| Discussione di partenza |
| Carla |
Inviata - 15 May 2013 : 19:14:54
Jolie: "Ho tolto i seni per salvarmi dal cancro".
Comunità scientifica divisa
L'attrice parla della sua doppia mastectomia: il rischio di cancro al seno è sceso dall'87% a meno del 5%. Prima di lei l'aveva fatto Sharon Osbourne. Il parere dei medici: secondo Veronesi, non è una via obbligata.
 
Come un fulmine a ciel sereno. L'articolo scritto da Angelina Jolie sul New York Times dove l'attrice racconta la sua doppia mastectomia. Ha scelto di asportare entrambi i suoi seni perché ha un gene "difettoso", che la rendeva un soggetto ad alto rischio cancro al seno, malattia che ha ucciso sua madre, dopo anni di sofferenze. E il rischio che possa svilupparsi un tumore ora è decisamente basso: "Ho deciso di farmi asportare i due seni perché avevo un gene difettoso, ora il rischio di ammalarmi di cancro è sceso dall'87% al 5%. Ne parlo perché spero che altre donne possano aver un beneficio dalla mia esperienza. Ho scelto di essere proattiva e di ridurre al minimo il rischio. E ho deciso di ricorrere a una duplice mastectomia". Il lungo processo della doppia mastectomia è iniziato a febbraio ed è terminato il 27 aprile, ed è stato nascosto ai media sino ad ora. Ha scelto la strada della mastectomia soprattutto per i suoi 6 figli: "I miei figli mi chiedevano se la stessa cosa accaduta alla nonna potesse accadere anche a me".
Prima di lei, il dicembre scorso, Sharon Osbourne aveva suscitato una viva emozione negli Stati Uniti sottoponendosi alla doppia mastectomia preventiva dopo aver scoperto di avere una mutazione genetica che aumenta di molto il rischio di ammalarsi di tumore al seno. Sharon aveva chiesto un’analisi del proprio genoma, proprio come aveva fatto il marito Ozzy qualche anno prima. L’esito, per lei, aveva però avuto un risvolto molto importante. E visto che aveva già avuto un tumore al colon nel 2003, scoprire di avere un’alta probabilità di ammalarsi e di dover affrontare nuovamente il cancro l’ha portata alla scelta della mastectomia preventiva.
Non deve essere una scelta facile, quella di farsi asportare entrambi i seni, ma la Jolie sostiene: "Sento di aver fatto una scelta giusta e coraggiosa che non diminuisce la mia femminilità. Poi ho la fortuna di avere un partner, Brad Pitt, che è così amorevole e solidale. Brad era al Pink Lotus Breast Center, dove sono stata operata, per tutto il tempo di durata degli interventi chirurgici. Siamo riusciti a trovare momenti per ridere insieme. Sapevamo che questa era la cosa giusta da fare per la nostra famiglia e che ci avrebbe avvicinato. Così è stato." E aggiunge: "Il tumore al seno uccide circa 458.000 donne all'anno, secondo l'Organizzazione Mondiale per la Salute, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. Dev'essere una priorità assicurare che sempre più donne possano farei test dei geni e trattamenti preventivi per salvarsi la vita, qualsiasi sia la loro estrazione sociale, e ovunque vivano. Il costo del test, più di 3.000 dollari negli Stati Uniti, continua a essere proibitivo per moltissime donne."
Divisa la comunità scientifica riguardo alla scelta dell'asportazione preventiva del seno. Secondo Veronesi, non è una via obbligata: "La diagnosi precoce è fondamentale, si può scegliere anche un'altra via".
Anche il Prof. Riccardo Masetti, Direttore del Centro di Senologia del Policlinico Gemelli di Roma e Presidente della Komen Italia ha espresso un parere sulla vicenda: “La scelta che ha fatto Angelina Jolie è pienamente motivata, ma va detto subito che non è obbligatoria. Casi come il suo riguardano infatti meno del 10% delle pazienti che affrontano un tumore del seno. Si tratta di quelle donne che hanno una forte familiarità e che, sottoponendosi a un test genetico, scoprono di avere delle mutazioni al gene BRCA1 o BRCA2. Quando si riscontrano queste anomali in questi geni, il rischio di sviluppo di un tumore del seno aumenta fino all’80%. Le strade possibili, in presenza di test genetici che riscontrano mutazioni dei geni BRCA1 o BRCA2, sono due. Si può decidere di sottoporre la paziente a controlli molto scrupolosi e ravvicinati, oppure di ridurre drasticamente il rischio come ha fatto Angelina Jolie, asportando i seni e ricostruendoli. Ma si tratta di una scelta delicatissima, per niente facile, sia perché si tratta di un intervento invasivo sia perché i seni ricostruiti con protesi non saranno mai come i seni naturali. Nemmeno se si occupasse dell’intervento il miglior chirurgo plastico. In generale, le norme di prevenzione da seguire per ridurre il rischio di ammalarsi di un tumore del seno sono: innanzitutto informarsi con i propri familiari su eventuali vicende cliniche della propria famiglia e chiedere al proprio medico quali sono i fattori di rischio per il tumore del seno. Inoltre, consiglio di fare una mammografia ogni anno dai 40 anni in poi, se il fattore di rischio è medio. Una visita clinica del seno almeno una volta ogni tre anni, dai 20 ai 40 anni, ed una ogni anno dopo i 40. Se il rischio è più elevato, coinvolgere il proprio medico chiedendogli quali test di screening siano i più adatti al proprio caso. Poi ci sono delle regole di condotta generali che sono: mantenere il proprio peso forma, includere l’esercizio fisico alla routine quotidiana, limitare il consumo di alcool, limitare l’assunzione di ormoni dopo la menopausa, allattare al seno se possibile."
