Sempre il mare, uomo libero, amerai! Perché il mare è il tuo specchio; tu contempli nell'infinito svolgersi dell'onda l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito non meno amaro. Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine; l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore si distrae dal suo suono al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento. Discreti e tenebrosi ambedue siete: uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze, tanto gelosi siete d'ogni vostro segreto. Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli!
OCEANS-PEARL JAM-
-Una Fantasticheria memorabile
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi? - William Blake –
-Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
-La donna è stata il secondo grande errore di Dio.
(Frierich W. Nietzsche)
-Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza
-Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo
-La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi
-Poiche' l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto cio' che teme e disprezza in se stesso (C.G.Jung )
-Ammiro chi resiste.Chi ha fatto del dolore carne,sudore,sangue.Ed ha dimostrato senza Troppe storie,che è possibile vivere,e vivere in piedi ,anche nei momenti peggiori
-“Solo le donne spartane partoriscono uomini veri” (Regina Gorgo -506 a.C)
-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?" "Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo." (Luis Sepulveda)
-"Chi ama davvero ama il mondo intero, non un solo individuo in particolare" (Erich Fromm -l'Arte d'Amare)
-"NIUNA IMPRESA, PUR MINIMA CHE SIA, PUO’ AVERE COMINCIAMENTO E FINE SENZA QUESTE TRE COSE: SENZA SAPERE, SENZA POTERE, SENZA CON AMORE VOLERE" (Anonimo Fiorentino del XII secolo)
-E Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po' e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. "Scostati dal sole" rispose il filosofo. (Plutarco)
mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e, 5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
-Charles Bukowski, 27 giugno 1967, alla 19a birra.
mostratemi un uomo che abita solo e ha una cucina perpetuamente pulita, 8 volte su 9 vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
-Charles Bukowski, 27 giugno 1967, alla 20a birra.
Spesso lo stato della cucina riflette lo stato della mente. gli uomini confusi e insicuri, d'indole remissiva, sono dei pensatori, le loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. a volte, presi da uno slancio focoso, essi sfidano le eterne deità e si danno a metter ordine nel caos, cosa che a volte chiamino creazione; così pure a volte, mezzo sbronzi, si danno a pulire la cucina. ma ben presto tutto torna nel disordine e loro a brancolare nelle tenebre, bisognosi di pillole e preghiere, di sesso, di fortuna e salvazione. l'uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco. diffidatene. lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita e la sua mania per l'ordine, dentro e fuori, è solo un avvilente compromesso, un complesso difensivo e consolatorio. basta che l'ascolti per dieci minuti e capisci che lui, in vita sua, non dirà mai altro che cose insensate e noiose. è un uomo di cemento. vi sono più uomini di cemento, al mondo, che altri. sicché: se cerchi un uomo vivo, da' un'occhiata alla sua cucina, prima, e ti risparmierai un sacco di tempo. ora, la donna con la cucina sporca è un'altra questione: dal punto di vista maschile. se non lavora altrove e non ha figli, la pulizia o la sporcizia della sua cucina sono quasi sempre (con qualche eccezione) in proporzione diretta all'affetto che nutre per te. alcune donne hanno teorie su come salvare il mondo ma non son buone a lavare una tazzina da caffè. se glielo fai osservare ti rispondono: "lavare tazzine non è importante." purtroppo, lo è. specie per un uomo che ha lavorato per otto ore filate, magari per dieci, con lo straordinario, a una fresa o a un tornio. s'incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. tutto il resto è magniloquenza romantica o politica. vi sono brave donne a questo mondo. io ne ho perfino conosciuto due o tre. poi ci sono le altre, un altro genere. a quel