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disattivato |
Inviata - 02 February 2012 : 20:44:54 Una sentenza destinata a far discutere. Nei procedimenti per violenza sessuale di gruppo, il giudice non è più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell'indagato, ma può applicare misure cautelari alternative. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, dando un' interprestazione estensiva ad una sentenza della Corte Costituzionale del 2010. La Cassazione ha annullato una ordinanza del Tribunale del riesame di Roma, che aveva confermato il carcere per due giovani accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza del frusinate ed ha rinviato il fascicolo allo stesso giudice perchè faccia una nuova valutazione, tenendo conto dell'interpretazione estensiva data dalla Suprema Corte alla sentenza n. 265 del 2010 della Corte Costituzionale.
A partire dal 2009, con l'approvazione da parte del Parlamento della legge di contrasto alla violenza sessuale non era consentito al giudice di applicare, per i delitti di violenza sessuale e di atti sessuali con minorenni, misure cautelari diverse del carcere in carcere. Secondo la Corte Costituzionale, invece, la norma è in contrasto con gli articoli 3 (uguaglianza davanti alla legge), 13 (libertà personale) e 27 (funzione della pena) della Costituzione. Per questo la Consulta ha detto sì alle alternative al carcere "nell'ipotesi in cui siano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfate con altre misure". Adesso la terza sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che i principi interpretativi che la Corte Costituzionale ha fissato per i reati di violenza sessuale e atti sessuali su minorenni sono 'in toto' applicabili anche alla 'violenza sessuale di gruppo' , dal momento che quest'ultimo reato "presenta caratteristiche essenziali non difformi" da quelle che la Consulta ha individuato per le altre specie di reati sessuali sottoposti al suo giudizio.
Immediate le reazioni indignate. "Una sentenza impossibile da condividere, contro le donne, che manda un messaggio sbagliato", ha commentato Mara Carfagna, deputata Pdl ed ex ministro per le Pari Opportunita'. "Le aggravanti per i reati di violenza sessuale furono introdotte proprio per evitare lo scempio della condanna senza un giorno di carcere per chi commette un reato grave come questo - ricorda Carfagna - Il Parlamento, che ha sostenuto il disegno di legge da me presentato con voto bipartisan, aveva voluto condividere un messaggio chiaro: tolleranza zero contro la violenza sulle donne, che non e' un reato di 'serie B'".
"E' aberrante applicare misure alternative al carcere per lo stupro di gruppo. La Cassazione ha lanciato una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e a depotenziare tale grave reato. Una donna che vede negato il carcere per i suoi carnefici subisce una seconda violenza", ha detto Alessandra Mussolini del Pd. Per Barbara Pollastrini del Pd la sentenza è "lacerante", mentre per la deputata del Pd Donata Lenzi la sentenza "sarà un'ulteriore spinta al silenzio per le donne che subiscono violenza".
Storie, quelle di stupro di gruppo, che purtroppo accadono tutti i giorni. L'ultimo caso a Verona, dove due ragazzini di tredici e quattordici anni, hanno ubriacato una coetanea e ne hanno poi abusato. La vicenda, avvenuta nei giorni scorsi, e' stata resa nota dalla questura di Verona, dove la giovane si e' recata, assistita dalla madre, per denunciare quanto avvenuto. "La ragazzina - spiegano i poliziotti - ha raccontato di essere uscita da scuola alle ore 14.00 e di aver informato la madre che sarebbe rimasta in citta' con una sua amica per poi fare rientro a casa verso le successive ore 18.00. In realta', pero' la stessa si accordava con due amici coetanei per vedersi in centro citta'; qui la ragazzina veniva invitata ad ascoltare un po' di musica e bere qualcosa all'interno di un esercizio commerciale di proprieta' del padre di uno dei due amici, locale che quel pomeriggio era chiuso al pubblico".
