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Ghiandaia
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Posted - 25 September 2012 : 21:07:31
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I Seminole (Tribù di migranti)
Durante il '700, poco prima della guerra d'indipendenza americana, un gruppo di genti Creek e Chickasaw in cerca di nuove terre in cui stabilirsi si insediarono nel sud est della Folrida. Col tempo accolsero profughi di molte altre tribù scacciate dalle proprie terre dai bianchi e anche neri fuggiti dalla dura vita delle piantagioni e non unltimi, pare, alcuni carcerati evasi di prigione.
Essi furono dunque la prima società multietnica che la storia ricordi e rimasero sempre molto legati alle loro terre. Vennero anch'essi combattuti più volte dall'esercito degli Stati Uniti perchè si rifiutavano (sotto la guida di capi molto determinati) di cederle.
Il più famoso di loro fu Osheola:
Le tre guerre combattute contro l'uomo bianco furono sanguinose e alla fine gli ultimi superstiti furono accerchiati dai precursori degli attuali Marines, ma nottetempo alcune decine di loro con una sortita ruppero l'accerchiamento. In seguito a quanto era successo il Governo USA riconobbe in un atto ufficiale che quella guerra non valeva le perdite dei soldati americani e gli ingenti finanziamenti impiegati per combatterla.
Come risultato ai Seminole nel 1823 venme concessa l'indipendenza. Le poche decine di superstiti accolsero nuovi arrivati sempre tenendo fede alla loro propensione multietnica (risalente già al Secolo dei Lumi) e crebbero di numero stabilendosi infine nelle vicine Everglades (paludi) della Florida dove ora vivono catturando alligatori per la ricerca scientifica o noleggiando imbarcazioni ai turisti. (dal web)
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Carla
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Posted - 25 September 2012 : 23:21:57
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Belle immagini
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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acssia
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Posted - 26 September 2012 : 15:06:19
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 26 September 2012 : 16:44:31
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Grazie Luna e Acssia un "Hug"! Anche a voi
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Carla
Utente Master
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Posted - 26 September 2012 : 17:46:48
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Camminerò
Con il cuore colmo di vita e di amore camminerò. Felice seguirò la mia strada. Felice invocherò le grandi nuvole cariche d'acqua. Felice invocherò la pioggia che placa la sete. Felice invocherò i germogli sulle piante. Felice invocherò polline in abbondanza. Felice invocherò una coperta di rugiada. Voglio muovermi nella bellezza e nell'armonia. La bellezza e l'armonia siano davanti a me. La bellezza e l'armonia siano dietro di me. La bellezza e l'armonia siano sotto di me. La bellezza e l’armonia siano sopra di me. Che la bellezza e l’armonia siano ovunque, sul mio cammino. Nella bellezza e nell’armonia tutto si compie.
Tratto dal canto della Notte dei Navaho
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 26 September 2012 : 23:18:48
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Come i Sioux vennero al mondo
Questa storia mi fu raccontata da una anziana Santee.
Molto tempo fa, veramente molto tempo, quando il mondo era ancora stato fatto di recente, Unktehi il mostro marino combatté gli uomini e causò un gran diluvio. Magari il Grande Spirito, Wakan Tanka era arrabbiato con noi per un qualche motivo. Forse lasciò che Unktehi vincesse perché voleva creare un genere migliore di essere umano.
Orbene, le acque si facevano sempre più alte. Infine ogni cosa fu sommersa tranne il monte vicino al luogo, dove oggi giace la cava di pietra rossa per le pipe sacre. La gente si arrampicò lassù per salvarsi, ma non fu d’alcun aiuto. L’acqua si distese sopra quel monte. Le onde si riversarono sulle rocce e i pinnacoli scaraventandoli giù sopra la gente. Tutti furono uccisi, e il sangue si rapprese, creando un’unica grande pozza.
Il sangue si mutò in pietra da pipe e creò la cava di questa pietra, la tomba di questi antichi progenitori. E’ per questo che la pipa, fatta di quella pietra rossa, è così sacra per noi: il suo fornello rosso è la carne e il sangue dei nostri antenati, il suo boccaglio è la spina dorsale di quella gente morta per sempre, il fumo che vi sale è il loro respiro. Ti dirò, questa pipa, questa chanumpa, diventa viva quando si usa in una cerimonia: si può sentire il potere che affluisce da essa.
Unktehi, il grande mostro delle acque, mutò anche lui in pietra. Magari Tunkshila, lo spirito degli antenati, la punì per aver causato il diluvio. Le sue ossa adesso stanno nelle Badlands. La sua schiena forma un lungo e alto crinale e si possono vedere le sue vertebre sporgere in una grande linea di rocce rosse e gialle. Io le ho viste. Mi spaventai quando mi trovai su quel crinale, perché sentii Unktehi. Si stava muovendo al di sotto di me, aspettando di farmi franare.
Devil's Tower
Bene, quando tutte le genti furono uccise così tante generazioni fa, una ragazza sopravvisse, una bella ragazza. Accadde in questo modo: Quando l’acqua si distese sopra il monte dove tutti cercavano di trovar rifugio, un’aquila macchiata, Wanblee Galeshka, volò giù e la lasciò aggrapparsi con forza alla sua zampa. Con lei così appesa, volò in cima ad un alto albero che si ergeva sul più alto pinnacolo di pietra della Black Hills. Che era la dimora dell’aquila. Divenne l’unico punto non ricoperto dalle acque.
Se la gente l’avesse raggiunta, sarebbero sopravissuti, ma è una roccia simile a un ago così liscia e ripida come ora i grattacieli nelle grandi città. Mio nonno mi ha detto che forse la roccia non era nelle Black Hills; magari è la Torre del Diavolo, come la chiamano gli uomini bianchi, che è situata nel Wyoming.
Entrambi i luoghi sono sacri. Wanblee tenne quella bella donna con lui e ne fece sua moglie. Ci fu una stretta parentela quindi tra persone e animali, dal momento che lui fece così . La moglie dell’aquila divenne incinta e gli partorì due gemelli un maschio e una femmina. Ne fu felice e disse: “Adesso avremo di nuovo della gente. Washtay, questo è bello.” I figli erano nati proprio là, in cima a quella scarpata. Quando le acque infine si abbassarono, Wanblee aiutò i figli e la loro madre a scendere dalla loro roccia e li mise a terra dicendo loro. “Siate una nazione, diventate una grande nazione – i Lakota Oyate."
Il ragazzo e la ragazza crebbero. Erano gli unici uomini sulla terra, lei l’unica donna in età di partorire. Si sposarono: ebbero dei figli. Era nata una nazione.
E così noi siamo discesi dall’aquila. Siamo una nazione d’aquila. Questo è bello, qualcosa di cui essere orgogliosi, perché l’aquila è la più acuta degli uccelli. E’ il messaggero del Grande Spirito, è una grande guerriera. Questo è il motivo per cui abbiamo sempre indossato la penna d’aquila, e la indossiamo ancora. Siamo una grande nazione.
Sono io Cervo Debole, che lo dico. dal web: http://home.online.no/~arnfin/native/lore/leg212.htm
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Sir Morris
Bannato
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Posted - 26 September 2012 : 23:31:18
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Bene e bravi , Luna e Ghiandaia!
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Credo nella ragione e nella propria coscienza! Credo nell'altruismo e nell'intraprendenza!
Sir Morris |
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