tempo avevo un lavoro così' bestiale che, alla fine delle 8 o 12 ore, mi sentivo tutto il corpo indurito, una tavola, tutto un dolore. dico "tavola" perché non c'è altra parola. voglio dire, alla sera non ero più buono neanche a infilarmi la giacchetta. non riuscivo a sollevare le braccia per ficcarle nelle maniche. il movimento non mi riusciva, era troppo doloroso. qualsiasi altro movimento causava una rossa esplosione di dolore, un dolore che correva e serpeggiava, come una pazzia. mi beccavo anche un sacco di multe, in quel periodo. per lo più alle tre, alle quattro di mattina. una sera per esempio, tornando a casa dal lavoro, per non incorrere in contravvenzioni — dato che la freccia non funzionava più da un pezzo — tentai di sporgere il braccio sinistro per segnalare che svoltavo. il lampeggiatore non funzionava perché, da ubriaco, avevo divelto la levetta di comando. sicché cercai di metter fuori il braccio. riuscii solo a posare il polso sul finestrino e metter fuori il mignolo. non riuscivo a alzare il braccio più di così e il dolore era ridicolo, tanto ridicolo che mi misi a ridere, era buffo da morire, quel mignolo che spuntava in osservanza al codice stradale, la notte era fonda e le strade deserte, manco un'anima in giro e io là che facevo quel segnaluccio deficiente al vento. sbottai a ridere e e momenti andavo a sbattere contro un auto parcheggiata, cercando di far la voltata con un solo braccio meni anchilosato, e ridevo. riuscii a parcheggiare in qualche modo. riuscii a arrivare fino al portone. ah, casa mia. eccola là: a letto, a ingozzarsi di cioccolatini (mica no!) a leggere il New Yorker e la Saturday Review of Literature. si era di giovedì, e i giornali di domenica erano ancora sparsi qua e là. ero troppo stanco per mangiare. riempii la vasca, ma solo a metà, per non correre il rischio d'affogare. (meglio che sia tu a scegliere il momento, non il caso.) uscito dal bagno mi trascinai, strisciando come un millepiedi zoppo, in cucina per tentar di bere un bicchier d'acqua. il lavello era intasato. acqua grigia e puzzolente fino al bordo. mondezza dappertutto. da dare il voltastomaco. eppoi quella donna aveva la mania di conservare vasetti e barattoli vuoti. sicché in mezzo ai piatti sporchi eccetera, galleggiavano vasetti e barattoli e coperchi, come una sorta di gentile e insensata presa in giro d'ogni cosa. mi sciacquai un bicchiere e bevvi acqua. poi mi trascinai in camera. indicibile, il tormento per passare dalla posizione verticale a quella orizzontale sul letto. l'unica era non muoversi, quindi stavo là disteso immobile e indurito come un baccalà. la sentivo voltare le pagine e, desiderando stabilire un contatto umano, azzardai una domanda: "allora? com'è andata al laboratorio di poesia stasera?" "oh, sono preoccupata per Benny Adimson," mi rispose. "Benny Adimson?" "sì, è quello che scrive quei racconti tanto buffi sulla chiesa cattolica. ci fa ridere tutti. non glien'hanno mai pubblicato nessuno però. tranne uno: su una rivista canadese. adesso non le manda neanche più, le sue cose. secondo me è in anticipo sui tempi. però è comico buffissimo, ci fa tanto ridere." "qual è il suo problema?" "ha perso il posto, da autista. abbiam fatto quattro chiacchiere, prima della lezione. dice che non riesce mica a scrivere, quand'è senza lavoro. per scrivere, gli ci vuole d'avere un lavoro." "buffo," dissi, "io ho scritto le mie cose migliori da disoccupato. quando morivo di fame." "ma Benny Adimson," mi disse, "Benny Adimson non scrive mica solo di se stesso. scrive di altra gente." "oh." lasciai perdere. mi toccava aspettare tre ore, lo sapevo, prima di pigliar sonno. per allora una parte del dolore se ne sarebbe andata, come assorbita dal materasso. senonché di lì a un po' era già un'altra volta ora di alzarsi e tornare al chiodo. la sentii voltare altre pagine del New Yorker. mi sentivo maldisposto, ma potevo anche sbagliarmi: forse al laboratorio di poesia c'era qualche vero scrittore. era improbabile, ma poteva darsi. aspettavo che il corpo mi si slegasse, la sentii girare un'altra pagina e scartare un altro cioccolatino. poi mi disse: "sì, Benny Adimson ha bisogno d'un posto, d'una base, d'un punto di appoggio. noi