Nevicata
Lenta fiocca la neve pe 'l cielo cinerëo: gridi,
suoni di vita piú non salgon da la città, non d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro, non d'amor la canzon ilare e di gioventú. Da la torre di piazza roche per l'aere le ore gemon, come sospir d'un mondo lungi dal dí. Picchiano uccelli raminghi a' vetri appannati: gli amici spiriti reduci son, guardano e chiamano a me. In breve, o cari, in breve - tu càlmati, indomito cuore - giú al silenzio verrò, ne l'ombra riposerò. |