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tessa47
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Posted - 13 February 2010 : 14:19:59
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Olimpiadi al via, Georgia a lutto
VANCOUVER (CANADA) - Il drappo nero sulla bandiera a mezz'asta dei suoi connazionali, lo stadio in piedi, qualche lacrima, la dedica alla memoria in avvio e il minuto di silenzio alla fine. Le tracce della morte choc di Nodar Kumaritashvili, lo slittinista georgiano schiantatosi contro un palo mentre provava il suo esordio olimpico, scorrono silenziose nel fragore dello show, quello milionario dei Giochi, che va avanti comunque. Non dimentica, ma continua la sua corsa: e cosi' senza sostanziali cambiamenti di programma la cerimonia ha dato il via alla XXI edizione delle Olimpiadi invernali, sebbene funestate poche ore prima dalla tragedia. Va in onda in mondovisione, davanti a miliardi di telespettatori e ai 60mila del B.C.Place, lo spettacolo del Canada che per la terza volta ospita la rassegna a cinque cerchi, dopo Montreal '76 e Calgary '88: ed e' un Paese intero quello messo in scena in tre ore, con tutte le sue anime, indiana, europea, il vecchio e il nuovo. Poi i colori: il bianco candido della prima cerimonia al coperto viene sfregiato per qualche istante dal nero dei monitor su cui scorre la scritta per lo slittinista. Ma la scena la rubano gli atleti. Le 82 nazioni, con il rosso a dominare le divise: una macchia intensa quella del Canada che chiude tra gli applausi scroscianti la sfilata. Passa anche l'iraniana Marjan Kalhor: un velo grigio sulla testa, stretta in un abito elegante. Poco prima aveva sfilato l'elegantissima Italia, in cappotto grigio e cachemire: Giorgio Di Centa con il tricolore in alto davanti a tutti, due passi dietro il capo delegazione Raffaele Pagnozzi, e alle spalle la composta squadra. ''E' un'emozione indescrivibile - racconta il fondista, due ori ai Giochi di quattro anni fa - solo ora mi rendo conto di quanto sono orgoglioso di rappresentare questa Italia: ringrazio chi mi ha fatto questo regalo. Ho tenuto questa bandiera non pensando solo a me, ma a tutta la squadra e mi auguro che ora anche la gente che sta lontano ci sostenga. Entrando in questo stadio, con tutto il bianco a ricordare la neve, ho pensato a un mondo libero, e a questo le Olimpiadi devono far pensare''.
Era toccato sfilare con la morte nel cuore anche al piccolo gruppo di georgiani: Nodar non c'e' piu', e loro con le lacrime agli occhi e una sciarpa nera al collo, seguono l'alfiere, lo sciatore Iason Abramashvili, tra le ali di uno stadio tutto in piedi. Poi ancora luci e colori, e festa quando scorre lo squadrone americano. Il mondo e' di nuovo riunito per celebrare il rito olimpico, questo e' quello della neve e del ghiaccio: l'inverno. Ma il Canada vuole ricordare anche gli altri colori, la Primavera, i campi di grano dell'estate, la pioggia dell'autunno. E le foglie d'acero, simbolo del Paese del Nordamerica, che inondano tutto l'impianto. Il presidente del Cio, con la voce rotta dall'emozione ricorda la tragedia del georgiano e la sofferenza che in questo momento sta vivendo tutta la delegazione. E parla dei Giochi puliti: stop al doping. L'apertura ufficiale l'affida a una donna, il governatore del Canada, un'altra Michelle, che di cognome fa Jean. L'ultima scena e' per la fiaccola: entra nello stadio, passa nelle mani della pattinatrice Catriona LeMay Doan, del cestista Steve Nash, dell'ex regina della neve Nancy Greene per finire in quelle della leggenda dell'hockey nazionale, Wayne Gretzky. Si accende il tripode ultratecnologico, il fuoco brilla su Vancouver. Ma resta l'ombra della morte, e il silenzio: un minuto intenso con cui il piccolo mondo olimpico ricorda un ragazzo che sognava i Giochi e non li vivra'
Domani è un altro giorno...
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andr
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Posted - 13 February 2010 : 14:24:40
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per questo giovane atleta e per la sua famiglia
Era solo un sogno ed é lí che torneró aspettando finché il fato mi dirá Puoi donna ,apri le tue ali e vivi il tuo sogno. Andromaca
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n/a
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Posted - 13 February 2010 : 21:48:44
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Posted - 13 February 2010 : 23:05:34
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lupo solitario
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Posted - 14 February 2010 : 12:09:22
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è davvero tragico e triste vivere o partecipare a una competizione internazionale in questo stato;ma la vita procura anche questo.lo sport è bellissimo ma vi sono alcune discipline davvero pericolose con le quali bisogna convivere.
lupo solitario |
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tessa47
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Posted - 15 February 2010 : 10:45:34
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Inoltre si tende a superare qualsiasi limite. Andare a 140 km/ora su un tracciato di ghiaccio è pericoloso e quindi tutte le sicurezze saltano. Bisogna pensare di più alla sicurezza di questi atleti. Certe volte mi viene in mente che siamo rimasti ai tempi dei giochi nei circhi romani, dove non c'era spettacolo se non scorreva il sangue.
Domani è un altro giorno...
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Posted - 15 February 2010 : 19:20:13
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Hathor
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Posted - 16 February 2010 : 10:31:11
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Trovo disgustoso l'ver fatto vedere le immagini nei tg! E a quella povera famiglia, nessuno ci pensa??
Ci vuole rispetto per il dolore!
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