cerchiamo di persuaderlo a mandare le sue cose alle riviste. vorrei proprio che leggessi i suoi racconti anticattolici, anche lui una volta era cattolico, sai." "non lo sapevo mica." "ma gli occorre un impiego, noi tutti cerchiamo di trovargli un lavoro, perché possa scrivere." seguì una pausa di silenzio. francamente, neanche ci pensavo a Benny Adimson e al suo problema. poi cercai di pensarci un momentino. e dissi: "senti. lo so io, come risolvere il problema di Benny Adimson." "davvero?" "sì." "e come?" "cercano gente, alle poste. assumono gente a destra e a manca, si presenti là domattina. casi, dopo sarà buono a scrivere." "alle poste?" "sì, sì." voltò un'altra pagina, prima di parlare. poi: "Benny Adimson è troppo SENSIBILE per lavorare alle poste." "oh." silenzio. e per un pezzo non sentii né voltar pagina né scartare dolcetti. in quel periodo, a lei piaceva molto un autore di racconti a nome Choates o Coates o Chaos o qualcosa del genere. costui scriveva in modo deliberatamente monotono (plumbee colonne piene di sbadigli fra le inserzioni pubblicitarie per liquori e crociere) ma nel finale non mancava mai un tizio, appassionato di Verdi e bevitore di bacardi, che, mettiamo, strangolava una bambina di tre anni in tutina blu, in qualche vicoletto di Nuova York, alle 4 e 13 del pomeriggio. ecco il concetto, infregnacciato e subnormale, che i redattori del New Yorker hanno dell'avanguardia raffinata: cioè, la morte vince sempre e tutti abbiamo le unghie sporche di fango. tutto ciò è stato già fatto, 50 anni fa, da un tale a nome Ivan Bunin in un racconto intitolato Il signore di San Francisco. da quando è morto James Thurber il New Yorker svolazza come un pipistrello intronato fra postumi di sbornia e guardie rosse. vale a dire: hanno chiuso. "buonanotte," le dissi. seguì una lunga pausa. poi si decise a darmi il contraccambio. "buonanotte" disse alla fine. con urla livide e tam-tam di strazio — ma senza un lamento — in silenzio — mi rigirai da supino a bocconi (un lavoro di cinque minuti buoni) per attendere l'alba e il nuovo giorno. forse sono stato scortese verso questa donna, forse ho trasceso, per colpa della cucina e per spirito di vendetta. c'è un bel po' di morchia nelle nostre anime, specie nella mia. e ho le idee confuse, sulle cucine come su tant'altre cose. la donna di cui parlo ha molto coraggio, lo dimostra in molti modi. non era la serata buona, ecco, né per lei né per me. e spero che quel fregnone dei racconti anticattolici abbia trovato un lavoro idoneo alla sua sensitività e che tutti quanti saremo remunerati dal suo genio, finora inedito (tranne in Canada). nel frattempo, io scrivo di me stesso e bevo troppo. ma questo lo sapete.
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi? - William Blake –
-Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
-La donna è stata il secondo grande errore di Dio.
(Frierich W. Nietzsche)
-Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza
-Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo
-La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi
-Poiche' l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto cio' che teme e disprezza in se stesso (C.G.Jung )
-Ammiro chi resiste.Chi ha fatto del dolore carne,sudore,sangue.Ed ha dimostrato senza Troppe storie,che è possibile vivere,e vivere in piedi ,anche nei momenti peggiori
-“Solo le donne spartane partoriscono uomini veri” (Regina Gorgo -506 a.C)
-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?" "Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo." (Luis Sepulveda)
-"Chi ama davvero ama il mondo intero, non un solo individuo in particolare" (Erich Fromm -l'Arte d'Amare)
-"NIUNA IMPRESA, PUR MINIMA CHE SIA, PUO’ AVERE COMINCIAMENTO E FINE SENZA QUESTE TRE COSE: SENZA SAPERE, SENZA POTERE, SENZA CON AMORE VOLERE" (Anonimo Fiorentino del XII secolo)
-E Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po' e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. "Scostati dal sole" rispose il filosofo. (Plutarco)
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi? - William Blake –
-Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
-La donna è stata il secondo grande errore di Dio.
