Discussione di partenza |
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Inviata - 07 January 2011 : 15:45:59 ( argomento ideato da una riflessione tra me e ela)
E La Settima onda
Questi libri di Glattauer Daniel Parlano di un amore nato via internet..
Le ho mai raccontato del vento del Nord Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, il romanzo descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro? -------------------------------------------------------
La settima onda Emmi e Leo: per chi ancora non li conosce, sono i protagonisti di un amore virtuale appassionante, che ha vissuto ogni sorta di emozione, a parte quella dell'incontro vero. Sì, perché dopo quasi due anni, Leo ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Emmi e partire per Boston, per ricominciare una nuova vita. Emmi non si dà però per vinta, e riesce nell'impresa di riallacciare i rapporti con Leo. Mentre lei è ancora felicemente sposata con Bernhard, per Leo in nove mesi le cose sono cambiate, eccome: in America ha conosciuto Pamela e finalmente ha iniziato la storia d'amore che ha sempre sognato. Si sa, però, l'apparenza inganna. Ritornano le schermaglie via e-mail...
La riflessione è questa: storie come questa descritta da questi libri rispecchia l'esperienze di molte persone come mai però i protagonisti di queste storie non ammetterebbero mai (nel reale) di aver vissuto una storia sentimentale virtuale?
Paura di essere derisi? perché lo strumento internet è definito come un labirinto artificioso di inganni e di imbrogli? e allora perchè sempre più persone dichiarano (sempre virtualmente) che in queste storie riescono ad essere loro stesse, quanta paura c'è in un mondo reale nello svelarsi per quello che realmente siamo? quella di essere troppo aperti, troppo sensibili, sovraesposti e spaventati dalle nostre debolezze e fragilità regalando così quel nostro profondo patrimonio emozionale ad uno/a sconosciuto via email?
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Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
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Inviata - 10 January 2011 : 21:40:35 quote: Originalmente inviata da Roxymylove
Bel post Stra...
grazie
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Inviata - 10 January 2011 : 20:19:58 quote: Originalmente inviata da tessa47
Penso che innamorarsi è innamorarsi, che sia reale o virtuale. I pericoli sono gli stessi. Nel reale come nel virtuale ci si può innamorare dell'amore e non vedere i difetti. Si può essere sia più sinceri che più falsi in entrambi i casi. Ognuno di noi ha la sua storia.
Quoto...
Bel post Stra...
To be continued.............
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n/a |
Inviata - 08 January 2011 : 21:15:42 quote: Originalmente inviata da lety
ci ho messo un po di tempo , ma alla fine l'ho trovato...un articolo che lessi tempo fa su un sito che parla proprio dell'argomento di questo topic.. ve lo posto..se vi va leggetelo...
L’amore virtuale “Mi sono innamorata di te perché non avevo niente da fare, il giorno volevo qualcuno da incontrare la notte volevo qualcosa da sognare. Mi sono innamorata di te perché non potevo più stare sola, il giorno volevo parlare dei miei sogni, la notte parlare d’amore…”. Sentendo questa canzone di Tenco mi sono venute in mente le tante storie di amori virtuali di cui si parla oggigiorno. Internet, con le sue chat, è diventato un catalizzatore di sogni, speranze, un luogo dove è possibile superare i vuoti esistenziali, dove ricercare la propria anima gemella o un incontro fugace, dove il pensiero viene prima del corpo, un luogo di incontri e di scontri, di fantasie e banalità. Ma nella Rete ci si può anche perdere, con la speranza forse di ritrovarsi, magari più autentici, perché nel sottile gioco dell’anonimato si possono mostrare parti di sé temute, nascoste, desiderate. Ci si incontra, ci si ama, due intimi sconosciuti che accelerano i normali tempi di conoscenza, “come vorrei pensare a noi come a due persone che si sono fatte un’iniezione di verità per dirla, finalmente, la verità” dice Yair nel romanzo di David Grossman “Che tu sia per me il coltello”. Ci si incontra, ci si ama, ci si perde il più delle volte, nel marasma delle chat, con il rischio di perdere, anche,il nostro già fragile Io, arrivando a sostituire il reale con il virtuale. Non più amori vissuti ma cliccati. Dietro uno schermo si può