| Discussione di partenza |
| n/a |
Inviata - 21 December 2009 : 21:45:23
Ho letto che il 13 novembre veniva festeggiata la giornata mondiale della gentilezza
il World Kindness Movement, nato nel 1988 a Tokyo e arrivato poi negli Stati Uniti. In Italia è arrivato nel 2001 grazie a Giorgio Aiassa, allora Presidente del Rotary Club.
non a caso la decisione di trattare questo argomento in questo periodo dove è facile cadere nella parte zuccherina del buonismo natalizio!!
ma invece è piuttosto un esigenza per dare delle risposte ad un sentimento.. a questo bisogno che le persone.. sempre più persone avvertono, ma divorate da un accentuato individualismo, hanno fatto dell'egoismo la loro essenza di vita!!
già in questo mondo colmo di cinismo un gesto di gentilezza viene interpretato come un atto di debolezza ma non è così!!
anzi è l'esatto contrario, perché in un mondo dove la regola è quella di considerare l'altro come nemico, ci vuole del coraggio ad essere gentili!!
La gentilezza non è come porgere l'altra guancia, restare inermi e non difendersi da violenze fisiche o morali, si può esser gentili ed esigere rispetto!!
e a quelle persone ancora in corsa per ingannare il prossimo, che fanno il possibile per diventare pesci grossi in modo da divorare quelli più piccoli, voglio solo dire che non sono più atteggiamenti tanto così diffusi come un tempo, oggi leggendo e ascoltando in giro si avverte più un bisogno di solidarietà, di legami più solidi e veri!!
quindi frenate la vostra corsa perché siete come dire?? un pò "Out of Time" vi consiglio di aggiornarvi!!!
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| Ultime risposte: 4 (ordine cronologico inverso) |
| micia56 |
Inviata - 28 December 2009 : 17:49:43
quoto e straquoto Lety.. Avete mai rispettato il segnale del parcheggio di un portatore di Handicap??? Beh.. oltre che civilta' sarebbe un atto di gentilezza che ognuno di noi dovrebbe fare 365 gg l'anno e non solo quando ci si sente piu' buoni... come dare la precedenza al supermercato e non solo alla cassa a loro riservata, se c'e'!!! Oppure dal medico e cosi' via... 
 IL MARE....IL MIO ORIZZONTE |
| n/a |
Inviata - 21 December 2009 : 23:45:44
quote:
Originalmente inviata da Straluna
bellissima!!grazie Lety
hai colto proprio quello che intendevo dire
non è il Natale in se stesso, a me piace il Natale!!
ma è questa ipocrisia che regna in questo periodo che infastidisce e irrita parecchio!!
straquoto
 
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| n/a |
Inviata - 21 December 2009 : 22:12:59
bellissima!!grazie Lety
hai colto proprio quello che intendevo dire
non è il Natale in se stesso, a me piace il Natale!!
ma è questa ipocrisia che regna in questo periodo che infastidisce e irrita parecchio!!
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| l |
Inviata - 21 December 2009 : 22:06:31
Molto interessante l'argomento da te scelto per aprire una bella discussione...
Quanto è facile essere gentili in questo periodo...quanta ipocrisia si vede in giro...tutti buoni e gentili dal 22 dicembre al primo gennaio , massimo sino al 6.
Luci e soldi pare che mettano un sorriso in più alle persone.Corse alla beneficenza, un saluto ad un barbone, una monetina a quel vecchio che da anni sta là, ma visibile solo questi 15 giorni...e poi...finita la festa , spente le luci...ma chi ti conosce????
ti lascio uno scritto di Adam Phillips e Barbara Taylor:
Oggi, appena si comincia a crescere, gran parte di noi crede intimamente che la gentilezza sia la virtù dei perdenti. Ma accettare di ragionare in termini di vincenti e perdenti è già un modo per stare dentro lo schema del rifiuto fobico, del terrore contemporaneo per la generosità. Infatti, una delle cose che i nemici della generosità non si chiedono mai – e che la rendono un nemico nascosto in ognuno di noi – è perché mai proviamo una cosa del genere. Perché mai siamo spinti, in qualche modo, a essere gentili verso gli altri, per non dire verso noi stessi? Perché la generosità conta per noi? Forse, una delle cose che la contraddistinguono, diversamente da quel che accade a un ideale astratto come la giustizia, è che, rispetto alla gran parte delle situazioni quotidiane, sappiamo esattamente cosa sia; tuttavia, proprio il fatto di sapere cosa sia un gesto gentile ci rende più agevole il rifiuto di compierlo.
“Elogio della gentilezza”,
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