Il dottor Alberto Capone, chirurgo plastico specializzato in ricostruzione mammaria post tumorale, sostiene che: “La comunità scientifica è divisa sull’opportunità di effettuare questo genere di interventi, che in ogni caso vengono riservati esclusivamente a soggetti selezionati, sulla base di test genetici che confermino l’elevata percentuale di rischio”. “L’intervento di mastectomia sottocutanea, avviene attraverso un’incisione ridotta, grazie alla quale è possibile asportare interamente la ghiandola mammaria. Successivamente vengono impiantate delle protesi, che, naturalmente, verranno posizionate sotto il muscolo. L’effetto è del tutto naturale, come per un normale intervento di mastoplastica additiva, e le cicatrici sono ridotte”. Per quanto riguarda la scelta individuale, afferma che: “Nessun medico può consigliare o meno di intervenire così drasticamente, solo i test genetici possono orientare una decisione in questo senso. Con l’asportazione della ghiandola il tumore non ha la possibilità di riformarsi. Quest’ipotesi può verificarsi solo nel caso in cui la ghiandola mammaria non sia stata, erroneamente, asportata per intero”, conclude Capone."
Posso anche comprendere la paura di poter avere in futuro il cancro al seno, dato che vi sono precedenti in famiglia, ma farsi levare tutto, senza aver la certezza che questo avvenga, lo trovo assurdo, oltretutto sapendo della famigliarità, si fanno sicuramente accertamenti più frequenti e mirati, poi se proprio nel caso ci dovesse essere un inizio, (allora si decide e procede).
Se tutti avessimo questi timori, saremme tutti quanti dai chirughi a farci levare di tutto, dato che purtroppo queste malattie (cancro) colpiscono diverse parti del corpo 
Non sò come la pensiate voi, ma prima di togliere pezzi e oltretutto ancora sani, senza certezze che poi si ammaleranno, io ci penserei molto ma molto bene
Ascolta con la mente
Guarda con gli occhi del cuore
Parla con la voce dell'Amore
****LUNA****
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| Ultime risposte: 7 (ordine cronologico inverso) |
| Ghiandaia |
Inviata - 16 May 2013 : 15:55:19
quote:
Originalmente inviata da Straluna
io invece appoggio la scelta della Jolie.
ma dai, era una scusa per avere un seno più grande  
(se leggete l'articolo se l'è ricostriuto artificialmente (e naturalmente, al di là dello scherzo, meno male che oggi è possibile)) 
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| n/a |
Inviata - 16 May 2013 : 14:52:59
io invece appoggio la scelta della Jolie. |
| Nives |
Inviata - 16 May 2013 : 14:42:06
Ma non è possibile come si fa a prendere
certe decisioni così drastiche.
Ma allora dovremo tagliarci a pezzi. si perchè
questo brutto male purtroppo si può sviluppare
in ogni parte del corpo.
No, non voglio nemmeno pensarlo.
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| acssia |
Inviata - 16 May 2013 : 12:52:05
quote:
Originalmente inviata da 14febbraio
Vabbuo'... io non ho parole!!!
Questa non è prevenzione, la prevenzione è altro!!!
Questa, io la chiamo mutilazione volontaria a se....
quante donne l'hanno subita perchè dovevano per salvarsi da un grave male, molte nonostante l'abbiano fatto con tutte le terapie
non sono sopravvissute alla malattia.
Mi fermo qui, perchè ste cose che leggo, mi fanno girare le scatole!
(mia opinione personale)
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| Carla |
Inviata - 15 May 2013 : 23:17:26
Hai ragione febbraio, bhaa valla a capire la testa delle persone 
Ascolta con la mente
Guarda con gli occhi del cuore
Parla con la voce dell'Amore
****LUNA****
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| disattivato |
Inviata - 15 May 2013 : 22:00:05
Vabbuo'... io non ho parole!!!
Questa non è prevenzione, la prevenzione è altro!!!
Questa, io la chiamo mutilazione volontaria a se....
quante donne l'hanno subita perchè dovevano per salvarsi da un grave male, molte nonostante l'abbiano fatto con tutte le terapie
non sono sopravvissute alla malattia.
Mi fermo qui, perchè ste cose che leggo, mi fanno girare le scatole!
(mia opinione personale)
...L'immagine della fantasia veste un unico sogno....
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio."
Albert Einstein
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| Ghiandaia |
Inviata - 15 May 2013 : 19:47:55
Sono le debolezze di chi vive una vita che si può dire tranquilla e sicura, vivendo poco nel rischio, vorrebbero ridurlo a zero e agiscono di conseguenza 
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