagnie di ballo moderne di portata internazionale, l’invito a tavole rotonde di esperti dei settori dell’economia, sociologia e filosofia e colloqui introduttivi alle singole manifestazioni.






Sul piano musicale, il Festival punta ancora una volta sul connubio di musica contemporanea e barocca. Sono in programma tra l’altro una serata incentrata sul Credo di Arvo Pärt, musica del compositore tirolese Werner Pirchner con l’Orchestra giovane del Tirolo, la Johannespassion di Johann Sebastian Bach eseguita dall’Orchestra del XVIII secolo diretta da Frans Brüggen nonché opere del compositore svizzero Klaus Huber e musiche della Passione barocche suonate raramente di Johann Hieronymus Kapsberger. Gli ensemble di danza del Festival vengono stavolta dal Giappone, dalla Germania, dal Belgio e dalla Svizzera.
Tutto è dominato dall’idea del raccoglimento e della riflessione interiore, che è legata alla Pasqua e dà un contributo sostanziale al fascino e alla speciale atmosfera del Festival.






Soggiorno – Per non perdersi il fascino di questi antichi riti e vivere la Pasqua secondo le usanze austriache si può approfittare del pacchetto Festival di Pasqua: dal 23 marzo all’8 aprile 2012, 2 notti con prima colazione, a partire da 132 euro a persona. L’offerta comprende l’entrata a due eventi del Festival di Pasqua e 1 Innsbruck card di 48 ore.
Info: Innsbruck Tourismus, tel. +43-512-59850, office@innsbruck.info, www.innsbruck.info.


A.M.A.
23/03/2012











-“Gli Dei sono diventati malattie” scrisse una volta C.G.Jung.Elaborando questa frase,Hillman si pone la questione più immediata per ogni psicologia:che cos’è la normalità psichica?A partire da quale soglia entriamo nel regno incontrollabile dell’anormalità?Con un’analisi stringente ed acutissima,Hillman ci mostrerà come la partita si giochi fra potenze che un tempo furono chiamate divine,prima di perdere ogni nome,e una struttura mentale,la nostra,che con esse è costretta ad avere a che fare,in ogni atto della vita,anche quando persegue,come l’intera civiltà occidentale,una “vana fuga dagli dei”.

/In IV di copertina,di Adriana Bottini in , James Hillman (LA VANA FUGA DAGLI DEI)


Da circa duemila anni i lati demoniaci dell’elemento femminile vengono continuamente respinti.L’immagine mitologica della madre di Dio,Maria,nella sua purezza e mancanza di peccato è un immagine tanto dannosa.Il fatto che la sessualità di Maria sia stata ignorata è forse qualcosa di innocuo;devastante fu invece il tentativo di reprimere tutti gli aspetti aggressivi,distruttivi dell’elemento femminile.”Maria ci salva dall’astuzia di Satana” si dice ne ‘Gli ultimi giorni di Hutten’ di Conrad Ferdinand Meyer.

Nella sua unilateralità l’immagine positiva,gentile e gradevole,dell’elemento femminile ha conseguenze molto dubbie.Ad esempio,sentiamo dire spesso che se le donne governassero il mondo,se tutte le madri si unissero,non ci sarebbero guerre,non ci sarebbero conflitti armati fra le nazioni o fra i diversi partiti politici.Virginia Woolf era appassionatamente convinta del fatto che tutti i conflitti armati potevano essere interpretati esclusivamente come la conseguenza dell’aggressività maschile.In altre parole la femminilità veniva equiparata alla natura pacifica,e ciò corrisponde proprio all’immagine mitologica della madre di Dio.Se noi perdiamo di vista il lato aggressivo e distruttivo dell’elemento femminile,se lo reprimiamo,allora non siamo più in grado di valutarlo e comprenderlo nel giusto modo.Rifacendomi alla mitologia,vorrei solo ricordare che Afrodite era l’amante di Ares,il Dio della guerra.E gli dèi dell’Olimpo furono molto lieti quando li videro cadere insieme nella rete.

Adolf Gugghenbuhl-Craig (Il Bene del Male)


-“ O gente benpensante!”esclamai sorridendo
“Passione!Ebrietà!Follia!Voi ve ne state tranquilli,impassibili,
voi gente morale!
Condannate l’ubriaco,inorridite del pazzo e passate oltre come fanno i preti
per la vostra strada,ringraziando Dio con un animo fariseo che non v’ha fatto
come uno di questi.Io mi sono ubriacato più di una volta,le mie passioni non sono mai state molto lontane dalla pazzia:eppure non mi pento né di questo né di quello;
anzi,nei miei limiti ho potuto rendermi conto che tutti gli uomini straordinari,tutti quelli che hanno realizzato qualche cosa di grande,d’incredibile,sono stati in ogni
tempo diffamati come pazzi e ubriachi.
Ma anche nella vita comune è insopportabile sentir gridare dietro a ognuno
che abbia osato un’azione appena appena libera,nobile,o in qualunque modo inattesa:
quello è ubriaco,quello è “toccato”!Oh vergognatevi ,voi sobri,vergognatevi voi savi!”

