|
disattivato
infame
1 Posts
Status: offline |
 Posted - 11 January 2012 : 21:26:55
|
Un ammasso di galassie fuori misura
Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto il più grande ammasso galattico mai visto nel lontano universo. Ufficialmente conosciuto come ACT-CL J0102-4915, l’ammasso galattico per via della forma e delle dimensioni è stato ribattezzato “El Gordo” (“il ciccione” in spagnolo) dai ricercatori che l’hanno scoperto. Il nome descrive bene la principale caratteristica di questo ammasso, che si trova nella costellazione della Fenice a 7,2 miliardi di anni luce dalla Terra ed è il più massiccio e caldo fra tutti gli ammassi di galassie conosciuti a quelle distanze ed oltre. La grande distanza significa anche che l’Universo, quando la luce che vediamo adesso partì, era molto più giovane di ora; aveva, infatti, poco meno della metà dell’età che ha oggi.
Immagine dell’ammasso di galassie ACT-CL J0102-4915, soprannominato “El Gordo”. Si tratta di un’immagine composita in cui sono state sovrapposte immagini ottenute con i telescopi VLT e SOAR e i dati raccolti dall’osservatorio spaziale per raggi X Chandra (in blu).ESO/SOAR/NASA
El Gordo è anche una straordinaria sorgente di raggi X e rappresenta un gigantesco laboratorio sul quale testare il modello cosmologico standard e sembra essere il risultato della fusione in atto fra due ammassi di galassie più piccoli. Gli ammassi galattici sono i più grandi oggetti presenti nell’Universo e sono tenuti insieme dalla reciproca interazione gravitazionale delle galassie componenti. Si formano in seguito alla fusione di altri ammassi più piccoli. Dato che i processi di formazione dipendono dalla quantità di materia oscura ed energia oscura presenti nell’Universo, gli ammassi possono essere usati per studiare questi misteriosi aspetti.
La materia oscura è una forma di materia la cui esistenza si manifesta grazie alla sua influenza gravitazionale sulla materia visibile (stelle, nebulose, galassie, ecc.), ma che non emette o assorbe alcuna quantità rilevabile di luce, la sua vera natura è perciò ancora sconosciuta. L’energia oscura, invece, è una forma di energia che permea lo spazio e che esercita una pressione negativa che causa l’accelerazione dell’espansione dell’Universo.
El Gordo è stato scoperto con ACT (Atacama Cosmology Telescope) grazie all’alterazione del segnale a microonde del fondo cosmico causato dall’ “effetto Sunyaev-Zeldovich”. Questo fenomeno è la conseguenza dell’interazione tra i fotoni della radiazione cosmica di fondo con gli elettroni presenti nel gas caldo che pervade questi enormi ammassi galattici. I fotoni acquisiscono energia da quest’interazione e questo distorce il segnale della radiazione di fondo nella direzione degli ammassi. L’entità di questa distorsione dipende dalla densità e dalla temperatura degli elettroni presenti nel gas che permea l’ammasso e dalle dimensioni dell’ammasso stesso.
Successivamente, El Gordo è stato osservato con i telescopi spaziali Chandra (raggi X) e Spitzer (IR), e con VLT (Very large Telescope) da 8,2 metri di apertura e SOAR (SOuthern Astrophysical Research) da 4,1 metri. Di tutta la materia visibile nell’ammasso, solo l’1% è costituito di stelle, tutto il resto è infatti gas ed è dominante la presenza della materia oscura. Che si tratti di due ammassi galattici nelle fasi finali di un processo di collisione ad una velocità di diversi milioni di km/h, lo si capisce dalla regione più brillante in testa alla struttura, creata dall’incontro fra le due galassie più grandi di ciascun ammasso, e dalle due “code” visibili in direzione opposta. La dinamica dell’incontro deve essere stata simile a uno “speronamento” più che a un “scontro frontale”.
focus.it
Visibile solo da Internet Explorer
"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio."
Albert Einstein
 |
|
Un ammasso di galassie fuori misura
35017 Posts
