Discussione di partenza |
mononoke76 |
Inviata - 25 November 2013 : 19:16:23 Questa storia è considerata da molti una leggenda giapponese, ma la sua origine pare sia cinese. La leggenda che dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il grande amore, l’anima gemella.
Le anime unite dal filo rosso sono destinate, prima o poi, ad incontrarsi. Potranno passare anni, decenni, ma prima o poi le circostanze ci condurranno a questa persona speciale: non si può sfuggire al destino. Neanche le grandi distanze temporali o spaziali potranno impedire alle due persone di incontrarsi.
Il filo rosso non potrà essere tagliato o spezzato da nessuno: il legame che simboleggia è forte, indissolubile, e niente e nessuno potrà metterlo alla prova.
La leggenda cinese racconta:
“Il giovane Wei cercò per tanto tempo una donna da sposare e con cui creare una famiglia felice, ma non ci riuscì. Una sera, in una locanda, incontrò un uomo misterioso che gli disse una cosa sorprendente: la figlia del governatore sarebbe stata la donna giusta per lui. La mattina successiva Wei incontrò, sui gradini di un antico tempio, un vecchio che leggeva un libro in una lingua incomprensibile. Incuriosito gli chiese cosa fosse. Il vecchio rispose che egli veniva dall’aldilà e che era lì per occuparsi delle faccende umane, soprattutto dei matrimoni. Disse a Wei che la sua anima gemella aveva solo tre anni in quel momento e che lui avrebbe dovuto aspettare quattordici anni prima di incontrarla. Così Wei, curioso, si fece accompagnare al mercato per vedere la sua futura sposa. La bambina era molto povera, vestita di stracci, e questo deluse molto il giovane Wei che, accecato dalla rabbia del momento, fece colpire la bambina con un coltello tra gli occhi e continuò la sua vita, dimenticandosi di questa storia. Passarono altri quattordici anni senza che Wei, divenuto ormai parecchio ricco, riuscisse a trovare una sposa. Il governatore della città dove viveva gli offrì in sposa sua figlia e così, finalmente, Wei ebbe una moglie. La giovane copriva sempre la fronte e questo incuriosì molto il marito che le chiese il motivo. La ragazza gli disse che era per coprire una brutta cicatrice e spiegò che se l’era procurata da bambina quando, all’età di tre anni, un uomo cercò di ucciderla al mercato. Così Wei capì tutta la verità: sin dalla nascita siamo destinati a qualcuno e niente e nessuno può rompere questo legame.”.
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
Carla |
Inviata - 03 April 2014 : 19:06:20 Bel racconto, ho sempre pensato che ogniuno di noi ha la sua parte mancante, in qualche luogo, il problema è trovare l'altra metà della mela
QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA' ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO.. T'ACCORGERAI CHE SONO LI AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI! LUNA 31 |
MARI |
Inviata - 03 April 2014 : 18:38:08 ciao a tutti,io conosco la Leggenda della mezza mela...
La leggenda della mezza mela racconta che al mondo esiste per chiunque l'anima gemella perché le anime nascono assieme come se fosse una sola, anche in tempi diversi, e viene divisa perfettamente a metà come se si tagliasse una mela giusto al centro. Lo scopo della vita di ognuno è quello di trovare l'altra parte di mela che compone la propria anima per raggiungere l'obiettivo finale di trovare la propria anima gemella e vivere per sempre assieme tornando all'unione perfetta di poco prima di essere divisi. Chi pensa che nella vita sia tutto predestinato sa anche di avere la propria anima gemella che lo aspetta e che il destino farà in modo che le anime si incontrino, anche se sono lontane molti e molti chilometri l'una dall'altra. Con destino o fato ci si riferisce all'insieme di tutti gli eventi inevitabili che accadono in una linea temporale. Può essere concepito come l'irresistibile potere o agente che determina il futuro, sia in termini generali che di singolo individuo. Il concetto è basato sul credo che esista un ordine naturale prefissato nell'universo. Il mito della mezza mela nasce nella notte dei tempi, in grecia, con il filosofo Platone…
Il grande pensatore nel suo famoso scritto il “Simposio” racconta che :
“all’inizio del mondo l’uomo fu creato come una razza perfetta, ermafrodita, ogni individuo autosufficente e beato di sè. Fu per invidia che gli dei divisero le due parti di queste creature e le dispersero nel mondo. E da quel giorno l’uomo ha cominciato a cercare disperatamente la sua metà perchè senza di lei si sentiva incompleto, infelice. Solo che, per quanti tentativi facesse, non riusciva mai a trovare la sua metà esatta… Cosi’ i due individui andranno alla perenne ricerca della loro parte mancante per riacquistare la loro completezza, ricongiungendosi alla loro meta’… come le due meta’ di una mela, perfettamente combacianti.”
sono pochi quelli che riescono a trovare la propria metà!!!
|
gabri55ra |
Inviata - 24 March 2014 : 13:08:39 Anche a me piace di piu' la prima versione della storia , forse non vera ma piu' affascinante , romantica e tenera !