Una volta all'interno del locale, accese soltanto poche luci, i due ragazzini hanno iniziato ad offrire da bere bevande alcoliche alla ragazzina e di li' a poco la stessa iniziava ad accusare forti giramenti di testa. In tali frangenti uno dei due tentava i primi approcci,abbastanza espliciti, allungando le mani addosso alla malcapitata compagna. Non solo, i due ragazzini continuavano a far bere alcolici alla ragazzina per poi farla sdraiare su un divano dove, sebbene frastornata ed incapace di difendersi per mancanza di forze dovute all'alcool somministratole, tuttavia, si accorgeva che i due la denudavano per poi essere violentata da uno dei due ragazzini mentre l'altro non ci riusciva.
"Nello stordimento - aggiungono ancora gli agenti - con la fatica di tenere gli occhi aperti, la ragazza ricorda di essere stata anche fotografata allo scopo di versare su Facebook le relative immagini e vantarsi dell'impresa; circostanza questa in corso di verifica da parte degli investigatori". Dopo la violenza sessuale i due ragazzini hanno fatto rientro a casa in autobus, come se la "violenza" inferta alla loro compagna fosse stata talmente normale da rimanere tranquilli, come se nulla fosse accaduto. Per la povera vittima,invece, il prosieguo del dramma. I due ragazzi, uno dei quali non imputabile in quanto tredicenne, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia per violenza sessuale aggravata e a carico loro sono state effettuate delle perquisizioni con il successivo sequestro di telefonini, computer e chiavette di memoria che verranno analizzate proprio per verificare l'eventuale presenza di foto o filmati. da libero.it
Allora ditelo che questo è il paese degli idioti
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio." Albert Einstein Quando l’odio diventa codardo, se ne va mascherato in società e si fa chiamare giustizia. Arthur Schnitzler
"Mammauuuuuuuuh mauuuuuuh-mauuuuuuh!!!!!"
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Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
Oriana |
Inviata - 21 February 2012 : 08:32:48 quote: Originalmente inviata da Straluna
Sicuramente questa notizia fa indignare non poco, ma resto cmq convinta che più della carcerazione obbligatoria, per riuscire a risolvere questa disumana piaga bisognerebbe riuscire a destrutturare gli stereotipi patriarcali sull'immagine della donna all'interno della società. Certo che la legge non ci sta aiutando, senza stare ad elencare i dolorosi e anche disgustosi per come sono stati svolti, fatti di cronaca, dove la vittima aveva già denunciato più volte l'aggressore e questo a poco è servito, nessun giudice in grado di riconoscere la pericolosità hai mai disposto la custodia cautelare in carcere per l'indagato di turno. molte donne sostengono di essere in una società civilizzata e secondo me non ci vedono molto chiaro, il valore che c'è nei confronti della donna è ancora molto infimo. In questi giorni mi sono immersa nella lettura della tragica fine di Susana Chávez, riporto l'articolo:
"Si chiamava Susana Chávez e oltre ad essere attivista contro i femminicidi a Ciudad Juárez, era poeta. Aveva 36 anni. Hanno gettato il suo corpo seminudo per strada. La testa era avvolta in un sacchetto di plastica nero. Le mancava la mano sinistra."
Poi sono andata a leggere anche il suo blog (..) (ho faticato un pò, con lo spagnolo non ho molta confidenza)
ma voglio riportare qui un passaggio di una lettera. Parla del Messico delle donne, della violenza e della repressione contro di loro, in particolare a Ciudad Juárez.
<<...So che in varie città italiane ci sono state diverse manifestazioni in solidarietà con Chihuahua e Cd. Juárez proprio in queste ultime settimane. [b]Capisco anche che è difficile chiedere la solidarietà quando anche l’Italia non scherza quanto a femminicidi e a violenza sulle donne, ma mi sembrava comunque doveroso rendervi partecipi della situazione che si sta vivendo da queste parti.>>
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Carla |
Inviata - 19 February 2012 : 21:25:02
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
G. |
Inviata - 19 February 2012 : 20:55:35
Non mi meraviglio,se da qui,a un pò,agli stupratori di gruppo,daranno anche un premio....si......perchè hanno spirito di squadra.....