Johann Wolfgang von Goethe (I Dolori del Giovane Werther)



-Ero imprigionato nel presente,come gli eroi,come
Gli ubriachi;colpito da momentanea eclissi,il mio passato
Non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso
Che chiamiamo futuro;ponendo lo scopo della mia
Vita non più nella realizzazione dei sogni del passato,
ma nella felicità dell’attimo presente,non vedevo più
in là di questo.E così,per una contraddizione che era
tale solo in apparenza,nel momento in cui assaporavo
un picere eccezionale,in cui sentivo che la mia vita
poteva essere felice e in cui,dunque,essa avrebbe dovuto
acquistare maggior pregio,proprio in quel momento,
sciolto dalle preoccupazioni che fino allora
avevo potuto crearmi,io l’abbandonavo senza esitare
all’eventualità di un incidente.

(Marcel Proust –All’ombra delle Fanciulle In Fiore-)



-Uno gli chiese: 'Leonida, sei venuto con così pochi uomini a combattere contro un'armata?'. ed egli rispose: 'Se pensate che è il numero quello che conta, allora neppure l'intera Grecia basterebbe, perché è poca cosa in confronto alla loro massa. Se invece conta il coraggio, allora anche questi pochi uomini sono sufficienti'.
A un altro che gli faceva la stessa domanda rispose: 'Sono comunque molti, visto che li ho portati qui a morire'.
Serse gli scrisse: 'Hai la possibilità di regnare su tutta la Grecia, se smetti di opporti agli dei e ti schieri con me'. Egli mandò questa risposta: 'Se tu sapessi che cosa è una condotta di vita onorevole, rinunceresti a desiderare i bani altrui: per me è preferibile morire per la Grecia piuttosto che regnare sui miei compatrioti'.
Quando Serse gli mandò un'altra lettera, intimandogli di consegnare le armi, gli rispose: 'Vieni a prenderle'.

(Plutarco)




-“Quando penso a New York ho una sensazione diversa.New York fa sentire anche al ricco che egli non conta nulla.New York è fredda,scintillante,crudele.Gli edifici ti dominano.C’è una specie di frenesia atomistica nell’attività che va avanti:quanto più furioso il passo,tanto più sminuito lo spirito.Un fermento continuo,

ma potrebbe benissimo avvenire in una provetta.

Nessuno ne sa lo scopo.Nesuno indirizza l’energia.Stupenda.Bizzarra.Sconcertante.Una terribile spinta reattiva,ma assolutamente priva di coordinazione.Quando penso a questa città,questa Manhattan di cui canta Whitman,una rabbia cieca,bianca,mi sfiora le budella.New York.Le prigioni bianche,i marciapiedi brulicanti di vermi,le file del pane,gli spacci d’oppio che si costruiscono come palazzi,gli ebrei che ci sono dentro,i lebbrosi,i sicari,e soprattutto l’ennui,la monotonia dei volti,strade,gambe,case,grattacieli,pasti,manifesti,mestieri,delitti,amori…Una intera città eretta sopra una vuota fossa di nullità.Senza significato.Assolutamente senza significato.E la Quarantaduesima Strada!La vetta del mondo,la chiamano.E il fondo allora dov’è?Se vai con la mano tesa,ti mettono cenere nel berretto.Ricchi o poveri, camminano con la testa buttata all’indietro e quasi si rompono l’osso del collo per levare lo sguardo sulle loro bellissime prigioni bianche.Vanno avanti come oche cieche e i fari spandono sui loro volti vuoti chiazze di estasi.”

Henry Miller (Tropico del Cancro)







-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?"
"Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo."

(Luis Sepùlveda)



”Mi domando se si potrebbe mai avere il minimo sospetto dell’esistenza dell’anima se tutto scorresse liscio a livello dell’Io”

(Albert Kreinheder)














Carla
Utente Master

35017 Posts
Status: offline

Posted - 25 March 2012 :  18:39:34  Vedi Profilo Send Carla a Private Message  Rispondi quotando
Dev'esser molto interessante e folkloristico oltre che i bei paesaggi.









Ascolta con la mente
Guarda con gli occhi del cuore
Parla con la voce dell'Amore

****LUNA****
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