Cielo vivo
Non posso lamentarmi
se non ho trovato quel che cercavo. Presso le pietre senza umore e gl'insetti vuoti non vedrò il duello del sole con le creature in carne viva. Ma andrò a vedere il primo paesaggio di scontri, liquidi e rumori che si filtra in neonato e dove ogni superficie è elusa, per capire che quel che cerco avrà il suo bersaglio di allegria quando volerò mescolato con l'amore e le sabbie. Lì non arriva la brina degli occhi spenti né il muggito dell'albero assassinato dal bruco. Lì tutte le forme conservano intrecciate una sola espressione frenetica di slancio. Non puoi slanciarti negli sciami di corolle perché l'aria dissolve i tuoi denti di zucchero, né puoi accarezzare la fugace foglia della felce senza sentire lo stupore definitivo dell'avorio. Lì sotto le radici e nel midollo dell'aria si comprende la verità delle cose sbagliate; il nuotatore di nichel che scruta l'onda più fina e la mandria di vacche notturne con rosse zampine di donna. Non posso lamentarmi se non ho trovato quel che cercavo; ma andrò a vedere il primo paesaggio di umidità e di palpiti per capire che quel che cerco avrà il suo bersaglio di allegria quando volerò mescolato con l'amore e le sabbie. Volo fresco di sempre sopra letti vuoti, sopra gruppi di brezze e navi incagliate. Inciampo vacillante nella dura eternità fissa e amore infine senz'alba. Amore. Amore visibile |