Discussione di partenza |
Oriana |
Inviata - 15 May 2011 : 08:56:37 Aggressive, competitive, crudeli: libri e film trattano il fenomeno della rivalità femminile in crescita.
ROMA - Donne crudeli, aggressive, competitive, subdole, insidiose, disposte a tutto pur di arrivare. Donne che per emergere affrontano duelli in ufficio e nelle relazioni sentimentali con gli uomini per sconfiggere le rivali. Lo testimoniano film e libri. L´ultimo testo è un saggio di 500 pagine di Phyllis Chesler, psicoanalista e femminista americana, che ha voluto denunciare questa cattiveria «inumana» con «Woman´s Inhumanity to woman» (Nation Books). Per avvalorarla ha raccolto centinaia di testimonianze: manager, legali, scrittrici e artiste da Toni Morrison a Erica Jong. Il saggio dal titolo «Donna contro Donna», ha suscitato aspre polemiche anche da noi dopo averle provocate negli Stati Uniti. L´ultimo film in tema è «L´anima gemella» di Sergio Rubini nei cinema dal 12 aprile: due cugine (Valentina Cervi e Violante Placido) si contendono l´amore di Tonino.
Le donne per raggiungere i loro scopi sono spietate e manipolatrici. No, non come gli uomini che dimostrano un´aggressività plateale e violenta. Quella femminile, spiega Chesler, è subdola. Per conquistare un posto al sole nella società, per sedurre l´altro e mettere ko le altre. Una strategia che comincia durante l´infanzia e continua oltre la maturità. Sono d´accordo terapeuti, studiosi, avvocati.
«La rivalità tra le donne è antica quanto il mondo - spiega la psicologa Gianna Schelotto che ha scritto «Distacchi e altri addi» (Mondadori) in cui racconta questo tipo di aggressività - nell´ultimo decennio sono aumentate le opportunità di evidenziarla. Soprattutto nel lavoro hanno ancora pochissimi spazi e sono costrette a difenderli. Il tutto è legato alla complessità psicologica del rapporto madre-figlia. Fin dai primissimi anni di vita la figlia compete con la madre per l´amore che nutre nei confronti del padre. La bambina per ottenere l´affetto del padre deve combattere. Il maschio, al contrario, non si trova mai a separarsi dal suo primo oggetto d´amore». Un´ipotesi affrontata da Sara Blaffer Hrdy in un altro saggio «La donna che non si è evoluta» (Franco Angeli). Nei primati spiega Hrdy, la rivalità tra le femmine era legata non tanto alla voglia di possedere il maschio quanto all´accesso alle risorse alimentari. Una malattia che si chiama rivalità per il potere. «Le donne - aggiunge Schelotto - quando ce l´hanno sono costrette a contenderselo aspramente. Mentre agli uomini l´aggressività viene perdonata».
«Le donne anziché applicare la loro femminilità alla parità hanno copiato i comportamenti maschili - suggerisce l´avvocato matrimonialista Anna Maria Bernardini De Pace - hanno confuso l´affermazione dei loro diritti con la prepotenza. Un elemento che si vede soprattutto nell´ambito della coppia. Quando ci si separa la donna invece di prendersela con il marito se la prende con l´amante. Le donne sono diventate feroci. Ho passato i primi dieci anni della mia attività a valorizzare la dignità delle donne attraverso le leggi, a combattere per i loro assegni di mantenimento e ora assisto donne feroci che magari pensano troppo alla carriera e non si occupano dei figli delegando tutto alle colf. E che, quando si separano, diventano improvvisamente mamme, escludendo i mariti che invece hanno educato i bambini».
AMBRA SOMASCHINI
Non so che ne pensate voi della rivalità femminile, io personalmente preferisco misurarmi in una sana competizione dove e quando, ma soprattutto con CHI ritengo valga la pena di farlo, quindi con persone che apprezzo e stimo. Se non vi è stima non vi può essere antagonismo.
Che dire poi di quelle donne che si accapigliano per ottenere le attenzioni di un uomo e magari lo fanno a suon di colpi bassi rendendosi ridicole ? Bhà... a me fanno molto sorridere, ma è ovviamente una mia personale opinione. Forse concepisco maggiormente una "sana" rivalità sul luogo di lavoro, quantomeno la giustifico maggiormente.
Questo articolo però non mi trova d'accordo su di una cosa. Vero è che le donne sono più furbe e questo le porta ad essere anche più subdole nelle loro azioni, ma, seppur in percentuale inferiore, anche gli uomini lo sono. Se noi abbiamo assorbito i loro difetti, in un certo qual modo loro si stanno adeguando ai nostri e stanno imparando ad imitarci.
Voi che ne pensate ?
" ... Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." (F. Pessoa) |
Ultime risposte: 3 (ordine cronologico inverso) |
G. |
Inviata - 15 May 2011 : 21:17:39 Si ti quoto Tessa....
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Oriana |
Inviata - 15 May 2011 : 21:02:07 Ottima riflessione Tessa, che per altro condivido.
" ... Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." (F. Pessoa) |
tessa47 |
Inviata - 15 May 2011 : 19:14:41 Forse alcune donne hanno superato i limiti, ma non generalizzerei. Non tutte sono subdole, vendicative.....in certi casi sono sulla difensiva, ma vogliamo chiederci perchè? Il mondo è ancora maschilista, inutile nasconderlo, quelle che ce la fanno ad emergere devono dimostrare a tutti i costi di essere all'altezza degli uomini. ( altezza?) Il mondo è sempre stato spietato e la donna ha sempre dovuto arrabattarsi. Ognuna ha il suo stile, i suoi valori e le sue convinzioni che nascono dall?esperienza sua o delle donne della propria famiglia. Io non condannerei nessuna donna.
Domani è un altro giorno...
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