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Ghiandaia
Utente Master
1403 Posts
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Posted - 22 September 2012 : 17:21:51
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davanti alla bellezza di essere umano (in questo caso donna)
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G.
Utente Master
12559 Posts
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Posted - 22 September 2012 : 17:23:08
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quote: Originalmente inviata da Oriana
Tracce di donna. Su sentiero di ciottoli su grovigli di rami spezzati su letti di foglie cadute.
Tracce di donna. Essenza di rosa e di sangue sparsa nell'aria pesante d'autunno respirata dalle radici di un fiore.
Tracce di donna. Sazia e affamata. Bramata e offesa. Osannata e calpestata.
Eternamente sferzata dall'amore accoglie la premura dell'onda e spreme le mani al vento a domandare se un "ti amo" era davvero amore.
Nessuna lacrima se a rispondere sarà il silenzio.
(Oriana)
Bellissima
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Oriana
Utente Master
4350 Posts
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Posted - 23 September 2012 : 16:32:14
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Ghiandaia, Grace,
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Fein
Moderatore
14529 Posts
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Posted - 23 September 2012 : 20:18:32
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BELLISSIMA ORY... e molto emozionante scrivi in modo che le parole accarezzano l anima bravissima come vedi ti seguo anche da qui
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Fein
Moderatore
14529 Posts
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Posted - 23 September 2012 : 20:21:48
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scusa ORY...un emoticon di piu che non conta ... accidenti non riesco a fare niente con questo pc. ciao un abbraccio...
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Oriana
Utente Master
4350 Posts
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Posted - 24 September 2012 : 08:54:41
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Ahahahah anche a me capita di sbagliare smiles, tranquilla Sono comunque felice che tu, anche se da lontano, ci vieni a trovare e passi nel mio angoletto. Un abbraccione Fein
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Oriana
Utente Master
4350 Posts
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Posted - 01 October 2012 : 10:11:32
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Vento del nord
Mi faceva sussultare, in quel tempo, il sibilo inquietante del vento proveniente da nord. Quello freddo, ostile, che si infiltrava sotto le vesti con le sue lunghe dita gelide facendomi rabbrividire fin dentro l'anima. Per quanto mi coprissi erano sempre troppo sottili gli abiti e troppo corte e pesanti le gambe. Fuggivo a volte a destra, a volte a sinistra, come una creatura ubriaca e folle, ma non trovavo mai un riparo sicuro dove esso non potesse trovarmi e spazzarmi via con i suoi mulinelli pieni di sussurri neri. Paura. Paura delle nubi scure, dei temporali improvvisi e laceranti, del rombo dei tuoni e degli accecanti fulmini. Ma era sempre lui che mi colpiva. Lui che mi trapassava. Lui che mi lasciava stesa a terra, inerme, con le radici strappate e il tronco spezzato. Era il vento freddo del nord la vipera che passava sotto la porta per afferrarmi alla gola.
Poi, un giorno, lo attesi completamente nuda, fragile e sottomessa alla violenza degli elementi, come un animale sacrificale che non osa più opporsi al proprio destino, e quando lui arrivò, compiaciuto della mia offerta, allentò la furia e io gli trapassai il cuore. Senza alcuna pietà lo guardai agonizzare, mentre la tempesta si allontanava oltre il confine dei miei rami spogli. Ora sosto giorno e notte sulle rive dell'oceano, esposta alle intemperie come una roccia di granito e sale. Guardo le onde e ricordo gli antichi naufragi. Nubi in corsa e gabbiani in volo frantumano le paure in piccoli coriandoli colorati che volteggiano sulla spuma come minuscole dita impazzite. Chiudo gli occhi e spengo la luce. So che è qui , insieme al mare, che attenderò l'alba del domani.
(Oriana)
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