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janet
Utente Master
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Posted - 24 May 2008 : 01:38:50
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Novanta anni fa(24 maggio 1915) l'Italia entrava in guerra. Il conflitto fece 700mila morti e lo lasciò una profonda crisi politica, sociale ed economica .Era un lunedì. Alle 3:30, precedute dai tiri degli obici, le truppe italiane oltrepassarono il confine italo-austriaco, puntando verso le «terre irredente» del Trentino, del Friuli, della Venezia Giulia. Nel 1918, a guerra finita, un poeta e musicista napoletano, Giovanni Gaeta, più noto con lo pseudonimo di E. A. Mario, trasformò quel momento nella «Leggenda del Piave», una canzone destinata a entrare nella memoria collettiva degli italiani.
LA LEGGENDA DEL PIAVE E. A. Mario
Il Piave (1) mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 maggio: (2) l’esercito marciava per raggiunger la frontiera e far contro il nemico (3) una barriera.... Muti passaron quella notte e fanti tacere bisognava e andare avanti! S’udiva intanto dalle amate sponde, sommesso e lieve il tripudiar (4) dell’onde Era un presagio (5) dolce e lusinghiero (6) il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"
Ma in una notte trista (7) si parlò di un fosco evento (8) e il Piave udiva l’ira e lo sgomento (9) Ahi quanta gente ha vista venir giù lasciare il tetto poi che il nemico irruppe a Caporetto (12) Profughi ovunque! Dai lontani monti venivano a gremir tutti i suoi ponti (13) S’udiva allo dalle violate (14) sponde sommesso e triste il mormorio de l’onde: come un singhiozzo in quell’autunno nero Il Piave mormorò : "Ritorna lo straniero!"
E ritornò il nemico per l’orgoglio e per la fame: (15) volea sfogare tutte le sue brame (16) vedeva il piano aprico (17) di lassù voleva ancora sfamarsi e tripudiare (18) come allora "No" disse il Piave "No" dissero i fanti "Mai più il nemico faccia un passo avanti!" Si vide il Piave rigonfiar le sponde! E come i fanti combattevan l’onde Rosso del sangue del nemico altero (19) Il Piave comandò: "Indietro va straniero!"
Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento e la Vittoria sciolse le ali al vento Fu sacro il patto antico: (20) tra le schiere furon visti risorgere Oberdan, Sauro, Battisti (21) L’onta cruenta e il secolare errore infranse alfin l’italico valore (22) Sicure l’Alpi libere le sponde E tacque il Piave: si placaron l’onde Sul patrio suolo, vinti i torvi imperi (23) la pace non trovò né oppressi né stranieri.
«Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.» Martin Luther King «L'umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all'umanità.» John F. Kennedy
"Lasciatemi essere un uomo libero, libero di viaggiare, libero di fermarmi, libero di lavorare, libero di commerciare come mi pare libero di scegliermi i miei maestri, libero di seguire la religione dei miei padri, libero di pensare, e di parlare e di agire"; Capo Giuseppe -Hein-mot Too-ya-la-kekt =Tuono che Rotola dalla Montagna |
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Raggio di Sole
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disattivato
infame
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Posted - 24 May 2008 : 13:09:48
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eh si..lo sai janet,mi hai fatto ricordare mia nonna..me la insegno' tutta quando ero molto piccola...ho imparato tante cose con lei è stato il mio bagaglio di ricordi, non miei..ma ugualmente importanti.
<<Bisogna avere in se il caos per partorire una stella che danzi>> -Nietzsche- Sogno di una notte...Come Bridget Jones...
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n/a
deleted
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Posted - 24 May 2008 : 16:07:49
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Pensate che a me questa canzone la insegnarono tutta a memoria a scuola, nell'ora di musica. E devo anche dire che mi piaceva molto, la ritenevo suggestiva. Che già da allora dessi i primi segni di pazzia ?
Bacino grande Janet.
http://www.orianabartolini.it |
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tessa47
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Posted - 24 May 2008 : 21:01:46
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A me l'ha insegnata mio nonno che era stato sul Pasubio.
E' una canzone con un suo fscino.
Domani è un altro giorno...
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