gabri55ra |
Carla |
Inviata - 21 March 2014 : 20:56:24 Bella preferisco la prima versione della sua storia anche se forse fantasiosa ma non troppo
QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA' ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO.. T'ACCORGERAI CHE SONO LI AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI! LUNA 31 |
mononoke76 |
Inviata - 21 March 2014 : 18:25:39 La romantica storia del merletto Il pizzo a tombolo più famoso del mondo è il pizzo di Fiandra. La leggenda dice che è nato così: c'era una volta a Bruges una fanciulla di nome Serena bellissima ma poverissima. Amava, riamata, un giovane artista povero quanto lei. Un brutto giorno la mamma di Serena si ammalò tanto gravemente che la fanciulla, pur di ottenere la guarigione, non avendo altri mezzi, offrì in voto alla Madonna la rinuncia al suo amore per il giovane artista. Mentre glielo comunicava, seduti all'ombra di un grande albero, dai rami cadde sul suo grembiule una tela di ragno fittissima, fine, complicata e leggiadra. I due innamorati ne restarono incantati e lei pensò subito di provare a rifarla col filo più fine del suo fuso. Lui con alcuni rami dell'albero chiuse e irrigidì il grembiule fra quattro bastoncini, in modo da portare a casa, indenne, il prezioso disegno della ragnatela. Così mentre Serena lo copiava col suo filo, lui la aiutava a tener separati e ordinati i tanti fili necessari, che altrimenti si arruffavano e imbrogliavano, legando un bastoncino di legno alla estremità di ciascun filo. Così dall'amore e dall'arte nacque il primo tombolo e il primo pizzo di Bruges; che piacque moltissimo alle gran dame della città che ricompensarono lautamente la giovane autrice della stupenda ragnatela. Ma con l'agiatezza e la salute della madre, venne per Serena il dolore: lasciare il suo innamorato, per adempiere al voto. Ancora una volta però il miracolo si ripetè. Dallo stesso albero all'ombra del quale i due fidanzati piangevano la loro separazione, cadde un'altra ragnatela su cui era scritta l'assoluzione del voto. Se si passa alle origini storiche del merletto si vede che invece esso è nato con tutta probabilità proprio in Italia , alla fine del '400, e per ragioni funzionali, non meno che estetiche: sostituire le pesanti decorazioni colorate di passamaneria d'oro e d'argento di stampo medioevale dai sontuosi abiti delle nobildonne, con qualcosa di più leggero e soprattutto di lavabile insieme al tessuto della biancheria di lusso. Nasce così, di semplice filo bianco, la trina cioè un passamano intrecciato 3 volte; chiamato anche terneta (da tre) trenèta, trinetta, che si aggiunge al tessuto
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
mononoke76 |
Inviata - 02 January 2014 : 22:23:17 ...fa molto romanticismo il fatto che un Amore sia per sempre davvero per tutta la vita ed oltre..ma concordo con te..condannare alla solitudine chi si ama mette un po' di tristezza...
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
Carla |
Inviata - 31 December 2013 : 13:02:15 quote: Originalmente inviata da mononoke76
In una casetta dietro il cimitero del tempio di Sozanji viveva un vecchio di nome Takahama. Era molto amabile e piaceva a tutti i suoi vicini, anche se molti di essi lo consideravano un po’ pazzo. A quanto sembra la sua pazzia consisteva semplicemente nel fatto che non si era mai sposato e non aveva mai mostrato desiderio di restare in intimità con una donna.
Un giorno di estate si ammalò tanto gravemente, che mandò a chiamare la cognata e il figlio di lei. I due arrivarono e fecero tutto ciò che potevano per dargli sollievo nelle sue ultime ore. Mentre lo vegliavano, Takahama si addormentò.
Poco dopo una grande farfalla bianca volò dentro la stanza e si posò sul cuscino del vecchio. Il ragazzo cercò di cacciarla via, ma quella tornò tre volte, come se fosse riluttante ad abbandonare il malato. Alla fine il nipote di Takahama riuscì a farla uscire in giardino e a farle attraversare il cancello fino a farla entrare nel cimitero, dove si posò sulla tomba di una donna e misteriosamente scomparve. Osservando la tomba, il giovane trovò il nome “Akiko” scritto su di essa, insieme a un epitaffio che raccontava come Akiko era morta all’età di diciotto anni. Benché la tomba fosse ricoperta di muschio e sembrasse costruita decenni prima, il ragazzo notò che era circondata di fiori e che il piccolo serbatoio dell’acqua era stato riempito di recente.
Quando il giovane tornò alla casa, Takahama era ormai spirato. Si rivolse alla madre e le raccontò quello che aveva visto nel cimitero.
«Akiko?» mormorò la madre. «Quando tuo zio era giovane, fu fidanzato con Akiko. La ragazza morì di tubercolosi proprio il giorno prima delle nozze. Quando lasciò questo mondo, tuo zio decise che non si sarebbe mai sposato e che avrebbe vissuto per sempre vicino alla sua tomba. Per tutti questi anni ha mantenuto la sua promessa e ha conservato nel cuore tutti i dolci ricordi del suo unico amore. Tutti i giorni Takahama si recava nel cimitero, sia che l’aria fosse profumata dalla brezza dell’estate, sia che fosse appesantita dalla neve che cadeva d’inverno. Tutti i giorni pregava che lei fosse felice, bagnava la tomba con le sue lacrime e portava dei fiori. Adesso che Takahama stava morendo e non poteva più svolgere il suo compito amoroso, Akiko è venuta per lui. Quella farfalla bianca era la sua anima dolce e innamorata».
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver
Una storia di vero Amore, veramente bella non credo che Akiko si sarebbe arrabbiata se Takahama, si fosse innamorato di nuovo, il primo amore restava sempre unico, ma chi si ama (ed uno dei due purtroppo se ne và.....) vuole il bene dell'altro e non la solitudine
PS: stupenda anche l'immagine
QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA' ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO.. T'ACCORGERAI CHE SONO LI AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI! LUNA 31 |
|
|