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tessa47
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Posted - 11 November 2011 : 16:33:40
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Il padre, un ufficiale dell'esercito dell'Impero Romano, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Con la famiglia il giovane Martino si spostò a Pavia, dove trascorse la sua infanzia e dove, contro la volontà dei suoi genitori, cominciò a frequentare le comunità cristiane. A quindici anni, in quanto figlio di un ufficiale, dovette entrare nell'esercito e venne quindi inviato in Gallia.
La tradizione del taglio del mantello San Martino divide il suo prezioso mantello con un povero, particolare della facciata del Duomo di Lucca dedicato al santoQuando Martino era ancora un militare, ebbe la visione che divenne l'episodio più narrato della sua vita e quello più usato dall'iconografia e dalla aneddotica. Si trovava alle porte della città di Amiens con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo. D'impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Quella notte sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi. Il termine latino per "mantello corto", cappella, venne esteso alle persone incaricate di conservare il mantello di san Martino, i cappellani, e da questi venne applicato all'oratorio reale, che non era una chiesa, chiamato cappella.
Conversione al cristianesimo Francobollo tedesco dedicato a San MartinoIl sogno ebbe un tale impatto su Martino, che egli, già catecumeno, venne battezzato la Pasqua seguente e divenne cristiano. Decise, più tardi, di lasciare l'esercito e fu quindi impeganto nella lotta contro l'eresia ariana, condannata al Concilio di Nicea (325), e venne per questo anche frustato e cacciato prima dalla Francia e poi da Milano.[3] Martino nel 357 si recò quindi nell'isola di Gallinara, dove condusse quattro anni di vita eremitica. Tornato quindi a Poitiers, diviene monaco e viene presto seguito da nuovi compagni, fondando uno dei primi monasteri d'occidente, a Ligugé, sotto la protezione del vescovo Ilario.
Nel 371 i cittadini di Tours lo vollero loro vescovo, anche se alcuni chierici avanzarono resistenze per il suo aspetto trasandato e le origini plebee. Come vescovo, Martino continuò ad abitare nella sua semplice casa di monaco e proseguì la sua missione di propagatore della fede, creando nel territorio nuove piccole comunità di monaci. Predicava, battezzava villaggi, abbatteva templi, alberi sacri e idoli pagani, dimostrando comunque compassione e misericordia verso chiunque. [5] La sua fama ebbe ampia diffusione nella comunità cristiana dove, oltre ad avere fama di taumaturgo, veniva visto come un uomo dotato di carità, giustizia e sobrietà.
Martino aveva della sua missione di “pastore” un concetto assai diverso da molti vescovi del tempo, uomini spesso di abitudini cittadine e quindi poco conoscitori della campagna e dei suoi abitanti. Uomo di preghiera e di azione, Martino percorreva personalmente i distretti abitati dai servi agricoltori, dedicando particolare attenzione all'evangelizzazione delle campagne. Nel 375 fondò a Tours un monastero, a poca distanza dalle mura, che divenne, per qualche tempo, la sua residenza. Il monastero, chiamato in latino Maius monasterium (monastero grande), divenne in seguito noto come Marmoutier. Nelle comunità monastiche fondate da Martino non c'era comunque ancora l'attenzione liturgica che si riscontrerà successivamente nell'esperienza benedettina grazie all'apostolato di San Mauro: la vita era piuttosto incentrata nella condivisione, nella preghiera e, soprattutto, nell'impegno di evangelizzazione.[6]
Martino morì l'8 novembre 397 a Candes-Saint-Martin, dove si era recato per mettere pace tra il clero locale.
La sua morte, avvvenuta in fama di santità anche grazie a numerosi miracoli, segnò l'inizio di un culto nel quale la generosità del cavaliere, la rinunzia ascetica e l'attività missionaria erano associate.
Domani è un altro giorno...
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tessa47
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Posted - 11 November 2011 : 16:35:46
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San Martino
La nebbia a gl'irti colli Piovigginando sale, E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar; Ma per le vie del borgo Dal ribollir de' tini Va l'aspro odor de i vini L'anime a rallegrar. Gira su' ceppi accesi Lo spiedo scoppiettando: Sta il cacciator fischiando Su l'uscio a rimirar Tra le rossastre nubi Stormi d'uccelli neri, Com'esuli pensieri, Nel vespero migrar.
Domani è un altro giorno...
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n/a
deleted
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Posted - 11 November 2011 : 16:46:28
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Già mi ero dimenticata che oggi è San Martino
Quì da noi esiste una tradizione oggi si apre il vino nuovo dalle botti per la prima volta ,poi si usa mangiare lo sfincione in tutte le case si sente odore di cipolla che evapora metto l'immagine perchè è una cosa che si mangia solo quì in sicilia almeno penso
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disattivato
infame
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Posted - 11 November 2011 : 16:53:43
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E'vero... mi son ricordata di quando andavo alle elementari ed imparai "san Martino".
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio." Albert Einstein
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acssia
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Posted - 11 November 2011 : 16:56:09
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quote: Originalmente inviata da fiore
Già mi ero dimenticata che oggi è San Martino
Quì da noi esiste una tradizione oggi si apre il vino nuovo dalle botti per la prima volta ,poi si usa mangiare lo sfincione in tutte le case si sente odore di cipolla che evapora metto l'immagine perchè è una cosa che si mangia solo quì in sicilia almeno penso
stasera con amici e ragazzo compreso andremo a stappare infatti qualche bottiglia
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Raggio di Sole
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Posted - 11 November 2011 : 17:36:19
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anche qui da me si usa mangiare e bere vino novello in "onore" del Santo
quando si tratta di bere e di mangiare una motivazione valida la si trova sempre!!
E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore e ho capito perché non si comanda al cuore...
Vasco Rossi
Il Veganismo non è una scelta. Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio!
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disattivato
infame
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Posted - 11 November 2011 : 17:37:07
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concordo raggio
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio." Albert Einstein
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tessa47
Utente Master
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Posted - 11 November 2011 : 22:51:25
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In tutta Italia si trova sempre una motivazione valida per mangiare e bere e fare baldoria!
Domani è un altro giorno...
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