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n/a |
Inviata - 19 February 2012 : 12:57:41 Sicuramente questa notizia fa indignare non poco, ma resto cmq convinta che più della carcerazione obbligatoria, per riuscire a risolvere questa disumana piaga bisognerebbe riuscire a destrutturare gli stereotipi patriarcali sull'immagine della donna all'interno della società. Certo che la legge non ci sta aiutando, senza stare ad elencare i dolorosi e anche disgustosi per come sono stati svolti, fatti di cronaca, dove la vittima aveva già denunciato più volte l'aggressore e questo a poco è servito, nessun giudice in grado di riconoscere la pericolosità hai mai disposto la custodia cautelare in carcere per l'indagato di turno. molte donne sostengono di essere in una società civilizzata e secondo me non ci vedono molto chiaro, il valore che c'è nei confronti della donna è ancora molto infimo. In questi giorni mi sono immersa nella lettura della tragica fine di Susana Chávez, riporto l'articolo:
"Si chiamava Susana Chávez e oltre ad essere attivista contro i femminicidi a Ciudad Juárez, era poeta. Aveva 36 anni. Hanno gettato il suo corpo seminudo per strada. La testa era avvolta in un sacchetto di plastica nero. Le mancava la mano sinistra."
Poi sono andata a leggere anche il suo blog (..) (ho faticato un pò, con lo spagnolo non ho molta confidenza)
ma voglio riportare qui un passaggio di una lettera. Parla del Messico delle donne, della violenza e della repressione contro di loro, in particolare a Ciudad Juárez.
<<...So che in varie città italiane ci sono state diverse manifestazioni in solidarietà con Chihuahua e Cd. Juárez proprio in queste ultime settimane. Capisco anche che è difficile chiedere la solidarietà quando anche l’Italia non scherza quanto a femminicidi e a violenza sulle donne, ma mi sembrava comunque doveroso rendervi partecipi della situazione che si sta vivendo da queste parti.>>
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tessa47 |
Inviata - 11 February 2012 : 12:02:49 quote: Originalmente inviata da Oriana
Ecco. Probabilmente chiunque di voi mi conosca un pò si sarà aspettato una mia forte reazione... ma... ci credete che sono senza parole ? Ok, sull'argomento stupro non mi ripeto, tanto ormai sapete che sono molto dura. Come posso reagire quindi a quest'ennesima e assurda se non paradossale sentenza ? Come il solito : facciamoci giustizia noi ! E basta !!!! Può essere condannato ( si fa per dire ) un singolo stupratore ma non si possono condannare stupratori multipli ? Benissimo. Allora ne denunciamo uno alla volta. Non basta ? Allora non denunciamo nessuno ma ne CASTRIAMO uno alla volta ( così non ci affatichiamo troppo) e siamo sicure che quanto capitato a noi non capiterà mai a nessun'altra. E poi paghiamo qualche sfigato per violentare giudici e avvocati che appoggiano questo obbrobrio. Si, per mettergliela in QUEL BEL POSTICINO DOVE NON BATTE IL SOLE... ovviamente in un bello stupro di massa che non possa essere legalmente perseguito. Che ne dite ? Io, come immaginate, sono in prima fila! Perchè è ora di far pagare sulla pelle di questi stronzi quello che pagano coloro che pensano, stupidamente, che vi sia una giustizia che li protegge !
perfettamente d'accordo, mai stare zitte per nessun motivo!
Domani è un altro giorno...
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Mrbear |
Inviata - 06 February 2012 : 09:04:23 e vi meravigliate ancora? italia si italia no italia dai la terra dei cachiii
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acssia |
Inviata - 05 February 2012 : 23:31:12
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