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Posted - 24 August 2011 : 20:29:01
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STATI UNITI Terremoto a Washington e Ny Evacuati Congresso e Pentagono Il sisma di magnitudo 5.8 ha avuto epicentro in Virginia, ma è stato avvertito in tutta la costa nordest. Chiuso gli aeroporti Jfk e Newark per effettuare verifiche sulle torri di controllo. A Manhattan la paura di un nuovo attentato dal nostro inviato ANGELO AQUARO
Terremoto a Washington e Ny Evacuati Congresso e Pentagono Paura in strada a Washington dopo il terremoto NEW YORK - La paura del terremoto fa evacuare il Pentagono e il Congresso con l'incubo della bomba e dell'11 settembre che ritorna. La gente scende per strada impaurita da Washington a New York. L'epicentro è a 150 chilometri della capitale, Virginia, ma viene sentito perfino a Martha's Vineyard, l'isola su cui Barack Obama è in vacanza e mentre la scossa attraversa mezzo paese sta giocando a golf.
Lo spettacolo a New York è surreale: la gente scende per le strade, la Grande Mela non viene considerata una zona con particolare rischio sismico, eppure il traffico si blocca, gli impiegati lasciano i grattacieli dove ai piani più alti si balla. Scattano le telefonate ai numeri d'emergenza, panico e grande paura a Brooklyn dove crolla una vecchia ciminiera. La magnitudine è di 5.8, fortissima, da 6 in su un terremoto potrebbe causare una catastrofe, l'epicentro è a Mineral, in Virginia, tra Charlottesville e Richmond. Ma la scossa è stata così forte che si è avvertita fino a Toronto, in Canada.
Al Pentagono la gente ha pensato subito a un attentato, l'evacuazione è scattata subito per quel forte tremore, solo dopo è arrivata la certezza del terremoto. C'è qualche danno, saltano le tubature, c'è qualche allegamento: cosa poca, pochissima, ma questa è pur sempre la fortezza d'America, e ogni scalfitura fa notizia.
Tanta paura nella capitale ma nessuna notizia di feriti, dicono i vigili del fuoco di Washington che lanciano gli aggiornamenti via Twitter. Ci sono danni alla National Cathedral, qualche edificio danneggiato, nessun ferito. Vengono evacuati per precauzione anche gli uffici della Cnn della capitale: saltano i collegamenti audio e l'inviato è costretto a guardare la telecamera ma parlare al telefono. Non vanno i telefonini a Washington, problemi anche a New York e in mezza America.
Fuggi fuggi perfino negli uffici della procura newyorchese, dove fino a un'ora prima ha sfilato Dominique Strauss Kahn. Subito dopo l'assoluzione, i magistrati del criticatissimo Cyrus Vance stanno per cominciare una conferenza stampa quando il tremore provoca il panico e tutti abbandonano la sala. Il terremoto è avvertito pure a Wall Street, che pure in questi giorni ha visto scosse di ogni tipo. L'altoparlante assicura poi che tutto è sotto controllo, invitando a proseguire le contrattazioni: che non si fermano.
Stop invece per qualche ora ai voli a New York e Newark, Philadelphia e Washington. Va in tv il sindaco della Grande Mela per rassicurare tutti, Mike Bloomberg fa uno statement prima in inglese e poi in spagnolo, ormai la seconda lingua di qui. Dalla vacanza il presidente si riunisce con i suoi consiglieri, per poco tempo è stata evacuata anche la Casa Bianca, ora tutto è normale, Obama viene informato che "non ci sono notizie di danni alle maggiori infrastrutture, compresi aeroporti e centrali nucleari". I reattori dei vecchi impianti di North Anna, Virginia, si bloccano subito: nessun effetto Fukushima, per fortuna.
Ma perché tanta paura? Da questa parte i terremoti sono rarissimi ma la struttura tettonica più antica, spiegano gli esperti, amplifica l'effetto propagazione. Era dagli inizi dell'800, per esempio, che non tremava la Virginia, e nella zona di New York l'ultimo vero disastro fu nel '600: anche per questo l'imprevedibile potrebbe essere devastante davvero.
Alla fine tutti, da Washington a New York, tirano un unico e grande sospiro: non è l'attentato per i dieci anni dell'11 settembre, che nessuno vuole neppure immaginare. Meglio tornare al lavoro: i prepararsi invece all'arrivo di Irina. E' il primo uragano della stagione, e dalla Florida alla costa del New England, su a nord, minaccia devastazione vera.
(23 agosto 2011) tratto da:http://www.repubblica.it/
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