(Frierich W. Nietzsche)
-Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza
-Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo
-La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi
-Poiche' l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto cio' che teme e disprezza in se stesso (C.G.Jung )
-Ammiro chi resiste.Chi ha fatto del dolore carne,sudore,sangue.Ed ha dimostrato senza Troppe storie,che è possibile vivere,e vivere in piedi ,anche nei momenti peggiori
-“Solo le donne spartane partoriscono uomini veri” (Regina Gorgo -506 a.C)
-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?" "Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo." (Luis Sepulveda)
-"Chi ama davvero ama il mondo intero, non un solo individuo in particolare" (Erich Fromm -l'Arte d'Amare)
-"NIUNA IMPRESA, PUR MINIMA CHE SIA, PUO’ AVERE COMINCIAMENTO E FINE SENZA QUESTE TRE COSE: SENZA SAPERE, SENZA POTERE, SENZA CON AMORE VOLERE" (Anonimo Fiorentino del XII secolo)
-E Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po' e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. "Scostati dal sole" rispose il filosofo. (Plutarco)
Sempre il mare, uomo libero, amerai! Perché il mare è il tuo specchio; tu contempli nell'infinito svolgersi dell'onda l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito non meno amaro. Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine; l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore si distrae dal suo suono al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento. Discreti e tenebrosi ambedue siete: uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze, tanto gelosi siete d'ogni vostro segreto. Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli!
meraviglia ..
Lasciami andare a vedere il sogno la velocità il miracolo non fermarmi con uno sguardo triste questa notte lasciami vivere laggiù sull'orlo del mondo solo questa notte, poi tornerò... (Alessandro Baricco)
Abbiamo soprattutto bisogno di inserirci nuovamente nella storia della nostra vita e il sogno viene a ricordarcelo.
Ci dice “Ricorda che questa è la trama della tua storia e dovresti essere presente con tutto te stesso proprio in quello che sta accadendo in questo momento”.
C.G.Jung scoprì che i sogni hanno una funzione compensatoria e portano alla luce ciò che abbiamo trascurato,ci parlano dell’altra faccia delle cose,ricordandoci che anch’essa è reale ed esortandoci a non dimenticare che hanno luogo grandi eventi anche nella nostra anima.I sogni ci spingono a realizzare in modo più completo,più autentico e pieno il nostro vero Sé.
Ci fanno anche sentire bene,perché ci mettono in contatto con amici persi da lungo tempo,in una sorta di ricomposizione,di ritorno a casa,e ci portano simboli dotati di grande potere,forza di attrazione e fascino,capaci di catturare il nostro interesse quanto un libro che ci presenti una trama così emozionante e piena di suspance,da non riuscire a smetterla di leggerlo.
L’altra faccia della realtà è veramente affascinante,ci attira verso un altro mondo e intesse attorno a noi un incantesimo,fino al punto che non riusciamo più a distinguere quel mondo da questo.I sogni sono reali come la vita stessa e la vita è come un sogno.Non è importante dove finisce l’uno e inizia l’altro.
Ciò che conta soprattutto è che fa bene,produce un notevole scioglimento delle tensioni e un delicato,piacevole calore. La storia continua,nei nostri sogni e nella vita attorno a noi.La rinnovata capacità di mettere da parte la nostra diffidenza e di recuperare la facoltà immaginativa del bambino è il più grande passo avanti verso una condizione di vera salute.
C’è una storia che si stà svolgendo e io ne faccio parte.Non importa se piacevole o spiacevole,semplicemente è la mia storia. Quando ho trovato la mia storia e sono diventato consapevole senza ombra di dubbio di trovarmi proprio dove dovrei essere,non mi chiedo nemmeno più se sono felice o infelice,semplicemente esisto,ed è bello e giusto trovarmi in questo luogo e in questo momento a fare esattamente quello che stò facendo. Non ho nessuna idea di dove andrò poi,ma non provo paura,solo una piacevole eccitazione per il gusto della novità.
