Discussione di partenza |
tessa47 |
Inviata - 04 October 2010 : 11:59:28 Difende figlia che rifiuta le nozze, uccisa a sassate
MODENA - Padre e figlio ''puniscono'' a sprangate la figlia e sorella che rifiuta un matrimonio combinato, poi con un sasso, usato forse solo dal genitore, mettono a tacere la disperata difesa della madre: la giovane e' grave, ma non in pericolo di vita, la mamma e' morta sotto i colpi di una storia che ricorda quella di Hina Saleem, la pachistana di 21 anni che voleva vivere ''in modo occidentale'' e che per questo fu sgozzata il 10 agosto 2006 a Sarezzo (Brescia) nella casa dei genitori.
Una similitudine rovesciata. La' mori' la giovane Hina Saleem e la madre di fatto accetto' le scelte del padre. Qua e' la mamma di Nosheen Butt a pagare il prezzo piu' alto per una ribellione ritenuta evidentemente oltraggiosa da ''morire''.
E' successo nel pomeriggio attorno alle 16.30 nel cortile di un edificio del centro abitato di Novi di Modena, via Bigi Veles 38. In quella casa la famiglia e i cinque figli vivono da alcuni anni e all'interno del giardino si consuma il dramma, ancora tutto da definire e da decifrare. Ma sembra proprio, almeno cosi' si apprende nell'ambiente investigativo, che la ventenne Nosheen si sia ribellata alla decisione familiare di affidarla in sposa a un connazionale.
Pare che in casa in quel momento ci siano anche due degli altri tre figli piu' piccoli che la coppia, Hamad Kahn Butt, operaio di 53 anni, e Begm Shnez, 46, ha generato, mentre la terza, la piu' grandicella, sarebbe stata fuori. Sembra che a colpire la ragazza, con una spranga che l'ha ridotta in gravi condizioni, sia stato il fratello di 19 anni, Humair Butt, anche lui operaio, aiutato dal padre, che poi avrebbe impugnato una pietra con la quale colpire la moglie, di 46 anni, uccidendola. Alla scena hanno assistito alcuni vicini, che hanno chiamato i soccorsi.
Sono intervenuti il 118, per una corsa verso il grande ospedale di Baggiovara in cui se non altro e' stata giudicata non a rischio di morire la figlia ''ribelle'', e i carabinieri, che sono riusciti a fermare padre e figlio e a portarli in caserma a Novi per un lungo interrogatorio: hanno scelto di fare scena muta, di non rispondere alle domande.
Sono molti gli interrogativi che restano aperti quando e' ormai calata la notte sul paesone della ricca provincia modenese che tanta immigrazione ha attirato negli ultimi anni. E' grande la comunita' pakistana, impiegata soprattutto in agricoltura. Ma sconcerta la somiglianza tra questa storia di cronaca nera e quell'altra di quattro anni fa nei dintorni di Brescia, per la quale Mohamed Saleem, il padre di Hina, e' stato condannato a 30 anni di carcere, insieme con i due cognati della vittima per hanno avuto 17 anni a testa per avere aiutato il padre ad occultare il cadavere.
A Novi un rifiuto di nozze combinate, a Sarezzo la voglia di vivere liberamente la relazione col proprio fidanzato italiano. In entrambi i casi, la logica del possesso fino alle piu' estreme conseguenze ha reso spietati assassini due padri. E soggiogate fino alla morte le mogli, le figlie.
Non ho parole!
Domani è un altro giorno...
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Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
Tofil |
Inviata - 08 October 2010 : 21:48:24 Penso che la religione centri ben poco..è l'estremismo e la sbagliata interpretazione dei loro testi sacri che porta a questo...l'ignoranza.. Non è giusto che una donna debba pagare con la vita un diritto che è di tutti...la libertà di poter essere ciò che vuole...VERGOGNA!
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Zero_P73 |
Inviata - 06 October 2010 : 01:29:13 Il lato "dis_umano dell'uomo"... La cultura, il potere in mano a pochi.. la scusa ormai abusata per tenerselo stretto..., la religione!!
Che pena l'ignoranza!! che schifo chi regola tutto questo. |
Fein |
Inviata - 04 October 2010 : 21:32:08 io odio queste persone,ma in nome di quale religione POI... DOVREBBERO PUNIRLI SERIAMENTE,POVERE RAGAZZE--
Germenzia
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n/a |
Inviata - 04 October 2010 : 18:40:05 dire che sono sottosviluppati è poco ma a loro va bene così, non vogliono evolversi, in nome di una religione fanno questo e altro...e qui mi fermo!
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Oriana |
Inviata - 04 October 2010 : 17:06:47 Per questo argomento "odio" è un sostantivo troppo povero per quanto mi concerne. Non capisco, ma più ancora non accetto. Non trovo parole per definire abomini simili nè per giudicare menti così misere da concepirli. Taccio, è meglio. Spendo solo un pensiero e una lacrima per una vita spezzata in questo modo atroce e solo per aver difeso la volontà di scelta della figlia. Per la libertà ancora si muore. Nel modo peggiore e... se si può definire... per le ragioni più assurde.
Quisiera que mi vida se cayera en la muerte, como este chorro alto de agua bella en el agua tendida matinal; ondulado, brillante, sensual, alegre, con todo el mundo diluido en él, en gracia nítida y feliz. |
n/a |
Inviata - 04 October 2010 : 13:50:28 io quando lavoravo in ospedale,ho dovuto nascondere una ragazza marocchina, era arrivata con una borsa di capelli che gli avevano strappato padre madre e fratello tracinandola per i capelli per tutta casa,ed ecchimosi per tutto il corpo,una spalla lussata ecc per rifiutare un matrimonio combinato dal padre.l' ho portata al posto di polizia dell' ospedale,poi chiamato un assistente sociale e nel giro di 2 ore,era in una casa protetta.però ero tallonata dai famigliari che volevano sepere dove era.mi hanno portata a casa nascosta in un ambulanza.sono cose inconcepibili.li davvero è brutto da dire ma li ho odiati.dite quello che volete , nn mi importa, li ho davvero odiati!
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MorningAfterDark |
Inviata - 04 October 2010 : 13:32:40 LA VITA DOVREBBE ESSERE UN BENE UN TESORO PREZIOSO IN QUALUNQUE CASO UNA MERAVIGLIA IN QUALUNQUE PAESE E SECONDO QUALSIASI RELIGIONE
CHI UCCIDE VA CONTRO LA VITA E IN QUEL MOMENTO MUORE ANCHE LUI UN PO'!!!
...basterebbe un po' più di magia... |
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