mentire, si può sperimentare il piacere di essere ciò che non si è, si può esperire un senso di onnipotenza, si può sedare l’ansia, si possono fare grandiose fughe nel mondo di fantasie gratificanti ma troppo spesso celate, si possono condividere passioni, interessi, si possono azzerare molte censure, certo con un rischio, quello che il filosofo Jean Baudrillard ha definito “il delitto perfetto”, l’assassinio della realtà. Ma allora è proprio vero che l’amore attraverso Internet è solo un “incontro illusorio per eterni adolescenti che preferiscono sognare”? O, parafrasando Amleto, ogni strumento utilizzato dall’uomo diventa “buono” o “cattivo” a seconda di chi lo utilizza? Molte coppie si sono formate e si formeranno attraverso l’incontro virtuale, qualcuna si frantumerà nel giro di poco tempo, altre consumeranno una storia d’amore,ma solo coloro che sapranno coltivare il proprio sogno, tenendo sempre ben presenti valori come lealtà, rispetto e fiducia, potranno durare. In fin dei conti come ci ricorda Battisti, “Amarsi un po’ è come bere, più facile è respirare. Basta guardarsi e poi avvicinarsi un po’ e non lasciarsi mai impaurire no. Senza nascondersi, manifestandosi, si può eludere la solitudine, però, volersi bene no, partecipare, è difficile quasi come volare.”. Dott. Enrico Prosperi
questo Dott. Enrico Prosperi ha centrato in pieno l'argomento!
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n/a |
Inviata - 08 January 2011 : 21:10:57 riuscire ad amare l'anima di una persona.. beh!! hai detto nulla e cmq sono d'accordo che un amore nato dentro un vortice di bugie non può avere vita lunga
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Oriana |
Inviata - 08 January 2011 : 19:25:16 quote: Originalmente inviata da Straluna
quote: Originalmente inviata da Oriana Che dire ? La morale, in questa storia, è che se lui era sincero dall'inizio forse non nasceva nulla perchè lei era interessata a far conoscenza con un altro uomo. Ma... così sono morti entrambi.
Quante storie dolorosamente simili si nascondono dietro il virtuale?
che casino in questa storia.. vero che lei all'inizio era interessata a conoscere un'altro uomo.. però quanto vero che invece si è innamorata di lui.. boh!! se ci penso troppo mi incarto
quante di queste storie si nascondono dietro il virtuale nessuno potrà mai saperlo..
Si può essere certi di amare solo quando si conosce bene una persona e la si sceglie, tra tante altre. Come si fa ad amare qualcuno che ti ha mentito sulla propria identità, lavoro, vita e salute ?
Lei può dire di essersi innamorata dell'anima di questo uomo ma... lui non le ha dato modo di sceglierlo, nè di avvicinarsi a lui, nè di condividere con lui la sua vera vita.
Tutto è iniziato con una bugia che poi è diventata una montagna di bugie, e poi, come sempre accade, non se ne esce più e non c'è rimedio.
El dormir es como un puente que va del hoy al mañana. Por debajo, como un sueño, pasa el agua, pasa el alma.
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n/a |
Inviata - 08 January 2011 : 19:08:15 pienamente d'accordo...
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Oriana |
Inviata - 08 January 2011 : 19:05:01 quote: Originalmente inviata da ela
L'illusione a volte c'è anche nella realtà, si vive con una persona per poi accorgersi non essere ciò che credevamo, lo avevamo idolatrato? era un attore nato? non lo so...però accade...percui perchè non darsi una possibilità nel virtuae, che poi è il posto che frequentiamo di più, se si fa un esame attento è più nostro uno spazio circoscritto nel web che il posto di lavoro...ci si approccia dando l'essenza di noi, senza fronzoli o finte moine, non si nota il tacco, il trucco o cosa indossiamo, ma l'ego messo a nudo, ci si sofferma sulle parole, sul modo di scrivere, che trapela, tra l'altro, molto di chi è dall'altra parte del pc...
Mi aveva depistato questa tua risposta. Ecco perchè ho pensato che tu ponessi sullo stesso piano una relazione virtuale con una reale ed ecco perchè mi ero rivolta a te.
Comunque anche a me non importa dove, come e in che modo nasca un rapporto d'amore, l'importante è che sfoci nella realtà e venga vissuto completamente. Altrimenti, per quanto belle e convincenti siano le parole, restano solo parole...
El dormir es como un puente que va del hoy al mañana. Por debajo, como un sueño, pasa el agua, pasa el alma.
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