Essere completamente presente nella mia storia è la mia grandezza e la mia gioia. E’ ciò che si definisce ‘amor fati’,una condizione altamente desiderabile. Il mio destino si dispiega e io sono un bambino davanti al quale la vita si rivela.
Accadono cose nuove e strane che mi sovrastano,si manifesta un futuro sempre fresco e nuovo,pieno di sorprese,un dramma affascinante che mi tiene religiosamente legato al mio cammino come per un incantesimo.
Una domenica pomeriggio,Herlinde Mi ha telefonato dopo più di un anno di silenzio,e mi ha chiesto.”are you in love?”.Potevo risponderle che sono continuamente innamorato, che adoro sempre,che sono fedele alla dea di Pafos,ad Eros M a lei,che cosa voleva sapere? Perché mi aveva chiesto così? Ho esitato,ho esitato.Poi Ho dato a lei che non la meritava La risposta più stupida:”may be”.
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi? - William Blake –
-Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
-La donna è stata il secondo grande errore di Dio.
(Frierich W. Nietzsche)
-Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza
-Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo
-La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi
-Poiche' l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto cio' che teme e disprezza in se stesso (C.G.Jung )
-Ammiro chi resiste.Chi ha fatto del dolore carne,sudore,sangue.Ed ha dimostrato senza Troppe storie,che è possibile vivere,e vivere in piedi ,anche nei momenti peggiori
-“Solo le donne spartane partoriscono uomini veri” (Regina Gorgo -506 a.C)
-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?" "Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo." (Luis Sepulveda)
-"Chi ama davvero ama il mondo intero, non un solo individuo in particolare" (Erich Fromm -l'Arte d'Amare)
-"NIUNA IMPRESA, PUR MINIMA CHE SIA, PUO’ AVERE COMINCIAMENTO E FINE SENZA QUESTE TRE COSE: SENZA SAPERE, SENZA POTERE, SENZA CON AMORE VOLERE" (Anonimo Fiorentino del XII secolo)
-E Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po' e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. "Scostati dal sole" rispose il filosofo. (Plutarco)
E la crepa nella tazza apre un sentiero alla terra dei morti.
(W. H. Auden)
…come quando una crepa attraversa una tazza.
(R. M. Rilke)
Ricevo da te questa tazza rossa per bere ai miei giorni uno ad uno nelle mattine pallide, le perle della lunga collana della sete. E se cadrà rompendosi, distrutto, io, dalla compassione, penserò a ripararla, per proseguire i baci interrotti. E ogni volta che il manico o l’orlo si incrineranno tornerò a incollarli finché il mio amore non avrà compiuto l’opera dura e lenta del mosaico. Scende lungo il declivio candido della tazza lungo l’interno concavo e luccicante, simile alla folgore, la crepa, nera, fissa, segno di un temporale che continua a tuonare sopra il paesaggio sonoro, di smalto.
(Valerio Magrelli)
C.S.I. Matrilineare
-Una Fantasticheria memorabile
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi? - William Blake –
-Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
-La donna è stata il secondo grande errore di Dio.
(Frierich W. Nietzsche)
-Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza
-Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo
-La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi
-Poiche' l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto cio' che teme e disprezza in se stesso (C.G.Jung )
-Ammiro chi resiste.Chi ha fatto del dolore carne,sudore,sangue.Ed ha dimostrato senza Troppe storie,che è possibile vivere,e vivere in piedi ,anche nei momenti peggiori
-“Solo le donne spartane partoriscono uomini veri” (Regina Gorgo -506 a.C)
-"Sono in moto. Sa cos'è una moto?" "Cazzate. Roba da finocchi. Gli uomini viaggiano a cavallo." (Luis Sepulveda)
-"Chi ama davvero ama il mondo intero, non un solo individuo in particolare" (Erich Fromm -l'Arte d'Amare)
-"NIUNA IMPRESA, PUR MINIMA CHE SIA, PUO’ AVERE COMINCIAMENTO E FINE SENZA QUESTE TRE COSE: SENZA SAPERE, SENZA POTERE, SENZA CON AMORE VOLERE" (Anonimo Fiorentino del XII secolo)
-E Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po' e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. "Scostati dal sole" rispose il filosofo. (Plutarco)